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DIRITTO DELL'INFORMAZIONE

1. LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO

Articolo 21 Cost.: diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero.

- 4 commi sulla stampa (unico media di cui si parla)

- Viene posta una limitazione (vietate le manifestazioni contrarie al buon costume)

Statuto Albertino: "la stampa sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi" (1848).

Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo: c'è anche la dimensione passiva (libertà di informarsi), che manca nella costituzione italiana.

Quando il pensiero occidentale raggiunge la consapevolezza che gli umani sono tutti ugualmente razionali (illuminismo): se ci sono più verità, è importante che tutte possano essere espresse.

Le connessioni dell'articolo 21

Art 8 = libertà di credere a qualsiasi religione (implica la libertà di non credere); libertà di manifestazione del pensiero religioso; libertà di

seguire il culto e professarlo nei limiti di ciò che è legittimo. Non si può limitare il pensiero, ma solo la manifestazione di esso. Commi 2,3,4: non ci possono essere censure sulla stampa (periodica e non). Censura = controllo preventivo sui contenuti. È possibile sequestrare (intervento non preventivo, ma successivo) un periodico/non periodico su ordine di un giudice, solo nei casi previsti dalla legge. Eccezione: se non c'è tempo per chiedere l'autorizzazione del giudice la polizia giudiziaria procede col sequestro; hanno 24 ore per comunicarlo alla magistratura e il giudice ne ha 24 per approvare o meno. USA: identificazione della libertà di manifestazione del pensiero con la libertà di stampa (visione strumentale). Comma 5: esigenza di sapere a chi appartengono le varie testate giornalistiche per conoscerne l'orientamento. Art 18 = diritto di associarsi liberamente. - Associazione = permanente (più persone con lo

(stesso scopo)- Riunione = temporaneaSono vietate le associazioni segrete che perseguono scopi politici.

3 tipi di riunioni:

  • In luogo privato
  • In luogo aperto al pubblico
  • In luogo pubblico, si può impedire per questioni di ordine pubblico

Art 49 = diritto di associarsi in partiti

Art 39 = diritto di organizzarsi in sindacati

Art 33 = libertà del messaggio artistico e scientifico

Estensione della libertà di manifestazione del pensiero

Estensione soggettiva: tutti sono titolari del diritto

Art 68 = i membri del parlamento non possono essere perseguiti per le opinioni espresse e i voti dati nell'esercizio delle loro funzioni (insindacabilità) estensione oggettiva.

Limiti alla libertà di manifestazione del pensiero

Espliciti = buon costume, concezione civilistica e penalistica. Il limite è il comune senso del pudore (Codice penale art529), non la sensibilità individuale. Non si considera oscena l'opera d'arte o l'opera

di scienza – salvo che non siavenduta a un minore. Ci sono tolleranze diverse a seconda del pubblico; se il pubblico è composto da minorenni, latolleranza è molto minore. Anche il senso religioso influisce sulla tolleranza.

- Evolutività del concetto.

- Necessaria pubblicità = non hanno capacità offensiva se sono tenuti nell’ambito della sfera privata o possonoessere conosciuti solo da chi ne faccia richiesta.

- Contesto ambientale.

Impliciti = discendenti dalla tutela costituzionale di situazioni giuridiche di privati o gruppi sociali derivantidall’esistenza di interessi costituzionalmente protetti di natura pubblicistica.

Metodo del bilanciamento, ogni diritto evoca il suo limite.

Ordine pubblico come limite al diritto di cronaca:

- Pubblicazione di notizie false, esagerate o tendenziose

- Procurato allarme presso l’autorità

- Ogni essere umano, in quanto essere umano, ha una dignità invincibileo Ingiuria

(depenalizzata) = insulti diretti a persona presente; colpisce l'autostima, l'opinione che si ha di sé stessi.

o Diffamazione = insulto all'onore arrecato parlando di qualcuno con altri; colpisce la reputazione, la fama e l'apprezzamento che si ha presso gli altri.

Decalogo dei giornalisti

Scriminanti: ci sono situazioni in cui un comportamento normalmente considerato reato non è criminale.

Cinque comportamenti che escludono l'antigiuridicità di una condotta:

  1. Consenso dell'avente diritto
  2. Esercizio di un diritto e adempimento di un dovere
  3. Legittima difesa
  4. Stato di necessità
  5. Uso legittimo delle armi

Sentenza della corte di cassazione del 1984.

I giornalisti esercitano un diritto, il diritto di cronaca. Questo viene legittimamente esercitato se vengono rispettati i seguenti canoni:

  • Utilità sociale o rilevanza sociale

La notizia deve essere di peso importante per la collettività e di interesse per il pubblico

(non del pubblico).- Verità della notizia Si chiede una corrispondenza tra fatti accaduti e fatti narrati. Verità putativa = il giornalista deve dimostrare di aver fatto un buon lavoro di indagine e approfondimento su ciò che non è oggettivo. - Continenza o forma civile dell'esposizione Non si deve eccedere rispetto allo scopo informativo. Sottinteso sapiente, accostamenti suggestionanti, tono sproporzionalmente scandalizzato e sdegnato, vere e proprie insinuazioni. - Attualità della notizia Diritto all'oblio = diritto a non essere costantemente "sotto i riflettori". Diritto dell'individuo al riserbo in relazione a fatti per cui è venuto meno l'interesse pubblico alla conoscenza. Diritto all'immagine = pretesa di un soggetto a non vedersi nuovamente attribuiti fatti o dichiarazioni non più rispondenti alla sua attuale personalità. Cronaca, critica, satira Cronaca = narrazione dei fatti nella lorooggettività. Critica = espressione di giudizi su fatti raccontati in cronaca- Cade il principio della verità- I toni possono essere anche più accesi- La critica deve comunque essere socialmente utile Satira = esagerazione, resa paradossale della realtà per criticare la politica, i personaggi famosi e la società con i suoi costumi e comportamenti diffusi ("castigat ridendo mores"). Fondata sull'art. 21.- Non si dice la verità, si esagera molto- Si allenta molto anche la continenza- Il bersaglio della satira deve essere conosciuto e non riferirsi ad aspetti personali non noti- L'utilità sociale resta- Può avere la forma di vignetta, testo, spettacolo Se la satira assume soprattutto la funzione informativa viene giudicata come cronaca (quindi tutti e 4 i canoni devono essere rispettati). Sentenza: la corte di cassazione nel 2006 ha affermato che la satira debba avere un intento educativo (la cosa non è stata specificata).

IntervisteOrientamento 1: il giornalista deve limitarsi a registrare i fatti raccontati, verificandone le verità e la forma civile dell'esposizione.

Orientamento 2: si richiede l'astensione del giornalista dal divulgare le dichiarazioni che consistono in insulti gratuiti.

Orientamento 3: il giornalista è tenuto al rigoroso rispetto delle opinioni manifestate dall'intervistato, anche in termini critici. Il giornalista diventa fedele testimone rispetto a fatti che rivestono interesse per la collettività.

Orientamento 4: si devono distinguere i fatti riportati dall'intervistato (da verificare) e le sue opinioni (da non modificare in sede di redazione).

Quattro criteri:

  • Rilevanza pubblica dell'evento-dichiarazione (utilità sociale), per contenuto o per importanza dei soggetti coinvolti
  • Contesto valutativo e descrittivo in cui sono riportate le dichiarazioni altrui
  • Plausibilità e occasione della dichiarazione
  • Cronista
come osservatore obiettivo vs coautore della diffamazione Altri diritti della personalità Diritto all'identità personale = diritto ad essere sé stessi; ha ad oggetto il bene-valore della proiezione sociale della complessiva personalità dell'individuo (primo dei diritti extra costituzionali ad essere aggiunto grazie all'art. 2). - In positivo = interesse ad essere rappresentati nella vita di relazione con la propria vera identità. - In negativo = interesse a non vedere modificato, offuscato, alterato all'esterno il proprio patrimonio intellettuale, ideologico, politico, etico, religioso, professionale. La personalità digitale come evoluzione del diritto all'identità personale. Divieto di pregiudizio digitale. Nessun atto giudiziario o amministrativo che implichi una valutazione del comportamento umano può essere fondato unicamente su un trattamento automatico di dati personali volto a definire il profilo o la

Personalità dell'interessato. Spesso nella raccolta dei dati non si riesce a stabilire il "perché". "Domain name" come segno distintivo. Quando si produce un nome online, si deve registrare insieme al sito, al logo, ecc. (a livello internazionale vale il principio "first come, first serve"). Diritto alla riservatezza = citata nell'art. 15 Cost. quando si tratta di corrispondenza. Nel sistema italiano non c'è una vera e propria tutela di chi riceve il messaggio. Nei paesi anglo-americani la privacy è un valore da sempre fondamentale (right to be let alone). L'Italia adotta nel 1996 la legge sulla privacy per adempiere alle direttive UE post trattato di Schengen (libera circolazione di persone, merci, informazioni). Nel 2003 viene redatto il codice in materia di protezione dei dati personali. Nel 2016 GDPR = regolamento UE generale sulla protezione dei dati. Trattamento = qualunque azione compiuta con i dati.

È un'attività pericolosa. Le persone hanno la responsabilità di trattarli come tale. Interessato = soggetto passivo (persona fisica). Titolare e responsabile = soggetti attivi (coloro che trattano i dati) Titolare = decide come e perché (modalità e finalità) Tutti possono liberamente raccogliere dati personali riguardanti altri individui, a patto di non comunicarli sistematicamente a terzi. Principi applicabili al trattamento di dati personali (art. 5 GDPR): - Liceità, correttezza, trasparenza - Limitazione della finalità (raccolta) - Minimizzazione dei dati - Esattezza - Limitazione della conservazione - Integrità e riservatezza Liceità del trattamento dei dati (art. 6 GDPR) Trattamento di categorie particolari di dati personali (art. 9 GDPR) Privacy by design = la tutela della riservatezza deve essere parte integrante del lavoro già dal progetto. Diritto alla riservatezza e professione giornalistica Deontologia
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A.A. 2020-2021
40 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alidst di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di diritto dell'informazione e dei media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Donati Daniele.