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Collegamenti tra rapporti giuridici

Un atto giuridico produce una serie di collegamenti tra rapporti giuridici. Questi collegamenti possono essere:

  • Accessorio: Rapporto principale - Rapporto accessorio. Il quale vive in ragione dell'esistenza del rapporto principale, e non viceversa.
  • Integrativi: Ad un rapporto si aggiungono altri rapporti che integrano lo stesso.
  • Solidarietà / Convergenza: Rapporti giuridici che possono convergere su:
    • Prestazioni
    • Soggetti
    Quando ci sono più situazioni giuridiche soggettive, con titolare diversi, che sono tenuti alla stessa prestazione.
  • Funzionali: Legati da una medesima funzione:
    • Sinallagmatici: Contratti nei quali ciascuna delle due o più parti effettua una prestazione che è ragione dell'altra. (Se manca una di queste due, l'altra è ingiustificata).
    Tra le due o più prestazioni vi è un nesso di

dipendenza reciproca che configura il contratto corrispettivo quale composizione di un conflitto tra interessi necessariamente connessi.

CORRISPETTIVITÀ ONEROSITÀ

Riferita alle prestazioni In riferimento alle modalità (non di stessa natura). di acquisto della prestazione.

L’atto giuridico dal punto di vista della sua conclusione è di tipo o CONSENSUALE o REALE:

Negozio che si perfeziona grazie al consenso. Negozio che si perfeziona alla consegna.

ENTRAMBI POSSONO AVERE:

Efficacia obbligatoria Efficacia reale

Non trasferisce la titolarità, ma costituisce Vicenda modificativa di una situazione una situazione soggettiva che è “titolo” giuridica, la quale muta titolare.

per conseguire la titolarità del diritto sul Nell’atto ad efficacia reale si realizza bene in un secondo momento. il trasferimento di un diritto reale, ovvero che nasce l’obbligazione di trasferire.

→Art. 1376 CONTRATTO CON EFFETTI REALI“Nei

contratti che hanno per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa determinata, la costituzione o il trasferimento di un diritto reale ovvero il trasferimento di un altro diritto, la proprietà o il diritto si trasmettono e si acquistano per effetto del consenso delle parti legittimamente manifestato". Quando il contratto ha la funzione di trasferire un diritto, l'effetto traslativo è immediato; questa è la regola. Non mancano deviazioni alla regola del consenso traslativo: in queste ipotesi il trasferimento è attuato con efficacia obbligatoria e mediante un successivo ulteriore atto traslativo; fattispecie generale di contratto ad effetti obbligatori è il contratto preliminare. IL TRASFERIMENTO DELLE SITUAZIONI SOGGETTIVE È STUDIATO DAL PUNTO DI VISTA DELL'ACQUISTO: → ALIENANTE Chi trasferisce una situazione soggettiva e ne perde la titolarità; → ACQUIRENTE Chi in seguito al trasferimento ne divienetitolare.
Il TRASFERIMENTO è ANCHE DEFINITO SUCCESSIONE
Lato attivo Lato passivo
SUCCESSIONE:
• →"A TITOLO PARTICOLARE" Quando l'effetto traslativo riguarda una singola situazione o un complesso di situazioni collegate fondate su un medesimo atto giuridico;
• →"A TITOLO UNIVERSALE" Successione che trasferisce la totalità delle situazioni delle quali era titolare un unico soggetto;
• →"A TITOLO DERIVATO" Acquisto di una situazione soggettiva che ha fondamento nella precedente titolarità di un altro soggetto.
Acquisto derivato-traslativo Acquisto derivato-costitutivo
Trasferimento della titolarità del diritto Trasferimento di alcuni poteri e facoltà in capo ad un nuovo soggetto che li acquista come una nuova situazione soggettiva.
• →"A TITOLO ORIGINARIO" Situazione soggettiva che ha fondamento nella precedente;
Affinché l'acquisto sia a titolo originario non

È necessario che la situazione sia nuova, ma occorre che essa non dipenda da un trasferimento. → USUCAPIONE Acquisto a titolo originario anche chi possiede un bene per vent’anni. Anche se il bene fosse di un precedente proprietario, chi usucapisce acquista non per trasferimento, ma per una fattispecie autonoma senza alcun collegamento con la precedente proprietà.

L’ESERCIZIO DELLA SITUAZIONE SOGGETTIVA VA COORDINATO CON L’ESERCIZIO DELLE SITUAZIONI DI TERZI Soggetti che non sono parti. È terzo sia il mero destinatario dell’effetto sia chiunque non è parte né destinatario dell’effetto. In linea generale, occorre stabilire chi sia “parte” e chi “terzo”.

AUTORE DESTINATARIO Le due qualificazioni non coincidono quando l’atto è compiuto da un rappresentante e gli effetti si producono direttamente per il soggetto rappresentato. Tuttavia il destinatario dell’effetto non è

sempreportatore dell'interesse rilevante;

Un soggetto può essere destinatario dell'effetto senza esserne parte.

I TERZI ASSUMONO UNA PLURALITÁ DI POSIZIONI RISPETTO AD UNA SITUAZIONE SOGGETTIVA:

→a) POSSONO LEDERLA Tutti i soggetti che provocano una lesione sono tenuti a risarcire il danno;

→b) POSSONO O DEVONO ESSERNE FAVORITI Possono esserne favoriti i terzi che, pur non essendo destinatari dell'effetto, traggono vantaggi dall'atto giuridico concluso dalle parti;

→c) POSSONO O DEVONO COOPERARE Cooperano nell'esercizio di una situazione i terzi che agiscono nell'interesse altrui;

→d) POSSONO ESSERE LESI DALL'ESERCIZIO;

→e) POSSONO ESSERE LESI DALL'EFFETTO Titolari di situazioni soggettive incompatibile con la situazione costituita, modificata o estinta.

METODO GIURIDICO E INTERPRETAZIONE

METODO

Insieme di operazioni ripetibili per giungere ad un certo risultato.

MEZZO PER INDIVIDUARE LA NORMA.

METODO

GIURIDICO

PROCEDIMENTO DEL QUALE SI SERVE IL GIURISTA PER TRARRE DAL TESTO DELLE FONTI NORMATIVE, LE NORME GIURIDICHE.

METODOLOGIA DESCRITTIVA Metodo che i giuristi adoperano;

METODOLOGIA STORIOGRAFICA Percorso nel mutare del tempo;

METODOLOGIA PRESCRITTIVA Quale metodo debba essere seguito dal giurista. Finalità più perseguita: Si deve stabilire quale sia il metodo che l'interprete deve usare nel nostro ordinamento. Il discorso sul metodo/metodologia non si pone in astratto. Esso è strettamente connesso all'ordinamento giuridico nel quale bisogna operare. Nel vigente ordinamento il metodo è quello che, accettata la legittimità della Costituzione, sappia attuarne la legalità.

PROCESSO CONOSCITIVO - INTERPRETAZIONE Comprensione dei testi. Occorre garantire il rigore e la controllabilità dell'argomentazione dell'interprete: La ragionevolezza del metodo è l'idoneità a risolvere i

problemi proprio di ciascuna disciplina.→ERMENEUTICA Rivela la connessione fondamentale tra realtà e interpretazione.Se il testo è chiaro, secondo il “significato proprio delle parole”, non occorre interpretazione.Se questa è necessaria, occorre distinguere:→INTERPRETAZIONE LETTERLAE Ricerca del significato proprio delle parole secondo la loroconnessione.→INTERPRETAZIONE LOGICO-SISTEMATICA Ricerca della ratio legis.L’intenzione del legislatore è la ricerca dello scopo (ratio) della norma, della sua funzione, qualerisulta dalla sua collocazione in un contesto più ampio.Soltanto se tali criteri non sono sufficienti si ricorre a:→INTERPRETAZIONE ANALOGICA Individuazione di una norma che disciplini una fattispeciesimile al fine di applicarla alla fattispecie analoga da interpretare.Qualora questa non sia possibile, si ricorre all’applicazione dei principi generali dell’ordinamentogiuridico dello Stato.

Vedi Art. 12 delle Disposizioni Preliminari. TUTTO CIÒ CHE AVVIENE NEL DIRITTO AVVIENE NEI PRINCIPI, OGNI AZIONE QUALIFICATA DAL DIRITTO È ATTIVITÀ DI INTERPRETAZIONE SISTEMATICA E ASSIOLOGICA. I Principi coordinano, costruiscono relazioni di senso tra loro e tra regole e comportamenti. Si giustifica soltanto se vi è attuazione dei valori fondanti la legalità costituzionale. L'INTERPRETAZIONE È UN ATTO NECESSARIO. → POICHÉ L'ORDINAMENTO VIVE MEDIANTE L'OPERA DELL'INTERPRETE, EGLI DIVENTA RESPONSABILE QUALORA L'USO DI METODI SCORRETTI IMPEDISSE L'ATTUAZIONE DEI PRINCIPI COSTITUZIONALI. L'insistenza con la quale si è predicata la natura meramente logica dell'interpretazione è quindi una inammissibile strategia di deresponsabilizzazione della dottrina. Lo strumento principale di tale strategia è la TEORIA DEL SILLOGISMO e DELLA SUSSUNZIONE. Procedimento di riconduzione del caso.concreto allafattispecie astratta previstanella norma secondo ilmodello logico formale delsillogismo.PREMESSA MAGGIORE,PREMESSA MINORE,CONCLUSIONE DEL SILLOGISMO.Secondo i sostenitori della natura logica dell'interpretazione il giudice e, in genere, ogni interpretedovrebbero seguire tale modello:
LA PREMESSA MAGGIORE è LA NORMA,
LA PREMESSA MINORE è IL FATTO;
DALLA SUSSUNZIONE DEL FATTO NELLA NORMA DERIVA L'APPLICAZIONE DELLA NORMA ALFATTO. Se le premesse sono vere o giuste o corrette,allora vere, giuste o corrette sono anchele conclusioni.Ciò che conta nel sillogismo è la preparazione delle premesse, cioè la scelta e l'identificazione delcontenuto delle norme applicabili e la selezione del fatto rilevante.La formula in claris non fit interpretatio va intesa in due sensi:1. Se il testo della norma è chiaro, non deve essere interpretato, L'in claris è falso poiché non esiste alcuna

Possibilità di applicare una norma senza interpretare il testo che la pone;

Se il risultato dell'interpretazione letterale del testo produce una norma non assurda, non occorre proseguire nell'interpretazione;

L'in claris è inaccettabile poiché il metodo giuridico richiede sempre l'interpretazione sistematica e assiologica;

Richiede la costruzione del significato del testo secondo le relazioni tra le norme;

La chiarezza non è un a priori: l'enunciato è chiaro non in sé, ma soltanto in un determinato contesto e in una determinata applicazione. La chiarezza è il risultato dell'interpretazione.

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A.A. 2021-2022
92 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Jessi_M di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Giorgini Erika.