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Sezione IV: Modificazioni della competenza per ragione di connessione

3. Livello "operativo", che spiega come in concreto può realizzarsi la connessione, ex art. 40.

Rapporto che si ha quando tra due o più domande giudiziali quando hanno alcuni punti (elementi d'individuazione della domanda) in comune (ma non tutti). Obiettivo: far sì che processi "simili" vengano decisi nel simultaneo processo. Resistono in tal caso gli elementi di autonomia delle domande giudiziali. Vengono semplicemente cumulate. Non c'è "assorbimento" come in caso di continenza. Cumulo oggettivo o soggettivo, oppure parzialmente oggettivo e parzialmente soggettivo insieme. Alla connessione oggettiva corrisponderà un cumulo soggettivo e viceversa. Per cui se due domande hanno uguali gli elementi oggettivi della domanda ci sarà un cumulo soggettivo, cioè dei soggetti. Se pendono davanti allo stesso ufficio giudiziario il

Il simultaneo processo è consentito grazie allo stesso strumento della litispendenza e della continenza, ossia ex274 cpc, provvedimento di riunione delle cause, quale provvedimento di tipo organizzatorio, ergo non impugnabile dato che riguarda il profilo interno dell'ufficio. Sependono davanti ad uffici giudiziali diversi, le regole da seguire sono fissate dall'art.40cpc.

Art. 103 cpc – litisconsorzio facoltativo; art. 104 cpc – pluralità di domande contro la stessa parte.

Presupposto per l'applicazione dell'art. 103 è la connessione oggettiva, anche di un solo elemento, ma a condizione che questo sia significativo all'identificazione della domanda (es. in caso di domande eterodeterminate facendo riferimento al solo petitum, non sarà sufficiente come presupposto d'applicazione della connessione "basica" ex art. 103).

Per la connessione "qualificata" il legislatore prevede deroghe ad alcuni criteri.

dicompetenza; per quella "basica" se le più domande rientrano nella competenza del giudice adito, il cumulo soggettivo originario (originario perché lo si fa sin dall'inizio del processo già dal momento della proposizione della domanda) si può realizzare, altrimenti no. Il cumulo soggettivo ex 103 è possibile sia nel lato attivo che passivo, es. obbligazione solidale o es. danneggiato che cita il danneggiante e, in altra causa, il garante del danneggiante, es. rca.

Art. 104: prevede ipotesi in cui può mancare del tutto una connessione oggettiva ma si ha una connessione soggettiva e si avrà un cumulo oggettivo, a condizione che si rispettato il disposto art. 10 cpc, per cui l'attore somma tutte le cause e individua il giudice competente per valore, es. il giudice di pace o il tribunale. Questo è possibile sempre o deve soggiacere alle regole di competenza e il giudice deve essere competente per tutte le domande

proposte in cumulo? Ovviamente essendo sempre una norma basica sulla connessione la risposta è la seconda. La previsione ex 103.2 è applicabile anche al disposto ex 104 dato l'espresso richiamo da quest'ultimo fatto. Se le cause rientrano tutte nella competenza della causa cumulata questo (il giudice nella fase istruttoria) le separerà. Se però è individuato per valore, rinvierà al giudice inferiore la causa a lui competente, per cui le cause si divorziano, ecco perché comunque le cause anche se cumulate conservano la loro autonomia nei loro elementi. Il motivo potrebbe essere ad es. che il giudice ritiene che le cause così connesse non favoriscano un processo poco complesso. Connessione oggettiva impropria, ex 103.1 seconda parte: a differenza di quella propria, che ha a che vedere con l'uguaglianza dell'oggetto o del titolo, quella impropria quando manca quest'uguaglianza tecnica ma hanno in comune questioni.

darisolvere e non altri elementi tecnici, es. pluralità di lavoratori subordinati presso il medesimo datore di lavoro, tutti hanno svolto la medesima prestazione lavorativa e il datore di lavoro vuole retribuire in modo diverso da quello che vorrebbero i lavoratori subordinati, qui la domanda che ciascun lavoratore potrebbe proporre verso il datore di lavoro sono diverse tra di loro anche se mettono capo alla risoluzione di una stessa questione e in tal caso non c'è comunanza in senso tecnico, i rapporti di lavoro sono diversi l'uno dall'altro. Anche qui non è possibile alcuna deroga alla competenza.

Tra le figure della connessine qualificata, la più prossima alla connessione basica e quella prevista ex art. 33 cpc, che richiama ex 103 cpc un cumulo soggettivo (passivo, in questo caso). L'art. 33 estrapola un pezzo della previsione ex 103 e ne fa oggetto di una modesta deroga al regime della competenza, di cause ex art. 18-19 cpc

3/3/20 (8:30)

(giudicicompetenti per territorio). Es. obbligazione solidale, l'attore creditore dovrebbe individuare giudici diversi se hanno diverso luogo di domicilio o di residenza i vari debitori convenuti, così l'art. 33 cpc risolve questo problema, basta rivolgersi al giudice che ha competenza per territorio anche di un solo debitore. Onde evitare possibili utilizzi distorti della norma la giurisprudenza ha chiarito che la chiamata in giudizio di più persone è applicabile con riguardo solo al foro generale della persona convenuta e non anche con riferimento ad altri fori, es. fori speciali o esclusivi. Art. 31 cpc – cause accessorie: la causa è accessoria quando di per sé sola non ha ragione di esistere se non in funzione di una causa principale. (questa distinzione l'art. 31 non la fa). La causa accessoria dipende anche dalle sorti della causa principale. L'articolo consente una deroga al regime di competenza per territorio, (vedi

disposto). L'ipotesi prevista è comunque rara, nella sua prima parte, ma nella seconda parte acquista più senso essendo che potrebbe anche trattarsi del valore della domanda che trascende dal giudice di pace al tribunale.

Art. 32 - cause di garanzia: inteso l'istituto della garanzia (contenuto nel diritto sostanziale, diritto privato), sia che il rapporto di garanzia tra le parti nasca per volontà delle parti o legale (seconda ipotesi es. garanzia per evizione) oppure (ad. Garanzie personali o reali). Il codice di procedura individua una sorta di garanzia impropria, che non discende dal rapporto, ma consente ad un soggetto di ribaltare l'onere di garanzia sulle successive parti delle vicende di quel rapporto giuridico, es. garanzia nelle vendite a catena. La prima parte ex art. 32 non è una vera e propria deroga al regime di competenza, perché l'ipotesi è se la causa di garanzia sia comunque rientrante nella competenza del

giudice adito per la causa principale, il motivo è che le cause siano decise nello stesso processo. Vale l'esempio fatto il 2/3/2020 per la compagnia assicuratrice. Di solito la causa di garanzia sovviene successivamente, e non ab origine, al momento della costituzione del convenuto. Di solito si attiva nel corso del processo per chiamata incidentale del convenuto al terzo (garante), tramite citazione in giudizio. Nel caso della garanzia vi è ad es. la domanda di un credito (domanda eterodeterminata), e poi una domanda che o il creditore rivolge verso il garante o il debitore per effetto di chiamata in causa rivolge al garante. Questa domanda di garanzia ha lo stesso petitum della domanda principale, ossia la condanna al pagamento, che sia di volta in volta verso il debitore o verso il garante. Solo il petitum non basta essendo la domanda eterodeterminata; la causa petendi della causa principale l'inadempimento e quindi la richiesta di pagamento, ma questo inadempimento.non vale anche per la domanda di garanzia, dove la causa petendi è il contratto di garanzia tra debitore e garante, quindi come si fa a dire che vi è connessione tra le due domande? Tra l'altro trattasi di connessione qualificata quindi più forte della basica; la connessione di tipo soggettivo non è, il petitum non basta, e la causa petendi è diversa; la connessione c'è: guardando alla previsione dell'art. 103 nella parte in cui "dal quale dipendono", così allargando lo spettro della connessione oggettiva per il titolo, introducendo il concetto di DIPENDENZA DAL TITOLO, quindi non solo quando i titoli coincidono, ma anche quando il titolo dell'una dipende dal titolo dell'altra. Difatti nell'esempio fatto il sorgere dell'onere del garante di pagare dipende dall'inadempimento presente nella causa principale. Poi se la domanda principale viene accolta l'accoglimento automatico della

La domanda di garanzia dipende dalla tipologia di garanzia. Ad esempio, la garanzia di prima richiesta permette al creditore di chiedere direttamente al garante il pagamento quando il debitore non ha pagato. La fideiussione, invece, non è una garanzia a prima richiesta. Lo stesso ragionamento, e a maggior ragione, si applica nel caso previsto dall'articolo 31 del codice di procedura civile, in cui la connessione avviene in base alla dipendenza dal titolo, cosa che ricorre in quasi tutte le ipotesi di connessione qualificata.

Art. 34 cpc - accertamenti incidentali: connessione per pregiudizialità. Per questione pregiudiziale si intende (o preliminare) quando la decisione sulla domanda di merito non può essere presa se non è prima decisa la questione pregiudiziale/preliminare. Queste possono essere definitive o non definitive a seconda che il giudice si spogli della controversia o meno. Se le ha decise in senso non ostativo alle decisioni di merito, proseguirà a decidere sulle domande di merito. L'articolo 34

si riferisce a quelle questioni pregiudiziali sia di rito che di merito? Sicuramente non si riferisce alle questioni pregiudiziali di rito perché non possono essere oggetto di domande rivolte al giudice; per cui si riferisce alle questioni pregiudiziali di merito, e tra queste a quelle tra cui si distinguono le questioni preliminari di merito e pregiudiziali di merito (cui quest'ultime si riferisce l'art. 34 cpc). La differenza è che le preliminari di merito hanno ad oggetto un profilo del merito che non ha autonomamente la consistenza di una causa, non può essere oggetto di una domanda separata alla domanda di merito; invece la pregiudiziale può essere appunto oggetto di questione che oggetto di domanda. Es. es. richiesta di condanna al pagamento di un'obbligazione risarcitoria, il convenuto eccepisce la prescrizione del diritto difendendosi, e per questa occorre che il giudice verifichi che il diritto si sia estinto o meno, quindi va fatta prima.del merito; l'eccezione di prescrizione è una domanda di merito e viene fatta quando è richiesto il credito, quest
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
59 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/15 Diritto processuale civile

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Oscarb97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto processuale civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof De Santis Francesco.