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CODICE

significato individuale ma per la relazione che hanno con gli altri segni. Fanno un ,

un insieme di corrispondenze, fissate per convenzioni, non abbiamo solo un elemento che si

correla a un altro ma abbiamo altri elementi che si collegano ad altri elementi. Insieme di

regole di interpretazione dei segni

qualcosa e qualcos’altro che fornisce le .

Esempio sono i segnali stradali e i suoi simboli, sono un sistema di corrispondenze perché

su un piano (X) abbiamo qualcosa che noi percepiamo (disegni sui segnali stradali), la sua

INSIEME MANIFESTANTE);

manifestazione grafica e fisica ( Il sistema associa a questo piano

INSIEME MANIFESTATO

l’insieme dei contenuti veicolati dai singoli segni, (y). Sono creati per

non creare ambiguità, a ciascuna manifestazione grafica deve corrispondere un solo senso.

I segnali stradali sono un sistema di segno e corrispondenze.

Se pensiamo alle lingue anche esse sono dei sistemi di segni, ciò che cambia rispetto ai

Piano

segnali stradali è che su un piano abbiamo una manifestazione di tipo acustico (

dell’espressione), manifestazione del

non visivo e dall’altra parte ho dei contenuti (

contenuto), ma non c’è un rapporto biunivoco tra i due piani, è diversa la relazione tra gli

elementi.

LE PROPRIETÀ DELLE LINGUE

→ : un segno è sempre BIPLANARE;

Il primo concetto riguarda il fatto che il segno linguistico è

composto di due piani, concetto (contenuto) e immagine acustica (espressione ). Immagine

acustica sembra quasi contraddittoria però Saussure utilizza questa parola in senso di

rappresentazione generale associata al concetto. L’immagine acustica non sono i suoni

associata a un concetto astratto

prodotti, esempio è la parola “Bene”, è ed è associata ad

una immagine acustica, nel momento in cui si dice ho realizzato la parola con una sequenza

La realizzazione fonetica è sempre concreta unica e irripetibile

di suoni. ; ma si riconduce a

una nostra rappresentazione acustica che dentro di noi rappresenta questa sequenza di

rappresentazione

suoni. Il piano dell’espressione non è un piano puramente concreto, è una

astratta.

→ RELAZIONE TRA IL MONDO E LA LINGUA, piano biplanare; � = arbor. Biplanarità ci

rifferiamoa. “il segno è una entità dotata di significato e significante

→ SAUSSURE dice ”; il significato fa

parte della lingua, il concetto fa parte del pensiero, entrambe si influenzano a vicenda; i

concetti non corrispondono obbligatoriamente ai significati. La parola significante

corrisponde all’immagine acustica, rimanda alla rappresentazione acustica dei suoni nel

caso dell’espressione verbale.

Segno linguistico Significante

= NEVE: = Neve (rappresentazione acustica della sequenza di

suoni quando concretamente produco un segno, precisa sequenza di classi di suoni);

Significato = ❄

Il segno è una entità astratta formata da due piani ugualmente astratti; Saussure dice

anche che il significante regola le possibili realizzazioni acustiche di un significato.

tutte le lingue del mondo si

● Una caratteristica ulteriore delle lingue naturali verbali è che

sviluppano attraverso la combinazione di un insieme molto limitato di elementi, FONEMI ,

sono gli elementi del significante , ne fanno parte. Non hanno un significato, ma la capacità

Questi elementi sono privi di significato singolarmente

di distinguere significati. , da sole

formare significati diversi.

non hanno un significato (“n” da sola), ma contribuiscono a

Quando si parla di fonema non si parla delle lettere, ad esempio il cinese non ha un sistema

alfabetico ma hanno un sistema fonologico, quindi del piano della produzione verbale non

della rappresentazione grafica che è tutt’altro rispetto al piano puramente fonetico.

Quindi il segno linguistico in linguistica è l’unione di due piani:

- IL SIGNIFICANTE, chiamato anche espressione, è il piano che regola quello che sarà il

piano percepibile

- IL SIGNIFICATO, chiamato anche contenuto, è la rappresentazione astratta dell’oggetto,

non materialmente percepibile.

l’ARBITRARIETÀ

● La seconda proprietà è , non ne esiste una, sono 4 in particolare.

primo tipo TRIANGOLO SEMIOTICO Charles

→ Il di arbitrarietà è rappresentata dal (di

Pierce), relazione che si instaura tra SEGNO e mondo esterno (REFERENTE).

rappresenta la

- In basso c’è la realtà esterna (IL REFERENTE), l’entità del mondo a cui si riferisce un

segno.

- Il segno è fatto di due elementi che vengono uniti, il significato e il significante

Rapporto tra segno e referente: A un primo livello, è arbitrario (= non motivato

naturalmente né logicamente; totalmente convenzionale) il rapporto o legame tra segno nel

suo complesso e referente (o designatum). Non c'è alcun legame naturale e concreto, di

derivazione dell'uno dall'altro, fra un elemento della realtà esterna e il segno a cui questo è

eventualmente associato.

Arbitrarietà nel senso di non motivazione = Un significante, attraverso la mediazione di un

significato con cui è associato e che esso veicola (e assieme al quale forma il segno), si

riferisce a un elemento della realtà esterna, extralinguistica, un referente. La parola sedia,

formata dalle due facce del significante, s-e-d-l-a, e del significato, "sedia", si riferisce

all'oggetto reale sedia, e lo identifica.

- Non è vero che ogni segno rimandi a un referente, alcune parole non corrispondono ad un

Non tutta la lingua è fatta per corrispondenze tra referente e segno

oggetto del mondo. .

la relazione che si stabilisce

- La prima forma di arbitrarietà si riferisce quindi al fatto che

tra referente e segno è ARBITRARIA (vediamo un gatto fisico, non per forza si deve

associare al segno “gatto”, nelle lingue diverse c’è una associazione diversa), quindi sono

dei rapporti arbitrari (diverse lingue del mondo si riferiscono diversamente).

secondo tipo la non motivazione nel rapporto tra significato e

→ Il di Arbitrarietà è

significante (mettiamo da parte il referente). Esempio è capire che il rapporto tra

determinati elementi cambiano, in latino la parte che si trova sopra il collo si chiamava

“caput, capo”, noi ora la chiamiamo “testa”. La parola capo continua ad esistere in italiano,

però non nella sua accezione primaria; nel passaggio dal latino all’italiano è successo che la

parola testa è stata presa a significare la parte superiore al collo. Testa era il coccio.

Il terzo tipo di arbitrarietà Arbitrarietà nell’organizzazione del significato.

→ = Intuizione

di Locke.

Quando parliamo di significato (contenuto interno nella nostra mente), abbiamo da una

Il

parte il pensiero e dall’altro il linguaggio che organizza e cristallizza il linguaggio.

significato è una entità linguistica interna non percepibile , oltre ad essere arbitrario il

è arbitrario anche il modo in cui tracciamo i confini del

rapporto con il significante

significato.

francese

- Il ha 3 segni (albre, bois, foret) che hanno il loro significato, a noi interessa cosa

“Albre”

evoca nella mente di un francofono: corrisponde a ciò che in italiano cambiamo

albero, ciò che cambia è il significante il significato però è uguale

, seppur in lingue diverse.

I segni in qualche modo corrispondono dal punto di vista del significato.

“Bois” 3 significati diversi, legno, bosco

- va a coprire ciò che in italiano è rappresentato da

e legna. In francese abbiamo una macro-classe; il modo in cui è organizzato il significato in

francese è diverso dall’italiano, più specifico rispetto al francese

- Invece “Forete” corrisponde a foresta, significato uguale. è arbitrario il modo in cui

Anche il significato da solo cambia a seconda delle diverse lingue,

ciascuna lingua ritaglia i limiti dei propri significati . Non c’è nessuna ragione naturale per

attribuire un confine di significato.

Il quarto tipo distinzione tra il piano fonetico e il piano fonologico

→ è legato alla . Il quarto

aspetto quindi è il discorso fatto sul piano del significante, ORGANIZZAZIONE DEL

SIGNIFICANTE, ignoriamo il contenuto e andiamo sul piano che governa le realizzazioni

concrete, ovvero le classi di suoni.

Organizzazione del significante: “canto”, “incontro” “non”.

facciamo l’esempio di e Cosa c’è

n

in comune tra questi 3 segni? Nel significante in comune hanno un suono “ ”, c’è una

classe di realizzazioni diverse. sin”

Riconosciamo che è la stessa classe. In inglese se dico “

“sing”,

o sono 3 suoni uguali, la “n” non è la stessa.

sono organizzati diversamente nelle lingue

Vuol dire che i significanti, che sono classi,

diverse. Per noi una lettera è uguale seppur hanno una produzione diversa “n” dietro i

denti, “n” più dietro.

Quindi anche l’organizzazione del significante è arbitraria, non è motivata . Organizzato

arbitrariamente perché c’è una entità concreta nel piano dei sensi, suono è una entità

materiale, una realizzazione concreta, misurabile del nostro apparato fono-articolatorio. C’è

uno scarto tra piano del significante e suoni concreti, nella nostra mente li raccogliamo in

classi.

Piano del Contenuto = significato (componente astratta), senso (componente concreta)

Piano dell’Espressione = il significante (piano astratto) e la fonia/suono (piano concreto)

- Quando parliamo di arbitrarietà dobbiamo ricordare che esistono forme all’interno delle

relativamente fenomeni di iconicità o limitazione

lingue storico-naturali che sono arbitrarie,

della arbitrarietà. Rimangono arbitrarie ma hanno una componente motivata: il primo

onomatopee,

esempio sono le i versi degli animali (miao), cercano di assomigliare

all’oggetto rappresentato. Forme arbitrarie limitate, in diverse lingue si dice meow.

ideofoni modo

Gli sono simili alle onomatopee ma sono prodotti da oggetti (toc toc, boom),

di rappresentare il suono in modo più somigliante .

terza proprietà DOPPIA ARTICOLAZIONE Martinet

● La è la : attribuita a (allievo di

Saussure). È un meccanismo di funzionamento di tutte le lingue storico naturali, tutte le

lingue verbali possono essere analizzate da due punti di vista, articolate o segmentate in

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
10 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher annaaldrov di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Chiari Isabella.