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QUESTO ESEMPIO CHIARISCE PERCHÉ

nel Medioevo le città si ritirano sulle alture: si evitano i malanni della palude e si è più

sicuri, potendo controllare meglio il territorio ed essere difficilmente raggiungibili

Medioevo -> tipico l’incastellamento es. San Marino o la rinnovata Volterra (Veláthri in

etrusco, Volterrae in latino), il quale porta ad es. ad un cambio di architettura –> poco

spazio, si costruiva verso l’alto

PERÒ

“il modo d’essere” di una città non cambia, rimane staccata dalla campagna

(l’industria romperà questo rapporto di distinzione, allargando la città in campagna

ecc)

Città all’antica (Bairoch): spesso qualità della vita peggiore della campagna, meno

risorse per chi è povero, meno solidarietà, sanità, cibo, più malattie

Es: la peste nera da Messina a Marsiglia ecc -> popolazione soprattutto urbana

decimata, alcune città quasi scomparvero [cercare “Trionfo della Morte”, tema che in

alcuni casi anticipa, in altri è conseguenza della peste nera del 1348 [“eravamo come

voi, sarete come noi”]

Città medievali poi cambiano, certo ogni Paese poi ha le sue caratteristiche, ad

esempio da noi

RINASCIMENTO

prime Signorie, piccole capitali, potere e prestigio della città sono diversi (si riscopre il

classicismo e lo splendore), es: Urbino (città natale di Raffaello), Mantova (Gonzaga),

Orvieto

Rivoluzione industriale (fine 1700-inizio 1800)

Successiva alla rivoluzione agricola con illuminismo, giusnaturalismo [cerca Granduca

Pietro Leopoldo], nasce con motore a vapore (noto come macchina a vapore), specie in

Paesi che oggi sono ad es. Benelux, Inghilterra, Nord della Francia, Germania centrale

(ricchi ad esempio di carbone!)

“Patatrac” urbano -> Bairoch lo fa scattare proprio fra fine ‘700-inizio ‘800, in quello

che lui inquadra come passaggio città antica -> città industriale

L’industria abbisogna di manodopera, la città attrae lavoratori dalle campagne spesso

sovrappopolate, il tutto tenendo conto del “moltiplicatore urbano” (1 posto in industria

-> 4 nelle attività che forniscono servizi generali non banali) e delle famiglie intere che

si spostavano.

[Vedi foto Tavola 2, nota l’esclusione della Russia, da sempre mondo poco compreso e

per questo “lontano”, dall’antichità ad oggi]

Le città “esplodono” in tutti i sensi dopo la rivoluzione industriale (ad es. succede

molto dopo in ITA e URSS). Per la prima volta le città “sfondano le mura” (prima lo

schema era: città, mura, fossato, campagna)

La città si fonde alla campagna

Es. Sewell (Cile) costruita dal nulla (protetta dall’UNESCO, risorse minerarie), Bannack

(USA) città mineraria e fondiaria, oggi fantasma, Rosignano Solvay, fondata dalla

Solvay, presenta le tipiche “case tutte uguali”, Crespi, Wolsfburg (sede Wolkswagen,

fondata dai nazisti)

Tipico degli anni ‘800 e ‘900

Inizialmente le città industriali sono “monofunzionali”, quindi crescono se cresce

industrializzazione, poi però problemi tipo periferie (es. Banlieu parigine e simili,

quartieri novecenteschi costruiti apposta per l’industria, posti poco belli in generale e

quindi abitati successivamente da persone povere, escluse ecc per questo molto

problematiche come zone)

Es. Roma anni ’60 con le sue “baracche”, abitate es. da meridionali che lavorano lì

ecc, questa parte di popolazione poi va ad abitare le famose “borgate” [nota: guarda il

film “Fantasmi a Roma”]: certamente per allora era un grande miglioramento, ma

pensiamo alle odierne Tor Bella Monaca, Quarto Oggiaro, Le Vele di Napoli e il Corviale

a Roma.

Nota: nel 1975 Milano era la 25° città al mondo per popolazione, oggi straeisima

Nota: Napoli nel 1950 era la prima città del Mediterraneo come popolazione, oggi ha 1

milione di persone e Il Cairo 12 milioni

Nota: Bangladesh “è tutto quello che un Paese non dovrebbe essere”, dal punto di

vista del sito e della situazione sociale ed economica (es. monsoni e

sovrappopolazione) [approfondire…?]

Fino al periodo della città antica, città era sinonimo di sviluppo, oggi in un certo senso

è il peggio del peggio

Nota importante: Bairoch ci mostra come evolve il fenomeno “città”, Veron quello più

attuale

Riprendendo un punto precedente

Geografia urbana si occupa della città e delle città

Esiste quindi una “sintassi” urbana

Guardiamo/osserviamo per iniziare, le caratteristiche fisiche morfologiche (clima,

ecologia ecc) del sito urbano (preciso punto della superficie terrestre), i quali

condizionano la vita di tutti i giorni (es. usare bici in montagna, mancanza d’acqua). Ad

esempio è sbagliata quella di San Francisco: ottima la baia ecc ma costruita su una

falda (terremoti distruttivi)

Scelta del sito cambia per via di condizioni storiche (tempo) e spaziali (spazio): es.

costa vs cucuzzolo (la costa è uno dei siti privilegiati specialmente in certe epoche es

fenici, greci, repubbliche marinare, città portuali attuali).

La scelta del sito è figlia delle esigenze di quel periodo (Pisa esempio classico)

MA la bontà del sito non sempre coincide con quella della posizione

Cremona: piatta quindi espansione circondata da campagna (cibo), acqua PERò ha i

suoi svantaggi

Lucca: ha le mura perché in pianura, quindi fortificata in passato per difesa

Grosseto: mura perché pianura

Budapest: lungo il fiume Danubio

Verona: difesa naturale su tre lati del fiume (nel lato dove c’è terraferma c’erano le

mura) [nota: si notano il castrum e l’arena]

Nota le confluenze dei fiumi, es. Cuneo di nome e di fatto

Antiche civiltà costruivano sul fiume per irrigazione e movimento, alcune note ulteriori

sono ad es. l’Isola Tiberina e l’Ile de France, isolotti in mezzo al fiume, ideali perché

bisognava costruire ponti più corti per collegare le sponde e anche per difesa

Città sui laghi es. Como, Chicago (60% dei traffici mondiali nei laghi americani!)

Genova: insenatura naturale, baia, protetta (porto vecchio e città vecchia) o La Spezia

con il grande golfo e la diga foranea

Città fortificate sul mare: es Alghero o Portoferraio

San Francisco: riparata dalla baia ma terremotata (distrutta nel 1906)

Taranto: ha lagune interne (vi è ad es la marina militare)

Amsterdam: (classica città rinascimentale pianificata!) che ha sfruttato estuari naturali

come Rotterdam, Londra [eventualmente approfondire Arsenal]

Monaco (Montecarlo): nucleo in basso ma città in alto

Es città sullo sperone quindi ??????? come Otranto

Livorno fondata come porto alternativo a Pisa che si stava insabbiando ma si voleva

anche affondare

Il sito/luogo d’origine spiega molto il perché la città sia nata lì

A volte però è negativo es. Pisa -> basso, piatto, sul fiume -> subsidenza (vedi la

torre, San Michele degli Scalzi, Palazzo Agostino ecc], inondazioni, zanzare, umido,

nebbia MA posizione eccezionale (confina con Val D’Arno, Valle del Serchio, costa…

posizione ottima, sito orribile) [1944 allagata, 1966 allagata e crollo del Ponte

Solferino, perché l’Arno ha i suoi vantaggi ma è un “torrentaccio”, fiume piccolo e

corto, con pochi giorni di pioggia può diventare pericoloso]

Siena è il contrario, sito scomodo ma posizione ottima (non ha autostrada diretta,

“autostrada della morte”, no ferrovie principali ecc.) [anche se qui passava una via

romana e Siena è stata importantissima e fiorentissima in passato, nel periodo romano

e medievale, vedi ad es. prima banca d’Italia, Monte dei Paschi…con il governo

Fanfani, aretino, le vie principali furono fatte passare da lì. Un tempo era una capitale,

oggi è accantonata. Nota: la via Francigena invece passava da Arezzo]

Quindi risente delle priorità del momento, ha vantaggi e svantaggi

Durban: città di mare diversa da Genova, Livorno, Marsiglia (portuali, ma la prima ha

sviluppo principalmente costiero per il turismo)

Rimini: (anche se Riminum era ed è più interna) più recentemente costiera per turismo

di massa, familiare [vedi “riminizzazione” del turismo]

Siracusa: è particolare, colonia greca fondata sull’isoletta Ostigia, difendibilissima

Orbetello uguale

Venezia: fondata dai profughi di Adria, sfruttando le isolette e con imponenti lavori per

essere costruita, purtroppo lentamente va a fondo

Hong Kong: spettacolare, capitalismo occidentale sfrenato con mentalità da cinesi

Istanbul: sfrutta il Bosforo, forse unica città bicontinentale al mondo, SEMPRE

importante per la storia europea

Siti sotto le alture

Atene: costruita sotto l’altura (sacra), anche perché alla fondazione ???

Cerro Santa Lucia (Santiago del Cile) uguale, costruita sulla collinetta per difesa

Siti di altura (tipici dell’incastellamento medievale, salubri e difendibili)

Es. Begamo, Assisi, Pitigliano (sul bastione di tufo), Macerata (paesaggio “toscano”

mediterraneo), Matera (paesaggio calcareo, arido e quindi anche duro da coltivare),

San Miniato (capre “lanternate”), Enna (capoluogo più alto d’Italia, +1000 mslm).

Questi poi però diventano ostacoli nel mondo moderno!

Note particolari:

Male (Maldive), città su isola interamente edificata, oggi per espanderla e darle un

nuovo aeroporto bisogna costruire isole artificiali

Muro fra USA e Messico (impropriamente muro di Trump, c’era già): due città, El Paso e

Ciudad Juarez, la frontiera chiude i confini ma questo crea un mercato molto

particolare che fa fiorire le città sui lati opposti

Gorizia: tagliata in due fra ITA e JUG (ad es. ferrovia in Jugoslavia poco più in qua del

fino spinato, resto della città italiana al di là del filo spinato), questa situazione è

cessata con l’ingresso della Slovenia nell’UE

Volterra: problematica nel 2014 (su arenaria che crolla e crea le “balze” di Volterra,

bisogna stare attenti a dove si costruisce MA ANCHE A COME si costruisce)

Giappone tsunami 2011, città costiere floride e privilegiate per via della posizione sul

mare, purtroppo anche esposte in periodi di pace a fenomeni distruttivi

Otranto: [ossario (1965), dopo il cruento massacro dei saraceni]

Firenze: l’Arno è e porta ricchezza ma alluvione 1966

Galtur (Austria): valanga 1999, 40 morti (più grande tragedia per valanga), la

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A.A. 2017-2018
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher filippinotedesco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Macchia Paolo.