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GRANDEZZE FISICHE
Sono grandezze misurabili da un osservatore attraverso il confronto con un'unità di misura.
- Grandezza fisica = numero + unità di misura + errore
- Sono omogenee, dimensionate e adimensionate
Nella meccanica si hanno tre grandezze fondamentali:
- Lunghezza [L] metro m
- Massa [M] chilogrammo Kg
- Tempo [T] secondo S
ANALISI DIMENSIONALE
- Il numero di destra e quello di sinistra di un'equazione devono essere omogenei
- Tutti gli addendi di ciascun membro di un'equazione devono essere omogenei
ERRORI DI MISURA E CIFRE SIGNIFICATIVE
CIFRE SIGNIFICATIVE
in un numero: tutte le cifre che compongono il numero eccetto gli eventuali zeri a sinistra di tutte le altre cifre.
- 2,5360 → 5 cifre significative
- 0,2536 → 4 cifre significative
Qualunque valore riportiamo a seguito della misurazione di una grandezza fisica è affetto da errore.
ERRORE ASSOLUTO:
È dimensionato; se scriviamo L = 3,5 m ± 0,05 m l'errore assoluto è dell'ordine del dm. Quindi: la posizione della cifra significativa più a destra indica qual è l'ordine di grandezza dell'errore assoluto.
ERRORE RELATIVO:
È adimensionato; è il rapporto tra l'errore assoluto e il valore numerico della grandezza; indica la precisione di una misura, a un errore relativo minore corrisponde una precisione maggiore.
Esempio:
- L₁ = 1,83 m → ΔL₁/L₁ ≈ 10-2
- L₂ = 4,382745,8 m → ΔL₂/L₂ ≈ 10-9 → {10(n-1)} n cifre signific.
→ Stesso errore assoluto ma diverso errore relativo
PROPAZIONE DELL'ERRORE:
Somma: x,y due grandezze, con Δx >> Δy
- x ± Δx ± y ± Δy ≈ x ± y ± Δx
Prodotto: x,y due grandezze, con Δx/x >> Δy/y
- (x ± Δx)(y ± Δy) ≈ xy ± x Δy ± y Δx
vettore velocità: misura la rapidità di uno spostamento
vm = Δr / Δt ← velocità media
Δt = t2 - t1, Δt > 0
vm = v(t2), v(t1) = v(t)
N.B.: la velocità che usiamo nel gergo comune è la velocità scalare media =
= lunghezza totale del percorso / Δt
vettore accelerazione: misura la rapidità con cui varia la velocità
una variazione di velocità, anche solo in direzione, mi comporta un'accelerazione
am = Δv / Δt ← accelerazione media
Δv? → serve il concetto di
velocità istantanea: v(t) = limΔt→0 Δr / Δt = d/dt r(t)
← derivata
accelerazione istantanea: a(t) = limΔt→0 Δv / Δt = d/dt v = d2r / dt2
Moto in due o tre dimensioni
\(\vec{r}(t) = (x(t), y(t), z(t)) = x(t) \hat{i} + y(t) \hat{j} + z(t) \hat{k}\)
\(\vec{v}(t) = \lim_{\Delta t \to 0} \frac{\Delta \vec{r}}{\Delta t} = \frac{d\vec{r}}{dt} = \left( \frac{dx}{dt}, \frac{dy}{dt}, \frac{dz}{dt} \right)\)
\(\vec{a}(t) = \lim_{\Delta t \to 0} \frac{\Delta \vec{v}}{\Delta t} = \frac{d\vec{v}}{dt} = \left( \frac{dv_x}{dt}, \frac{dv_y}{dt}, \frac{dv_z}{dt} \right)\)
Dato che \(\Delta t>0\), \(\frac{\Delta \vec{r}}{\Delta t}\) e \(\vec{v}\) hanno stessa direzione è vero e \(\Delta \vec{v}\) per \(\Delta t \to 0\) indica la direzione
Ricaviamo un'espressione di ac(t), partendo
dal fatto che | v | = 1/∆t (similitudine)
[dove v = | L |]
|ac(t)| = lim ∆t→0 | v | = v2 / r
∆∆ = rc2
T = 1/ f
v = 2πr / T = 2πr f
ac = ω2 r ⇒ ac(t) = -ω2 r(t)
In particolare, se O' (associato a S') osserva un
oggetto in moto rettilineo uniforme, O associato a
S' vede l'oggetto che si muove secondo una
traiettoria curva (una spirale).
Moto Relativo Roto-Traslatorio Generico
Se il sistema S' si muove rispetto a S con accel.
velocità angolare dω/dt e accelerazione trasla-
zionale āsg, si ha:
v⃗ = v⃗ - ω⃗ x r⃗ * - v⃗ s*
a⃗ = ā- 2ω⃗ x v⃗ * - ω⃗ x (ω⃗ x r⃗ ) - as* - ās*x r⃗ *
Dinamica del Punto Materiale
La dinamica del punto materiale studia le cause
del moto. Si basa nel principio classico di relatività
e sulle tre leggi di Newton.
Le Leggi di Newton
Prima di Newton si pensava che per far muovere un
corpo a velocità costante fosse necessaria qualche
influenza (=forza) ininterrotta cioè che lo stato
naturale di un corpo fosse la quiete.
Newton mostrò che non è così formulando la
TENSIONE DELLA FUNE
Bisogna fare due approssimazioni sulla fune:
- La fune è inestensibile
- La fune è di massa trascurabile
La seconda approssimazione è importante perché se la fune ha massa trascurabile la tensione e la forza in modulo in tutti i punti della fune tra cui non è frapposta alcuna massa. Se la fune avesse una massa, non sarebbe così. Consideriamo ad esempio una catena fatta di tanti anelli, ognuno di massa m.
primo anello (sinistra): T0=m1a
secondo - T1=(m1+m)a
N-esimo - TN=(m1+Nm)a
Quindi la tensione non è la stessa in tutti gli anelli.
CARRUCOLA MOBILE
Se il blocco superiore ha un moto relativo a quello inferiore verso sinistra, le due accelerazioni sono diverse.
In generale non è corretto dire che l'attrito si oppone al moto (l'attrito ha verso opposto alla velocità relativa tra le superfici; si oppone cioè al moto relativo delle superfici a contatto).
L'attrito tra superfici (radente) è dovuto a interazioni a livello molecolare.
Il modulo della forza di attrito è indipendente dalla velocità relativa tra le superfici ed è proporzionale alla reazione normale.
Forza d'attrito dinamico:
|d| = μd |N|
Forza d'attrito statico:
|s| ≤ μs |N|
Ha modulo via via crescente
μs > μd
FORZE DI RESISTENZA NEI FLUIDI
Un corpo che si muove in un fluido subisce una forza d'attrito chiamata resistenza viscosa. Questa forza aumenta all'aumentare della velocità del corpo.
Per velocità relativamente basse e oggetti piccoli e
Lavoro di una forza
Definiamo il lavoro di una forza F costante, compiuto durante uno spostamento rettilineo Δr:
Lf = F · Δr
Il prodotto scalare fa sì che l’unica componente della forza che conta nel calcolo del lavoro è quella lungo lo spostamento.
La definizione più generale è:
Lf = ∫γF · dr
⇒ lavoro compiuto da una forza che varia punto per punto durante lo spostamento lungo la curva γ
Definizione intuitiva dell’integrale: somma di tanti contributi Fi · Δri in ciascuno dei quali la forza è costante.
Unità di misura: Joule 1 J = 1 N·m
Il lavoro ha un segno:
- lavoro positivo = aumento di energia
- lavoro negativo = diminuzione di energia
Lavoro ed energia sono strettamente connessi.