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Le due orazioni del secondo secolo:

1. Elio Aristide: > un greco che ha appena ottenuto la cittadinanza romana e descrive l'impero come il migliore dei mondi possibili. La sua orazione a Roma è un documento simbolo dell'idea dell'impero e viene ripresa da coloro che costruirono gli imperi europei (1500) perché metteva in evidenza il valore positivo dell'impero romano > giustificava l'imperialismo. Usa la metafora della nevicata che splende: Il mondo romano omologa e livella le differenze. Il livello non schiaccia e riduce le eminenze, ma con la romanizzazione eleva i punti più bassi a quelli più alti, è come guardare un panorama dopo un'intensa nevicata, la neve si accumula, smussa le differenze ed eleva le zone depresse;

2. Panegirico a Traiano di Plinio: dove si creano gli stereotipi dell'imperatore modello, il paradigma del buon sovrano (ovviamente Traiano)Si ricordano anche I pensieri di Marco Aurelio: è

L'era degli imperatori filosofi, quella del II secolo.

Tutto ciò spinge verso una visione positiva del principato, che ha la vetta della cuspide dell'impero nel II secolo, ovvero l'età inaugurata da Traiano che prosegue con Aureliano e Antonino Pio (bisogna ricordare il massimo momento di stabilità economica: es gli aurei in circolo).

Effettivamente gli imperatori riescono a stringere buoni rapporti con questi intellettuali > i quali si schierano con il potere. L'immagine che ci viene restituita dei grandi imperatori è dovuta da un lato ad una reale stabilità economica ma dall'altro da un'ideologia imperiale che attrae le ideologie delle grandi classi dirigenti dell'impero e quelle degli intellettuali: vedi Elio Aristide > il parere dei grandi personaggi che facevano parte delle grandi aristocrazie.

Questo per quanto riguarda le fonti del II secolo.

Dopo Marco Aurelio imperatore perfetto > grande crisi:

Gli storici senatori (Erodiano, Cassio Dione, Storia Augusta) risolvono la questione della crisi del III secolo con il figlio di Marco Aurelio che, essendo il contrario del padre, porta alla rovina e alla crisi (tutti concordi con la storia del "cattivo Commodo"). Ovviamente una crisi di più di 100 non può essere creata dai vizi di un solo imperatore.

ISCRIZIONI DEL COLONATO TARDOANTICO

Legge dell'imperatore Adriano riguardante le terre incolte che prevedono l'istallazione di coloni.

La sofistica del II secolo DIVERSA dal mondo reale di cui si fa portavoce: La testimonianza ce la offrono i grandi latifondi schiavili: studiando che lo stato giuridico dei lavoratori liberi che lavorano sulle terre dei grandi proprietari terrieri va a peggiorare: economia domestica > schiavile (II guerra punica) > i coloni (età imperiale II secolo) in seguito a una divaricazione sociale nelle classi lavoratrici, vediamo che il lavoro salariato agrario diventa sempre meno remunerativo.

sempre più basso.- Gli schiavi subiscono, per la legge di domanda e offerta (aumenta il costo perché diminuiscono le guerre di conquista e aumenta quindi il valore degli schiavi), un miglioramento- I contadini liberi subiscono un peggioramento (loro saranno i nuovi coloni)in riferimento a ciò le prime iscrizioni che ci pervengono sono dell’inizio del II secolo provenienti dall'Africa settentrionale (attuale Tunisia, scoperta della seconda metà dell'800): nelle grandi proprietà imperiali compaiono queste iscrizioni, chiamate: iscrizioni del colonato tardoantico, dove sono presenti le figure dei coloni > fanno riferimento ad una Lex Adriana De Rudibus Agris ovvero le leggi di Adriano riguardante le terre incolte che prevedevano l'istallazione dei coloni > DIVERGENZA DALL'IDILLIO CON IL QUALE SI ESALTAVA IL II SECOLO (di Plinio ed Elio Aristide)Nell'ambito della seconda sofistica abbiamo quindi gli oratori: (Elio ePlinio) mac’è anche una parte che concerne la filosofia. In questa fase storica abbiamograndi filosofi, chi interessa di più è: - MARCO AURELIO (imperatore): I pensieri di Marco Aurelio: un’opera poco informativa a livello storico poiché riflessioni personali sulla vita esul potere di un imperatore imbevuto di filosofia stoica. Le informazioni sono dettagliate ma non è un’opera che ci restituisce lo spaccato della società. - EPITTETO (si occupa di filosofia): importante per lo studio dellamentalità dell'epoca e perché l'unico autore antico che ci sia pervenuto di origine schiavile. La letteratura di solito proveniva dalle grandi fasce aristocratiche > la letteratura proviene dallo 0.1 % della popolazione in posizione apicale > le opere di provenienza da ceti bassi restituiscono lo spaccato di una società che ricopre una più vasta gamma di persone. IVANGELI: importanza storica perché

Venivano da un contesto sociale rispetto agli aristocratici: visione dei provinciali nei confronti della gente comune.

PLOTINO: (filosofo III secolo) chiude la seconda sofistica e fonda nel neoplatonismo (Platone fonda la scuola filosofica del platonismo). Più grande filosofo della seconda sofistica, non ha scritto una riga (come Socrate) in particolare le Enneadi, ma le sue lezioni tenute a Roma sono trascritte da PORFIRIO, che ha per Plotino la stessa funzione che PLATONE ha avuto per SOCRATE (ha messo per iscritto i suoi insegnamenti). Con il pensiero che fa capo a Plotino arriva a compimento l'evoluzione della figura del sovrano:

Nel principato apparentemente le cose sono stabili, le evoluzioni coinvolgono anche il princeps nasce come primus inter pares ma evolve verso un'autorappresentazione come dominus et deus. C'è un'enorme distanza tra padrone e dio (dominus di servi) e principe (il primo tra i tutti). Nella tarda antichità viene recepito il

Il concetto di dominus et deus non può essere mantenuto per un impero divenuto cristiano (un imperatore non può definirsi deus, sarebbe blasfemia) ma non rinuncia al concetto, quindi diventa dominus gratia dei (per grazia di Dio sono dominus, la potestas ha derivazione divina).

Il processo di trascendenza dell'imperatore romano: da primo tra i pari a dio alla rinuncia del titolo di Dio. Eclissi dopo Tacito e ripresa solamente con Anniano Marcellino.

Nell'età imperiale abbiamo una grande pletora di autori che non sono ovviamente assolutamente poco importanti, ma diciamo che il mondo latino ha personalità di spicco nella letteratura greca.

Paragone con i promessi sposi di Manzoni che per parlare male degli austriaci parlava male degli spagnoli.

La historia augusta è una fonte per la tarda antichità ma la sua particolarità è che si occupa di biografie di imperatori di terzo e quarto secolo. Tanti elementi di quei secoli con ottica.

che si rivolge comunque al secolo a cui si riferisce veramente, ovvero il quinto secolo. Se una notizia sull'Historia Augusta e quella di Cassio Dione sono sostanzialmente diverse, bisogna sempre preferire la notizia di altri storici rispetto a quella della Historia Augusta. Ma quando l'Historia Augusta diventa l'unica fonte storica ampia, bisogna per forza fare riferimento a quella e in tal caso è molto difficile.

Historia Augusta - unica trattazione continua e ampia

Nuova moda di una letteratura storica abbreviata - i cosiddetti breviari. Il primo è Velleio Patercolo, vissuto sotto Tiberio, soli due libri della storia romana (il primo dalle origini fino a Cesare, il secondo dedicato a Cesare Augusto e Tiberio) - storia abbreviata. Poi nel quarto secolo sempre (sempre fonti tardo antiche con la stessa struttura dell'Historia Augusta) abbiamo i quattro epitomatori latini di quarto secolo. Aurelio Dittore (autore dei Cesari) Eutropio (autore di un breviario di storia romana), Festo (autore di un breviario di grammatica) e Paolo Orosio (autore di un breviario di storia universale).

Storia romana) un autore anonimo (che ha scritto la epitome decesaribus) e Floro (epitome). Sono vissuti tutti nella seconda metà del quarto secolo, ma la loro opera comunque abbraccia tutta l'età tardo antica e quindi anche il famoso terzo secolo così difficile. Questo per quanto riguarda la storiografia classica.

Però all'inizio dell'età tardo antica, primi decenni del quarto secolo. L'età inizia con le riforme dioclezionee-costantiniane. Dopo di allora abbiamo la tarda antichità, enorme struttura diversa dal precedente. Lo storico che ha eternato il nome di Costantino e vedremo nelle fonti tardo antiche. È Eusebio di Cesarea, attuale Tel Aviv, scrive la vita di Costantino, una biografia di un imperatore in greco [riguardo tutto]. Scrive anche per primo un'opera rivoluzionaria, la historia ecclesiastica, una storia della ecclesia cristiana. Scrive la storia del popolo cristiano, questo è l'oggetto.

Da quando comincia? Con la passione di Cristo fino alla pace costantiniana. Fino al famoso 313 editto di Milano che segna la fase in cui la storia tardo antica si sta creando. Il cristianesimo ha sempre maggior impatto fino a quando con Teodosio proclama il cristianesimo la religione di stato, di Roma. Questa opera ha delle caratteristiche particolari, per esempio rifiuta l'uso dei discorsi che nella storiografia classica (Tucidide, Erodoto, Livio, Dionigi) gli storiografi erano soliti mettere come espediente per spiegare al lettore e rendere l'opera più piacevole si immaginava un dialogo. Eusebio li rifiuta ma inserisce nel proprio resoconto documenti originali (per esempio gli atti dei concili) - modo molto più "moderno" di fare storia. Molto più vicino alla nostra sensibilità. Grande innovazione sul piano formale è proprio questa. Altra grande innovazione è il fatto che i primi libri di questa storia ecclesiastica interessano poco.lo storico romano, perché inizialmente il cristianesimo era un fenomeno troppo poco importante nella storia romana. Mano a mano che l'importanza e la diffusione del cristianesimo aumenta, aumenta anche la sua importanza e cresce sempre di più insieme al cristianesimo. Questo avviene appunto nel famoso terzo secolo. L'età imperiale è la fioritura più importante per la letteratura latina e greca. Petronio Seconda sofistica - fase ampia della letteratura greca (la prima è quella di gorgia leontini che finisce probabilmente con socrate) Movimento di tipo retorico, grandi retori che producono questo movimento. Storia Romana 21 Aprile IMPERATORI ROMANI: DA UOMINI A DEI Da Augusto a Diocleziano
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
155 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/03 Storia romana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cateprati26 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Gnoli Tommaso.