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PRESCRIZIONE ACQUISITIVA O USUCAPIONE
Si acquista un diritto reale in virtù del possesso protrattosi ininterrottamente per un certo periodo di tempo. Si realizza solo per alcuni diritti, ad esempio la proprietà. Se ci si disinteressa di un bene e qualcuno lo usa come proprietario, ovvero come possessore pieno, sostenendo anche gli oneri per 20 anni, a quest'ultimo viene riconosciuto il diritto di proprietà. Per interrompere il possesso ci può essere comunicazione scritta o un'azione.
DECADENZA
Si ha la perdita del diritto ed è paragonabile alla prescrizione estintiva. Il diritto viene perso per il semplice trascorrere del tempo. L'inerzia o l'esercizio del diritto sono irrilevanti, la decadenza non può essere sospesa o interrotta.
L'articolo 2437bis del codice civile prevede che se viene modificato l'oggetto della società, il socio ha il diritto di recesso, ma questo diritto deve essere manifestato da quando la
delibera è iscritta nel registro delle imprese. Da questo momento il socio ha 15 giorni per recedere. Se scade il termine perde il diritto. Lo scopo/l'arazio della decadenza è quello di porre fine a una situazione di incertezza, mentre quello della prescrizione è di adeguare la realtà alla forma:
Forma: essere giuridicamente proprietari
Realtà: una persona si è presa cura del bene per un lungo periodo di tempo, come se fosse proprietario, sostenendo anche gli oneri
L'INTERPRETAZIONE: È necessario applicare la legge per verificare se la fattispecie concreta rispecchia la fattispecie astratta. L'articolo 837 del codice civile, riguarda l'ambito della proprietà, ovvero gli ammassi, mentre l'articolo 873, riguarda le distanze nelle costruzioni, ma con costruzioni non si sa cosa si vuole intendere. Quando si ha un dubbio su una norma, ci si rivolge al giudice che fa riferimento all'articolo 12 delle preleggi.
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cheriguarda l’interpretazione della legge. Si possono seguire diversi criteri:
- Interpretazione letterale= il giudice non può dare un significato diverso alle parole
- Intenzione del legislatore= si segue lo scopo del legislatore (interpretazione teleologica)
- Interpretazione storica= si segue il significato della norma al tempo in cui è stata emanata
- Interpretazione del diritto vivente= si segue l’interpretazione che si è data nel tempo
- Interpretazione settoriale= viene estrapolata una norma dal contesto (es: articolo 873)
- Interpretazione sistematica= si tiene conto del contesto in cui viene inserita la norma
Solitamente viene usata l’interpretazione letterale, del diritto vivente, sistematica
In alcuni casi anche rifacendosi a queste interpretazioni, non si trova la norma adatta. Quindi si hannodelle “LACUNE”, che possono essere di 2 TIPI:
- IN SENSO PROPRIO= il legislatore non poteva immaginare che
la fattispecie si sarebbe realizzata• IN SENSO IMPROPRIO= il legislatore ha preso in considerazione quella fattispecie, ma l’ha regolata in una maniera che oggi non è più accettabile.
Quando non c’è modo di recuperare la normativa da prendere in considerazione, si deve ricorrere all’ANALOGIA, regolata dall’articolo 12, secondo il quale esistono fattispecie astratte pensate per casi concreti che sono diversi, ma in qualche modo possono essere adattate alla fattispecie.
Ad esempio: per il leasing i giudici hanno individuato delle norme per la vendita a rate, ritenendole uguali al contratto di leasing. Questa è un’analogia LEGIS, in cui c’è un confronto fra norme.
In altri casi si può decidere secondo i principi generali dell’ordinamento giuridico dello Stato. In questo caso si tratta di analogia IURIS, la quale estrapola un principio di norme che potrà essere applicato al caso. Grazie ai principi
generali è possibile risolvere casi che resterebbero in dubbio. L'articolo 2392, riguarda la responsabilità verso la società, ma questa norma disciplina solo le società per azioni. Quindi si deve applicare un'analogia iuris perché la S.a.s. o la S.r.l sono diverse dalla S.p.A. Le analogie non si possono usare: per le norme penali non si può essere condannati per un comportamento che non era espressamente vietato e per le leggi eccezionali perché sono decreti che valgono solo per un caso specifico (es: decreto per costruire il ponte di Genova)
RAPPORTO GIURIDICO: Sia fra le norme che fra i soggetti esiste una relazionalità, perché non sono isolate dal contesto. Quindi è stato individuato un modello che descrive in termini generali tutti i rapporti, e si parla di rapporto giuridico.
RAPPORTO GIURIDICO = è una relazione fra due o più soggetti chiamate parti regolata dall'ordinamento giuridico e
può avere una dimensione patrimoniale (es: scambio di ricchezza), non patrimoniale (es: scambio di conoscenze) o un rapporto misto (es: ripetizioni private)
Il rapporto giuridico ha effetti diretti solo nei confronti delle parti, e non dei terzi, ma ci sono anche effetti indiretti perché ogni nostro movimento riguarda chiunque.
Esistono 2 soggetti, chiamate PARTI, ed è presente un soggetto attivo e uno passivo. Da qui deriva la distinzione fra situazioni soggettive attive e passive, nelle quali c'è un soggetto che ha diritto a qualcosa (soggettivo attivo) e un soggetto che deve qualcosa (soggetto passivo)
Le situazioni soggettive attive e passive non si esauriscono nel tempo
SITUAZIONI SOGGETTIVE ATTIVE:
Sono 4: diritto soggettivo, potestà o ufficio, facoltà e aspettativa
1. DIRITTO SOGGETTIVO= è il più importante, è il potere di agire per il soddisfacimento del proprio interesse individuale, protetto dall'ordinamento.
Ad esempio: l'interesse monopolistico non è protetto dall'ordinamento (Es: proprietà, diritto di credito). Si possono avere: - DIRITTI SOGGETTIVI NON RELAZIONALI = sono i diritti assoluti, nei quali non si ha la collaborazione di un altro soggetto per usarlo. Ad esempio: la proprietà. La norma di riferimento è l'articolo 2043 c.c., in cui si obbliga colui che ha commesso il fatto doloso o colposo a risarcire il danno. Nei diritti soggettivi non relazionali il risarcimento sostituisce il bene o il diritto che è stato distrutto. - DIRITTI SOGGETTIVI RELAZIONALI = sono i diritti relativi, nei quali è necessaria la collaborazione di un altro soggetto. Consistono nel diritto di agire per il soddisfacimento dei propri interessi personali. Ad esempio: nel diritto di credito in cui è necessaria la collaborazione del creditore. La possibilità di agire per la loro tutela è regolata dall'articolo 1218 c.c., ciòsignifica che se un debitore non paga, si ha il diritto del risarcimento del danno, che sostituisce la prestazione. Nei diritti soggettivi relazionali il risarcimento sostituisce la prestazione. POTESTÀ O UFFICIO= potere di agire per il soddisfacimento dell'interesse. Es: amministratore delegato di una società, che non agisce per soddisfacimento del proprio interesse, ma agisce per quello della società, ovvero un interesse che non è il suo. FACOLTÀ= la manifestazione, ovvero il raggiungimento del diritto soggettivo potestà o ufficio. Es: nell'articolo 841 il proprietario ha la facoltà di chiudere il fondo, impedendo a terzi di entrarci, edificando recinti o mura, se vuole può attraverso questa modalità, ma non è obbligato a farlo. ASPETTATIVA= acquisto del diritto soggettivo subordinato al verificarsi di un certo evento. Es: dal momento in cui viene deliberata una norma, l'amministratore è inuna situazione di aspettativa rispetto al proprio diritto soggettivo. Finché la società non è iscritta nel registro delle imprese, il diritto sulle quote è congelato, quindi non possono essere distribuite. Diverso è l’INTERESSE LEGITTIMO= potere del singolo di sollecitare un controllo giudiziario in ordine al comportamento della Pubblica Amministrazione. Ciò significa che se un’impresa partecipa a un concorso, l’interesse della società è che il concorso segua le regole definite. Se non è così, si può effettuare un controllo giudiziario. Questo si differenzia dal diritto soggettivo perché è un interesse che riguarda la collettività e non il proprio interesse personale. SITUAZIONI SOGGETTIVE PASSIVE: Ne esistono 3 tipi:- DOVERE= astenersi dal compiere atti che possano ledere diritti e interessi legittimi e ogni altra situazione soggettiva altrui. Es: art 2043 indica che ci si deve
2. OBBLIGO= specifico comportamento necessario al soddisfacimento di un interesse specifico di un determinato soggetto, che è il creditore. Quindi è qualcosa di più del dovere, ognuno di noi ha il dovere di non danneggiare la proprietà del creditore. Il dovere è funzionario al soddisfacimento di un interesse specifico individuale. La norma che descrive l'obbligo è l'articolo 1818: il debitore è tenuto esattamente ad eseguire la prestazione
3. ONERE= specifico comportamento da tenere se si vuole conseguire un determinato risultato, altrimenti si può anche non tenere. Es: art.2143: riguarda l'efficacia dell'iscrizione, se i fatti non vengono iscritti, non possono essere opposti a terzi (es: sono proprietario di determinate quote)
LE VICENDE DEL RAPPORTO GIURIDICO:
L'ACQUISTO di un rapporto giuridico può avvenire in due modi:
- A TITOLO
FISICHE= esseri umani PERSONE GIURIDICHE= enti o organizzazioni che possono essere titolari di diritti e doveri, come ad esempio le società, le associazioni, gli enti pubbliciGIURIDICHE= società LE PERSONE FISICHE
Hanno 2 tipi di CAPACITÀ:
- GIURIDICA= è l'idoneità ad essere titolari