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NOTA: LIQUIDITA'

attitudine a trasformare in tempi più o meno brevi l'attivo in mezzi monetari senza danneggiare la gestione

operativa. Una voce è più liquida di un'altra se si può trasformare in liquidità in tempi più brevi che un'altra.

• passivo e netto secondo la scadenza = un debito ha un scadenza, metto in alto quello che ha una scadenza più

vicina, in basso quello che hanno scadenza più lontana

Perché devo dividere passivo e netto? Il netto è una forma di obbligazione MA non ha una scadenza, quindi va

messo in basso

Come li organizzo?

Il tempo si distingue in breve e medio-lungo sulla base di un riferimento temporale convenzionale che è un

esercizio.

--> faccio una macrodistinzione tra quello che è liquidabile a breve (=attivo corrente, ciò che si trasformerà in

mezzo monetari entro un esercizio) tra quello che è liquidabile in lungo tempo (=attivo fisso netto)

Attivo fisso netto = immobilizzazioni materiali/immateriali nette --> già tolti i fondi ammortamento

Perché? il criterio è quello della liquidità, non ha senso tenere il valore storico

Attività:

• liquidità immediate = ciò che è già liquido, quindi più liquido di tutto il resto

‣ cassa, banca c/c

‣ titoli di stato

• liquidità differite = crediti al netto dei loro fondi svalutazione, non il credito storico

‣ crediti commerciali

‣ fondo svalutazione crediti (-)

‣ ratei e risconti attivi

• disponibilità

‣ rimanenze

Passivo e netto:

• passività correnti:

‣ banca c/c passivo

‣ debiti v/fornitori

‣ v/erario

‣ v/banca

‣ risconti e ratei passivi

• passività consolidate = passivo che scade oltre l'anno.

‣ debiti di finanziamento, mutui bancari

‣ fondo trattamento di fine rapporto

• capitale netto

Es. 1 - la riclassificazione del conto economico

1. guardo il risultato reddituale netto (se ho un utile). Ho tre imprese che in termine di fatturato hanno gli stessi

ricavi MA utili diversi

2. guardo il costo del venduto --> guardo la gestione caratteristica. Hanno lo stesso livello di ricavi MA costo del

venduto diverso => l'impresa A e B hanno una migliore gestione caratteristica QUINDI sono state più efficienti

dell'impresa C

3. guardo la gestione patrimoniale --> l'azienda C ha dei proventi pari a 300, quindi ha un recupero sul reddito

operativo delle altre imprese. A e B non hanno un risultato della gestione patrimoniale positivo. La gestione

patrimoniale può essere positiva o negativa. In questo caso in A e B è pari a 0.

a. non c'è stata gestione patrimoniale

b. gli oneri sono pari ai proventi --> è poco probabile perché se attivo la gestione patrimoniale non dovrei

correre il rischio di andare a 0. guardo

4. guardo la gestione finanziaria (che è sempre passiva) --> la gestione finanziaria dell'impresa B ha determinato

un numero di oneri maggiore rispetto alle altre due. Questo può essere avvenuto perché probabilmente si è

indebitata di più. Ipotizzando che le tre aziende abbiano più o meno lo stesso tasso di interesse, evidentemente

è il debito ad essere molto superiore.

5. guardo le componenti straordinarie di reddito --> -50: ho più minusvalenze di quanto abbia plusvalenze o

sopravvenienze attive. prevalgono quelle negative per A., quelle positive per B e assolutamente positive per C.

6. guardo la gestione tributaria

7. arrivo a considerare il risultato reddituale netto

A è quella che va meglio perché fa la maggior parte del proprio reddito con la gestione caratteristica. C ottiene un

risultato positivo in parte grazie ai proventi netti della gestione patrimoniale QUINDI investe ben MA investire bene

non è il compito dell'azienda, è quello di amministrare bene la gestione caratteristica. Inoltre ci sono componenti di

reddito straordinari che difficilmente si ripeteranno.

Es. 2

fino al 2001 le componenti negative sono maggiori quelle positive --> squilibrio reddituale

Nel 2002

• c'è una grossa componente straordinaria (donazione di un palazzo) --> era stata accettata una forte donazione,

impensabile da ripetersi negli anni successivi QUINDI non è collocabile nel fundraising

• la gestione caratteristica è positiva mentre negli altri anni è sempre in negativo --> strano MA la gestione

caratteristica nelle ONP è tendenzialmente carica di oneri che non portano necessariamente ad ottenere dei

ricavi. I ricavi della biglietteria possono non compensare gli oneri

• C'è stata una chiusura dell'istituzione che ha portato alla riduzione di oneri come la luce, la guardiania, ecc..

c'erano dei ricavi della gestione caratteristica legati alla raccolta fondi, piccole esposizioni ma i costi

dell'ordinaria attività erano molto più bassi

Nel 2004-5-6

• sopravveniente e plusvalenze --> vendite che hanno portato a una gestione positiva

• aumenta la gestione patrimoniale --> c'era il palazzo che era stato messo a reddito e aveva fruttato degli affitti

Attraverso la riclassificazione, che risente delle decisioni di chi riclassifica, vediamo moltissime cose. Alcune e

sapevo perché conoscevo i fatti, molte è stato possibile ricavarle dal grafico

Esempio di riclassificazione del CE

• Devo catalogare i diversi conti --> se sono della gestione caratteristica, patrimoniale ecc.. Per non sbagliare

scrivo le diverse gestioni, a fianco scrivo da quali valori è composta ciascuna gestione per consentirmi di

etichettare ciascun valore e indicare in quali classe andrà.

A cosa serve la riclassificazione dello stato patrimoniale? Serve a valutare la solvibilità dell'impresa e l'equilibrio

strutturale

posso guardare

• la composizione e la struttura degli impieghi

• la composizione e la struttura delle fonti di finanziamento

• l'equilibrio strutturale tra natura e variabilità delle fonti

Es. aziende E e F

Cosa vuol dire che hanno un attivo diverso? Hanno fatto scelte diverse circa il loro patrimonio

Cosa posso dire confrontando SP E e SP F? Hanno lo stesso attivo.

Cosa posso dire confrontando la struttura degli impieghi? L'azienda E è più solvibile perché ha un attivo corrente

superiore, l'azienda F meno liquida quindi ha fatto più investimenti a lungo termine.

E è più flessibile = è maggiormente in grado di reagire a delle modifiche ambientali

es. ho un negozio in affitto, tanta cassa e vendo scarpe, domani posso mettermi a vendere occhiali

es.

se ho dei beni immobilizzati non posso in breve termine modificare il mio assetto produttivo domani non vanno

più di moda le scarpe, come faccio se ho macchinari, marchi, negozi dediti alla produzione a alla vendita di

scarpe?

Es. aziende G e F

• i passivi sono diversi

Cosa sono le fonti di finanziamento? Sono i mezzi con i quali io mi finanzio, con i quali andrò a raccogliere il

capitale che mi permetterà di avere patrimonio

Come si finanziano le due imprese? F si finanzia principalmente con debito a breve scadenza (passivo corrente)

=> F è meno solida dell'azienda G perché si finanza in modo minore con mezzi propri. I debiti a breve termine

impattano sulla solvibilità --> se devo tirar fuori più risorse in un tempo più breve avrò più difficoltà

L'azienda G si trova in un situazione migliore rispetto ad F perché si finanzia per un terzo con mezzi propri. F ha

fatto una scelta molto più rischiosa perché dovrà restituire più soldi e li dovrà restituire prima.

Es. Aziende I e L

Valutiamo l'equilibrio strutturale --> fonti e impieghi gli uni in ragione dell'altra.

Se acquisto un oliveto che inizierà a fruttare fra 3 anni (attivo fisso netto) e io mi sono indebitato a breve mi trovo in

una situazione squilibrata.

Confronto attivo e passivo --> l'azienda I è più solvibile a breve dell'azienda L.

L riuscirà a produrre la metà della liquidità che le è richiesta.

I si finanza con mezzi proprio con valori pari a quelli dell'attivo fisso netto QUINDI l'attivo fisso netto di I è finanziato

da mezzi propri (capitale netto). Il capitale netto non ha scadenza, quindi l'impresa i ha raccolto imprese che non

hanno scadenza pari a quelle dell'attivo fisso netto. Se dovesse venderne dei pezzi danneggerebbe la gestione

operativa,

L dovrà vendere pezzi dell'attivo fisso netto per saldare debiti a lungo ma anche a breve

I più equilibrata perché ha una maggior solvibilità e perché finanzia il capitale netto

Gli indici di bilancio

Rappresentano uno degli strumenti per l'analisi di bilancio (l'altro è l'analisi attraverso le riclassificazioni)

Qual è il problema del valutare due o più aziende basandosi sui bilanci riclassificati? Le aziende devono mostrare le

stesse dimensioni e avere stessa quantità di ricavi

Parlando di reddito si parla in valore assoluto

Per confrontare le aziende dimensionalmente diverse non parleremo più in valore assoluto (reddito) ma in termini di

redditività es. io ho prodotto 100, il mio collega 150 --> non vuol dire che io sono meno produttivo , dipende dalle

risorse che avevamo

Per calcolare la redditività devo usare una frazione, quindi fare il rapporto tra due quantità

Posso calcolare gli indici nel tempo e nello spazio

Calcoleremo

• redditività --> uso indicatori economici

• solidità --> uso indicatori finanziari

• liquidità --> uso indicatori finanziari ROE return on equity)

• indice che misura la redditività netta: (= --> reddito netto/capitale proprio RN/CN

Confronta la ricchezza netta prodotta in un esercizio con la ricchezza netta dei conferenti di capitale di rischio

Perché? Il reddito netto misura l'utile che può tornare al conferente capitale di rischio

--> esprime il ritorno sull'investimento dell'azionista

--> misura il rendimento del CN, ossia l'incremento potenziale di capitale netto nel periodo

Es. Se io volessi suggerire l'ingresso di nuovi capitalisti, cercherei di dimostrare ai miei nuovi soci che la redditività

netta rapportata al capitale proprio è alta e più alta dell'investimento --> avrei un rischio ma questo rischio sarà

remunerato ROA

• secondo indice che misura la redditività lorda: (= return to assets) --> redditività operativa/totale attivo netto

Dal reddito operativo posso passare al reddito netto calcolando la gestione

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Publisher
A.A. 2016-2017
44 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher delafe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Magnani Giacomo.