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Partiti politici

Gruppo di persone che include i titolari di cariche pubbliche e coloro che li aiutano a ottenerle e mantenerle. I partiti politici strutturano il mondo politico, mobilitano le masse e sono gli intermediari tra i governanti e i governati.

Diversi sistemi di partito:

  1. Democrazia apartitica, comune a livello subnazionale, si intende una democrazia in cui non esistono partiti politici ufficiali.
  2. Sistema a partito unico/monopartitico, in cui un solo partito è legalmente autorizzato a detenere il potere (regimi autoritari).
  3. Sistema dominato da un solo partito, per cui legalmente possono operare più partiti ma solo un determinato partito possiede realistiche probabilità di salire al potere.
  4. Sistema bipartitico, in cui solo due grandi partiti politici hanno una possibilità realistica di detenere il potere e le cariche elettive sono coperte da candidati di uno dei due partiti.
  5. Sistema multipartitico, in cui più di due partiti hanno una possibilità di detenere il potere e le cariche elettive sono coperte da candidati di uno dei partiti.

Possibilità realistica di ottenere il potere, separatamente o nell'ambito di una coalizione.

Origine dei partiti:

  • Prospettiva primordiale (approccio dal basso=bottom up). I partiti sono l'evoluzione delle fratture naturali che caratterizzano ogni società.
  • Prospettiva strumentale (approccio dall'alto=top down). Partiti composti di persone interessate ad ottenere cariche pubbliche, le quali possono creare divisioni all'interno della società. Si configurano come rappresentanti di interessi.

L'origine dei partiti è attribuita alla volontà e necessità di rappresentazione delle domande sociali. Il confronto fra personalità che rappresentano interessi differenti crea fratture sociali. Non tutte le fratture si politicizzano.

REGIMI AUTORITARI:

  1. Dittatura monarchica: il governatore arriva al potere e lo mantiene sulla base di reti famigliari e parentali. È la più duratura e stabile. Presenza pochi episodi

1. Dittatura di Partito: il governante arriva al potere attraverso il partito e lo mantiene grazie al controllo del partito stesso. La repressione è spesso utilizzata per sopprimere l'opposizione e mantenere il potere. Questo tipo di dittatura può essere ereditaria o basata su elezioni truccate.

2. Dittatura Militare: il governante arriva al potere e lo mantiene grazie al sostegno delle forze armate. Si ipotizza che i colpi di stato nascano da conflitti di classe. La minaccia della stabilità proviene da fazioni interne dell'esercito. Sono meno durature e si concludono spesso con negoziati.

3. Dittature Civili:

  • Dittature a partito dominante sono simili alle democrazie perché i loro politici vogliono detenere il potere il più a lungo possibile. Vengono utilizzate frodi per vincere con maggioranze schiaccianti e scoraggiare le opposizioni. Tendono a cooptare le minoranze per avere un gruppo unito e coeso. Grazie alle strategie di cooptazione hanno disponibilità di risorse per comprare potenziali rivali e fazioni minori.
  • Dittature personaliste (culti della personalità) sono caratterizzate da stampa debole, forte polizia segreta e uso della violenza.

Probabile che si concludano con episodi di violenza. Anche le dittature hanno bisogno delle coalizioni per restare al potere. Quando essa manca la dittatura può essere rimpiazzata con la democrazia, può mantenere il regime con un nuovo leader, o può modificare la sua struttura. Una dittatura può reprimere le masse o cooptare la massa o una parte di essa per mantenere l'ordine, la stabilità ed evitare problemi di insurrezione.

IL POTERE:
Consiste nella capacità dell'uomo o del gruppo di determinare la condotta dell'altro soggetto. Il potere sociale può essere esercitato per mezzo di strumenti materiali e indica una relazione tra uomini. Il potere è qualsiasi rapporto di causazione sociale intenzionale o interessata.

POTERE SOCIALE ATTUALE:
È il potere effettivamente esercitato. È una relazione tra comportamenti. Il comportamento di A è diretto a modificare il comportamento di B. Il potere è

sempre associato al concetto di interesse. Il comportamento di B è modi cato, B è sempre dotato di volontarietà, ma non necessariamente libero. POTERE SOCIALE POTENZIALE: Capacità di determinare i comportamenti altrui. Si tratta di un rapporto tra attitudini ad agire, dove per il comportamento di A si parla di possibilità e per il comportamento di B si parla di probabilità che si concretizzi la modi cazione della condotta voluta da A. DIMENSIONI DEL POTERE: - Potere stabilizzato: A per raggiungere il suo interesse, continua ad adottare azioni che generino continue modi che nel comportamento di B. - Potere stabilizzato intenzionale: relazione di comando e obbedienza - Potere istituzionalizzato: diversi organi de niti e coordinati tra loro (scuola, governo, partiti) MISURAZIONE DEL POTERE: - La probabilità che si veri chi la condotta di B. - Campo del potere (Lasswell): Il numero dei soggetti sottoposti al potere. - Sfera del potere (Lasswell): Ilsettore di attività a cui il potere si riferisce.- Peso del potere (Lasswell): Il grado di modifica della condotta di B che A può provocare entro una certa sfera di attività.- L'efficacia del potere, riguarda il grado della corrispondenza tra il comportamento di B e l'intenzione di A.- Il potere di A è in grado di restringere le alternative di comportamento di B. METODI DI RICERCA EMPIRICA: - Metodo posizionale: identifica le persone più potenti nelle gerarchie pubbliche e private. Il potere effettivo non sempre corrisponde alla posizione occupata formalmente. - Metodo reputazione: accerta il potere reputato e non corrisponde a quello effettivo. - Metodo decisionale, individua le personalità di maggior rilievo nei processi decisionali pubblici. Prende in considerazione lo studio di pochi settori decisionali e non può ricostruire la distribuzione generale del potere nella comunità in modo attendibile. Weber individua 3 tipi di

Potere: potere legale che si fonda sulla legge, il potere tradizionale che si fonda sulla credenza del carattere sacro del potere e il potere carismatico che si fonda sulla personalità del capo.

CLASSIFICAZIONE FORMALE DEL POTERE:

  1. Potere aperto / nascosto
  2. Oggetto del potere
  3. Forma di potere interessato oppure forma di potere intenzionale: riguarda solo le forme di potere aperto e consente di discriminare tra forma di potere intenzionale o interessata.

Se il potere è nascosto vi è manipolazione (causazione sociale intenzionale). Manipolazione dell'informazione (menzogna, soppressione o eccesso informazione), manipolazione psicologica (impulsi, immagini), manipolazione situazionale (contesto ambientale).

Se il potere è aperto B è consapevole di essere oggetto del potere.

  • Forma diretta (persuasione, remunerazione, sanzione): A chiede espressamente a B di adottare una determinata condotta.
  • Forma indiretta (Condizionamento)

A ottiene una condotta di B senza richiederla direttamente ma intervenendo sul contesto sociale in cui B è collocato.- Forma di potere aperto interessate ( reazioni previste, limitazione) nella quale manca il proposito di A di celare a B il proprio potere e manca anche la sua intenzione di esercitarlo.

DOMINIO ECONOMICO:

Tra gli attori vi è disuguaglianza di risorse e di potere economico. Il debole è il più vulnerabile rispetto ai vantaggi economici e quindi la relazione remunerativa si trasforma in costrizione. Vige il rapporto di indipendenza per cui A possiede il monopolio sulla risorsa considerata di grande valore per B.

Strategie emancipazione dal dominio economico:

  1. Ridefinizione della scala di preferenze.
  2. Ricerca dei surrogati.
  3. Creare nuove tecniche o risorse economiche capaci di interessare A (strategia individuale). Può farlo anche nel collettivo unendo delle unità di produzione per acquisire un potere maggiore (strategia collettiva).
<p>—> sindacati)DOMINIO COERCITIVO:Si identifica un potere costrittivo fondato su sanzioni fisiche, dunque sulla violenza.Violenza protettiva indica l'intervento coercitivo di A su B è finalizzato a salvaguardare l'integrità fisica di C. In questo dominio A detiene le risorse di violenza, il monopolio di tali risorse e B è privo di risorse di violenza.Strategie di emancipazione dal dominio coercitivo:1. Riduzione della salienza è possibile ma meno praticabile2. Le risorse in gioco sono distruttive, ricerca surrogati non è efficace.3. Riequilibrio tramite creazione può provocare un conflitto più violento o un equilibrio scambio di sicurezza.fi fi fi fl fi fifiDOMINIO SIMBOLICO:Le risorse simboliche conferiscono l'identificazione con un gruppo o comunità. Sono remunerative, hanno un valore etico poiché è frutto della credenza che l'attore sociale pone.Producono beneci positivi e non danni. Anche qui</p>può verificarsi una disuguaglianza della forza strategica delle risorse simboliche. Le strategie di emancipazione dal dominio simbolico si concretizzano nella elaborazione simbolica di nuove e diverse identità collegate a nuovi sistemi di credenze. Contrattazione: è un intercorso comunicativo tra attori sociali con lo scopo di ottenere ragioni e scambi favorevoli. Nella contrattazione, la minaccia del ritiro di beni è una delle mosse basilari e ricorrenti. La contrattazione è una relazione sociale che sconfinna nel conflitto. Conflitto: si presenta quando gli intercorsi comunicativi non sono efficaci. Le azioni conflittuali sono: il ritiro della conformità (scioperi, ritiro riconoscimento...), ostruzione (occupazione), violenza sulle cose e infine violenza sulle persone. Cooperazione: è una relazione sociale tra due o più attori nella quale si lavora insieme per raggiungere un obiettivo comune. La cooperazione implica la condivisione di risorse e la collaborazione reciproca.

Le azioni delle parti sono reciprocamente e intenzionalmente vantaggiose. La cooperazione sociale può essere composta in:

  • Compatibilità (scambio di sicurezza, stop alla violenza)
  • Complementarità (scambio di vantaggi economici o simbolici)
  • Convergenza (perseguimento di un obiettivo comune)

AUTORITÀ:

È la struttura di base di qualsiasi tipo di organizzazione (sistema politico compreso). L'autorità comprende la legittimazione e il diritto di esercitare il potere. L'autorità è un rapporto di potere stabilizzato o istituzionalizzato nel quale i sottoposti prestano un'obbedienza incondizionata.

Easton distingue due tipi di autorità in base al suo fondamento: "autorità legittima" (si fonda sulla legittimità del potere) e "autorità coercitiva" (si fonda sulla forza).

VIOLENZA:

Qualsiasi intervento

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
10 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MattiSait di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Cama Giampiero.