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TEST DESCRITTIVI
Si tratta dei test più complessi rispetto a quelli precedenti perché richiedono la presenza di un esperto.
L'analisi descrittiva è la procedura di descrizione delle caratteristiche organolettiche di un prodotto, generalmente nell'ordine in cui insorgono significa descrivere compiutamente e completamente un prodotto alimentare nell'ordine in cui si va ad esaminare (vista, udito, olfatto, gusto).
È una descrizione sensoriale totale, che comprende tutte le sensazioni che sono percepite quando il prodotto viene valutato (visive, uditive, olfattive, masticatorie ecc.) si tratta, quindi, di una descrizione complessa perché è necessario avere un vocabolario adeguato (è necessario addestramento per fare questo tipo di indagine - esperti).
La terminologia utilizzata per descrivere un prodotto deve essere semplice, facilmente comprensibile al fine di facilitare la comunicazione tra le diverse parti.
interessate e sufficientemente vasta da includere tutte le caratteristiche incontrate senza peraltro risultare di difficile utilizzo es: se si dice che all'interno di un prodotto si è sentito l'odore di banana, allora tutti capiranno. Se, invece, si dice che si è percepito un odore di acetato di isoamile, la maggior parte delle persone che sentiranno questa descrizione non capiranno qual è il tipo di odore anche se è stata detta la stessa cosa (odore di banana = odore di acetato di isoamile).
Quando si fa l'analisi descrittiva si usano dei DESCRITTORI SENSORIALI, quindi sostantivi, MAI aggettivi. Questi sostantivi spiegano quali sono le caratteristiche del prodotto che si sta analizzando.
I descrittori sensoriali devono rispondere ai seguenti 5 criteri (3 sono relativi al singolo descrittore, mentre gli ultimi 2 sono relativi all'insieme dei descrittori):
- pertinenti - si tratta della caratteristica più facile da utilizzare,
- specifici - deve essere chiaro e preciso,
- reproduttibili - deve essere possibile riprodurre la stessa descrizione in modo coerente,
- complementari - i descrittori devono coprire tutte le caratteristiche del prodotto,
- non ridondanti - i descrittori non devono sovrapporsi o ripetere le stesse informazioni.
Infatti il descrittore deve fare riferimento a quel determinato prodotto che si sta analizzando.
Precisi il descrittore sensoriale spesso viene utilizzato malamente. Essere preciso significa non dare adito a confusione e dubbi d'interpretazione (es: il descrittore "speziato" non è preciso così come "fruttato" - ricordano spezie e frutti, ma quali?).
Discriminanti devono differenziare fra un campione e l'altro (es: immaginare che diversi succhi di frutta abbiano la stessa concentrazione di zucchero, quindi il dolce, dato che è uguale per tutti, non sarebbe un descrittore sensoriale, ma semplicemente una caratteristica del prodotto).
Esaustivi devono descrivere in maniera compiuta il prodotto in esame. Da un punto di vista concettuale, una discussione si può considerare esaustiva, quando il rumore che viene portato da un ulteriore descrittore è superiore all'informazione che il
descrittore porta con sé. Ogni descrittore, infatti, porta con sé, da un lato, un'informazione, dall'altro, un rumore, ossia l'incertezza di quello che si sta affermando, ovvero del suo significato. Questi 2 fattori sono sempre presenti. Quando l'incertezza, cioè il rumore, è superiore all'informazione che il descrittore stesso porta, allora la descrizione è esaustiva, quindi l'ulteriore descrittore non serve più.
Non ridondanti: non si deve dire con 2 parole simili uno stesso concetto (es: panna e crema vogliono dire la stessa cosa, quindi sono ridondanti ed è necessario usarne uno dei 2).
Come si arriva ad una descrizione? Ci sono fondamentalmente 2 strade che possono essere usate singolarmente o contemporaneamente:
- utilizzare assaggiatori che uniscono descrittori che vengono poi discussi nell'ambito del panel e portano all'elenco dei descrittori
- si parte da descrittori che
Sono già stati riportati da altri, quindi si fa un lavoro bibliografico, lo si discute con i prodotti in esame e si arriva alla descrizione finale
Nell'ambito degli esami descrittivi esistono 2 test:
- esame descrittivo semplice
- esame descrittivo quantitativo
Esame descrittivo semplice
Definizione: esame che permette di ottenere una descrizione qualitativa delle singole proprietà che contribuiscono alla caratterizzazione globale di un prodotto
Applicazione:
- per descrivere un campione
- per selezionare, allenare o perfezionare gli assaggiatori
Assaggiatori per l'intensità:
- ≥ 5 assaggiatore professionale
- ≥ 5 assaggiatore scelti
Procedimento: dopo aver verificato che gli assaggiatori concordino sulle proprietà da valutare si presentano i campioni in un ordine prefissato. Ogni assaggiatore esamina ciascun campione ed annota le caratteristiche anche riprendendole da una lista fornita
Elaborazione: si raccolgono solo i
Si tratta di una descrizione qualitativa, quindi non si dà un valore numerico ad ogni singolo descrittore (es: si dice "molto" o "poco", ma non si tratta di valori quantitativi, ma aggettivazione che indicano una quantificazione non numerica e, quindi, non confrontabile).
Esistono 2 modalità per approcciarsi e, quindi, raccogliere i descrittori:
- Scheda descrittiva libera: bisogna essere allenati per compilare una scheda di questo genere. Questo approccio determina quello che gli psicologi chiamano "fobia del foglio bianco", cioè la paura che l'essere umano ha quando viene messo di fronte ad un foglio vuoto e deve compilarlo.
Queste non sono delle descrizioni corrette perché non rispondono ai prerequisiti fissati. La descrizione deve consentire alla stessa persona di percepire le stesse sensazioni che ha percepito l'assaggiatore. In questo modo si effettua una descrizione libera.
per facilitare la ricerca dell'assaggiatore. Ogni livello contiene una serie di descrittori correlati tra loro. La scheda a consenso è strutturata nel seguente modo: 1. Famiglie di descrittori: sono riportati tutti i descrittori già utilizzati e identificati da altri assaggiatori. Questa lista serve come riferimento per l'assaggiatore, che dovrà selezionare i descrittori da questa lista. 2. Descrittori liberi: in questa sezione l'assaggiatore può riportare ulteriori descrittori che non sono presenti nella lista delle famiglie. Questo spazio è importante perché l'assaggiatore potrebbe percepire sensazioni diverse e uniche. È importante notare che, se nella sezione dei descrittori liberi si rischia di avere pochi descrittori (a causa della paura di ripetere quelli già presenti), nella sezione delle famiglie si rischia di avere troppi descrittori a disposizione. In conclusione, la scheda a consenso offre una vasta gamma di descrittori divisi in famiglie e livelli di approfondimento per agevolare l'assaggiatore nella sua valutazione.ossia, se si è poco allenati, ci si può fermare ai primi livelli. Per ogni gruppo è sempre presente una casella vuota per dare modo all'assaggiatore di riportare altri descrittori. Qui è possibile vedere un primo esempio di raccolta di descrittori tramite la scheda a consenso. Si tratta della ruota degli aromi composta da 3 livelli concentrici sempre più complessi (all'esterno ci sono quelli più semplici). Gli esami descrittivi liberi portano ad una descrizione, cioè ad una o più frasi che descrivono il prodotto. Possono essere usate nella controetichetta di un vino, nella brochure pubblicitaria di un prodotto, ecc. Si tratta del primo livello degli esami descrittivi. Esiste un livello più alto rappresentato dagli esami descrittivi quantitativi e dai metodi per definire i profili sensoriali. Esame descrittivo quantitativo Definizione: esami che permettono di determinare in maniera riproducibile le proprietà.sensoriali di un prodotto mediante termini di un glossario prestabilito
Applicazione
- per studiare nuovi prodotti
- stabilire le differenze fra prodotti
- controllare la qualità
- fornire dati sensoriali da correlare a dati strumentali
- per selezionare, allenare o perfezionare gli assaggiatori
Assaggiatori per l'intensità
- ≥ 5 assaggiatore professionale
- ≥ 5 assaggiatore scelti
Procedimento: dopo aver verificato che gli assaggiatori concordino sulle proprietà da valutare si presentano i campioni in un ordine prefissato. Ogni assaggiatore assegna per ciascun campione e ciascuna proprietà un valore su di una scala di intensità
Elaborazione: si utilizzano tecniche uni- o multi-variate
Sui descrittori presenti nel glossario si deve dare una quantificazione. Si è giunti, quindi, alla QDA, ossia all'Analisi Quantitativa Descrittiva. Si tratta di un'analisi completa poiché è di tipo
descrittivo – quantitativo. È una tecnica estremamente complessa, ma allo stesso tempo potente ed efficace. Scelta dei descrittori Il primo problema è: quali sono i descrittori utili da utilizzare? Non esistono norme che spiegano come effettuare la selezione, ma viene lasciata in mano all’organizzatore dicendo di fare più analisi e tenere conto dei descrittori che sono stati citati più volte. Il problema, però, è che la legge non dice quante citazioni devono avere, quindi non è una soluzione. Una tecnica individuata dalle norme francesi di normalizzazione è quella di calcolare una media geometrica (MG) che è data dalla radice quadrata del prodotto fra la frequenza % delle citazioni e l’intensità % delle citazioni. ESEMPI Scala da 1 a 5, quindi viene chiesto all’assaggiatore non solo cosa percepisce, ma anche quanto ne percepisce. Egli deve aver subito una fase di addestramento preliminare. L’assaggiatore,quindi, dà un'intensità per ogni descrittore. Il massimo numero di citazioni possibili per ogni singola parola è dato dal prodotto fra i prodotti e gli assaggiatori. Il massimo dell'intensità è il prodotto tra i prodotti, il numero degli assaggiatori e il valore massimo dell'intensità. Dati i 2 limiti massimali di citazione ed intensità, è possibile calcolare il massimo della frequenza % delle citazioni e dell'intensità % delle citazioni. A questo punto si hanno delle medie geometriche che indicano quanto è importante un descrittore. Il problema di questo approccio è che è molto efficace, ma la normativa non dice qual è il valore limite sotto il quale un descrittore non deve essere più preso in considerazione, ma lascia al capo panel la decisione. Normalmente si trattengono massimo 12-15 descrittori perché poi su di essi deve essere fatta una successiva fase diaddestramento(se si tengono