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SCHEMA REPORTER

Sono ampiamente usati per lo studio della regolazione dell'espressione genica in cellule eucariotiche. Per effettuare l'analisi quindi occorre clonare le sequenze regolatorie di interesse a monte di un gene reporter in un vettore, poi avviene la trasfezione in cellule eucariotiche. Infine si valuta l'espressione genica del reporter.

Un esempio è l'analisi funzionale del promotore con delezioni, in cui la valutazione avviene confrontando la lunghezza del promoter con la sua attività. Sulla sinistra sono riportati diversi vettori con promotori di diversa lunghezza, sulla destra la loro attività % in base al tipo selvaggio. Tra il 2° e il 3° vettore come anche tra l'8° e il 9° l'attività si riduce drasticamente: ciò significa che nei nucleotidi che sono stati tolti erano presenti degli enhancer, cioè elementi che promuovono la trascrizione. Togliendo questi, l'attività del reporter diminuisce.

promotore equindi anche del vettore si riduce. Al contrario, tra il 5° e il 6° come anche tra il12° e il 13° l’attività aumenta anche se la lunghezza del promotore diminuisce:ciò significa che nei nucleotidi che vengono tolti erano presenti dei silencer,cioè elementi che ostacolano la trascrizione. Togliendo questi, l’attività delpromotore quindi anche del vettore aumenta.

Per effettuare queste modifiche servono dei mutanti di delezione, ottenuti conla PCR. Dunque con studi mutazionali si può capire se un elemento delpromotore è un silencer o un enhancer, quindi se promuove o sfavorisce latrascrizione, e anche in che maniera la fa.

Un altro metodo di valutazione può essere il controllo della luciferasi, che inpresenza di ATP e luciferina forma l’ossiluciferina producendo luce. Se ilpromotore ha un’alta attività significa che la luciferasi prodotta sarà maggiore,quindi la

La quantità di luce emessa e rilevata sarà grande. Al contrario, se la quantità di luce emessa è poca significa che la luciferasi prodotta è poca, quindi che il promotore ha una bassa attività.

11-PCR (reazione a catena della polimerasi) è la tecnica di studio degli acidi nucleici che ha contribuito maggiormente all'asemplificazione tecnologica, alla diffusione e allo sviluppo della biologia molecolare negli ambiti di ricerca e diagnostica clinica. Viene utilizzata su diversi campioni biologici (siero, tracce di sangue, tessuti, lisato cellulare, urine e feci, cellule di sfaldamento della mucosa orale, capelli, spermatozoi, ossa, denti, fossili...) in diversi campi come caratterizzazione batterica, quantificazione di DNA o RNA, diagnostica prenatale, tipizzazione HLA, identificazione personale, studio di organismi transgenici e diagnostica di malattie oncologiche e studi sulla predisposizione.

Permette di amplificare sequenze di DNA o cDNA.

La PCR (Polymerase Chain Reaction) consiste nella sintesi enzimatica in vitro di segmenti specifici di DNA, grazie all'enzima DNA polimerasi. Il frammento di DNA si accumula esponenzialmente grazie al ripetersi di 30-40 cicli costituiti da denaturazione del DNA - appaiamento dei primer - sintesi di nuovo DNA.

I reagenti necessari per la PCR sono:

  • DNA polimerasi: isolata dal Thermus aquaticus (TAQ) che vive intorno ai 70°C quindi questa polimerasi è in grado di lavorare ad alte temperature senza denaturarsi (a differenza di quella umana);
  • DNA di partenza: può essere genomico, plasmidico o cDNA;
  • Primer: danno la specificità del frammento da amplificare;
  • Desossiribonucleotidi trifosfato (dNTP);
  • Tampone: per mantenere il pH=8.3, solitamente si usa KCl;
  • MgCl2: cofattore della DNA polimerasi, serve per stabilizzare i legami idrogeno tra le nuove eliche di DNA che si formano.

Questi vengono assemblati in provette da 0.2ml con un tappo bombato che consente di mantenere il

corretta, poi vengono poste intermociclatori che sono in grado di cambiare la temperatura molto rapidamente e ciclicamente. FASI DELLA PCR La FASE DI DENATURAZIONE avviene per 30-60s a temperature di 92-98°C. Qui il DNA si denatura ed è importante controllare che tutto il DNA si adenaturato, per questo si usano temperature così elevate. Quindi la doppia elica si apre, creando delle singole eliche che fanno da stampo. La FASE DI ANNEALING avviene per 30-60s a temperature di 45-65°C. Qui i primer si appaiano alle eliche, quindi è necessario utilizzare primer con temperatura di fusione il più simile possibile. La temperatura precisa da utilizzare va in base alla temperatura di fusione dei primer, che è legata alla loro lunghezza e composizione in basi. Il primer 5'-3' appaiato all'elica 3'-5' è il primer forward, mentre il primer 3'-5' appaiato all'elica 5'-3' è il primer reverse.interesse e terminano oltre la fine del segmento di interesse. Nel 2° ciclo, i primer si legano alle estremità dei frammenti lunghi e la Taq inizia a replicare da qui. Alla fine del 2° ciclo avremo 4 copie dell'elica iniziale e 4 frammenti lunghi. Nel 3° ciclo, i primer si legano alle estremità dei frammenti lunghi e la Taq inizia a replicare da qui. Alla fine del 3° ciclo avremo 8 copie dell'elica iniziale e 8 frammenti lunghi. Questo processo di amplificazione viene ripetuto per un numero di cicli definito, solitamente tra 25 e 35 cicli, fino a ottenere una quantità sufficiente di DNA amplificato. Durante ogni ciclo, la temperatura viene regolata in modo da favorire la denaturazione del DNA a 95°C, l'annealing dei primer a una temperatura specifica (di solito intorno ai 55-65°C) e l'estensione del DNA a 72°C. Una volta completati i cicli di amplificazione, il prodotto finale può essere utilizzato per ulteriori analisi o manipolazioni, come la clonazione o la sequenziamento del DNA.

interesse ma continuano anche oltre la sua fine. Nel 2° ciclo i primer si posizionano sui frammenti lunghi nel punto che corrisponde alla fine del segmento di interesse. Così alla fine del 2° ciclo si avranno 2 copie del segmento di interesse. Il 1° ciclo non viene quindi considerato un vero e proprio “ciclo di amplificazione” perché produce solo i frammenti lunghi. Dopo n cicli avremo 2 copie della sequenza originaria.

I prodotti della PCR possono essere poi separati con elettroforesi in gel di agarosio o capillare per valutare la presenza del target, riconoscere mutazioni o delezioni e quantificare i prodotti. Possono anche essere tagliati con enzimi di restrizione per riconoscere gli alleli e rivelare mutazioni oppure possono anche essere ibridati con sonde oligonucleotidiche specifiche per la tipizzazione. Possono anche essere sequenziati per ricercare mutazioni non note o per essere clonati.

EFFICIENZA DELLA PCR

La quantità di DNA amplificato in

PCR si calcola come Y = X * (1 + E) con X lan-1 quantità di DNA prima della PCR, E l'efficienza dell'amplificazione e n il numero di cicli. Ottimizzando la PCR si influisce anche sulla quantità di DNA amplificato: se l'efficienza è del 100% i frammenti presenti al ciclo n raddoppiano ciclo n+1.

La PCR può essere ottimizzata migliorando parametri:

  • Fisici: tempo e temperatura, denaturazione, appaiamento ed estensione;
  • Chimici: concentrazione e tipo di enzimi, concentrazione di MgCl e dei 2dNTP, concentrazione e sequenza di basi dei primer;
  • Di protocollo: si può usare una polimerasi Hot Start che è complessata con un anticorpo così che, quando si aumenta la temperatura, l'anticorpo rilascia la polimerasi che è molto più stabile. Invece le polimerasi High Fidelity garantiscono l'aggiunta di nucleotidi sempre giusti.

Inoltre, si può anche agire sui primer per ottimizzare la PCR.

Innanzitutto devono avere composizione in basi casuale ed equilibrata e si accetta un contenuto GC compreso tra 20-80%: questo perché tanto è maggiore la % di GC, tanto più è alta la temperatura di fusione (che deve essere identica per primer di 17-30 basi). Bisogna evitare la formazione di: stretches alla base che impediscono al primer di interagire bene con lo stampo di DNA; strutture secondarie come le forcine; sequenze palindromiche e complementari tra i 2 primer. È possibile anche aggiungere sequenze addizionali sul primer (siti di restrizione o elementi regolatori) ma solo nell'estremità 5'.

RT-PCR è una PCR che parte da RNA quindi prevede un iniziale step di retrotrascrizione per ottenere DNA. Nella RT-PCR two-step la retrotrascrizione e la PCR avvengono in due provette diverse in momenti diversi. Invece nella RT-PCR one-step avvengono assieme, quindi si usano primer specifici e adatti sia per la retrotrascrizione che per la formattazione del testo fornito utilizzando tag html.

PCR.La 1° fase è la RETROTRASCRIZIONE che avviene in 30s a 42°C poi per altri10s a 95°C. La trascrittasi inversa sintetizza un filamento di cDNA a partire dall’RNA, poi si aggiunge una RNA-asi per eliminare il filamento di mRNA. Poi c’è la fase di PROTOCOLLO TERMICO che corrisponde alla normale PCR. PCR QUANTITATIVA o REAL-TIME Consente di amplificare e contemporaneamente quantificare il DNA a ogni ciclo. Si differenzia dalla PCR normale solo per l’utilizzo di un fluoroforo e di un ospettrofluorimetro: la quantità di DNA amplificato prodotta si ricava tramite la misura di come varia la fluorescenza. Solitamente si usa il SYBR Green che si lega al solco minore del DNA quindi è una molecola non specifica. In questo modo la fluorescenza aumenta in modo proporzionale all’amplificazione del DNA, senza avere una correlazione specifica. Altrimenti si può usare la metodica TAQMAN che utilizza un frammento sonda (sintetizzato

specificatamente per il segmento di interesse) che si lega su una delle due eliche in mezzo al segmento di interesse. La sonda ha un fluoroforo legato all'estremità 5' e un quencher all'estremità 3' che impedisce l'emissione del fluoroforo. Quando la DNA polimerasi arriva a livello della sonda, la rimuove liberando il fluoroforo e causando emissione di fluorescenza. In questo caso dunque la fluorescenza è proporzionale alla quantità di DNA che si sta formando. Usando sonde diverse che si legano a segmenti diversi, si può analizzare l'amplificazione di geni diversi contemporaneamente.

Si può costruire un grafico in tempo reale con il numero di cicli (su x) in relazione alla fluorescenza o al DNA amplificato (su y). In questo grafico si possono confrontare le due curve: il campione rosso conteneva maggiore DNA poiché sono serviti meno cicli per raggiungere un certo grado di amplificazione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
77 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Anna____ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biochimica applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Mitro Nico.