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DEFINIZIONE: loro funzionamento

Elementi da colmare/risolvere nel mercato:

  • Costi di transazione (assorbimento totale o parziale)
  • Incertezza gestione e assorbimento
  • Asimmetrie informative (riduzione gap informativo)
  • Costi di agenzia (rapporto di natura finanziaria)

I costi di transazione sono i costi connessi alla conclusione di qualsiasi transazione.

DEFINIZIONE: da scambio di informazioni

Riduzione totale o parziale dei costi connessi allo scambio di informazioni.

OBIETTIVO DELL'INTERMEDIARIO:

Sfrutta le economie di scala e di diversificazione.

PRESUPPOSTO:

Impossibilità di esecuzione di scambio diretto.

Divisibilità infinita degli strumenti:

  • Costi di informazione
  • Costi operativi e di negoziazione

RUOLO DELL'INTERMEDIARIO:

Rendere possibili operazioni non eseguibili da soli a costi inferiori grazie alla loro natura flessibile o poco flessibile.

OPERAZIONI SVOLTE:

Coinvolgimento di soggetti che esternalizzino costi informativi e operativi. Non soffrono della

limita divisibilità➢DETERMINANTI:> divisibilità finita degli strumenti finanziari (costi di frazionamento);> raccolta ed elaborazione di informazioni (screening, monitoring, enforcement);> costi di smobilizzo dell’investimento; > costi operativi (definizione clausole,negoziazione in senso stretto)Mancata esecuzione diricerca della convenienza“O ”:BBIETTIVOuno scambio direttotra l’uso dell’intermediario o eseguire le> eccessivooperazioni autonomamente 12VARIE TIPOLOGIE DI COSTIGenericamente di transazione➢ Operativi tipicamente➢ Di frazionamento: associati alla imperfetta indivisibilità degli strumenti finanziari➢ Non ritagliati sulle esigenze di finanziamento delle impreseo Non conciliabili spesso con le preferenze dei risparmiatorioDi informazione: sostenuti per ricerca e valutazione delle controparti adatte allo scambio e selezione➢ delle migliori opportunitàuso delle economie di scala

Gli intermediari fronteggiano le diverse tipologie di rischio in modo economicamente più convenienti. Tendono a sostituire il grado di rischio altrui con il proprio. ESISTENZA DI INTERMEDIARI DIFFERENTI: - Broker: costo di ricerca della controparte ➢ → Pagamento di commissioni - Investitore professionale: costi di negoziazione ➢ → Costi di screening - Investment bank ➢ → Tutti i costi banca ➢ → *obbiettivo: frazionamento dei costi per una riduzione significativa degli stessi L'incertezza: - "Evento con risultato incerto (non definito)" - Presente in ogni rapporto di scambio Il rischio: - Verificarsi qualcosa di diverso da quanto previsto - "SCAMBIO DIRETTO PUÒ SOLO IN PRESENZA DI ASSOLUTA CONCORDANZA SULLE MODALITÀ DI DISTRIBUZIONE DEL 'RISCHIO'" - Andamenti stocastici (casuali) dei rendimenti delle attività finanziarie FONDEMENTO: - Riduzione dell'incertezza e fronteggiare rischi RUOLO COMPITO:’IPOLOGIA D INTERVENTO senza assunzione diretta del rischio (fondi comuni di investimenti) ➢ Acquisizione, trasformazione e assunzione residuale (banche e assicurazioni) ➢ Redistribuzione dei rischi (contratto di finanziamento) ➢*forniscono indicazione logica per spiegare la differenziazione dei titoli* si fa leva sulle economie di scala 1*quando viene ridotta l’incertezza teoria delle scelte di portafoglio→1 La moneta liquida entra in concorrenza con ogni altra possibile forma di investimento.Ogni soggetto sceglie la composizione delle sue attività in maniera tale da rendere massime le utilità attese dalla sua ricchezza.Secondo questa teoria la domanda di moneta dipende non soltanto dal rendimento delle obbligazioni, ma dal rendimento atteso di tutte le forme di investimento (azioni, immobili, ecc..). 132 MODELLI DI INTERMEDIAZIONE Fondi comuni di investimenti: rischio ridotto mediante diversificazione senza assunzione del rischio ➢ Intermediario
  1. creditizio: rischio assunto direttamente rendendo compatibili le schede di preferenza
  2. di D e C con...
  3. Diversificazione
  4. Assunzione del rischio
  5. Trasferimento del rischio a terzi
  6. LIMITI Imperfezione di natura strutturale
  7. Offerta di strumenti di pagamento e prestazione di servizi di consulenza
  8. Esistenza di intermediari con funzione monetaria
  9. Minimizzano costi-tempi-rischi del trasferimento
  10. Le asimmetrie informative
  11. Disomogenea distribuzione tra datore e prenditore di fondi di informazioni maggiori e migliori per la valutazione sulla affidabilità dell'operazione
  12. "Difetto di informazione" - causa di inefficienza (selezione avversa): prezzo pagato non corrisponde al prezzo che si determinerebbe se il datore di fondi fosse a conoscenza di tutti i fattori di rischio
  13. Precede la conclusione di un contratto
  14. Mercato dei limoni (azzardo morale): assenza di informazioni corrette sull'evoluzione e conclusione del
ORAL AZARD rapporto Caratterizza contratto finanziario PRESUPPOSTI ➔ ISTEMICO SVANTAGGIO DEI PRENDITORI Ruolo dell'intermediario ➢ RODUZIONE ➢ E DI INFORMAZIONI INTERNE E ATTENDIBILE I : D C 'o NTERNE RIDUZIONE ASIMMETRIA TRA E GRAZIE ALL ACCESSO AD INFO RISERVATE A : ,o TTENDIBILI ASSUNZIONE DEL RISCHIO RESIDUO RISCHIA LA REPUTAZIONE M :ODALITÀ DI RIDUZIONE > giudizi agenzie di rating > documenti sui rischi: consegnato dall'intermediario al cliente prima della conclusione del contratto > "prospetto informativo": documenti predisposto ai fini della corretta informazione degli investitori > info diffuse dalla Borsa Italia spa > analisi sui titoli elaborati dagli operatori 14 Costi di agenzia (teoria del rapporto di agenzia) 2 soggetti F ONDAMENTO: > principal (mandante): proprietario di attività > agent (mandatario): colui che, dietro delega, gestisce attività di altri con lo scopo di una gestione

piùefficiente

Giustifica processo di specializzazione

CRITICITÀ DEL CONTRATTO:

  • divergenze tra principal e agent
  • asimmetrie informative

Soluzioni

Nei rapporti diretti

  • Incentivi e controlli all’agento

Nei rapporti intermediati

  • Maggiore remunerazione
  • Contratti flessibili
  • Intermediari specializzati

COSTI PRINCIPALI

  • Controllo dell’agent
  • Di garanzia o assicurazione a carico dell’agent
  • Riduzione ricchezza a carico del principal (residual loss)
  • Oneri legati al differenziale informativo tra C e D comporta in termini di controlli necessari a prevedere e ridurre comportamenti scorretti

Classificazione degli intermediari

Definizione: operatori specializzati professionalmente nella produzione o scambio di strumenti e servizi finanziari

IN BASE ALLO SVOLGIMENTO DELLA FUNZIONE MONETARIA

  • Intermediari monetari banche
  • Attribuzione del monopolio della funzione di emettere moneta
  • Vantaggio competitivo nell’offerta di strumenti di

Investimento del risparmio è venuto meno per effetto della autorizzazione ad altri intermediari di emettere mezzi di pagamento (IMEL e IP). Tutti gli altri (non depositari):

  • In base alla specificità istituzionali:
    • Intermediari bancari
    • Intermediari non bancari
  • Azioni il cui interesse tra principal e agent differiscono nonostante l'attività di monitoraggio e legame tra i due
    • Limiti: trascura processi di diversificazione degli intermediari, strettamente dipendente dal concetto di banca e attività bancaria
  • Modalità di svolgimento dell'attività e finalità di controllo:
    • Investitori delegati
    • Imprese di investimento
  • Grado di estensione della delega:
    • Quasi nullo: servizi di supporto a scambi diretti o agenzie di rating
    • Medio: gestione di patrimoni mobiliari per conti di investitori (passività a valore di mercato)

Sfruttando i benefici della diversificazione, trasformano il

  1. Rischio Elevato: banca (passività a valore nominale)
  2. Modalità di assunzione dell'impegno
    • Diretto: gli intermediari assumono impegni nei confronti dei datori di fondi e posizioni di credito, nei confronti dei prenditori
    • All'attivo patrimoniale impieghi (prestiti, mutui, beni reali, crediti verso imprese, crediti verso consumatori)
    • Passivo patrimoniale: fonti (depositi, obbligazioni, mutui e prestiti)
    • Indiretto: gli intermediari forniscono servizi a coloro che domandano (servizi di collocamento e di consulenza) e offrono fondi (servizi di negoziazione, di gestione patrimoniale e di consulenza) senza interporre il proprio bilancio ma limitandosi a percepire commissioni
    • Spesso fondi di gestione passiva hanno rendimenti maggiori
  3. Introduzione
  4. Gestione del rischio: fondamento dell'intermediazione, riduzione della probabilità che avvenga ciò che non avevo previsto

    DEFINIZIONE: associato alle condizioni di incertezza, riduzione

del differenziale informativo con forme contrattuali che definiscono diritti e doveri. OBBIETTIVO: delle parti coerentemente alle loro preferenze. MODALITÀ DI RIDUZIONE DEL RISCHIO Informazioni: riduzione del gap informativo tra soggetti coinvolti nello scambio.
  • Negoziabilità degli strumenti: possibilità di smobilizzo a prescindere della scadenza
  • Diversificazione: gestione professionale di portafogli di investimenti
  • Trasformazione delle scadenze: differenziazione della tempistica tra raccolta e impieghi
  • *eliminarli non è possibile, posso solo ridurli *dipende dalla modalità di calcolo
TIPOLOGIE DI RISCHI In base agli effetti...
  • Rischio puro: manifestazione comporta solo effetti negativi
  • Gestione: attività assicurativa
  • Trasformazione dei rischi puri per le unità di domanda in rischi speculativi per l’offerta
Rischio finanziario: manifestazione comporta effetti di diversa intensità, positivi o negativi. Implica il

trasferimento nello spazio e nel tempo di valorio

In base alla loro natura...

Rischi sistematici: ge

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
126 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessiaurbini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Bonini Stefano.