Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PP-S
5.
• David può essere continuamente ridicolizzato, con un corpo slapstick e una sessualità ambigua
perché Cary Grant basa la sua figura di divo sui tre elementi di eleganza, ironia e ambiguità (come
dice Richard Dyer, “polisemia strutturata”: il divo è un dispositivo su cui convergono elementi
multipli, che possono anche essere in contraddizione tra loro; per esempio anche Katharine Hepburn
interpretava sia donne molto sensuali che rigide.
• Sequenza della chiamata con Alice e Susan → David in mezza figura sta al telefono con Alice (non
sappiamo chi ha chiamato chi). Inquadratura (unica di tutto il dialogo) di Alice → vestito molto
casto, maschile, occhiali, capelli raccolti → presenza rigida. Torniamo a David → squilla il telefono:
è Susan. Inquadratura su Susan: capelli mossi, vestito di organza molto grazioso, lo sfondo dietro
molto lezioso, telefono bianco elegantissimo → donna molto femminile e di classe sociale elevata
(→ le donne che potevano prendere iniziativa e non essere solo oggetto di sguardo, ma essere agente
5
di azione erano donne ricche → la ricchezza, se nei primi anni ‘30 e poi di nuovo nei ‘40 è
problematica perché è uno sconfiggere l’etica del lavoro, nelle commedie era un celebrare il
divertimento, l’azione contro le regole). Lui ha un osso in mano e lei gli chiede se vuole un leopardo.
Mentre Alice è inquadrata brevemente, Susan è inquadrata più a lungo. Susan finge di essere
attaccata dal leopardo → David corre per andare da Susan e cade (→ corpo slapstick). Di nuovo è
Susan a chiudere la sequenza, con il suo volto divertito.
In questa sequenza David viene completamente risucchiato da Susan, anche perché arriva il leopardo
→ alla catena di significati detti prima, se ne aggiunge un altro: l’opposizione tra osso e leopardo.
energia VS staticità sessualità VS repressione
divertimento VS lavoro femminile VS maschile
piacere VS noia leopardo VS osso (→ Mr.
Bone)
irrazionalità VS razionalità
gioco VS serietà
• La dialettica delle prime sequenze ritorna poi in numerose scene successive, tramite molti campi-
controcampi. David in realtà appartiene da subito al campo semantico di Susan: si pensi alla
primissima sequenza, in cui David viene ripreso con un movimento di macchina, il carrello →
secondo la teoria di Bellour (significati latenti), quel carrello è un modo per portarlo da subito nel
mondo di Susan. Questo non vuol dire che il film non mantenga le regole della classicità: è un film in
cui focalizzazione e ocularizzazione coincidono → se c’è una qualche soggettiva, è irrilevante; il
film è composto da oggettive che dicono allo spettatore ciò che deve sapere → non c’è niente che
appartenga alla conoscenza di un solo personaggio (se non quando solo Susan sa che in realtà non è
attaccata dal leopardo), c’è una coincidenza tra ciò che viene mostrato e ciò che sappiamo; abbiamo
un racconto costituito sul principio di ovvietà, con un montaggio analitico serratissimo. A questo si
aggiunge il fatto che dopo questa sequenza la traiettoria narrativa diventa una traiettoria spaziale → a
questi campi semantici si aggiunge una nuova opposizione: città VS campagna (New York VS
Connecticut) → c’è un progressivo allontanamento dalla città, voluto da Susan che non vuole che
David si sposi → quello del film è uno spazio dialettico, come si può vedere anche dalle prime
sequenze: museo VS campo da golf.
• Penultima sequenza (in prigione): David riesce a fermare il leopardo e sviene (lo svenimento era un
topos della figura femminile). Alice esce di scena e solo in questo momento le viene data importanza.
• Ultima sequenza: raccordo sul suono (Susan urla) e sul movimento → si mostra Susan → David
impaurito scappa → Susan sale sul dinosauro → campo-controcampo e poi un’inquadratura che li
ricompone insieme. Poi il movimento torna in scena, quando Susan comincia a dondolare, fino a
distruggere il dinosauro. Il film si conclude sul totale del brontosauro distrutto e l’abbraccio tra
David e Susan.
• Secondo Bellour il campo-controcampo è la figura principe soprattutto perché è l’incarnazione stessa
della ripetizione con variazione → il cinema classico è ridondante, basato su molte ripetizioni ma
con minime variazioni.
• Susan rappresenta anche la ricerca di divertimento in un momento in cui si usciva dalla Depressione.
12/04/17
Hitchcock nasce in Inghilterra e vi rimane fino al ’38, dopodiché va negli USA ed è lì che diventa famoso
→ periodo inglese e periodo americano. Hitchcock è uno dei registi più studiati della storia delle teorie
delle analisi del film; è stato affrontato nei modi più diversi e su di lui si sono basati tutti i critici dei
“Cahiers du cinema” e gli autori della semiotica degli anni ’60 e degli studi psicanalitici degli anni ’70. Su
Hitchcock si sono basate anche le teorie femministe negli anni ’70-’80 (Laura Malvey), le analisi
neorealistiche, gli studi cognitivisti. Abbiamo quindi molte prospettive da cui guardare Hitchcock, la cui
peculiarità è stata il suo essere punto di convergenza di elementi diversi (a partire dall’adesione al sistema
hollywoodiano e allo stesso tempo la presenza di scelte innovative e non classiche).
Secondo la politique des auteurs il regista era una personalità che produceva film che nel loro insieme
potevano essere considerati un’opera; in questo corso invece analizzeremo i film singolarmente, intesi come
testi. 6
Hitchcock nasce professionalmente negli studi della Greysborough e soprattutto ha un legame stretto con
l’UFA (→ espressionismo). Mentre Murnau girava L’ultima risata per l’UFA, anche Hitchcock stava negli
studi dell’UFA per progettare le didascalie di un altro film → incontro tra Hitchcock e Murnau.
Hitchcock lavorerà sempre sul concetto di visione/sguardo (→ La finestra sul cortile) e sul concetto di
visionarietà/alterazione dello sguardo (→ Vertigo). Questo nocciolo teorico fondamentale lo apprende
ancora prima di essere regista, durante la sua gavetta quando entra in contatto con l’espressionismo. Quando
torna in Inghilterra, nel 1926 Hitchcock gira il suo primo film, Il pensionante (The Lodger): thriller
psicologico la cui trama si ispira, anche se lontanamente, a Jack Lo Squartatore (dal cui scandalo erano
passati ‘40 anni circa) → un misterioso uomo va a vivere nella casa dei genitori in campagna; i genitori
sospetteranno per tutto il film che l’uomo sia un killer; c’è un frammento molto interessante: la soggettiva di
lei sul volto di lui, che si avvicina sempre di più alla mdp per baciarla, è un’inquadratura inusuale e molto
d’impatto → l’inquadratura lavora sullo sguardo femminile (normalmente Hitchcock lavora sullo sguardo
maschile, vedi lo sguardo di James Stewart su Grace Kelly in La finestra sul cortile).
Oltre all’aspetto del martirio del maschio (Il pensionante vede nel finale l’uomo ammanettato, in una
posizione che richiama molto la figura di Cristo in croce), c’è quello del martirio della femmina. Nel 1929
gira Ricatto (Blackmail) → una ragazza, fidanzata con un poliziotto, litiga col compagno e va in un
ristorante dove comincia a flirtare con un professore, che la invita al suo studio per farle vedere i suoi quadri
→ lei accetta ma lui cerca di stuprarla → lei lo uccide e scappa; il mattino dopo la polizia arriva nella casa
del pittore → il poliziotto fidanzato della ragazza trova il guanto della compagna → al dramma della coppia
si aggiunge un terzo (nelle coppie hitchcockiane c’è sempre un terzo/a), che ha trovato l’altro guanto e
ricatta la coppia, ma il poliziotto riesce a incastrare il ricattatore, mandandolo infine in galera. Il film vede la
sperimentazione sonora: l’uso della soggettiva sonora (scena in cui la ragazza, a tavolo, sente solo la parola
“knife”).
Nel 1934 Hitchcock passa alla Gaumont British → inizia a lavorare fortemente sul thriller e la spy story. In
questo genere di film abbiamo normalmente da un lato una linea romantica e dall’altro una linea d’azione;
nei film di Hitchcock la linea romantica ha sempre il trionfo su quella d’azione → sono film che vanno a
lavorare proprio sulla costruzione della famiglia (la linea familiare è più importante della linea d’azione). In
L’uomo che sapeva troppo (1934), la moglie riesce ad ammazzare il cattivo sparando con un fucile da
caccia → non c’è una disparità di potere della coppia (la donna può salvare la figlia tanto quanto l’uomo). In
questi anni, già si vede subito l’interesse di Hitchcock per l’esplorazione visiva dello spazio; in Young and
Innocent (1939) per esempio nella scena in cui gli uomini cercano il cattivo in una stanza affollata, abbiamo
un movimento di macchina molto elegante e particolare: una gru, seguita poi da un carrello in
avvicinamento verso il corpo e poi il volto del criminale.
Nel 1938 Hitchcock firma a Hollywood un contratto di 6 film con il produttore David Selznick; tra questi 6
film ci sono Rebecca (1940, primo film americano di Hitchcock) e Notorious (1946). Rebecca si basa
sull’impossibilità di mantenere un rapporto emotivo ed erotico stabile; in una delle sequenze c’è il famoso
movimento di macchina che segue il fantasma di Rebecca → si crea un fuoricampo nel campo.
Visione di Notorious (1946, Alfred Hitchcock)
19/04/17
Notorious (1946, Alfred Hitchcock)
• La differenza per Hitchcock tra apparato cinematografico e dispositivo cinematografico è abbastanza
importante:
apparato: insieme di tutti gli elementi che contribuiscono all’esperienza cinematografica,
o inclusa la sala buia, il proiettore, le poltrone ecc.
dispositivo: è più legato al dispositivo narrativo, cioè al modo in cui il film struttura una
o forma di comunicazione, tramite determinate forme linguistiche.
• In questo film Hitchcock mette in forma una riflessione consapevole e attenta sulla visione e sulla
visionarietà. È un film che si inscrive nel segno della soggettiva, la quale qui non rappresenta solo
una semplice figura retorica cinematografica, ma un vero e proprio strumento riflessivo e
metalinguistico (come anche ne La finestra sul cortile).
• È un film che attraverso lo sguardo mette in scena una triangolazione del desiderio e del racconto.
Una cosa che si rileva subito è come lo sguardo sia uno strument