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C. CERTIFICATI DI CRERDITO DEL TESORO CCTeu;
D. BTP INDICIZZATI ALL’INFLAZIONE BTPi;
E. BTP Italia.
A: CTZ: è uguale al BOT (che rientra nel mercato monetario) solo che ha scadenza più
prolungata e un tipo di procedure d’emissione diversa (BOT ha l’asta competitiva, lui ha
l’asta marginale); ha queste caratteristiche:
• scadenze: 24 mesi
• emessi: a sconto, rimborsati alla pari, privi di cedola periodica
• procedura di emissione: asta marginale (riferita al prezzo)
L’asta invece che competitiva è sul prezzo, questa tipologia di asta è la più frequente, perché
è favorevole per il tesoro; funziona così: come nell’altra asta le banche possono fare 3
domande con diverso prezzo e quantità, il tesoro fissa la quantità di titoli messi a
disposizione e dopo che riceve le domande le mette in ordine dalla più conveniente di prezzo
a quella meno (il tesoro vende quindi ha interesse che il prezzo sia alto) e assegna i titoli in
ordine della classifica appena creata.
Invece che pagare ognuno col prezzo che ha offerto (come nell’asta competitiva) qui si paga
con il prezzo dell’ultima domanda accettata e questo prezzo viene applicato a tutte le altre
offerte (da qui il nome marginale).
Nella pratica succede che le banche partecipanti sparano un prezzo folle, anche a loro
sconveniente, pur di voler aggiudicarsi il titolo con la speranza che qualcuno alla fine offra
un prezzo basso che verrà poi applicato a tutte, per questo è conveniente per il tesoro.
Se durante l’asta due offerte combaciano di prezzo ma non ci sono abbastanza titoli per
soddisfarle entrambe si ricorrerà alla percentuale di riparto. Si divide il numero di titoli
rimasti per la domanda (cioè la somma delle 2 o più domande con lo stesso prezzo) il
risultato sarà una percentuale da applicare a ciascuna domanda: cioè ciascuna banca otterrà
come quantità assegnata la propria quantità offerta moltiplicata per la percentuale di riparto.
B: BTP: è il principale titolo del tesoro (plain vanilla); ha le seguenti caratteristiche:
• scadenze: 3,5,10,15 e 30 anni
• rimborso: alla pari
• prezzo di emissione: sopra o sotto la pari (raramente alla pari), a seconda
dell’andamento dell’asta
• cedola: fissa semestrale 27
• procedura di emissione: asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo
e della quantità emessa
Qui nell’asta c’è una differenza: quando si apre la procedura d’asta lo stato sul BTP non
indica la quantità di titoli (al massimo indica i 2 estremi, cioè tra a) e successivamente dopo
l’arrivo delle domande decide la quantità da immettere (è una clausola molto comoda per il
tesoro); per il resto l’asta è come nel punto precedente. La clausola è comoda perché con
l’asta marginale i compratori pagano il prezzo dell’ultima domanda e con questa clausola è il
tesoro che decide quale sia l’ultima banca giostrando la quantità da emettere.
Negoziati su mercato secondario a “CORSO SECCO” (come tutti i titoli con cedola), cioè
non si calcola la cedola, in realtà il prezzo che noi poi paghiamo è più alto perché comprende
la quota di cedola che è maturata e viene chiamato TEL QUEL.
Corso secco: prezzo che noi vediamo sul mercato azionario.
Tel quel: prezzo effettivamente pagato dall’acquirente, si calcola con: corso secco più rateo
cedola: cioè laparte di cedola in maturazione da rimborsare al precedente possessore,
chiunque ha in mano il titolo il giorno della scadenza della cedola la può staccare e andare in
banca ad incassarla anche se io il titolo l’ho acquistato ieri (la cedola è semestrale), allora
dovrò rimborsare il proprietario precedente della parte della cedola che gli spetta nel tempo
in cui lui la possedeva.
POTENZIALMENTE OGGETTO DELL’OPERAZIONE DI COUPON STRIPPING
È un “fare a pezzi il titolo” separandolo e potendo fare la vendita di ogni singola parte;
quindi il tiolo con cedola si trasforma in tanti tioli zero-coupon con la scadenza di ogni
singola cedola. Perché farlo? Sul mercato esiste una domanda a cui piacciono molto gli zero
coupon con scadenza lunga (assicurazioni) che però non vengono emessi (perché
all’emittente non piace) e quindi chi vuole può fare a pezzi il proprio titolo e vendere sia
mantello sia cedole come singoli zero coupon.
C: CCTeu: anch’esso titolo tradizionale del tesoro italiano, ha le seguenti caratteristiche:
• scadenze: 7 anni (di norma)
• rimborso: alla pari
• prezzo di emissione: sopra o sotto la pari, a seconda dell’andamento dell’asta
marginale
• cedole: semestrali variabili
• meccanismo di indicizzazione: Euribor a 6 mesi + spread fisso (ogni 6 mesi la cedola
viene ridefinita sulla base dell’EURIBOR + uno spread fisso piccolo importo
percentuale fisso intorno all’1%)
• procedura di emissione: asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo
e della quantità emessa 28
Attenzione! CCTeu vanno a sostituire i vecchi CCT (in questi vecchi la cedola era
indicizzata dal rendimento registrato nell’ultima asta di BOT maggiorato di uno spread; era
più conveniente per l’investitore).
Possibilità di concambio dei vecchi CCT in occasione delle emissioni di CCTeu.
Al momento dell’emissione del titolo si guarda la percentuale dell’EURIBOR di quel giorno
ed esso sarà usato per calcolare la prima cedola 6 mesi dopo; passati i 6 mesi al momento
della prima cedola si fisserà l’EURIBOR di quel giorno per la cedola successiva e così via
per le altre cedole.
D: BTPi: ha le seguenti caratteristiche:
• scadenze: 5,10 e 30 anni
• rimborso: valore nominale indicizzato all’inflazione
• prezzo di emissione: sopra o sotto la pari, a seconda dell’andamento dell’asta
• cedole: semestrali fisse, ma calcolate sul valore nominale “corretto”, il TAN è costante
ma il valore nominale è influenzato dall’inflazione (aumenta quando aumenta
l’inflazione e quindi anche la cedola)
• indice di riferimento: IAPC (indice armonizzato dei prezzi al consumo) ha base
europea, non italiana;
• procedura di emissione: asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo
e della quantità emessa.
Indice reale: l’inflazione; durante la vita di questo titolo se c’è deflazione come oggi il
valore nominale può scendere e la cedola anche si abbassa, (non bene per l’investitore).
Questo titolo funziona che ai vari momenti degli stacchi delle cedole e del mantello si deve
ricalcolare il valore nominale chiamato quindi valore nominale corretto; lo si calcola grazie
all’ausilio dello IAPC che è calcolato in punti (es. 10 000), si calcola così:
IAPC t
V.N.C.=Valore Nominale × n
IAPC t 0
E: BTP Italia: nasce come fratello del BTPi, col governo Monti in una situazione
contestuale molto delicata (creato anche per ottenere consenso e mostrare qualcosa di
concreto, anche se non fa un gran che) ed ha sempre un indicizzazione reale ma è un po’
diverso dal BTPi; ha le seguenti caratteristiche:
• scadenze: 4 anni, più breve rispetto al precedente;
• cedole: semestrali fisse, ma calcolate sul valore nominale “corretto”
• floor sulla cedola: viene calcolato sul valore nominale del titolo in caso di deflazione
(sicurezza per i periodi di deflazione, creato infatti in un periodo di deflazione);
• rivalutazione del capitale corrisposta per cassa ogni 6 mesi (differenza maggiore
col BTPi): quando si calcola il valore nominale corretto l’investitore oltre la cedola
riceve anche l’incremento del valore nominale corretto rispetto a quello calcolato 6
mesi prima (alla scadenza quindi verrà pagato il valore nominale iniziale più l’ultimo
cambiamento di valore); 29
• rimborso: alla pari col valore nominale corretto + ultima tranche di rivalutazione del
capitale;
• indice di riferimento: Indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati (questo non su base europea ma italiana e quindi è più preciso per noi);
• procedura di emissione: in via diretta, a prezzo fisso predeterminato dal tesoro sul
MOT (qui niente asta), si indica solo la quantità perché il prezzo è fisso e se vi è una
richiesta troppo alta si va a quota;
• premio fedeltà: per chi tiene il titolo in portafoglio fino alla scadenza (4 per mille
lordo, calcolato sul capitale non rivalutato) è un contentino.
SIMILITUDINI BTPi BTP Italia
CEDOLA TAN fisso applicato al v.n.c. TAN fisso applicato al v.n.c.
VALORE DI Valore Nominale Corretto Valore Nominale Corretto
RIMBORSO
EMITTENTE Tesoro italiano Tesoro italiano
DIFFERENZE BTPi BTP Italia
INDICE PREZZI IAPC ISTAT
MODALITÀ Solo alla scadenza In occasione di ogni cedola
PAGAMENTO DELLA
RIVALUTAZIONE DEL
CAPITALE
METODO DI EMISSIONE Asta marginale Via diretta a prezzo fisso
PREMIO FEDELTÀ NO SI
LE OBBLIGAZIONI DEGLI ENTI TERRITORIALI
Sono 3 e sono:
• BOC: buoni ordinari comunali;
• BOP: buoni ordinari provinciali;
• BOR: buoni ordinari regionali.
Canale di finanziamento utilizzato idealmente per la costruzione di opere di interesse
collettivo (non utilizzabile per la copertura delle spese correnti); in altri paesi hai privilegi
per usufruire dell’opera, se acquisti il titolo; ovviamente in Italia no. Hanno queste
caratteristiche obbligatorie:
• al portatore;
• durata > 5 anni: coerente col fatto che si sta finanziando un’infrastruttura;
• prezzo di emissione alla pari;
• ammortamento: progressivo, pro quota;
• TRES lordo < TRES lordo titoli di stato di eguale durata + 1%: il rendimento deve
essere inferiore ai titoli di stato di eguale durata maggiorati di un 1%.
30
Il fatto che queste caratteristiche siano obbligatorie ha sfavorito l’uso di questo strumento.
Attenzione! NON SI TRATTA DI “REVENUE BONDS” QUINDI, LA COPERTURA È
ASSICURATA DALL’ENTE, NON DALL’OPERA: cioè se l’opera non viene completata io
ricevo lo stesso i miei soldi, i titolo lo stipulo con l’ente non con l’opera.
LE OBBLIGAZIONI SOCIETARIE
(corporate bonds)
Potenziali emittenti in Italia:
• Spa;
• Sapa (nel rispetto però di notevoli limiti).
Limiti all’emissione (quantitativo complessivo):
• banche e società quotate: nessun limite
• società non quotate: 2