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La bildung non è una gabbia d'acciaio
La bildung non è una gabbia d'acciaio; (per Weber il docente universitario è esposto, come tutti coloro che sono chiusi nella gabbia d'acciaio del sistema capitalistico, alla precarietà e all'alienazione) parola di Weber che intendeva il capitalismo come un fenomeno che ha potuto avere luogo solamente nell'età moderna e in Europa. Il comportamento per il quale noi produciamo per guadagnare denaro e questo denaro viene usato per guadagnare altro denaro è un comportamento che i popoli della storia considererebbero improduttivo. Esempio: i Medici con i loro soldi cercano di guadagnare prestigio intellettuale e potere politico e infatti si occupano di scienze e arti, cercano potere politico ecc.
Perché è avvenuto il capitalismo in età moderna e in Europa? La risposta di Weber è legata all'etica protestante calvinista che si basava sulla teoria della predeterminazione. 10/10/19
Spiegazione del perché
“gabbia d’acciaio”: Nell’Europa del nord dove dominava la tendenza del protestantesimo, cioè il calvinismo, che si basa sull’idea che l’uomo è talmente peccatore che non può salvarsi per il suo proprio merito. Ciò vuol dire che non c’è nessuna opera sufficiente a salvare l’uomo e far meritare il paradiso. Per guadagnarsi la salvezza? si ha con gentile concessione cioè con la predeterminazione: è dio che decide chi salvare e chi no. Questa concezione Il senso di un’esperienza religiosa, per cui dio è tutto e l’uomo non è nulla. Un’idea della trascendenza che nel calvinismo si lega alla declinazione del dogma Luterano della giustificazione verso la fede con il dogma della predestinazione: dall’eternità esiste un piano divino che vincola il destino di ogni uomo, nel senso che prima ancora che gli uomini siano venuti al mondo, il loro destino è
sulla basedi un piano di Dio che è stato definito. Weber fa riferimento non tanto nella formulazione che di questo dogma ha fatto Giovanni calvinoperché nella concezione di calvino questo dogma è qualcosa che emerge tardivamente e marginalmente, emerge soltanto nell'ultima edizione dell'opera di calvino. Weber fa riferimento a come traduce il dogma il movimento puritano inglese del 600 che accentua il senso dell'assoluta impotenza dell'uomo, della assoluta incapacità dell'uomo di tendere al bene, e conseguentemente accentua il carattere arbitrario assolutamente discrezionale dell'atto con cui Dio salva alcuni e condanna tutti gli altri, accecando la vista di queste persone condannate inducendole alle passioni, tentazioni e peccato. L'unico elemento di certezza è che nel soggetto di Dio soltanto pochi sono destinati alla salvezza, che sono chiamati gli eletti. Tutti gli altri sono i dannati e sono destinati alladannazione eterna. Tutto questo aprescindere dalla loro specifica responsabilità, perché in questo piano divino l'uomo non ha possibilità di scelta. Pensare che il comportamento possa contribuire a determinare il destino è una follia perché il Dio è sottratto a qualunque forma di condizionamento umano quindi la salvezza e la grazia non può essere conquistata da coloro a cui Dio l'ha negata e non può essere persa da coloro a cui Dio l'ha concessa. Questa concezione, terribile, doveva produrre nel credente una domanda: quale sarà il mio destino nella prospettiva dell'eternità? Sarò salvo o dannato? Come posso trovare una conferma del mio stato di elezione o dannazione eterna? La risposta, dice Weber, va cercata sul terreno delle buone opere. Risposta paradossale visto che per il Luteranesimo e il calvinismo le opere buone sono ininfluenti sul destino perché l'uomo non puòacquisire meriti dalle scelte che fa. Se fa buone opere non è merito suoma perché è Dio a volerlo. Le buone opere si collocano in un piano che è funzionale a Dio quindi possono essere viste come la spia del destino che ci attende. Quanto esse sono inadatte come mezzo per raggiungere la salvezza tanto sono indispensabili come segno dell'elezione in quanto solo l'eletto, colui che è stato beneficiato dalla grazia di Dio, allo scopo di testimoniare l'elezione e la forza di Dio, è in grado di produrre queste buone opere. Sono il mezzo tecnico per liberarsi dall'ansia della salvezza stessa. Solo l'eletto è in condizioni di compierle. Ma proprio perché il compimento delle buone opere si colloca in un piano che giova a Dio piuttosto che agli uomini, la conferma del nostro destino di salvezza o dannazione non va ricercata in singole buone opere (oggi compi una buona opera ma domani ce ne sarà.unacattiva) ma va ricercata in una vastità di buone opere, in una sequenza ininterrotta di buone opere: va ricercata in una condotta di vita metodica e conseguente (conseguenza ininterrotta di buone opere perché soltanto questa condotta di vita, è sinonimo di uno stato di grazia, quindi si è eletti). Di quali buone opere si tratta? Non si tratta delle buone opere relative all'ascesi extramondana che Calvino rifiuta per le ragioni per cui le buone opere cattoliche, iconosilia erano stati negati da Lutero. Qui si tratta di buone opere che riguardano il terreno del lavoro e dell'impegno professionale che però Calvino interpreta in una prospettiva innovativa che nel Luteranesimo non c'era: Lutero > ognuno rimanga nella condizione che ha scelto Dio per lui. Nel calvinismo > il lavoro è visto in senso innovativo. Il successo professionale è la cartina del suo destino individuale. Secondo questa concezione colui al quale gliaffari vanno bene è un eletto, colui a cui gli affari vanno male è un dannato.
fa si che tutti vivano nell'incertezza di non sapere se saranno salvati o meno.
Il protestantesimo protesta contro la chiesa cattolica perché secondo questa la parola di dio avviene attraverso non solo le scritture ma anche tramite il papa. Lutero diceva che il papa è solo il vescovo di Roma, la parola di dio la conosciamo attraverso le scritture e quindi ognuno se la può interpretare da sé = sacerdozio universale del cristiano. Per questo l'alfabetizzazione si diffuse prima nei paesi protestanti piuttosto che in quelli cattolici.
Nel protestantesimo non c'è più una chiara distinzione tra vita religiosa e vita laica: i calvinisti praticavano una trascesi intramondana cioè una vita rigorosamente religiosa, paragonabile a quella che può fare un religioso cattolico che entra in un ordine religioso, fatta nella vita di tutti i giorni.
Paradossalmente il mondo protestante era più religioso del mondo cattolico perché non c'è più distinzione netta tra vita religiosa e vita laica. Tale mondo così religioso fu paradossalmente all'origine del capitalismo. Una visione del calvinismo cominciò a credere che il modo in cui questa persona ha con successo una vita intramondana è un segno di elezione. Se tu sei un commerciante, artigiano, il tuo successo si misura economicamente, quanti clienti hai, quanto vendi ecc. Il successo professionale è un segno di elevazione. Anziché guadagnare denaro per poi spenderlo cominciano a reinvestirlo nelle loro attività produttive. In questo mutamento stanno le radici del capitalismo perché questo comportamento, in un mondo intriso di religioso, ha tanto successo perché il nostro capitalista è uno che segue il profitto in maniera sistematica. Quello che era un manto leggero sulle spalle deifedeli perché il profitto aveva il senso di elevazione, oggi invece diventa una gabbia d'acciaio perché tutti si devono adeguare al capitalismo. Questo comportamento è diventato così di successo che ha obbligato tutti a adattarsi e diventa gabbia perché chi segue il profitto per il profitto perché altrimenti va fuori il mercato, non sa perché lo sta facendo (non come i suoi antenati che sapevano che lo facevano per un discorso di elezione di dio) = mondo totalmente privo di vocazione religiosa. La bildung di Humboldt è totalmente diversa perché non è una gabbia d'acciaio ma è un sistema che va pensato come una rete. Come possono acquisire bildung? Devo capire quello che sto studiando, ampliare quello che sto studiando ecc. nel momento che entro nel mondo della cultura tramite bildung entro in una rete pensata in modo non gerarchico quindi non è una gabbia ma qualcosa che si può paragonare a
Una retedi seta: rete che si espande perché le persone dentro ampliano il loro sapere. Dalla scuola all'università. Serve a Humboldt per spiegare la differenza tra istruzione superiore e la scuola (tra università e scuola superiore). Chi si iscrive all'università di H compie passaggio importante perché c'è differenza tra la formazione di questa università e quella impartita a scuola:
- A scuola: si insegna la scienza dell'oggetto, quindi dall'istruzione primaria a quella secondaria si insegnano nozioni che non sono discusse; si chiede di studiare la storia, la scienza però con una base nozionistica.
- All'università invece si dovrebbe realizzare collegamento tra scienza dell'oggetto e la formazione del soggetto; non è sufficiente sapere che ma bisogna cominciare a chiedersi perché, cioè rielaborare criticamente quello che ho acquisito e quindi collego la scienza dell'oggetto con la formazione del soggetto.
2. libertà: non è solo in senso negativo, l'assenza di interferenze garantita dalla solitudine ma anche intesa come libertà positiva (libertà di); significa perseguire il sapere, cioè svolgere e decidere quali sono gli oggetti della propria ricerca. Per e