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GRIGLIA DI ANALISI TESTUALE

Ambito denotativo realtà dell’area materiale del testo

Che contesto?

Che forma testuale? Connotativo- sintagmatico (operazione filologica)

Che significato? ambito connotativo paradigmatico (di fronte a due testi alloglotti occorre operare

una traduzione)

terenzio Varrone Contestualizzazione dell’autore Alcuni aspetti del Bios di Varrone non sono oziosi

alcuni dati che verranno messi in rilievo danno prova della svolta che la cultura romana ha avuto

nei confronti della filosofia greca, partendo dalla diffidenza nei confronti della delegazione di Atene

a cinquant’anni dopo come dimostra la biografia di Varrone adesione completa della filosofia greca

come fondamento dell’identikit di un uomo politico, di un magistrato ideale con un profilo

intellettuale adeguato, se no non si capisce perché nella generazione successiva a Lelio e

Scipione l’emiliano la generazione successiva produca tre uomini profondamente impregnati di

essa: Terenzio Varrone reatino, Cicerone e Lucrezia. quali sono gli elementi che hanno portato a

questo disgelo e ad un cambio di panorama così significativo? Cinquant'anni dopo il 155 a.C.

ovvero alla fine del II l’atteggiamento della cultura romana è molto mutato. Fondamentale è

Buildungsreise (viaggio di formazione che egli compie ad Atene per aumentare la sua competenza

filosofica) e la molto probabile fruizione da parte sua delle biblioteche filosofiche che si trovavano a

Roma. La sua vita di eccezionale da almeno tre punti di vista 1 Longevità egli vive quai 90 anni,

nasce nel 116 e muore del 27 a.C. in un periodo in cui l’aspettativa media di vita era quarant’anni,

per le donne ancora meno, 2 eccezionale per l’erudizione e la prolificità leteraria, dalle fonti antiche

sappiamo che scrisse un’ottantina di opere per un totale di 600 libri spaziando dall’agricoltura alla

filosofia, dalla filologia alla linguistica 3 Egli ebbe una straordinaria fortuna perché nell’epoca fra II

e I sec a.C. caratterizzata dalle guerre civili egli scelse sempre di stare dalla parte el perdente ed

egli riuscì ad avere salva la vita. Alle origini della sua carriera politica e militare fu villano e di fronte

alla vittoria del fronte mariano dovette riparare due anni ad Atene in esili, poi si schierò dalla parte

di Pompeo (egli proveniva dal ceto di possedenti terreni di Rieti e quindi sempre schierandosi dalla

parte della sua causa) Si salva rendendo i suoi eserciti in Spagna e gli dedicò le antiquitates così

ottenne il perdono di Cesare e divenne anche un collaboratore, un amicus casearis nel 44 si

schiera da parte del senato di Ottaviano in cui vige lo scontro fra i due eredi di Cesare, momento in

cui siglano un accordo momentaneo stilando liste di proscrizione, egli finì sulla lista nera di

Antonio, Ottaviano non intercedette oer lui, lo salvò l’aver dedicato un’opera letteraria, i logistoricif

(Dialogo storico-filosofici) a Furio Caleno molto vicino ad Antonio e intercede per lui.

Quanto al viaggio di formazione diciamo che dopo gli studi compiuti a Roma (aveva circa 20 anni

venne invitato dalla propria famiglia ad Atene andando a lezione dei filosofi greci)

Curriculum studiorum dei Romani (I romani non conoscevano la figura del maestro elementare

unico ma almeno tre che potevano lavorare in sinergia o uno successivamente all’altro 1litterator

insegnava a riconoscere le lettere e a leggere e a scrivere 2 calculator (insegnava rudimenti di

aritmetica) 3tachygraphus (insegnante di stenografia, un sistema per appuntare un testo mentre

chi produceva questo testo parlava in maniera veloce mentre costui parlava, ciò er particolarmente

comodo per chi doveva trascrivere in maniera fedele un’arringa) questi segni venivano incisi su

tavolette si cera morbida e graffiata con uno stilus. questi primi insegnanti avvenivano fra le mura

domestiche (poteva essere uno schiavo colto ad insegnare ciò) poi però si usciva dalle mura

domestiche quando lo decidevano i maestri e la famiglia (anche dopo un anno) poi si passava al

livello superiore, il grammatica docente di lingua latina che raffinava la lingua madre dell’allievo al

confronto con i testi letterari, oltre a nozioni grammatiche estraeva anche nozioni di storia, di

filosofia, di greco e poi c’era il livello più avanzato che era la scuola di retorica, si andava dal retore

che insegnava a parlare e ad argomentare in pubblico. Ciò che Varrone fa andando all’epicentro

della Filosofia greca equivale al master odierno e al grand tour ottocentesco. Quest’esperienza

non è un unicum, non riguarda solo Varrone, Cicerone che era un poco più giovane di lui, il loro

intimo amico Tito Pomponio attico, Decimo Bruto. La generazione di Varrone viene inviata dalle

proprie famiglie ad Atene. Varrone si era invaghito dello scolarcad della quinta Accademia di

matrice stoico- eclettica. Antioco di scalona, La durata di questo Tour poteva includere anche altre

mete. Per esempio Cicerone che aveva una voce flebile e con insufficienza respiratoria. I grandi

predicatori morivano tutti di angina pectoris, venne mandato a Rodi dove c’era una scuola oratorio

specializzata in correzione del timbro della voce, non è l’unica generazione, già qualcuno nella

generazione precedente qualcuno lungimirante aveva compiuto un’esperienza simile ad esempio

uno dei maestri di Cicerone Muoio Scevola l’augure che era stato uno dei più acclamati maestri di

diritto della generazione precedente di Cicerone. Ancora all’inizio del VI sec d.C. ancora c’era l’uso

di mandare qui i figli a completare la sua formazione 2 fruizione delle biblioteche filosofiche

romane. Marrone nella sua sterminata produzione mostra un certo interesse per le tematiche

filosofiche, ad accertarci degli indirizzi filosofici della cultura di Varrone c’è la testimonianza

Ciceroniana a cui egli dedica il primo libro degli academica posteriore (teorie accademiche

seconda edizione) che fa seguito ad altri due libri pubblicati nel 45 ovvero gli academica anteriora.

Il primo libro infatti si intitola Varro che è uno dei personaggi insieme ad Attico che dialogano negli

academica. Dialogano sul problema della conoscenza in cui Cicerone dimostra di aderire alle tesi

probabilistiche della cosiddetta nuova e quarta accademia. L’accademia è la scuola fondata da

Platone (IV sec. A.C.) quella platonica è storiograficamente designata come prima accademia, la

seconda è quella della generazione successiva fra IV e III sec a.C: che vede come scolara

arcesilao nota come accademia medioplatonica, poi la nuova o terza accademia, quella di

Carneade quella scettica. La quarta accademia a cui a livello ideologico è particolarmente

attaccato Cicerone è quella di Filone di tale accademia è quasi contemporanea alla quinta (è

avvenuto una sorta di scisma, accademia di Antioco di Ascalona. Cicerone fu compagno di scuola

di Varrone anche se più giovane di dieci anni. L’interesse filosofico documentato da Cicerone e

dalle opere di Varrone fanno intuire in lui un interesse per la tematica filosofica che rendeva

necessario l’abbeverarsi a delle fonti, dove trovava i libri di platone, di aristotele dei vinici che egli

dimostra di conoscere? Egli disponeva di una biblioteca privata molto consistente, lo giudichiamo

dal numero, dalla varietà delle opere ed era prassi comune che gli intellettuali del tempo

spendessero soldi per avere grandi biblioteche e di incrementarle. Per gli scritti filosofici è molto

probabile che lui come altri uomini di cultura come Cicerone e Catone Uticense si rivolgessero a

biblioteche private di uomini politici che avessero blblioteche con una sezione di libri filosofoici

importanti. Erano tre le biblioteche di questo tipo. 1 Lucio Emilio paolo che sconfisse nel 163 a.C

l’ultimo re macedone Perseo e trafugò portando a Roma la biblioteca dei Re Antigonidi, altra

biblioteca frutto di un bottino di guerra era quella di Silla frutto del saccheggio di Atene compieto ad

Atene nel’86 al termine della prima guerra contro Mitridate del Ponto. Atene è coinvolta e

saccheggiata in quanto alleata di Roma, si vendica espugnando Atene, mettendola a ferro e fuoco

e saccheggiandone le biblioteche e portandone a Roma un patrimonio preziosissimo come l’intera

biblioteca di Aristotele, con autografi di aristotele, i libri che gli erano appartenuti, e una messe di

opere filosofiche del peritato e di aristotele preziosissime 3 Biblioteca di Lucio Licitino Lucullo.

Negli academica priora sappiaimo che Cicerone frequentava frequentemente alla ricerca di

ispirazionee. Nel 65a.C. Lucullo al termine della terza e ultima guerra mitridatizza avrà sconfittato

Mitridate e ne aveva trafugato per intero la biblioteca che dalle fonti antiche sappiamo essere stata

molto ricca soprattutto di testi filosofici. Egli non è diventato proverbiale per la sua cultura ma per la

sua fama di Gourmeur e di Gourmand. Queste biblioteche private erano aperte agli amici e agli

amici degli amici. per avere una biblioteca pubblica a Roma dovremo attedere il 39 a.C. e la aprì il

cesariano Asinio Pollione il quale creerà una biblioteca greca e latina e l aprirà al pubblico,

compiendo un desiderio di Cesare il quale sognava di predisporre una biblioteca aperta a tutti.

Cesare aveva dato questo incarico proprio a Varrone.

Sature Menimpee si trattava di un’opera come gran parte delle opere Varroniane di un’opera

monumentale, constava di 150 libri, di essa ci rimangono 90 titoli e frammenti tutti giunti per

tradizione indiretta ovvero citati da altri autori per lo più tardi, ci sono giunti frammenti per un totale

di 600 versi, queste reliquie bastano per farci un’idea di alcuni caratteri salienti dell’opera. Il primo

carattere generale è l’essere cioè sintesi, punto di incontro fra due tradizioni, fra due mondi

culturali: La tradizione latina e la tradizione greca. Questa fusione è enunciata, è chiara già dal

titolo, Sature meninpeee il titolo lascia trasparire un’origine latina, la satura era considerata dai

romani un genere indigeno, non ereditato o raffinato dai Greci. Rif. Satura tora nostra l’aggettivo

Menippee rimanda alla tradizione culturale greca, rimanda alla tradizione cinica portata avanti dal

filosofo Menippom di Gadara. Si manifesta un intento programmatico : fare satura (tradizione

indigena) ma su questa innestare un filone di tradizione greca, questo innesto ben si adatta

all’attività venatoria vista dal punto di vista filellenicom e tipicamente romano. Due connotati

distinguono le sature Menippee 1 Irregolarità satirica 2 tono cinico Sono due caratteri l’uno di

marca latina mentre l’altro carattere rimanda al mondo greco.

Per quanto concerne il primo carattere dell’opera, l’irregolarità satirica Varrone come molto bene

Citroni si

Dettagli
A.A. 2015-2016
36 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher badblackmoon.77 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Rivoltella Massimo.