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Pensiero di Empedocle sulla metafisica di Aristotele
XXI)36. queste rocce non erano ancora franate.
37. Ma franarono poco dopo, se non sbaglio,
38. quando la sozza valle infernale fu scossa dal terremoto provocato dalla morte di colui
che sarebbe 63
39. sceso a togliere a Lucifero un gran numero di anime, che si trovavano nel Limbo (il
cerchio superno)la profonda valle sozza dell'inferno
40. che io pensai che l'universo
41. fu scossa da un terremoto così violento
percepisce la potenza della virtù creativa per eccellenza cioè l'amore,
42. amore per cui
alcuni filosofi pensano
43. che il mondo fu di nuovo trasformato in caos (tutti gli elementi periodicamente
producono il caos che va ad annullare l'ordine del cosmo),
entrano in concordia tra loro
44. e questa parete rocciosa,
qui e anche in altri punti, franò anch'essa.
45.Pensiero di Empedocle sulla metafisica di Aristotele
Empedocle è stato un filosofo e politico siceliota, vissuto circa nel 492 a.C. ad Agrigento.
Riteneva che il mondo si
reggesse per la discordia degli atomi, di cui è composto; cessando la discordia e risolvendosi il tutto in concordia (sentisse amor), il mondo sarebbe tornato al primitivo caos.
Analizzando le radici delle cose (i quattro elementi fondamentali) notò che le cose stesse si fra di loro, per una forza "l'amore", che le spinge le une verso le altre, e nelle uniscono "l'odio".
Stesse sostanze vi è un movimento di dissociazione. La natura è soggetta ai due principi di unificazione e di separazione causati dallo amore e dall'odio: così in ogni periodo si ha una genesi e una distribuzione (E. Bignogne, Empedocle, Torino 1916).
Sappiamo per certo che Dante conobbe la metafisica di Aristotele.
46. Ma adesso concentra il tuo sguardo in basso:
47. poiché ci stiamo avvicinando al fiume di sangue bollente nel quale sono immersi coloro che fecero violenza contro il prossimo"
48. Oh cieca cupidigia
49. insano desiderio di
Possesso che porta a fare atti violenti contro il) e insensata (folle) iracondia, prossimo50. che nella breve vita tanto ci sproni, e poi nell'eternità51. (dopo la morte) ci bagni nel rosso fiume bollente con tanta angoscia!52. Io vidi la riviera del Flegetonte disposta ad arco circolare,53. tale da abbracciare il ripiano del cerchio VII (dei violenti),54. secondo quanto aveva già spiegato la mia guida, Virgilio; 6455. e tra i piedi del monte e il fiume,56. correvano i Centauri in ordinata schiera (in traccia), armati di saette,57. come facevano nel mondo quando erano soliti andare a caccia.
Il Flegetonte
Il Flegetonte è uno dei fiumi che scorrono nell'oltretomba nella mitologia greca, il suo nome significa "fiume del fuoco". È un fiume di sangue bollente ed è il terzo dei fiumi dell'Inferno. Il Flegetonte (dopo Acheronte e dopo lo Stige). Si trova in:
- Inferno XII - v. 124-132 attraversa il girone dei violenti contro il prossimo,
Che visono immersi i violenti verso il prossimo (tiranni, omicidi, predoni e ladroni) inmisura diversa a seconda della gravità del peccato commesso. A sorvegliarli ci sono icentauri, armati di arco e frecce, che saettano i dannati che emergono più del dovutodal sangue
→Inferno XIV - v. 11 gira attorno alla selva dei suicidi
→Inferno XIV - v. 76-84, Inferno XV - v. 1-3 riemerge nel girone dei violenti controDio , dove esala un vapore che spegne la pioggia di fuoco che cade sui dannati
→91-105 → precipita con fragore nel cerchio sottostanteInferno XVI v.
Altri esempi di citazione del flegetonte in letteratura sono:
→Fedone (uno dei dialoghi di Platone) - Platone lo descrive come un fiume di fuocoardente sono immersi, come supplizio, i parricidi e i matricidi.
→Metamorfosi - Ovidio Ascalafo viene asperso con l'acqua del Flegetonte etrasformato in un gufo come punizione per aver condannato, con la sua delazione,Proserpina a rimanere
per sempre nel regno dei morti.● → come fiume di fuocoOdissea - Omero● flammis ambit torrentibus omnes / Tartareus Phlegethon”→ “rapidusEneide - Virgilio(VI 550-551)● → come un fiume di fuocoTebaide - StazioDante fu il primo a descriverlo come un fiume di sangue e non di fuoco, si crede lo abbia fattotenendo presente:● → che in vendetta del tanto sangue sparso da Ciro, immerse lastoria della regina Tamirisua testa mozzata in un otre pieno di sangue umano● II v. 5 → ricorda unaGiovanni Pascoli / Seneca - Ira fossa piena di sangue in cui diedespettacolo Annibale58. Vedendomi scendere verso il fiume, tutti i Centauri si fermarono59. e dalla loro schiera se ne distaccano tre,tutti e tre impugnando l’arco con le frecce già pronte per essere scagliate;60. da lontano ci apostrofò gridando: “A quale61. uno di loro (Nesso) tipo di pena 6562. siete destinati voi che scendete la ripa del cerchio?63. Ditecelo da costì
dove vi trovate, prima di continuare a scendere: se non lo farete, tirerò con l'arco".66I centauri
Queste creature sono sempre presentate con le caratteristiche proprie di entrambe le nature, quella di uomo e quella di bestia: quindi come esseri dal carattere irascibile e dall'indole violenta, ma anche profondamente saggi.
Origini dei centauri
Secondo il mito, Issione, re dei Lapiti (popolo leggendario della Tessaglia), si unì con Nefele, una donna che Zeus aveva creato da una nuvola, generò un essere deforme, Centauro.
Centauro, a sua volta, si accoppiò con le cavalle del Monte Pelio e da quelle unioni prese vita una razza di creature ibride, i Centauri, appunto metà uomini (nella parte superiore del corpo) e metà cavalli (nella parte inferiore del corpo).
Nefele è anche la moglie di Atamante. Lo scrive anche Boccaccio "Athamas Attenzione: uxorem", altri come Ovidio dicono si tratti invece di Ino.habuit Neyphilem
centauri derivati da Centauro nominati nella commedia sono:- inNesso Inferno XII v. 67-69 Dantericorda i fatti che resero famoso Nesso.
- Il centauro Nesso aveva il compito ditraghettare i viaggiatori sul dorso dauna sponda all'altra del fiume Eveno.
- Un giorno, giunsero sulla riva del fiumeDeianira e il marito Ercole, Nesso fupreso da un amore folle e improvvisoper Deianira tanto che quando ladonna fu sul suo dorso tentò di rapirla,ma Ercole lo raggiunse e lo ferì amorte con le frecce avvelenate del suoarco.
- Nesso in fin di vita donò lapropria camicia intrisa di sangue aDeianira dicendole che un giornoErcole si sarebbe invaghito di un'altra donna, ma che sarebbe tornato da lei seavesse indossato quella camicia, quando Ercole si innamorò di Lola, Deianira glifece mettere l'indumento, che era però avvelenato e fece impazzire e morire Ercole,questa fu la vendetta di Nesso.
- Bisogna precisare che non tutti i Centauridiscendevano
centauro Eurizione tenta di stuprare la stessa Ippodamia; i centauri che erano con lui tentarono di fare la stessa cosa sulle altre donne presenti alla festa. Teseo, che era amico di Piritoo (lo stesso Teseo uccide il minotauro) interviene: scoppia una battaglia. I centauri alla fine sono sconfitti.
Le fonti dicono anche che a differenza di molti centauri, Folo era saggio, ospitale (suo ospite fu anche Ercole) e dai comportamenti civili, nonché dedito allo studio delle stelle e della medicina, e che dunque quello delle nozze di Piritoo fu solo un episodio isolato.
Altri esempi in letteratura:
- Luciano di Samosata - Le storie vere: racconta alcune imprese dei centauri a cui dette il nome di Nefelocentauri (metà uomini e metà nuvole)
- Niccolò Machiavelli - Il principe: descrive la figura, il profilo
personologicodell'uomo che deve ricoprire posti di comando,all'interno di questo capitolo parlaspecificatamente dei centauri in rapporto alcomportamento che il principe deve avere, ilprincipe deve essere infatti in grado di usare 68quando è opportuno la legge (natura di uomo), quando necessario la forza (natura dibestia)
● G. D'annunzio → si tratta di una poesia che parla di un- Alcyone - La morte del cervocentauro che nuota nel Serchio, dove si fa riferimento sia a Nefele (v. 22), la donna creatada una nuvola sia a feltro (v. 52) e veltro (v. 49), rima dantesca.Il centauro si batte contro un cervo che uccide.
● → centauri metafisiciA. Savino (pittore)
● intervista per l'uscita di "Storie naturali"P. Levi -
● P. Levi - Storie naturali - Quaestio de centaurisI centauri non vengono ricordati solamente in letteratura ma anche nell'arte, Botticelliall'interno del suo dipinto "Calunnia" li associa al mito di
Atamante e quindi alla mattabestialitade.Virgilio disse “Noi risponderemo64.65. solo a Chirone, quando avrò potuto avvicinarmi a lui:con te non parlerò poiché il tuo desiderio fu precipitoso e ti arrecò solo danno”.66. Poi mi toccò e mi disse “Quello che ha parlato è67. Nesso,68. che morì per amore della bella Deianira69. e che si vendicò da solo.70. Quello che sta nel mezzo e che se ne sta pensoso guardando in basso verso il petto,71. è il grande Chirone, che allevò Achille;