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Modello prevalentemente (o esclusivamente) equitativo:

C'è un terzo modello possibile, quello introdotto dalle sezioni unite recentemente per la liquidazione dell'assegno divorzile. Si deve utilizzare un criterio assistenziale, si deve considerare se la parte debole abbia redditi adeguati non ad avere lo stesso stile di vita che aveva in matrimonio ma ad avere una vita dignitosa. D'altra parte bisogna anche considerare un altro criterio, perequativo, compensativo, ossia di valutare se la parte debole ha rinunciato a delle opportunità lavorative, di carriera, di crescita personale per dedicarsi alla famiglia. In un'ottica perequativa si deve riconoscere un aumento di liquidazione collegato al fatto che si deve riequilibrare la situazione tra i partner. Il passaggio dal criterio che si usava fino al 2017 a quest'ultimo indiscutibilmente segna un passo in avanti, perché da un lato evita che si dia vita a rendite parassitarie, che non ha senso.

matrimonio non deve diventare una forma di rendita perpetua). Però per come le sezioni unite hanno introdotto questo criterio, i margini di discrezionalità del giudice diventano molto ampi per commisurare l'assegno divorzile considerando il criterio perequativo compensativo.

Se noi utilizziamo un criterio come quest'ultimo per liquidare l'assegno divorzile, il giudice dovrebbe decidere utilizzando i parametri della teoria classica della decisione, adeguandosi al sistema normativo che è fortemente inattuabile.

Ma il carico cognitivo è evidentemente eccessivo (specie in relazione ai tempi che il giudice può ragionevolmente dedicare ad una decisione).

Il giudice può fare ricorso solo a una più sobria razionalità limitata, ma ciò lo espone ad errori sistematici noti alla riflessione dei cognitivisti.

Ad esempio, l'impatto delle euristiche ossia dei processi di pensiero semplificati compatibili

con le risorse del sistema cognitivo ai quali gli individui sono soliti ricorrere quando devono procedere a valutazioni. L'euristica della disponibilità. Altra classe di errori sistematici. Nell'euristica della disponibilità ci si fa influenzare nella decisione dalle informazioni disponibili in memoria. Gli individui cioè spesso formulano le loro stime e prendono le decisioni basandosi sul numero di casi o esempi dell'evento che vengono loro in mente. Questo è un sistema molto efficiente, adatto a prendere decisioni veloci. Si vanno a pescare in memoria casi simili. Il problema è che sebbene l'euristica sia un sistema decisionale molto efficiente, però fatalmente porta ad errori tipici, scostamenti anche drammatici rispetto alla teoria normativa della decisione. La quantità di esempi che si possono recuperare in memoria: più aumentano, più ci facciamo influenzare -> esperimento di Kahneman: considerate la lettera.forte della difesa stimava meno probabile che l'imputato fosse colpevole. Questo dimostra come la vividezza delle informazioni disponibili in memoria influenzi le nostre valutazioni e decisioni. Inoltre, la ricerca ha dimostrato che la salienza e la vicinanza temporale di un evento possono influenzare la nostra percezione e valutazione di esso. Ad esempio, dopo un incidente aereo, la paura degli aerei aumenta notevolmente, anche se statisticamente parlando volare è ancora molto sicuro. Questo è un esempio di come le emozioni e le esperienze personali possano distorcere la nostra percezione della realtà. Infine, la posizione di una lettera all'interno di una parola può influenzare la nostra memoria e il nostro recupero di esempi. Ad esempio, è più facile ricordare parole con la lettera "R" in prima posizione rispetto a parole con la "R" in terza posizione. Tuttavia, questa preferenza di recupero non significa necessariamente che le parole con la "R" in prima posizione siano più comuni o più importanti nel vocabolario inglese. In conclusione, la formattazione del testo utilizzando tag html sarebbe la seguente:

R; è più probabile che compaia in una parola nel vocabolario inglese in prima o in terza posizione? Secondo gli esaminati è la prima risposta, perché è più facile recuperare dalla memoria esempi di parole con la R in prima posizione, mentre in realtà non è così. La salienza e la vicinanza temporale di un evento: ad esempio le stime di pericolosità dei viaggi aerei subito dopo gli incidenti aerei. Dopo l'incidente aereo aumenta molto la paura degli aerei, ma è irrazionale. La vividezza delle immagini disponibili in memoria.

Sono divisi i partecipanti in due gruppi e fornite le medesime informazioni, ma in versioni forti e deboli di accusa e difesa. È successo che chi si vedeva presentare la versione forte dell'accusa e quella debole della difesa stimava più probabile che l'imputato fosse colpevole; chi si vedeva presentare la versione debole dell'accusa e quella forte della difesa stimava meno probabile che l'imputato fosse colpevole. Questo dimostra come la vividezza delle informazioni disponibili in memoria influenzi le nostre valutazioni e decisioni.

Inoltre, la ricerca ha dimostrato che la salienza e la vicinanza temporale di un evento possono influenzare la nostra percezione e valutazione di esso. Ad esempio, dopo un incidente aereo, la paura degli aerei aumenta notevolmente, anche se statisticamente parlando volare è ancora molto sicuro. Questo è un esempio di come le emozioni e le esperienze personali possano distorcere la nostra percezione della realtà.

Infine, la posizione di una lettera all'interno di una parola può influenzare la nostra memoria e il nostro recupero di esempi. Ad esempio, è più facile ricordare parole con la lettera "R" in prima posizione rispetto a parole con la "R" in terza posizione. Tuttavia, questa preferenza di recupero non significa necessariamente che le parole con la "R" in prima posizione siano più comuni o più importanti nel vocabolario inglese.

In conclusione, la formattazione del testo utilizzando tag html sarebbe la seguente:

forte della difesa stimava più probabile che l'imputato fosse innocente, anche in un approccio normativo in cui il fatto che la descrizione sia forte e non debole non dovrebbe incidere. L'euristica della disponibilità può incidere sulle liquidazioni (del danno, degli assegni di mantenimento). Non è che ci sia maggiore simpatia verso le donne, è verosimilmente l'effetto dell'euristica della disponibilità perché era più facile evocare l'immagine di una donna in difficoltà dopo la separazione che non quella di un uomo in difficoltà. L'euristica della disponibilità poi può incidere anche sulla scelta tra due versioni di un fatto; e determina il fenomeno delle correlazioni illusorie (condotte dei coniugi/ragioni della crisi). Correlare la pipì a letto del figlio con maltrattamenti di un genitore -> correlazione illusoria; o l'idea del bambino che vamale a scuola perché la mamma lo trattava male. Una volta approfondita la cosa, si è scoperto che il bambino aveva dei limiti cognitivi connaturati e in gran parte genetici. Può poi ostacolare le definizioni transattive di una controversia, questo per l'operatività congiunta: dell'illusione di controllo; della tendenza ad essere ottimisti; dell'overconfidence; del bias egocentrico (esperimento della scelta dei biglietti della lotteria da vendere). E incide sulla generazione dei controfattuali e quindi sulle decisioni circa la maggior probabilità dell'una o dell'altra versione difensiva. Le tre euristiche viste sono le euristiche classiche, tra le prime che sono state individuate, quelle su cui gli studi sono più accurati; ciò non toglie che a queste se ne aggiungano altre, come quella dell'affetto. L'euristica della rappresentatività. L'art.116cpc prevede e salvo le eccezioni di legge il.giudice, la valutazione delle prove è lasciata al suo libero apprezzamento, senza limiti esterni. Il giudice deve prendere posizione tra le prove offerte dalle parti coinvolte, anche se non sono prove legali. L'ordinamento giuridico si affida alla razionalità del giudice, ma anche in questo caso la decisione può essere influenzata dalle euristiche. Ad esempio, se c'è una confessione, questa è considerata una prova legale, ma nella maggior parte dei casi non ci sono prove legali. La decisione del giudice è esposta in particolare all'euristica della rappresentatività, che significa che spesso si fa influenzare dal grado di somiglianza tra l'evento da valutare e il processo che l'ha generato o la categoria di riferimento (si fa influenzare dagli stereotipi). Nei processi di

Separazione e divorzio c'è sempre una prima udienza in cui compaiono le parti davanti al presidente che deve adottare provvedimenti provvisori sulla base di una cognizione approssimativa; quelle udienze costituiscono il trionfo degli stereotipi, nel senso che il giudice per esperto che sia dovendo prendere una decisione e sulla base di elementi approssimativi è molto influenzabile.

Due soggetti volevano separarsi ma sembrava una separazione simulata; il giudice fa un tentativo di conciliazione serio; lei ad un certo punto dice che quando ci sono di mezzo nuovi compagni, più di tanto non c'è da fare, il presidente si gira quasi irritato verso di lui, pensando che lui abbia un amante, ma la ragazza dice che è lei ad avere un nuovo compagno. Un giudice che si faccia i cazzi suoi?

Il giudice è caduto nel vecchio stereotipo per cui è l'uomo che ha l'amante.

La nostra rappresentazione del mondo è molto

Influenzata dalla rappresentatività: i cognitivisti l'hanno dimostrato, quanto sia importante ragionare per stereotipi. Gli psicologi ci dicono che c'è una forte tendenza a valorizzare sul piano strutturale il grado di similarità rispetto a una categoria di riferimento.

Nel lancio di una moneta, quale di queste sequenze è più probabile?

TTTTCCCCTTCTCCTC

Sono equiprobabili, perché la moneta non ha memoria.

Molti rispondono la seconda sequenza perché è rappresentativa della causalità, che però in realtà non ha a che fare col lancio di una moneta.

Ciò conduce a fallacie tipiche.

Se uno ha una faccia da duro, ha più probabilità di vedersi condannato ad assegni di mantenimento più elevati.

Alcune di queste fallacie sono state molto studiate nell'ambito della statistica e degli studi psicologici sul perché gli individui tengano comportamenti assurdi dall'ottica della statistica.

La fallacia del giocatore d'azzardo si reputa che dopo un certo numero di uscite della testa sia più probabile che esca croce o che dopo l'assenza prolungata di un numero dalle estrazioni in una lotteria sia probabile che esca nelle estrazioni successive. Il giocatore d'azzardo spesso crede in leggi della statistica che tali non sono, crea una statistica proprio che meglio risponde allo stereotipo della causalità. È una trappola indotta dall'euristica della rappresentatività.

Secondo la teoria del campionamento tanto più grande è un campione tanto più piccola è la probabilità che si sia verificato uno scostamento significativo dal parametro standard per quella popolazione. In altre parole, nei campioni piccoli le fluttuazioni rispetto alla media sono maggiori.

Le persone sottoposte al problema normalmente trascurano il dato, per quanto banale e ciò per effetto della nostra euristica.

(i due ospedali vengono percepiti come egualmente rappresentativi). In realtà la probabilità più ampia corrisponde al fatto che Linda sia un'impiegata di banca, perché la congiunzione di due eventi non può essere più probabile del singolo evento componente. Nell'esempio fatto Linda è molto rappresentativa di una femminista. La probabilità di occorrenza di due eventi congiunti è data dalla moltiplicazione della probabilità del primo evento con la probabilità del secondo. Questo perché la semplice menzione di una ragione plausibile o di un movente può incidere sulla probabilità percepita di un evento. Per questo i penalisti spesso sono fissati col movente, perché indicare un movente dà l'idea di un fatto più probabile anche se stando alla statistica spesso dire che si è verificato un fatto per un movente è meno probabile di quanto sia.percepito. L'euristica incide quindi in modo significativo nei giudizi in fatto, specie quanto alla valutazione de
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
63 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CriUniTn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto civile e scienze cognitive e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Bona Carlo.