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SUCCESSIONE

Si disciplinano diversi interessi:

  • Eredi: legittimi o testamentari
  • Legatari - che ricevono un bene senza essere eredi
  • Donatari - quando si dona qualcosa dopo la morte colui che ha ricevuto o può essere tenuto a restituirla o condividerla
  • Creditori del defunto
  • Creditori degli eredi
  • Creditori dei legatari
  • Lo Stato

Libro II, art. 456-768 c.c.

De cuius = per eredità si indica il patrimonio costituito dall'attivo e dal passivo, insieme dei diritti e obblighi.

Apertura della successione = è il momento in cui muore il de cuius, quando si aprono le regole sulla successione art. 456 c.c, determina il luogo di apertura, si guarda l'ultimo domicilio al momento della morte comporta l'individuazione del tribunale competente.

Patrimonio/asse ereditario = complesso dei beni ereditari.

Devoluzione/delazione dell'eredità art. 457 c.c. = costituisce il momento concreto in cui

l’erede può diventare tale, può o accettare o rinunciare, normalmente coincide con l’apertura della successione o con l’avverarsi della condizione sospensiva. Non sempre coincide con il momento della morte.
  • Vocazione ereditaria = titolo in base al quale si eredità o per testamento e per legge
  • Chiamato all’eredità = colui che può ereditare se vuole, ha il diritto di diventare erede
  • L’acquisto della qualità di erede è subordinato all’accettazione (art. 459 c.c.) con effetto retroattivo

Divieto di patti successori art.458 c.c. = cioè è nulla ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione e in oltre del pari nullo ogni altro taluno dispone dei diritti che gli possono spettare su una successione non aperta o rinuncia ai medesimi. Principio della libertà testamentaria.

Casi:

  1. Non si può disporre di una successione non ancora aperta
  2. Larinuncia ai diritti successori
    1. Dispone della propria successione
    2. Eredità giacente art. 528 = è ferma che non ha un titolare, nessuno ha il possesso dei beni e quindi il giudice nomina un curatore dell'eredità
    3. In attesa di accettazione
    4. No possesso
    5. Nomina un curatore

    Eredità = successione a titolo universale

    Legato = successione a titolo particolare, si diventa proprietario di un bene specifico

    Tipi di successioni:

    1. Legittima
    2. Testamentaria = discrezione del testatore, fatti salvi i diritti degli eredi necessari come il coniuge e i figli
    3. Necessaria = si applicano sia quando ci si auna successione legittima sia testamentaria, quando il testatore non ha lasciato il giusto agli eredi legittimi.

    Gli eredi nella successione legittima: coniuge, discendenti, ascendenti, fratelli o sorelle, parenti di 6 grado, lo stato.

    Rapporti familiari:

    • Coniugio
    • Parentela art. 74-75 c.c. = stipite comune
    discendenti Linea collaterale - non sono discendenti o ascendenti = fratelli Affinità art.78 c.c. - legame con i parenti del coniuge = no diritti ereditari, ma divieti matrimoniali Le linee di parentela: - Art. 76, 1° = linea retta - Art. 76, 2° = linea collaterale Successione legittima - Art. 565-586 c.c. - Tre ordini successori: - Discendenti = stesso piano - Ascendenti, fratelli e sorelle (secondo ordine) subentrano perché mancano i discendenti + / il coniuge concorre sia con i discendenti che quelli del secondo ordine - Parenti - In ciascun ordine il grado più basso esclude quello più alto Tra padre e madre succedono i figli in parti uguali. Colui che muore senza lasciare figli succedono il padre e la madre in eguali porzioni. Se a colui che muore succedono i parenti ciò che fratelli e sorelle succedono in parti eguali. Successione testamentaria - Il testamento serve a disporre diversamente da quello legale (art. )

    587-712 c.c.Successione necessaria :

    • Legittimari art. 536 , quota inferiore a quella della successione legittima, sono eredi necessari diversi da quelli legittimi
      • Coniuge
      • Figli
      • Ascendenti

    Persone che hanno diritto ad una quota del patrimonio chiamata riserva : art.537 c.c. → se il genitore lascia un figlio solo, metà del patrimonio è riservata al figlio costituisce patrimonio indisponibile, l'altra metà può cederla a chi vuole.

    Disponibile e indisponibile quota riservata ai legittimari

    Capacità di succedere

    • Art. 462 c.c. sono capaci di succedere tutti coloro che sono nati o concepiti al momento dell'apertura della successione, quindi può diventare erede anche una persona non ancora nata. Presunzione di concepimento per chi nasce entro 300 giorni dalla morte.
    • Può essere nominato erede mediante testamento anche chi non è stato concepito prima della morte = art. 462,3 c.c.
    • Possono

    Diventare eredi le persone giuridiche, ass. non riconosciute = art.473 c.c.

    Non può ereditare:

    • L'indegno = art. 463 c.c. perde la possibilità di succedere né per testamento che in base alla legge:
      • Chi ha volontariamente ucciso o tentato di uccidere la persona alla quale dovrebbe succedere o il coniuge
      • Chi ha denunciata per un reato punito con ergastolo se la denuncia è stata dichiarata calunniosa
      • Falsa testimonianza
      • Chi ha indotto con dolo o violenza alla persona a fare revocare o mutare il testamento
      • Chi ha celato il testamento o ne ha fatto uno falso

    È prevista la riabilitazione per l'indegno, quando il de cuius lo abbia espressamente abilitato con atto pubblico. Tuttavia, l'indegno che non è stato espressamente abilitato ma menzionato nel testamento quando il testatore conosceva le cause di indegnità è ammesso a succedere. Riabilitazione espressa art. 466 c.c.

    Deroghe alle chiamate di grado

    Quando il primo chiamata:

    • Non vuole accettare → quando rinuncia all'eredità
    • Non può accettare → quando è indegno, per premorienza cioè prima della morte del decuius, se è morto ma non ha potuto accettare lui ha comunque acquistato il diritto di accettare che si trasmetterà ai suoi eredi, scomparsa e la commorienza.

    Deroghe alle successione dei gradi:

    • Sostituzione testamentaria
    • Rappresentazione
    • Accrescimento

    Sostituzione testamentaria:

    • Art. 688 c.c. = il testatore può sostituire all'erede istituito altra persona nel caso in cui il primo non possa o non voglia accettare l'eredità → sostituzione ordinaria
    • Non si può fare la sostituzione fedecommissaria, "tutto a tizio il quale a suo morte lascerà tutto a Sempronio", in questo caso verrà violato il principio della libertà testamentaria, è ammesso il fedecommesso assistenziale art.

    692 c.c. deroga al principio che ciascun soggetto possa fare ciò che vuole con il proprio patrimonio. Esclude la rappresentazione e l'accrescimento, si dà precedenza alla volontà del testatore, cioè prevale la sostituzione della Rappresentazione.

    Art. 467 c.c. fa subentrare i discendenti nel luogo e grado dei loro ascendenti in tutti i casi in cui questi non possono o non vogliono accettare l'eredità o il legato.

    Si applica a favore dei discendenti del figlio o fratelli del de cuius sia in caso di successione testamentaria o legittima.

    Il diritto dei discendenti è un diritto che spetta a loro, non è un diritto che si trasmette dal de cuius al figlio o fratello, esercitano un diritto proprio. Il fratello del de cuius non ha trasferito il suo diritto ai discendenti. Rapporto diretto tra il de cuius e il discendente del figlio del de cuius.

    Anche se rinunciano all'eredità del loro genitore.

    indegni nei confronti dei loro genitori

    trasmissione del diritto di accettare - figlio del cugino deve accettare l'eredità del padre che al suo interno comprendente il diritto di eredità del de cuius

    art. 479 c.c. se il chiamato all'eredità muore senza averla accettata il diritto di accettarla si tramette agli eredi. 3 comma - la rinuncia all'eredità del proprio trasmettente comporta rinuncia all'eredità che al medesimo è devoluta

    Accrescimento

    • quando più eredi sono stati istituiti con uno stesso testamento nella universalità dei beni, senza determinazione di parti o in parti uguali qualora uno di essi non voglia o non possa accettare la sua parte accresce gli altri
    • opera sia nella successione legittima che testamentaria
    • art. 674-675 c.c. presupposti perché operi l'accrescimento
    1. più persone eredi nell'universalità o in una quota (coniuctio)
      1. stessaquota o nella universalità
      2. nelo stesso testamento (coniunctio verbis)
      3. non presupposti per la sostituzione o rappresentanza inizialmente era previsto per le successioni testamentarie nella successione legittima art. 522 c.c. → se c'è rinuncia l'accrescimento opera anche nel caso delle successioni legittime
      4. accrescimento successione testamentaria art. 674 c.c. acquisto dell'eredità
      5. necessaria l'accettazione, la volontà di diventare eredi
      6. accettazione anche tacita, mediante il compimento di atti
      7. accettazione è un negozio giuridico art. 470 e 474 c.c. che può essere:
        1. espresso = puro e semplice oppure con beneficio d'inventario avvantaggia l'erede ma anche dei creditori dell'erede e si può fare nonostante qualunque divieto del testatore
        2. tacita = fatti concludenti dai quali deriva necessariamente la volontà di una persona di diventare erede
      sapere se una persona è diventata erede è utile sia per l'erede che il creditore dell'erede, al chiamato di grado successivo, i creditori del de cuius. Accettazione espressa art. 475 c.c: - atto pubblico davanti al notaio o cancelliere del tribunale - scrittura privata (anche una lettera): 1. dichiara di accettare 2. assume titolo di erede Chi è capace di intendere e volere e maggiorenni (curatore aggiunge la sua volontà all'inabilitato mentre il tutore manifesta la volontà dell'interdetto) art. 471 e 472 c.c. In questo caso, per tutelare le persone incapaci o parzialmente incapaci si fa con il beneficio d'inventario. Per l'amministratore di sostegno la legge non dice nulla quindi non c'è nessuna protezione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
50 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CriUniTn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Benacchio Gian Antonio.