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ECONOMIA AZIENDALE
L'oggetto di studio dell'economia aziendale è l'azienda in quanto istituto economico.
L'AZIENDA dura avere reddito e capitale ordinario e fare un BILANCIO D'ESERCIZIO
ATTIVITÀ ECONOMICA: MIGLIOR ALLOCAZIONE PER LE SCARSE RISORSE
(impiegare nel miglior modo possibile le risorse scarse come il DENARO)
- ECONOMIA GENERALE: situazioni di equilibrio e di crescita del sistema economico
- MICRO
- MACRO
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L'ECONOMIA AZIENDALE si compone in 3 discipline:
- ORGANIZZAZIONE
- GESTIONE
- RILEVANZA (aspetto contabile)
Le caratteristiche dell'azienda devono essere 3:
- COORDINAZIONE SISTEMICA (sistemi) di beni e persone coordinati tra loro
- AUTONOMIA dei soggetti che le compongono
- DURABILITÀ (la durata della vita di un'azienda non deve essere vincolata)
CORPORATE GOVERNANCE
1) Azienda è un sistema dinamico che vive di relazioni ed è recante con il mercato e l'ambiente economico sociale.
Una grande importanza ne è data alle modalità della funzione della gestione (FUNZIONI GENERALI e FUNZIONI DI SCELTE e DECISIONI). Nel governo, che si trova alle punto della piramide in un azienda, bisogna individuare le figure centrali:
- Il SOGGETTO ECONOMICO: composto da coloro che hanno il diritto di esercitare il potere di indirizzo.
- Il SOGGETTO GIURIDICO: composto dalle persone che assumono i diritti ed obblighi derivanti dallo svolgimento dell'attività aziendale.
Nelle aziende di PICCOLE DIMENSIONI soggetto economico e soggetto giuridico coincidono. Il titolare mantiene nell’azienda quindi assume il rischio economico ed il potere decisionale (IMPRENDITORE).
Nelle aziende di GRANDI DIMENSIONI la difficoltà di gestione porta a dividere responsabilità e funzioni tra varie persone: i PORTATORI DEL CAPITALE assumono il rischio economico e possono decidere se essere coinvolti nella gestione oppure no. In questo caso il MANAGER diventa il soggetto economico.
In un azienda quotate gli AZIONISTI sono i più esposti al rischio perché in caso di fallimento sono gli ultimi a ricevere il denaro che route.
I SISTEMI DI A.C. E CONTROLLO DELLE S.P.A.
I sistemi di Amministrazione e Controllo possono essere di 3 motip:
- Sistema Ordinario
- Sistema Dualistico
- Sistema Monistico
Il soggetto economico che è a capo del sistema è l'Assemblea dei Soci che nomina il Collegio Sindacale, nomina la società di revisione e il Consiglio di Amministrazione che è sottoposto al controllo contabile e al controllo della gestione da parte dei primi due.
A capo del sistema dualistico c'è sempre l'assemblea dei soci che nomina le società di revisione ed il Consiglio di Sorveglianza che a sua volta nomina il Consiglio di Gestione e cui vengono sottoposti controllo contabile e controllo gestione dagli altri due enti.
Come negli altri due sistemi a capo c'è l'assemblea dei soci che nomina le società di revisione ma nomina anche il Consiglio di Amministrazione che a sua volta nomina il Comitato di Controllo Gestione da cui viene controllato.
In Italia tradizionalmente viene usato il sistema ordinario mentre quello dualistico è di matrice tedesca e il monistico di matrice anglosassone.
Tradizionale
- Assemblea dei Soci
- Collegio Sindacale
- Società di Revisione
- Consiglio di Amministrazione
Per un buon funzionamento economico di un'azienda il capitale dovrebbe essere equilibrato, cioè 50% capitali di proprietà e 50% di capitali di prestito. In Italia, però, le aziende con imprese patronali (la maggior parte) hanno un'elevata quantità di prestiti, spesso non riescono a pagare il banche che aumentano i tassi di interesse, e poco capitali di proprietà.
In caso di aziende guadagnano molto e avessero liquidità in eccesso può investire questi soldi in vari modi, come comprare azioni di altre aziende, prestare questi soldi ad altre aziende, comprare titoli di stato ed altre attuazioni di attività collaterali.
CAPITALI DI PROPRIETÀ
MERCATO DEI CAPITALI
- ENTRATA DI DENARO
- RACCOLTA DEL CAPITALE DI PROPRIETÀ
- USCITE DI DENARO
- RESTITUZIONE DEI CAPITALI DI PROPRIETÀ
- IMPORTO CAPITALE INI. + REDDITO GENERALE
CAPITALI DI PRESTITO
MERCATO DEI CAPITALI
- ENTRATA DI DENARO
- APERTURA DEBITI DI FINANZIAMENTO
- USCITE DI DENARO
- CHIUSURA DEBITI DI FINANZIAMENTO
- IMPORTO CAPITALE IN + INTERESSI (DARE)
FINANZIAMENTI CONCESSI
MERCATO DEI CAPITALI
- ENTRATE DI DENARO
- RESTITUZIONE DI FINANZIAMENTI DA TERZI
- IMPORTO CAPITALE INIZIALE + INTERESSI (AVERE)
- USCITE DI DENARO
- CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI A TERZI
TABELLA DI RILEVAZIONE DELLE VARIAZIONI FINANZIARIE ED ECONOMICHE
ENTRATE USCITE
COSTI RICAVI
ESEMPI:
- si acquistano FP per 10.000€ pagamento in contanti e 30 giorni.
- USCITE 10.500 V.F.N. +DEBITI DI FUNZ.
- COSTI 10.500 V.E.N.
- COSTO DI FP
- ENTRATE 10.500 V.F.N. -DEBITI
- RICAVI 500 V.E.P
- SCONTO ABBN
- si vendono prodotti per 20.000 euro. Incasso in contanti dopo 30 giorni.
- ENTRATE 20.500 V.F.P. +CREDITO
- RICAVI 20.500 V.E.P.
- VENDITA
- ENTRATE 20.500 V.F.P. +DENARO USCITE 20.000 V.F.N. +CREDITI
- COSTI 500 V.E.N.
- SCONTO PAS.
- si costituisce una società con capitale di 50.000. Gli apporti avvengono tramite conferimento di automezzo.
- ENTRATE 50.000 V.F.P. +CREDITI
- RICAVI (AD) V.E.P. 50.000
- AUMENTO CAP.
- USCITE 50.000 V.F.N. +CREDITI
- COSTI 50.000 V.E.N.
- ACQUISIZIONE AUTOMEZZO
In data 01/08 si paga un fitto passivo annuale anticipato di 28.800 euro
01/08/m
- COSTI 28.800 FITTO PASSIVO
- USCITE V.F.N. 28.800 - CASSA
31/12/m+1
QUOTA DI COSTO NON MATURATA(7MESI) = 16.800
COSTO DI COMPETENZA = 12.000
RISCONTO ATTIVO 16.800
8) Si pagano e vanno a lenere, 73.000 € a titolo di spese di manutenzione programmate nell’esercizio precedente in relazione alle quali era stato effettuato un accantonamento per passività presunte di 70.000 €
- ENTRATE V.F.P 70.000 - PASSIVITÀ PRES.
- USCITE 73.000 V.F.N. - BANCA
- COSTI 3.000 V.F.N. SPESE
Al 31/12/m+1
9. A) si pagano 192.000 e vanno a lenere, di cui 120.000 a titolo di rimborso della quota capitale del debito di finanziamento e 72.000 a titolo di interessi annuali posticipati.
- COSTO 120.000 - DEBITO 72.000 INTERESSI
- USCITE 192.000 - BANCA
LIBRI E SCRITTURE CONTABILI
I libri contabili sono obbligatori per legge e ogni azienda deve averli. I più importanti tra questi sono il LIBRO MASTRO (che include tutte le scritture selettive) e il LIBRO GIORNALE (che raccoglie tutte le scritture annotate in ordine cronologico).
LIBRO GIORNALE DARE AVERE DATA -- PARZIALE XXXX PARZIALE XXXX PARZIALE XXXX PARZIALE XXXYIVA
L'IVA è stata introdotta nel 1972 ed è un'imposta indiretta sui consumi.
IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO
Si applica sulla differenza tra i ricavi e i costi di un bene o un servizio acquistato e venduto. Esso colpisce:
- Vendita di beni e servizi (PRESUPPOSTO OGGETTIVO)
- Nel territorio italiano (PRESUPPOSTO TERRITORIALE)
- Esercizio di imprese, arti o professioni (PRESUPPOSTO SOGGETTIVO)
Ci sono prestazioni dette ESENTI che soddisfano i tre presupposti ma che comunque non vengono colpite dall'imposta. Se in qualsiasi caso manca uno dei tre presupposti, l'operazione viene chiamata "NON IMPONIBILE" e non è soggetta all'imposta.