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FALLACIE

Possiamo parlare di fallacie o di sofismi. Esiste una tecnica consapevole di uso scorretto della logica che è quella delle fallacie informali o dei sofismi. Sono elementi non logici che troviamo all'interno dei discorsi e che fanno presa sulla parte emotiva del nostro animo. Nel libro di Shopenahuer, l'arte di avere ragione, troviamo molti esempi di queste cose.

Fallacia è un termine con radicale del termine latino fallere, ingannare. Questo termine ha una radice che è legata con il concetto di fare lo sgambetto. La fallacia rappresenta uno sgambetto logico consapevole che noi tendiamo a qualcuno. Dal punto di vista dell'efficacia funziona molto bene, meno dal punto di vista morale. Perché funziona? Gli argomenti sono tanti e quindi capire come funzionino non è sempre facile. Come facciamo a valutare un argomento? Se il nostro argomento rispetta le regole logiche è valido. Se rispetta le regole logiche e in più ha delle...

il tuo aereo è atterrato a Roma -> il tuo aereo è atterrato in Italia. Questo argomento è corretto. Mosca è la capitale d'Italia -> il tuo aereo è atterrato a Mosca -> il tuo aereo è atterrato in Italia. L'argomento è valido. TIPOLOGIE DELLE FALLACIE. Possono essere formali e informali. Noi ci occupiamo delle formali (che contengono quindi un errore formale) Possono essere induttive, cioè l'errore sta nel fatto di

Partire da premesse particolari/parziali per arrivare a generalizzare. Possono essere di falsa premessa, la premessa non riposa sulla verità. Possono essere di rilevanza, le premesse non sono rilevanti ai fini della conclusione. Possono essere di circolarità, la conclusione è contenuta nella premessa. Le fallacie di irrilevanza possono essere contro la persona, ad hominem, oppure essere strategie diversive, tutte forme di ragionamento in cui le premesse sono irrilevanti rispetto alla conclusione. Le fallacie di irrilevanza:

  • La fallacia più frequente è quella ad hominem (abusivo). X afferma che P. X è così e così. Dunque non-P. X è colui che sostiene una tesi, P. La fallacia sta nel fatto che io critico la persona e non la tesi. Es. Lui presenta una tesi. Lui è un assassino. Quindi bisogna fare qualcosa al contrario della sua tesi. La fallacia sta proprio qui perché la tesi è da separare rispetto alla persona.

Gaia

Antonini pag. 27- Una variante è il "tu quoque" es. L'assassino può dire che uccidere è sbagliato. Il comportamento dell'assassino però non è coerente. Quindi la tesi dell'assassino è sbagliata. È una fallacia perché sbaglia es. Un fumatore può dire che fumare fa male, ma spesso questo viene criticato. Una sua variante è "la distribuzione delle colpe" es. se si sta copiando, si può rispondere "stanno copiando tutti, ma lei guarda solo me". Questa fallacia si basa sul fatto che io sto facendo qualcosa che non va bene, ma anche gli altri lo stanno facendo, quindi è come se io non lo stessi facendo.- Un'altra tipologia è ad verecundiam (argomento di autorità) X sostiene che P. X è una celebrità/autorità inarrivabile. Dunque P. La tesi è valida perché il personaggio è valido. Questo accade con i

testimonial es. osservatoriinternazionali che parlano della nostra politica. Questo entimema è sbagliato perché ciò che è anomalia per loro magari per noi non lo è. Oppure questi osservatori internazionali sono politici avversari. O anche il fatto che forse correre ai ripari per loro non è necessario per noi.- Non sequitur. Si afferma P a partire da premesse che non hanno con essa alcuna relazione di necessità logica es. mi è successa una cosa brutta un lunedì, quindi il lunedì è un giorno sfortunato. Es. è sbagliato criticare la qualità scadente della nostra televisione perché in realtà essa dà lavoro a molte persone. Questa è una fallacia perché la tv può essere comunque scarsa. L'affermazione dà lavoro a moltissime persone può essere fondata e quindi coinvolgere emotivamente, ma in realtà non ha alcuna pertinenza perché non

garantisce l'eccellenza della qualità televisiva. Quanto più la premessa irrilevante o falsa suona condivisibile tanto più l'argomento farà presa. Noi non poniamo in discussione la veridicità dell'argomento. La fallacia è la tecnica di rendere accettabile logicamente, per via emotiva, qualcosa che in realtà non ha alcuna logica.

Argomento dell'avvelenamento del pozzo, è un meccanismo che per esempio sta dietro la così detta "macchina del fango" es. la mia ricostruzione dell'accaduto è veridica! Anche Anna verrà a raccontarle la sua versione, e le dirà probabilmente l'esatto opposto, ma Anna ha problemi a confrontarsi con il mondo ed è incapace di ammettere i propri errori. Abbiamo un attacco alla persona che toglie qualunque forza alla tesi proposta da questa persona. Si "avvelena" completamente l'acqua, la persona.

Secondo il

politico X, gli stipendi dei dirigenti pubblici dovrebbero essere più bassi. Non sono affatto d’accordo! Cosa potrà mai saperne x, che non ha nemmeno il diploma di maturità”. Attacco la persona anche se questa per esempio potrebbe benissimo saperne di conti pubblici. Questa fallacia torna spesso ed ha una cospicua rilevanza argomentativa.

- Fallacia della falsa pista o dell’aringa rossa (aringa rossa con un odore nauseante)

A afferma che PMa B afferma Q (irrilevante da un punto di vista logico)

Dunque non-PEs. Questa guerra è ingiusta (P) →Ma i nemici hanno ucciso molti dei nostri (Q) È certamente possibile che i nemici abbiano ucciso molti connazionali della persona che parla, ma il punto è che non esiste un legame logico tra l’uccisione dei compatrioti e il fatto che la guerra sia giusta (o ingiusta): la forza persuasiva dell’argomento, dunque, è puramente EMOTIVA, non razionale.

→Dunque questa guerra non

è giusta (non-P) Nulla vieta che la guerra di cui parlano i due interlocutori sia effettivamente giusta, come afferma B, ma il punto è che l’argomentazione impiegata non lo (di)mostra in alcun modo, stante la totale irrelazione tra la premessa e la conclusione.

L’argomento portato da B è irrilevante perché è ovvio che in una guerra muoiono delle persone. Non esiste un legame logico tra l’uccisione e il fatto che la guerra sia giusta e ingiusta. L’elemento discriminante è quello emotivo. La tesi di B per essere logica dovrebbe avere altri argomenti, perché così non ha logica perché l’asse del problema viene completamente spostato su un aspetto emotivo.

Esempio2: la teoria dell’evoluzione è sbagliata perché Darwin non ha fornito spiegazioni su come, in origine, è iniziata la vita la teoria dell’evoluzione può essere sbagliata, ma

sicuramente il fatto che Darwin non abbia fornito determinate spiegazioni è irrilevante, è fuori contesto, però l'argomentazione fa effetto, perché emotivamente lascia spiazzati. Ignoratio elenchi (ignoranza della confutazione) o dell'uomo di paglia Io affermo P Il mio avversario ignora P e afferma che A Dunque non-P Es. X "non si deve condannare a morte chi ha commesso gravi delitti, ma all'ergastolo". Y "allora leivorrebbe che lo stato non solo non punisse, ma addirittura nutrisse a proprie spese chi si è macchiato di gravi delitti?" Dunque la tesi di X è sbagliata. Y sta dicendo A (quello che dice non tiene conto di P, perché dice che non punisce quando in realtà l'ergastolo è una punizione; abbiamo una distorsione della tesi) e sembra funzionare. Questa forma particolare di ignoratio elenchi non tiene conto della tesi effettiva dell'avversario, e ne ingigantisce la

Portata fino a distorcerla, creando così una tesi parallela, più facilmente attaccabile (strawman o "uomo di paglia", perché si incendia subito...). Ancora una volta, però, manca una connessione logica che giustifichi la conclusione.

- Fallacia ad ignorantiam

Non so se P. Dunque posso concludere non-P/ dunque P. Dunque le risposte sono sbagliate perché logicamente se non sappiamo se P dobbiamo dire che non lo sappiamo e qualsiasi altra conclusione è sbagliata logicamente. Questo argomento è pericoloso perché serve a creare tutta una serie di pregiudizi e, se in forma positiva, può esaltare un prodotto, quando magari in realtà ne manchi la verifica.

Es. Il maggiordomo non ha un alibi. L'unica conclusione possibile logicamente è il fatto che il maggiordomo non ha un alibi, ma per questa fallacia io posso dire che è colpevole o meno. Nel ragionare spesso siamo condizionati dai pregiudizi.

→ Es.

Non so se gli extraterrestri esistono, dunque esistono oppure dunque non esistono. L'interesse di questo tipo di fallacia risiede nel fatto che essa lascia campo aperto al pregiudizio, in forma positiva (in termini di fiducia preventiva, per esempio a un prodotto commerciale) o in forma negativa.

- Argomento circolare o petitio principii, ragionamento circolare, circulus in demostrando

Si chiede di dimostrare una premessa, ma manca la dimostrazione di questa premessa.

Es. l'assassino merita di morire

Dunque la pena di morte è giusta.

Reductio ad absurdum, eliminiamo cioè tutto ciò che ci sembra assurdo. La petitio principii spesso gioca su questo.

Il ragionamento circolare è un ragionamento in cui la conclusione è contenuta nella premessa.

Esempio di ragionamento circolare: "consentire la massima libertà di parola deve per forza essere vantaggioso per lo Stato, perché è altamente utile alla comunità che ogni

"individuo possa godere della piena libertà di esprimersi come meglio creda" è un rag

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
35 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gaia_1999 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cultura Classica e comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Montenz Nicola.