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I PRINCIPALI ESPONENTI DEL SIMBOLISMO
Odilon Redon
Emile Bernard
Gustav Klimt LA SCUOLA DI PONT - AVEN (1886 - 1894)
Un gruppo di pittori si riunirono intorno a Paul Gauguin, in Bretagna, a Pont-Aven. I principi fondamentali
della loro pittura erano, oltre al rifiuto della copia dal vero, l’esaltazione della memoria e
dell’immaginazione.
Questi pittori simbolisti volevano fissare sulla tela una nuova dimensione della realtà, più intima, effettuando
una specie di doppia fuga verso il passato, nei ricordi, e verso l’esotico nella fantasia.
La loro tecnica stilistica divenne il "cloissonisme": la loro pittura consisteva nella stesura di zone piatte di
colore, delimitate da contorni scuri, come erano realizzate le vetrate gotiche.
I NABIS (1891 E IL 1900)
Nabis è un termine ebraico che significa "profeti". Con questo nome si definiva un movimento della seconda
generazione simbolista.
Anch'essi suggestionati dalla pittura di Gauguin, che conobbero nel 1888, i Nabis si dedicarono con grande
attenzione alle arti applicate (francobolli, carte da gioco, marionette, manifesti, paraventi, carte da parati,
decorazioni murali), in cui facevano ampio uso di simboli storici e mitologici, caricandoli di notevole sintesi
espressiva. I punti centrali della loro estetica sono il colore intenso e allusivo, l'arabesco, la sensibilità
decorativa. La loro opera contribuisce notevolmente alla nascita dell’estetica liberty.
IL SIMBOLISMO IN ITALIA
Il simbolismo interessò anche l’Italia, dove fu studiato soprattutto dai Pittori Divisionisti.
I pittori francesi, pur avendo dato i natali al movimento simbolista codificandone i principi attraverso un
Manifesto nel 1886, procedettero nel solco dell’impressionismo, continuando a dipingere paesaggi e vedute
naturaliste.
I pittori italiani invece se ne staccarono interpretando la nuova corrente di pensiero come rifugio nella
dimensione del sogno, dell’emozione e dell’intuizione dove si nascondevano gli aspetti più profondi
dell’esistenza.
Il Simbolismo fu una stagione breve dell’arte italiana che durò appena sedici anni, a cavallo di due secoli, tra
l’esposizione milanese del 1891 e la Biennale veneziana del 1907 che ne segnò il punto più alto e la
conclusione. NEOIMPRESSIONISMO (1885-1895)
COS'È IL NEOIMPRESSIONISMO
Il Neoimpressionismo è un movimento che deriva dall' Impressionismo.
L'impressionismo aveva messo al centro della creazione artistica l'osservazione diretta della realtà così come
si presentava ai sensi. Nel momento, in cui i suoi principali interpreti, Renoir, Monet, Degas e Pissarro, si
erano ormai affermati, il giovane pittore parigino George Seurat (1859-1891) sviluppò in maniera radicale
alcune delle intuizioni proprie degli impressionisti.
Nel Neoimpressionismo, la luce viene trattata come entità scientifica, sviluppata sulla tela secondo criteri
oggettivi, e i metodi di pittura si allontanano da quelli che conferiscono verosimiglianza ai soggetti. Si tratta
del tentativo di sposare l’arte con la scienza, o quantomeno alla logica, nonostante le sempre presenti
componenti personali.
La caratteristica immediatezza, tipica del periodo impressionista, lascia il posto ad un serio studio tecnico
che alternava gli appunti presi all’aria aperta dai pittori con delle lunghe sedute in atelier.
SPERIMENTAZIONE DEI NEOIMPRESSIONISTI
La tecnica inventata dall'impressionista Seurat, e poi applicata e sviluppata in diverse direzioni dagli altri
Neoimpressionisti, si basava sulla capacità che ha l'occhio umano di percepire gli stimoli luminosi di colore
diverso come un solo colore (mescolanza additiva). Ispirandosi alle sperimentazioni pittoriche realizzate da
Delacroix e dagli Impressionisti, Seurat sostituì le mescolanze di pigmenti sulla tela con le mescolanze
ottiche. IL TERMINE NEOIMPRESSIONISMO
Il termine viene usato per la prima volta dal critico Felix Fénéon nel recensire "Une dimanche après-midi à
l’île de la Grande-Jatte» di George Seurat, presentato al secondo Salon des Indépendants nel settembre del
1886, anche se i pittori si riferivano al nuovo stile pittorico come «cromo luminarismo», perchè la pittura dei
neoimpressionisti voleva mettere in evidenza i due fondamentali elementi della percezione: luce e colore.
In seguito il termine entrò nell'uso comune, anche perchè richiamava, come era giusto, la provenienza del
nuovo stile che continuava a mantenere validi i principi dell'Impressionismo, ai quali voleva solo aggiungere
una base scientifica. I MAGGIORI ESPONENTI DEL NEOIMPRESSIONISMO
Paul Signac
George Seurat OPERE COLLOCABILI NEL PERIODO DEL NEOCLASSICISMO
G.EIFFEL, TOUR EIFFEL, PARIGI, 1889
Costruita da Gustave Eiffel in occasione della Esposizione Universale del 1899 a Parigi, per celebrare il
centenario della Rivoluzione Francese. Grazie alla notorietà acquisita, viene concesso all’architetto di
lasciare intatta la costruzione anche a seguito della Expo.
F. DUTERT, GALERIE DES MACHINES, PARIGI, 1889
Dal 1902 Henri Desgrange chiese all'architetto Gaston Lambert di adattare la Galerie des Machines, per
installarvi una pista coperta per gare di ciclismo, l'auto-vélodrome d'hiver.
H. LABROUSTE, BIBLOTHÉQUE SAINT-GENEVIÈVE, PARIS, 1850
La copertura, caratterizzata da due volte a botte affiancate, è da considerarsi un’innovazione per il periodo.
Infatti, Labrouste, per la sua costruzione, decide di utilizzare un’intelaiatura realizzata interamente in ferro
che non nasconde, ma che esalta, rendendola parte integrante della sobria decorazione della sala.
ART NOUVEAU (1890-1918)
COS’È L’ART NOUVEAU
L'Art Nouveau (Arte Nuova in francese), fu uno stile artistico, diffuso in Europa e negli Stati Uniti, che
interessò le arti figurative, l'architettura e le arti applicate, tra il 1890 e la prima guerra mondiale.
Il movimento, conosciuto internazionalmente soprattutto con la denominazione francofona, assume
localmente nomi diversi, ma dal significato di fondo affine, tra i quali: Style Guimard, Style 1900 o Scuola di
Nancy (Francia); Stile Liberty, dal nome dei magazzini inglesi proprietà di Arthur Lasenby Liberty, che
vendevano oggetti Art Noveau, o Stile Floreale in Italia; Modern Style in Gran Bretagna; Jugendstil ("Stile
giovane") in Germania; Nieuwe Kunst nei Paesi Bassi; Styl Mlodej Polski (Stile di Giovane Polonia) in
Polonia; Style sapin in Svizzer; Sezessionstil (Stile di secessione, vedi la secessione viennese) in Austria;
Modern in Russia; Arte Modernista o Modernismo in Spagna, he meglio ne caratterizza l'aspetto
internazionale.
L’Art Nouveau cotituisce una proposta di intendere l’arte come una cosa integrale alla società, non divisa in
varie discipline artistiche: diversi sono soltanto i mezzi espressivi.
STORIA DELL’ART NOUVEAU
L'Art Nouveau ebbe il suo inizio nel 1890. Il nome deriva da quello di un negozio parigino, «l'Art Nouveau
Bing», aperto nel 1895 da Siegfrid "Samuel" Bing, che sfoggiava alcuni oggetti dal design innovativo, tra cui
mobili, tinture, tappeti e vari oggetti d'arte. Il movimento trae le sue origini dal socialismo utopistico di John
Ruskin e si ispirò all'ideologia propugnata dall'Arts and Crafts di William Morris, il quale aveva posto
l'accento sulla libera creazione dell'artigiano, come unica alternativa alla meccanizzazione e alla produzione
in serie di oggetti di dubbio valore estetico, successivamente aveva cercato nell'industria un alleato piuttosto
che un nemico.
Un punto importante per la diffusione di quest'arte fu l'Esposizione Universale del 1900, svoltasi a Parigi,
nella quale il nuovo stile trionfò in ogni campo. Ma il movimento si diffuse anche attraverso altri canali: la
pubblicazione di nuove riviste, come L'arts pour tous, e l'istituzione di scuole e laboratori artigianali. Lo stile
raggiunse probabilmente il suo apogeo durante l'Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna,
svoltasi a Torino nel 1902, in cui furono esposti i progetti di designers provenienti dai Paesi europei in cui il
Liberty si era diffuso. Nella decade a seguire, il nuovo stile venne presto messo in commercio con prodotti
dozzinali, diretti ad un pubblico di massa, all'incirca dal 1907, e a questo termine venne attribuito un
significato negativo. CARATTERISTICHE DELL’ART NOUVEAU
Una delle caratteristiche più importanti dello stile è l'ispirazione alla natura, di cui studia gli elementi
strutturali, traducendoli in una linea dinamica e ondulata, con tratto «a frusta». Semplici figure sembravano
prendere vita e evolversi naturalmente in forme simili a piante o fiori.
Diversamente dai pittori simbolisti, tuttavia, l'Art Nouveau possedeva un determinato stile visivo; e al
contrario dei Preraffaelliti che prediligevano rivolgere lo sguardo al passato, l'Art Nouveau non si
formalizzava nell'adoperare nuovi materiali, superfici lavorate, e l'astrazione al servizio del puro design.
Gli artisti dell'Art Nouveau selezionarono e modernizzarono alcuni tra gli elementi del Rococò, come le
decorazioni a fiamma e a conchiglia, al posto dei classici ornamenti naturalistici Vittoriani. Prediligevano
invece la Natura per fonte di ispirazione ma ne stilizzarono evidentemente gli elementi e ampliarono tale
repertorio con l'aggiunta di alghe, fili d'erba, insetti.
Caratteristiche le forme organiche, le linee curve, con ornamenti a predilezione vegetale o floreale. Le
stampe giapponesi, con forme altrettanto curvilinee, superfici illustrate, vuoti contrastanti, e l'assoluta
piattezza di alcune stampe, furono un'importante fonte di ispirazione. Alcuni tipi di linee e curve divennero
dei cliché, poi adoperati dagli artisti di tutto il mondo.
Altro fattore di grande importanza è che l'Art Nouveau non rinnegò l'uso dei macchinari come accadde in
altri movimenti contemporanei, come quello di Arts & Crafts, ma vennero usati e integrati nella creazione
dell'opera.
In termini di materiali adoperati la fonte primaria furono certamente il vetro e il ferro battuto, portando ad
una vera e propria forma di scultura e architettura.
L'Art Nouveau si configurò come stile ad ampio raggio, che abbracciava i più disparati campi – architettura,
design d'interni, gioielleria, design di mobili e tessuti, utensili e oggettistica, illuminazione, ecc. Oggi l'Art
Nouveau è considerata precursore dei movimenti più innovativi del ventesimo secolo, come
l'espressionismo, il cubismo, il surrealismo, l'Art Deco ed il successivo Movimento Moderno in architettura
(in Italia definito anche Razionalismo). L’Art Nouveau rappresenta il primo