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PROBLEMI DI NORME = NON RISOLVIBILI, INELIMINABILI
Vaghezza delle norme
Tra i principali problemi ineliminabili delle norme possiamo individuare la : la
vaghezza delle norme si può ridurre, ma non eliminare: lo si può fare ad esempio attraverso
un’interpretazione correttiva:
- Estensiva (che include) o
- Restrittiva (che esclude). Clausole Generali
Altro naturale frutto della vaghezza sono le c.d. : termini che esprimono o
presuppongono valutazioni (danno ingiusto, buona fede, normale diligenza, buon padre di famiglia, atti che
offendo il pudore, ecc.). tali clausole si possono interpretare facendo appello alla morale sociale (non facile,
spesso si cade in generalizzazione e non va bene) oppure facendo appello ad un personale giudizio di
valore.
Antinomie Paradosso di Russel
Le antinomie nascono dal [l'insieme di tutti gli insiemi che non appartengono a sé
stessi appartiene a sé stesso se e solo se non appartiene a sé stesso]. Si tratta più propriamente di
un'antinomia che di un paradosso: un paradosso è una conclusione logica e non contraddittoria che si
scontra con il nostro modo abituale di vedere le cose, mentre un'antinomia è una proposizione che risulta
autocontraddittoria sia nel caso che sia vera, sia nel caso che sia falsa. In modo più semplice, l’antinomia
congiunzione di due enunciati contraddittori
può essere definita come la tra loro [es. piove e non
piove]. alla stessa fattispecie sono connesse due
In ambito giuridico si ha un’antinomia allorquando
conseguenze giuridiche incompatibili (p -> q) ˄ (p -> ¬q)
{ }.
Le modalità deontiche
Modalità Deontiche Massimali
Le seguenti sono dette e P = permesso.
Pp
Obbligatorio: Op = Pp
Pp p
Vietato: Vp = P
Facoltativo: Fp = Pp Pp
Classificazione delle antinomie in base alla sovrapposizione dell’antecedente
TOTALI
- [Totali-Totali, denominate così da A. Ross]: Identica fattispecie/antecedente = soluzioni
incompatibili es. (C Op) (C Vp).
PARZIALI UNILATERALI
- [Totali-Parziali]: l’antecedente della seconda norma è più specifico,
include (lex spacialis derogat lex generali) es. (C Op) (C S Vp).
PARZIALI BILATERALI
- [Parziali-Parziali]: solo parzialmente coincidenti es. (C R Op) (C S
Vp) dove C = vendita, R = vini stranieri, S= vini d.o.c. ----- l’antinomia sarà la vendita di vini
stranieri d.o.c. [C R S].
Modi di soluzione delle antinomie
Criterio cronologico : lex posteriori ABROGA lex priori. Abrogare significa espellere
dall’ordinamento.
Criterio gerarchico : lex superiori RENDE INVALIDA lex inferiori. Invalidare significa non
concedere validità.
Criterio di specialità : lex speciali DEROGA lex generali. Derogare significa fare eccezione.
Antinomie sui criteri per risolvere le antinomie
Può accadere, purtroppo, che vi siano antinomie sui criteri che si utilizzano per risolvere le antinomie.
Vediamo i principali conflitti e concorrenza:
CONFLITTO Cronologico vs. Gerarchico CONCORRENZA Cronologico vs. Gerarchico
CONFLITTO Cronologico vs. Specialità CONCORRENZA Cronologico vs. Specialità
CONFLITTO Gerarchico vs. Specialità CONCORRENZA Gerarchico vs. Specialità
Livello gerarchico 1: Na (Generica) Livello gerarchico 1: Na (Speciale)
Livello gerarchico 2: Nb (Speciale) Livello gerarchico 2: Nb (Generica)
Prevale il criterio gerarchico, e la norma speciale a) Se si sceglie il criterio di specialità, la
norma Nb è meramente disapplicata
è invalida. b) Se si sceglie il criterio gerarchico, Nb è
invalida
LEZIONE 3
Modello per i sistemi normativi
Negli anni ’70 nasce un modello per i sistemi normativi, con finalità pratiche (non solo teoriche), in ambito
di completezza dell’ordinamento. Nasce con l’intento di verificare la presenza di lacune rispetto a
determinati settori, a casi specifici, che il giurista potrebbe voler prendere in esame. Il modello si compone
di diversi elementi:
Proprietà Rilevanti
UPR = Universo della , quelle proprietà che sono desunte da una certa norma.
Casi, delle fattispecie
UC = Universo dei ; ossia di tutte le combinazioni possibili delle proprietà
rilevanti.
Soluzioni
US = Universo delle , è l’insieme delle soluzioni connesse ai casi.
caso del c.d. Acquisto a Non Domino
Per fare un esempio di sistema normativo prendiamo il , ossia l’art.
1153 c.c. sugli effetti dell’acquisto del possesso (“ Colui al quale sono alienati beni mobili da parte di chi non ne è
PS BFAcquirente
proprietario, ne acquista la proprietà mediante il possesso [ ] purché sia in buona fede [ ] al
TI ”). In questo caso il sistema
momento della consegna e sussista un titolo idoneo [ ] al trasferimento della proprietà
normativo si presenterebbe così scehmatizzato:
UPR = PS + BFA + TI.
UC = tutte le possibili combinazioni derivanti dalla presenza di uno o più delle seguenti
combinazioni: assenza di possesso, mala fede, titolo inidoneo. L’universo dei casi può essere
rappresentato da una tabella in cui PS, BFA, TI vadano a formare combinazioni intrecciandosi.
US = Acquisto della proprietà ossia la Facoltà di restituire il bene (FR).
In forma logica infatti, l’art. 1153 c.c. può rappresentarsi come #1 N1: PS ^ BFA ^ TI FR oppure anche
PS BFA TI
come #2 N2: OR, dove OR = OBBLIGO di restituire? Ossia, possiamo desumere
dall’articolo una norma che ci dica che in presenza congiunta di Possesso + Buona fede + Titolo idoneo vi sia
una mera facoltà di restituzione, perché l’acquisto è garantito; d’altro canto, qualora manchi anche solo
uno dei requisiti di cui all’art. 1153 cc. Ne dobbiamo far nascere un obbligo restitutorio? Sì, ed infatti in
qualunque situazione diversa dal caso #1 ne nascerà un OR, nel caso #1 invece vi sarà una semplice FR.
Sistema normativo di Riggs
Prendendo ad esempio il caso del nipote impaziente, impaziente di succedere al nonno in un’epoca in cui
non erano previsti particolari criteri di indegnità a succedere, e assumendo come W = Testamento valido e
O = Omicidio e a = obbligo di assegnazione dell’eredità, esaminiamo il caso come segue, valutando le
norme di cui siamo a conoscenza:
N1 = W Oa (SE testamento valido, ALLORA obbligatorio assegnare l’eredità).
N2 = H Oa (SE l’omicidio del de cuius avviene per mano dell’erede, ALLORA obbligatorio NON
assegnare l’eredità). [tale norma si desume dal principio secondo cui non si può trarre vantaggio
da un crimine].
W
N3 = Oa (SE non v’è testamento valido, ALLORA obbligatorio NON assegnare l’’eredità).
completezza coerenza
Oltre alla , è necessario valutare anche la dell’ordinamento. Il sistema normativo di
Riggs si presenta così:
Con questo modello si è trattato di Lacune normative combinatorie, introduciamo una distinzione però:
Lacune Normative : ossia quando manca la disciplina normativa di una data fattispecie.
o Combinatorie: nascono dalla combinazione di norme.
o Assolute.
Lacune assiologiche : presuppongono l’esistenza di lacune normative e si presentano in presenza
di norme ma NON soddisfacenti (es. con l’avvento della luce elettrica, o molestie telefoniche,
ecc.).
o Soggettive: “secondo me dovremmo modificare la legge, integrare questa o quella
fattispecie, ecc.”
o Comparative: lacune interne al sistema, che nascono dal confronto, dalla comparazione di
due livelli normativi interni.
Tesi della Necessaria Completezza (TNC)
La TNC deriva da tre principi:
Inevitabilità della decisione
1. (divieto di non liquet).
Motivazione
2. Obbligo di .
Legalità
3. Principio di . Principio di
Questi principi, congiuntamente considerati, implicano la TNC. Primo fondamento è il c.d.
Permissione tutto ciò che non è espressamente vietato è permesso
“ ”, che può essere
inteso come un enunciato:
- Prescrittivo.
- Descrittivo sintetico: ossia descrittivo del diritto vigente, quindi permesso in senso forte.
- Analitico: permesso in senso debole, che definisce e basta un concetto.
Secondo fondamento è lo spazio vuoto di diritto, che nasce da due presupposti filosofico-giuridici:
1. In natura gli uomini nascono e sono liberi, nel senso che possono fare quello che vogliono, tutto è
permesso, e
2. Il diritto è un insieme di norme imperative che limitano tale libertà naturale.
L’interpretazione può evitare/creare i difetti sistemici, ma
, al netto del discorso, al tempo stesso
NON può risolverli .
Il prodotto dell’interpretazione
L’interpretazione conduce sostanzialmente a due prodotti:
Enunciati interpretativi
1. e
Norme
2. (ossia i significati delle disposizioni normative).
Per quanto riguarda gli enunciati interpretativi, come già precedentemente visto, occorre operare ben due
distinzioni:
- In astratto: attribuire significato alle fonti.
Enunciati Sussuntivi
- In concreto: sono i c.d. , ossia derivanti da sussunzione, ossia la collocazione
di in caso concreto nella sua fattispecie astratta corrispondente. La Sussunzione può essere
distinta a sua volta in sussunzione individuale (dal caso individuale lo si qualifica in una fattispecie)
e sussunzione generica (qualificazione di una sottoclasse in una classe più generale, come ad es. il
furto di energia elettrica -> furto di beni mobili).
- Interpretazione cognitiva (“la cornice”): censisce, enumera TUTTE le possibili soluzioni, i possibili
significati.
- Interpretazione decisoria:
o Standard: attribuisce ad una fonte normativa uno dei significati INTERNI alla cornice.
o Creativa: attribuisce ad una fonte normativa uno dei significati ESTERNI alla cornice.
Amplia la cornice.
interpretazione letterale
Trattando dell’ poi, possiamo trovare un’interpretazione:
- Prime facie: prima interpretazione, prima impressione.
- Acontestuale: fuori da ogni contesto.
- Dichiarativa: interpretazione che non modifica, “oggettiva”, “acontestuale”. Attribuisce al testo il
Interpretazione Correttiva
suo significato “intrinseco”, senza alterarlo. Può contrapporsi all’
Restrittiva (dissocia due casi) o Estensiva (eguaglia due casi).
Da ora in poi esamineremo le principali famiglie di argomenti interpretativi che sono:
- Argomenti testuali.
- Argomenti intenzionalisti