Anteprima
Vedrai una selezione di 15 pagine su 66
Appunti di Diritto privato Pag. 1 Appunti di Diritto privato Pag. 2
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 6
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 11
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 16
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 21
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 26
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 31
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 36
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 41
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 46
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 51
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 56
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 61
Anteprima di 15 pagg. su 66.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Diritto privato Pag. 66
1 su 66
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CONCETTO DI BENE

Bene costituisce un oggetto mediato del rapporto giuridico, il bene non può essere lecito o illecito: la liceità si può riferire alla condotta.

Tre rapporti giuridici: assoluto, relativo, potestativo prestazione

Oggetto del rapporto giuridico ->[esempio: Furano consegna un quadro a Mengano, qual è l'oggetto del rapporto giuridico? L'oggetto è consegnato, il quadro è l'oggetto dell'oggetto. L'oggetto del rapporto giuridico è la prestazione, cioè un comportamento che può essere riducibile nel dare, fare, non fare, non c'è dubbio che questo oggetto protrasse a sua volta avere un oggetto. Oggetto dell'oggetto? È il bene (quello di consegnare un quadro)][Esempio: mi sono obbligato a dare una classe a voi-> oggetto: fare-> oggetto di questo fare -> consegnare un bene.]

Casi nei quali sembra che non ci sia questo bene perché la prestazione ha un

oggetto differente -> Mi obbligo a pitturare questa parete -> oggetto del fare -> è il fatto

Quindi una prestazione può avere come oggetto o un bene o un fatto

Rapporto giuridico potestativo -> oggetto -> fare, una prestazione che realizza immediatamente un interesse.

Rapporto giuridico assoluto -> oggetto -> bene

Rapporto giuridico relativo -> oggetto -> prestazione, comportamento riducibile nel dare, fare, non fare.

Ci sono casi in cui il bene costituisce l'oggetto immediato del rapporto giuridico e casi in cui il bene costituisce l'oggetto dell'oggetto.

(Un bene non può essere lecito o illecito)

che cos'è un bene -> art 810 c.c. stabilisce che sono beni le cose che possono formare oggetto di diritto.

che cos'è una cosa -> è una entità, una porzione del mondo esteriore, tutto quello che ci circonda è cosa (anche il nostro corpo)

quando una cosa si eleva al rango di bene? -> nella misura

In cui può formare oggetti di diritti. Ciò che è un bene entra nella macchina giuridica, ciò che non è un bene non entra nella macchina giuridica.

Che significa che può formare oggetto di diritto -> che su quella porzione del mondo esteriore è possibile che quella porzione diventi oggetto del rapporto giuridico assoluto, e oggetto mediato del rapporto potestativo; su questa cosa può insistere potenzialmente un rapporto giuridico. [Esempio: il pesce del lago, è una cosa, fino a quando nuota nel mare è di nessuno.]

Quello che interessa al diritto non è la cosa in quanto tale, ma la cosa nella misura in cui diventa suscettibile di un diritto, questo significa che l'ordinamento giuridico non vede cose ma vede beni, tecnicamente i beni non sono altro che i diritti sulle cose. (Non si comprano le cose, ma si comprano i beni.)

Ci sono cose che possono essere un bene o nessun bene o possono essere una pluralità di beni.

un esempio di cosa che non è bene: l'aria (ma nel caso delle bombole di ossigeno, l'aria diventa un bene)

Teoria del bene e delle cose

Quando parliamo di beni parliamo di diritti sulle cose; l'ordinamento considera beni anche cose che potenzialmente sono suscettibili di oggetto del diritto.

Distinzione tra i beni in funzione della loro natura:

Beni mobili e bene immobili

Beni immobili -> beni saldamente ancorati al suolo

Beni mobili -> quelli che non sono ancorati al suolo

Mobili registrati -> beni per cui esistono particolari registri, 3 categorie -> automobili, aeromobili, navi e imbarcazioni.

Questa categoria è importante perché il regime di circolazione giuridica che riguarda questi bene è totalmente differente.

I beni mobili hanno un regime di circolazione molto più semplificato.

[Dal punto di vista civile la circolazione dei beni mobili è totalmente diversa dalla circolazione, ovviamente si pone il problema degli animali]

Perché si tratta di beni mobili proprio perché sono animali.

Diritti sulle cose

Su una cosa si può avere un diritto soggettivo assoluto.

Diritti reali (nell'ordinamento giuridico italiano sono tipici e sono di numero chiuso, ovvero che non avremmo altri diritti reali al di fuori di quelli, quali sono? La proprietà (diritto su cosa propria), diritti su cosa altrui -> diritti che coesistono con la proprietà, essi sono di 2 tipi: di godimento e di garanzia. I primi sono l'uso, l'abitazione, la superficie e la servitù, usufrutto. Garanzia -> pegno e ipoteca. Diritti oggettivi relativi -> diritti personali di godimento. Diritti soggettivi potestativi -> diritti potestativi. La circolazione giuridica ha ad oggetto bene e significa che ciò che può circolare sono solo ed esclusivamente beni. L'attività giuridica ha ad oggetto il bene, la circolazione giuridica è limitata dal fatto che sono alienati.

Figure

giuridicheDetenzione -> si indica quella situazione giuridica in corsa della quale un soggetto ha la disponibilità materiale di una cosa, quindi nel momento in cui un soggetto dell’attività giuridica ha la disponibilità materiale di una cosa, sicuramente ha la detenzione di quella cosa. Quando parliamo di detenzione, il riferimento è la cosa, non il bene. (Ci sono una serie di azioni giuridiche che sono correlate tipicamente alla detenzione.) [La differenza tra un furto e una proprietà illecita è nella condizione dell’autore del delitto, se egli non ha nessuna relazione con la cosa, stiamo in presenza di un furto che può convertirsi in rapina se aggiunge la violenza; se invece si appropria di quella cosa non commette un reato di furto, ma commette un reato di appropriazione illecita] Quindi, la detenzione implica una relazione tale per cui la persona ha la disponibilità della cosa. Possesso -> art 1140 è la norma chedefinizione del possesso come il potere di fatto che si esercita sulla cosa corrispondentemente alla proprietà. È sbagliato dire che il possesso è una situazione di fatto perché il possesso è per definizione una situazione giuridica, tanto è vero che al possesso si collegano un'importante quantità di conseguenze; si consideri che il possesso è l'istituto giuridico che fonda la circolazione mobiliare, se non ci fosse il possesso, la circolazione mobiliare oggi sarebbe totalmente bloccata. È sicuro quindi che il possesso è una situazione giuridica. Tradizionalmente per definire il possesso si è detto che per qualificare una situazione in termini di possesso, devono concorrere due elementi, uno obiettivo e uno subobiettivo: l'elemento di carattere obiettivo implica la detenzione. Per avere il possesso servono due cose: corpus animus. Corpus possesionis -> si fa riferimento alla definizione del possesso come il potere di fatto che si esercita sulla cosa corrispondentemente alla proprietà.

circostanza che il soggetto ha la materiale disponibilità della cosa, questo vale a dire la detenzione.

Animus possidente -> la volontà del soggetto di possedere, la volontà di possedere significa la volontà di comportarsi come se si fosse il proprietario. Se un soggetto ha in mano un casco, sicuramente si può dire che ha la detenzione, per dire se ha anche il possesso, bisogna vedere il suo animus, per stabilire se ha l'animus del possessore, cioè come colui che si comporta come proprietario, o no.

Quali sono le obiezioni che si possono fare a questa teorica? Secondo questa teorica per avere una situazione di possesso, sarebbe necessario in primo luogo il corpus possidendi, cioè è necessaria la detenzione; però siamo davvero sicuri che è necessaria la detenzione per avere una detenzione di possesso?

Nonostante si è sempre detto questo, se si fa riferimento al secondo comma dell'art 1140 del codice civile, si

dice che si po' possedere per sé o per mezzo di altri che abbia la detenzione -> quindi significa che il corpus non è un elemento necessario. (possesso e detenzione si possono dividere)

Animus possidendi -> se per animus intendiamo la volontà del soggetto, allora non ci siamo perché il diritto civile contemporaneo ci ha insegnato che la volontà è assolutamente irrilevante perché l'unica cosa che ci interessa è la volontà in quanto manifestata, ossia il comportamento del soggetto. (ci interessa quindi la manifestazione della volontà). Per avere il possesso serve l'animus che indica il modo di comportarsi del soggetto. Per esserci il possesso ci deve essere una volontà manifestata, quindi possiamo dire che l'animus è l'elemento qualificativo del possesso. Quello che davvero importa è che il soggetto si comporti come se fosse il proprietario dell'oggetto.

Per stabilire se

un soggetto ha il possesso, bisogna vedere come il soggetto si comporta, allo scopo di stabilire se il soggetto si comporta come se fosse il proprietario, quindi l'analisi giuridica diventa un'analisi che richiede una valutazione in uno spazio di tempo, perché è indispensabile tenere conto del comportamento della persona. Mentre la detenzione si ricava da un'immagine fotografica pura, il possesso per poterlo ricavare e stabilire, richiede una valutazione durante un certo tempo, durante il quale si stabilisce se il soggetto si comporta come se fosse proprietario.
[Il ladro è un possessore perché si comporta con la cosa come se fosse il proprietario] (Il possesso non è un concetto unitario) Esistono tanti tipi di possesso quanti sono i tipi di diritti reali. Usucapione -> un modo di acquisto della proprietà o di un diritto reale per effetto di un possesso continuato. Possesso pieno -> possesso a titolo di proprietà, cioè di

Colui che si comporta come se fosse proprietario, possesso minore -> che indica tutte quelle situazioni nelle quali un soggetto si comporta come se fosse titolare di un diritto di proprietà.

18/03 Titolarità del diritto -> come stabilire se un soggetto ha la titolarità del diritto? Essa non mette più capo ad un comportamento ma ad un'indagine sulla storia giuridica di quella persona, ma bisogna interrogare il soggetto per vedere se esiste quel determinato argomento. Quindi: esiste un accadimento che importa acquisto del diritto -> indagine sulla storia giuridica.

[Se lei mi ha prestano una cosa, ho il possesso o la detenzione? Ho la detenzione]

Chi esercita il potere ha il potere -> si, a meno che non si provi che ha cominciato come d

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
66 pagine
1 download
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eleonor_aa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Barba Vincenzo.