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(SMA).
Sono le emittenti televisive e i produttori di opere cinematografiche a decidere come e quando interrompere
con la pubblicità i programmi trasmessi gratuitamente dalla televisione (autoregolamentazione). Però i film, i
programmi per i bambini, i programmi di attualità e i notiziari potranno essere interrotti da annunci pubblicitari
non più di una volta ogni 30 minuti.
Resta unicamente il tetto orario del 20% per gli spot pubblicitari + televendite.
Per quanto riguarda la promozione del pluralismo dei media, la proposta prevede tre tipi di misure:
L’obbligo per ogni Stato membro di garantire l’indipendenza dell’autorità di regolamentazione
1. nazionale incaricata dell’attuazione delle disposizioni della direttiva;
2. Il diritto per gli organismi di radiodiffusione televisiva di utilizzare, per gli eventi di grande
interesse sociale, brevi estratti di cronaca di prodotti in altri paesi a condizioni non discriminatorie;
3. La promozione di contenuti prodotti da società di produzione audiovisiva.
–
La direttiva SMAV 2 2010/13/UE
Gli stati membri possono prendere misure volte a garantire che taluni eventi di particolare rilevanza per la
società non possono essere ritrasmessi in esclusiva, in maniera tale da escludere una parte importante del
pubblico di uno Stato membro. Ogni Stato membro può stabilire una lista di questi eventi e le modalità di
attuazione.
Gli Stati membri non devono ostacolare la ritrasmissione dei servizi di media audiovisivi provenienti da altri
Stati membri, a meno che le trasmissioni televisive contengano programmi con violenza gratuita o scene
pornografiche che possono urtare la sensibilità dei minori.
Ogni stato membro può fare una lista di trasmissioni che non possono essere oggetto di televisioni la cui visione
di debba pagare. Ogni evento può essere acquistato e trasmesso e ogni stato può fare una lista dei programmi
che non possono essere fatti oggetto di televisioni non in chiaro (es. partite della nazionale di calcio, Sanremo).
sono programmi che spetta a tutti vedere dicono gli stati membri. Ogni stato fissa dei limiti, c’è un mercato
Ci
su tutto ma non su determinati eventi.
TUSMAR (testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, d.lgs. 44/2010)
Per adempire ai principi delle direttive, il Governo approva il Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi
e Radiofonici, intervenendo sul precedente Testo Unico della Radiotelevisione.
La novità più importante è che si classificano i servizi media audiovisivi in lineari e non lineari. Lineari, forniti
indipendentemente dalla modalità trasmissiva per la visione simultanea di programmi sulla base di un
palinsesto di programmi. Servizi non lineari, forniti indipendentemente dalla modalità trasmissiva, per la
visione di programmi al momento scelto dall’utente e su sua richiesta, sulla base di un catalogo di
programmi di organizzazione dal fornitore di servivi di media (Netflix).
di media audiovisivo i servizi prestali nell’esercizio di attività non
Sono esclusi dalla nozione di servizio
economiche come i siti internet privati e di servizi consistenti nella fornitura o distribuzione di contenuti
nell’ambito della comunità di interesse.
audiovisivi generati da utenti privati a fini di condivisione o di scambio
I soggetti del sistema
La tripartizione operatore di rete, fornitore di contenuti, fornitore di servizi interattivi o di servizi di accesso
condizionato, è stata sostituita da quella di
Operatore di rete: titolari del diritto di installazione, esercizio e fornitura di una rete di comunicazione
elettronica su frequenze terrestri in tecnica digitale, via cavo o via satellite, e di impianti di messa in
onda.
Fornitore di servizi di media: persone fisiche o giuridiche cui è riconducibile la responsabilità
editoriale della scelta del contenuto audiovisivo del servizio di media audiovisivo e che ne determinano
le modalità di organizzazione in un palinsesto cronologico, nel caso delle radiodiffusioni televisive e
radiofoniche, o in un catalogo, nel caso dei servizi di media audiovisivi a richiesta (possono coincidere
però due società diverse).
Operatore di rete e fornitore di servizi media possono coincidere nel medesimo soggetto, ma con clausole a
garanzia del pluralismo e della concorrenza:
Previsione di titoli abilitativi distinti
Obbligo di separazione contabile
Obbligo di separazione societaria
Obbligo di discriminazione e, per gli operatori di rete, di garantire parità di accesso
Obbligo per i concessionari di trasmettere gli stessi contenuti in tutto il territorio (nazionale o locale)
per cui si ha la concessione.
Ai sensi dell’articolo 25 del Codice delle comunicazioni elettroniche è prevista:
L’autorizzazione del Ministero per lo sviluppo
a) economico
Operatore di rete
Fornitore di servizi interattivi associati
Fornitore di servizi di accesso condizionato, compresa la pay per view, su frequenze terrestri in tecnica
digitale, via cavo o via satellite
Fornitura di contenuti audiovisivi e di dati destinati alla diffusione in tecnica digitale su frequenze
terrestri per la presentazione di servizi di media audiovisivi lineari o radiofonici via cavo
L’autorizzazione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazione
b)
La presentazione dei servizi di media audiovisivi lineari o radiofonici su altri mezzi di comunicazione
elettronica (es. il satellite)
Per fare televisione esistono titoli abilitativo diversi: 1. Il ministero per lo sviluppo economico autorizza gli
operatori di rete, fornitore di servizi interattivi associati, fornitore di servizi di accesso condizionato, compresa
la pay per view, su frequenze terrestri in tecnica digitale, via cavo o via satellite.
chiede all’esame
I principi fondamentali (art. 3 TUSMAR)
Sono principi fondamentali del sistema dei M.A.R.
La garanzia della libertà e del pluralismo dei mezzi di radiotelevisiva
La tutela della libertà di espressione di ogni individuo, inclusa la libertà di opinione e quella di ricevere
o di comunicare o idee senza limiti di frontiere
L’obiettività, la completezza, la lealtà e l’imparzialità dell’informazione
La tutela dei diritti d’autore e di proprietà intellettuale
L’apertura alle diverse opinioni e tendenze politiche, sociali e religiose
La salvaguardia delle diversità etniche e del patrimonio artistico e ambientale, a livello nazionale e
locale, nel rispetto libertà e dei diritti, in particolare della dignità della persona, promozione e tutela
del benessere, della salute e sviluppo fisico, psichico e morale del minore
I principi di garanzia degli utenti (art.4 TUSMAR)
L’accesso dell’utente, secondo criteri di non discriminazione, ad un’ampia varietà di informazioni e
di contenuti offerti da una pluralità di operatori nazionali e locali;
La diffusione di un congruo numero di programmi radiotelevisivi nazionali e locali in chiaro,
garantendo l’adeguata copertura del territorio nazionale e locale;
La trasmissione di programmi che rispettino i diritti fondamentali della persona;
Trattamento dei dati personali delle persone fisiche e degli enti del settore radiotelevisivo effettuato
nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità umana, con particolare
alla riservatezza e all’identità personale.
riferimento
I principi generali dell’informazione (art. 7 TUSMAR)
L’attività di informazione mediante servizio di media audiovisivo o radiofonico costituisce un servizio di
interesse generale ed è improntata ai seguenti principi:
La presentazione veritiera dei fatti e degli avvenimenti, in modo tale da favorire la libera formazione
delle opinioni, comunque non consentendo la sponsorizzazione dei notiziari;
La trasmissione quotidiana di telegiornali o giornali radio da parte dei soggetto abitati a fornire
contenuti in ambito nazionale o locale su frequenze terrestri;
L’accesso di tutti i soggetti politici alle trasmissioni di informazione e di propaganda elettorale e
politica in condizioni di parità di trattamento e di imparzialità, nelle forme e secondo modalità indicate
dalla legge;
La trasmissione dei comunicati e delle dichiarazioni ufficiali degli organi costituzionali indicati dalla
legge;
L’assoluto divieto di utilizzare metodologie e tecniche capaci di manipolare in maniera non
riconoscibile allo spettatore il contenuto.
Il limite antitrust di carattere generale (art.43 commi 9-11 del TUSMAR)
Fermo restando il divieto di costituzione di posizioni domanti dei singoli mercati che compongono il SIC (cui
si aggiunta la pubblicità on line), i soggetti tenuti all’iscrizione nel ROC, non possono né direttamente, né
attraverso soggetti controllati o collegati, conseguire ricavi superiori al 20% dei ricavi complessivi del SIC,
e cioè:
del servizio pubblico radiotelevisivo al netto dei diritti dell’erario qualsiasi forma di
Finanziamento
pubblicità comprese televendite, sponsorizzazioni
Attività di diffusione del prodotto realizzata al punto vendita con esclusione di azione sui prezzi
Convezioni con soggetti pubblici a carattere continuativo
Provvidenze pubbliche erogate direttamente ai soggetti esercenti le attività del SIC
Offerte televisive a pagamento
Abbonamenti/vendita di quotidiani e periodici inclusi prodotti librari e fonografici commercializzati
in allegato
Agenzie di stampa a carattere nazionale
Editoria elettronica e annuaristica anche per il tramite di Internet
Utilizzazione delle opere cinematografiche
Diritti secondari e produzione audiovisiva europea
dell’art. 44 del Testo Unico), ai produttori
In precedenza (comma 4 indipendenti dovevano essere attribuite
quote di diritti residuali, spettanti ai produttori indipendenti trascorso il limite temporale di utilizzazione
televisiva.
La nozione di diritto residuale è sostituita con quella di diritto secondario, che il fornitore di servizi di media
deve riconoscere al produttore indipendente, sulla base di regolamento dell’Autorità che stabilisce i criteri per
la limitazione temporale di utilizzo dei diritti secondari acquisiti dai fornitori di servizi, in misura proporzionale
comunque connessa alla partecipazione finanziaria delle fasi di sviluppo e realizzazione all’opera da parte
e
dei produttori indipendenti.
Il problema degli OTT
AGCOM definisce OTT “imprese prive di una propria infra-struttura e che in tal senso agiscono al di sopra
e che “forniscono, attraverso le reti IP, servizi, contenuti e applicazioni (…)
delle reti, da cui Over-The