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GRUPPI DI INTERESSE

pluralista

1. corporativa, perchè c'è una maggiore tendenza delle élite verso il compromesso,

2. dunque ci sono poche associazioni che prendono accordi col gov

TIPO DI GOVERNO

unitario, centralizzato

1. federale e decentralizzato > le élite infatti rappresentano divisioni etniche,

2. regionaliste, linguistiche

COSTITUZIONE

flessibile, facilmente emendabile

1. rigida come quella italiana, perchè serve per dare unità ed equilibrio tra le divisioni

2. dello stato

CONTROLLO GIURISDIZIONALE

sovranità parlamentare perchè spesso le cariche giudiziarie sono frutto di elezione

1. Corte Costituzionale e indipendenza dall'assemblea legislativa

2.

BANCA CENTRALE

dipende dall'esecutivo

1. indipendente dall'esecutivo

2.

Nel maggioritario l'esecutivo è più forte perchè rappresenta i valori condivisi, nel

consensuale l'esecutivo rappresenta la pluralità della nazione. La costituzione di due tipi

ideali crea problemi nell'applicazione alle dem reali. Ad esempio gli Usa hanno elementi

caratteristici di entrambi i tipi. Le dem della seconda ondata sono molto influenzate da

precendenti modelli e spesso uniscono elementi di varie dem precedenti, indebolendo i

modelli idealtipici.

I nuovi problemi delle dem

insoddisfazione verso la democrazia

• livelli ridotti di partecipazione politica e partecipazione ai partiti

• sfiducia nella politica

Per questo i parititi hanno depoliticizzato il processo decisionale e hanno incrementato gli

strumenti di partecipazione con referendum e consultazioni di iscritti ed elettori (metodi di

dem diretta). Questo ha rafforzato il ruolo del leader, accentrando però i processi

decisionali di governo (ripoliticizzazione).

Nella depoliticizzazione si creano anche agenzie apolitiche come le organizzazioni

internazionali, ma anche in questo caso ci sono dei meccanismi di ritorno alla politica,

perchè per esempio molte decisioni sono prese comunque dagli stati nazionali.

Si parla oggi talvolta anche di democrazia dell'audience > la politica non è più quella delle

istituzioni ma quella mostrata dai media e il ruolo di leader carismatici cresce sempre più.

I REGIMI AUTORITARI

Sono stati la norma fino al XIX secolo. I regimi autoritari sono una categoria residuale dei

regimi non democratici. Nel 1900 vi erano anche quelli totalitari come il nazismo e lo

stalinismo.

La varietà di regimi autoritari è ancora maggiore rispetto alle dem, infatti non ci sono

elementi comuni di nessun tipo, c'è grandissima varietà.

Ci sono 2 radici per i reg aut

monarchie

• dittature

che passano da

potere personale > i più arbitrari e violenti

• potere organizzativo > partito unico al gov

Per es l'URSS dopo Stalin aveva un potere organizzativo, il nazismo uno personale, il

fascismo organizzativo.

DISTINZIONE AUTORITARISMO-TOTALITARISMO

Sono forme di stato tipiche del 900.

AUTORITARISMO secondo Linz

pluralismo limitato, ma comunque esistente > le elezioni non sono libere ed alcune

• forze politiche sono considerate fuorilegge, determinati gruppi di pressione non

sono ammessi nella sfera politica. La coalizione dominante usa sistematicamente

gli apparati di repressione poliziesca.

Non responsabile > chi comanda non risponde davanti al popolo perchè non c'è

• voto libero

no ideologia guida, ma mentalità caratteristiche > indirizza un messaggio culturale

• sostenendo valori come Dio, patria, famiglia abbastanza condivisi dal popolo.

Questi valori legittimano il regime.

no mobilitazione politica estesa e intensa > rispetto ai regimi totalitari la

• mobilitazione è meno intensa perchè, essendoci un limitato pluralismo, si rischia

che la manifestazione si apra ad una cerca spontaneità. Sono presenti anche degli

apparati di smobilitazione, come i servi segreti.

con un leader, talora un piccolo gruppo, che esercita il potere entro limiti mal definiti

• ma comunque esistenti > infatti sembra che ci siano dei limiti al potere, ad es

rimane vigente una costituzione, ma il capo si comporta come se non ci fosse alcun

limite

Sono presenti più attori dominanti particolarmente attivi come esercito, burocrazia o

• la Chiesa e i Savoia per il fascismo. Questi attori operano però senza competizione,

prendono accordi con il centro di potere.

TOTALITARISMO secondo Friefrich e Brzezinski

totale assenza di pluralismo > monismo politico, esiste solo una posizione, solo un

• punto di vista, corrispondente a quello del partito al potere che occupa tutte le

strutture dello stato.

basato su un'ideologia guida che modella la società a immagine e somiglianza del

• regime. L'ideologia è articolata e ben definita, necessaria per legittimare e

preservare il regime come unico orizzonte possibile. Vengono individuati potenziali

nemici ovunque e vi è un universo concentrazionario, ossia una grande quantità di

persone coinvolte e una struttura politica di sradicamento del tessuto sociale per

annullare la società nella politica del regime. Uno dei ruoli dell'ideologia è dare

l'impressione che si sia in una continua situazione di stato nascente, perchè se il

regime si istituzionalizzasse rischierebbe di mostrare di non essere riuscito a

mantenere le promesse fatte

Potere illimitato > chi comanda fa quello che vuole. A capo ci sono di base un

• leader o un piccolo gruppo, capi di un paritot unico. La mancanza di limiti al potere

del leader crea una situazione di paura, perchè non è nemmeno chiaro quello che

si può fare e quello che è vietato. Di conseguenza il totalitarismo distrugge le

relazioni sociali, c'è paura di tradirsi a vicenda. Il controllo totale dello stato avviene

anche attraverso una polizia segreta. La sanzione è imprevedibile.

la mobilitazione è indotta dall'alto (eterodiretta = diretta da altri = il leader)

• il concetto di "totalitarismo" nasce per la prima volta nell'Enciclopedia italiana di

• Mussolini e Gentile, in cui si definiva il fascismo un totalitarismo, malgrado non sia

mai diventato un regime totalitario.

> URSS = cultura politica internazionalista con obiettivi di trasformazione della società in

una società senza classi. Si definisce democrazia popolare. Ruolo carismatico del leader

ma centrale del partito

> NAZISMO = fortemente nazionalista, con obiettivi di limitata trasformazione della

società. Forte ruolo del leader carismatico. Connotazione xenofoba e razzista. Ruolo

decisivo delle organizzaizoni paramilitari, tipiche dei regimi di destra.

Friedrich e Brzeznki sottolineano il ruolo fondamentale dei mezzi di comunicazione di

massa, che sono monopolio dello stato e servono ad ottenere consenso.

Il monopolio della forza organizzata appartiene più al partito che allo stato. Si centralizza

anche l'economia con coordinazione burocratica e corporativa di tutte le unità produttive.

Associazioni di categotria e sindacati sono controllati dallo stato.

TOTALITARISMO secondo Arendt

Il totalitarismo non solo entra nella sfera politica, distruggendo le opinioni diverse, ma

pervade anche la vita privata. Il partito unico entra in ogni parte della società,

politicizzando anche ambiti lontani dalla politica, come lo sport. La polizia segreta genera

una situazione di totale sorveglianza della vita di tutti. Le strutture amministrative si

moltiplicano ma, data l'imprevedibilità del potere, si genera una sensazione di assenza di

struttura, perchè non danno sicurezza. Vi è una forte personalizzazione del potere nella

figura del dittatore. Nelle società orientali capita persino la cessione ereditaria del potere,

perfino a donne.

LA DEMOCRAZIA è invece

pluralista > come dimostrato da elezioni libere, competitive, frequenti e segrete e

• dai diritti costituzionali (libertà di espressio e pensiero).

Responsabile > chi governa può essere sanzionato con il voto libero

• no ideologia guida ma tante ideologie (liberalismo, progressismo, conservatorismo)

• non c'è mobilitazione politica, ma partecipazione politica, perchè la mobilitazione

• parte dall'alto, la partecipazione nasce dal basso, è spontanea.

Esercizio del potere limitato dalla legge e dalla costituzione > stato di diritto

I REGIMI NON DEMOCRATICI

Come si legittimano?

Alcuni utilizzano la legittimazione democratica > si mantiene il voto ma le elezioni

• non sono competitive o al massimo sono semi-competitive. Talvolta si condizionano

anche con la violenza.

Alcuni si legittimano grazie all'ideologia, soprattutto nei regimi marxisti-leninisti. La

• legittimazione ideologica può assumere varie forme

- attraverso il leader

- attraverso il partito o militari

- attraverso una prospettiva visionaria e programmatica > il regime nasce per realizzare

una nuova società

legittimazione legale > si usa la legge in maniera strumentale al regime (es si fa

• credere di dover ridurre i diritti perchè si è in una condizione di transizione dalla

vecchia alla nuova società)

legittimazione religiosa > potere tradizionale > la religione giustifica il potere (es

• Iran)

Come governano?

Cercano di controllare il più possibile i nemici del regime, controllando e

• monopolizzando ogni campo della società > es economie pianificate e centralizzate

Quale sarà il loro futuro?

Interpretazione estintiva > spariranno, lasciando il posto a regimi democratici

• interpretazione evoluzionista > si modificheranno

LA PARTECIPAZIONE POLITICA

E' il primo carattere di legittimazione del potere democratico. La partecipazione politica è

ciò che collega la massa con le élite che governano. Non c'è democrazia senza

partecipazione legale e volontaria dei suoi cittadini. Questa non è però sempre positiva per

la democrazia perchè può portare ad atti violenti come il terrorismo. Si può quindi

manifestare con forme molto diverse.

Di base è definibile come le azioni volte ad influenzare le decisioni politiche.

Può avvenire

in varie aree e contesti politici

• luoghi pubblici

• comunicazione con i decision-maker

• coinvolgimento nel processo elettorale

Può avere varia intensità.

La partecipazione politica è un fenomeno multidimensionale.

Gli spazi di partecipazione sono

politica del foro > di piazza, di comunità, dei media

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A.A. 2016-2017
43 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sarazanotta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Fasano Luciano Mario.