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Il periodo di preammortamento

Durante questo intervallo di tempo, il mutuatario non effettua rimborsi in linea capitale ma corrisponde solamente gli interessi, eventualmente ad un tasso diverso rispetto a quello del piano di rimborso. In genere è previsto per:
  • raggiungere l'ultimo giorno del semestre solare in corso, momento da quale decorrerà l'ammortamento del finanziamento.
  • consentire al debitore di iniziare il rimborso del capitale quando l'investimento finanziato diventa fruttifero.

Il periodo di prefinanziamento

Il finanziatore mette a disposizione una parte del finanziamento richiesto in attesa della conclusione dell'attivazione del rapporto di mutuo. Si tratta di un finanziamento:
  • di breve periodo;
  • non autonomo.
In genere è previsto quando l'impresa deve attivare velocemente un progetto non differibile. L'ammortamento italiano si caratterizza per la costanza della quota capitale.

Il debito estinto t n

C = C =…=C = C/n

La quota capitale 1 2 n   C DR n t

  C Il debito residuo    t

La rata nR 1 i n t 1t     Cn      

La quota interessi I iDR i C DE Ci ( t 1 )i t t 1 t 1 n

Aspetti contrattuali:

  • L’indicizzazione può essere Reale o Finanziaria (quest’ultima suddivisa in tasso variabile o tasso misto)
  • La denominazione della valuta

I principali costi sono rappresentati da:

  • Spese notarili
  • Costo della perizia di stima
  • Interessi passivi
  • Imposta sostitutiva
  • Costi ed oneri accessori
  • Costo di istruttoria

6. Leasing

Il leasing finanziario (o locazione finanziaria) è un contratto mediante il quale un soggetto (locatore), a fronte del pagamento di canoni periodici, concede a un altro soggetto (locatario) sia l’utilizzo di un bene per un certo periodo sia la facoltà, al termine di tale periodo, di acquistare il bene stesso a un prezzo

stabilito fin dall'origine. Tale contratto è definito "atipico", per evidenziare che non è disciplinalo dalla normativa civilistica.

L'impresa utilizzatore/locatario individua un bene di cui necessita. L'acquisto dello stesso, e il conseguente pagamento del fornitore, avviene però a opera della società di leasing (locatore) che diviene quindi proprietaria del bene. Questo viene però consegnato al locatario che si è impegnato a corrispondere (in genere mensilmente) un canone al locatore del bene per tutta la durata del contratto di leasing.

Al termine di tale periodo l'utilizzatore avrà poi la facoltà di divenire proprietario del bene, riscattandone la proprietà dalla società di leasing, pagando un prezzo solitamente molto contenuto (anche l'1%!).

I canoni possono essere fissi o variabili, se determinati da parametri (come l'Euribor).

Talvolta, in funzione

dell'affidabilità del cliente o della fungibilità del bene, è possibile che la società di leasing chieda ulteriori garanzie sia di tipo personale (es. rilascio di fideiussioni), sia di tipo reale (es. ipoteca su immobili). Durata da 12 mesi a 20 anni, ma rilievo soprattutto per normativa fiscale: i canoni sono deducibili ai fini delle imposte quando il bene è strumentale all'attività dell'impresa e la durata non sia inferiore ai 2/3 del periodo di ammortamento. Nel caso dei beni immobili è invece stabilito che comunque la durata non possa essere inferiore a 11 anni e superiore a 18 anni. Il contratto può poi essere strutturato secondo differenti modalità di rimborso, almeno 2 fasi: 1. Fase dei canoni che può essere modulata in: 1a) fase iniziale: 1° pagamento. Si può riscontrare o il pagamento cumulativo e in via anticipata di un certo numero di canoni (di importo uguale alla fase intermedia e finale) o il...

pagamento di un maxicanone iniziale di importo differente.

1b) fase intermedia: solitamente parte dalla 2° data di pagamento, è quella più tipica con canoni di = importo.

1c) fase finale: ultimo/ultimi pagamenti: può avere pagamento di canoni (o 1 canone) di importo > rispetto a altri.

2. Fase del riscatto in cui può essere esercitata la relativa opzione e pagato il prezzo convenuto per essere proprietariodel bene utilizzato. Il prezzo da pagare, di solito, è fissato pari a una percentuale dell’importo finanziato (identificabilenel prezzo del bene messo a disposizione) che, a titolo indicativo, può variare dall’ 1% al 20%.

Leasing operativo: il locatario vuole solo utilizzare il bene per un certo periodo e non è finalizzato all’acquisto. A voltenon ci sono 3 soggetti, ma solo 2, perché lo stesso fornitore è disposto a prestare il bene all’utilizzatore.

Durata 12-36 mesi e i canoni possono

risultare più bassi rispetto al leasing finanziario, perché alla fine non si compra. È più simile al noleggio e offre anche alcuni servizi per i beni standardizzati, come assicurazione e manutenzione.

P = prezzo di acquisto per società leasing ∑ t = vari periodi da 1,..., n dei canoni i = tasso implicito dell'operazione che uguaglia 2 membri

Come anche per il mutuo, il tasso di interesse rappresenta però solo una delle componenti di costo dell'operazione:

  • le spese di istruttoria: verificare/valutare la capacità di credito;
  • Il costo della perizia di stima circa il valore del bene oggetto del contratto;
  • Le spese notarili, accessorie e i costi collegati;
  • le spese per l'eventuale esercizio, an dell'opzione di acquisto;
  • le spese per l'eventuale estinzione anticipata del contratto di locazione;
  • il costo per oneri accessori (polizze assicurative ecc.);
  • le spese di incasso ecc.

Rischio

bene: rischio che si assume chi, al termine, avrà la proprietà del bene e si sostanzia nella sua perdita di valore.
II rischio bene è un rischio di cui si fa sempre carico chi acquista un bene, a prescindere dal tipo di finanziamento (alla fine del leasing finanziario è sempre meglio acquistare il bene, perché nel tempo lo si è già pagato quasi interamente).
Rischio di credito: rischio che il locatario non adempia alle obbligazioni contratte. Esso è composto da 2 elementi:
1. la proprietà del bene (mancato pagamento a scadenze) e
2. il riconoscimento di un macrocanone iniziale.
Leasing: soluzione di finanziamento alternativa al mutuo solo per acquisto di un bene/investimento. Ricorso per:
- tempi di erogazione del finanziamento piuttosto rapidi
- evitare esposizione diretta in bilancio del finanziamento ricevuto (unico movimento solo del canone).
- vantaggio fiscale per dedurre in via anticipata il costo di acquisto del bene e

ammortamento in tempo più contenuto- pagamento in via frazionata dell'IVA (che è 20% del totale, un importo considerevole) quando si paga i canoniC.G.B., pp. 225-240

MODULO 2 Le imprese di assicurazione- Le imprese di assicurazione

  • Le caratteristiche funzionali delle imprese di assicurazione
  • Profili gestionali
  • I processi di produzione

Rischi assicurabili

  • Definizione di rischio assicurabile
  • Formazione dei premi
  • Modalità di proposta delle coperture

I prodotti che soddisfano i bisogni di copertura dai rischi

  • Prodotti rami danni
  • Prodotti rami vita
  • Forme previdenziali (cenni)

La distribuzione dei prodotti assicurativi

  • Modalità di distribuzione
  • I rapporti con le banche

MA CHE COSA FA UN'IMPRESA DI ASSICURAZIONE?

Offre ai clienti la copertura dei RISCHI PURI: eventualità meramente negative a svantaggio del soggetto interessato

TIPI DI CONTRATTI POLIZZA

  • DANNI: ai beni, ai soggetti, al patrimonio
  • VITA: vita umana +

eventuale contenuto di risparmio

MA CHE COSA RICEVE IN CAMBIO UN'IMPRESA DI ASSICURAZIONE?

PREMI pagati dal sottoscrittore inferiori all'ammontare necessario a fronteggiare la copertura del dannoP= π r Evento accade: R1= R-l + r-π r Evento non accade: R1= R-π r Π rn ≤ Σ π rn v. p. 234-235

MA COME FA UN'IMPRESA DI ASSICURAZIONE?

- Sistema mutualistico - Soggetti esposti al medesimo rischio- Solo alcuni saranno colpiti - Legge dei grandi numeri- Basi statistiche relative all'evento Il rischio è sopportato da tutti i soggetti sottoposti allo stesso rischio

UN'IMPRESA DI ASSICURAZIONE È UN INTERMEDIARIO FINANZIARIO?

- Raccolta capitali ex-ante - Investimento prevalente in strumenti finanziari Differenze: aleatorietà prestazione destinatario

NATURA DELLE PASSIVITÀ

Assicurazione danni: Assicurazione vita:

- importo anche maggiore dei premi - minore incertezza su importo

- liquidità stimata - incertezza

su liquidità  indipendenti dalle variabili economiche Marzo '13: 135 (142 agli inizi del 2012) imprese di assicurazione con sede legale in Italia Attenzione: crisi finanziaria! Nel 2011: Premi complessivi: 113€ mld. (-11,9%; +8,8% dal 2009 al 2010, + 27% dal 2008 al 2009) Ramo vita: - 17,7% Ramo danni: + 2,5% C.G.V., pp. 255-262, 281-308 Le imprese di assicurazione - Profili gestionali  GESTIONE TECNICO-ASSICURATIVA (È l'attività tipica, Copertura dei rischi assunti per conto della clientela)  Assunzione diretta - Ramo danni: evento negativo e dannoso (incendio, furto, ...) - Ramo vita: rischio di morte, reddito per vecchiaia, ...  Scelte strategiche: specializzazione per rami, clientela, zona, istituzioni, canali  Riassicurazione: - La compagnia cede ad altri il rischio eccedente rispetto a quello che può sopportare (passiva) > contatti - La compagnia assume da altri detto rischio (attiva) opportunità di

ampliare il portafoglio

Tipi di riassicurazione

  • Proporzionale in quota (in percentuale dei contratti)
  • Proporzionale in eccedente (solo rischi eccedenti un dato limite)
  • Non proporzionale per eccesso sinistri (per il danno eccedente)
  • Non proporzionale per eccesso di perdita (per la perdita eccedente)

Retrocessione

  • Assunzione del rischio che altri avevano assunto in riassicurazione (attiva)
  • Cessione del rischio assunto in riassicurazione (passiva)

Coassicurazione: Assunzione di rischio pro-quota con altre compagnie

GESTIONE FINANZIARIA-PATRIMONIALE

  • Patrimonio libero: risorse patrimoniali proprie (concorso integrale alla formazione dell'utile)
  • Fondi rami vita: gestiti per conto degli assicurati (nel risultato solo per la parte non retrocessa agli stessi)
  • Fondi rami danni: concorso integrale alla formazione de
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
33 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GiaBrin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e strumenti finanziari e assicurativi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Gibilaro Lucia.