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Metodi di Analisi

Gli obiettivi più comuni della ricerca politologica sono:

  • Descrizione dei fenomeni politici
  • Interpretazione

Si cerca quindi di arrivare a proposizioni generalizzate (spiegazione, eventualmente previsione e prescrizioni). Queste non avranno mai validità universale, ma saranno limitate nel tempo e nello spazio, poiché gli uomini possono apprendere e cambiare comportamento nel tempo. È perciò rischioso generalizzare, perché potrebbero non durare per sempre.

Come progredisce la conoscenza scientifica?

  • Durkheim utilizza il positivismo nelle scienze sociali: si passa dall'osservazione della realtà alla formulazione delle leggi sociali
  • Popper attraverso il neopositivismo sostiene che una teoria, per essere valida, debba essere sempre verificata e quindi falsificabile

Si passa dall'induttivismo ingenuo alla deduzione (conoscenza come accumulazione di osservazioni) (verificabile basandosi sul metodo

scientifico.empirica delle teorie fino a che non valgono più),Una teoria ha l'obiettivo di spiegare:

  • Perché alcuni eventi si verificano
  • In che modo questi eventi si verificano

Le teorie vengono estrapolate dall'osservazione di collegamenti tra eventi (causa e effetto). Dalle teorie si devono poter ricavare ipotesi verificabili, la cui solidità rappresenta una prova della validità della teoria.

Le ipotesi sono affermazioni circa la relazione tra due o più variabili (relazione causa-effetto). A seconda del ruolo che hanno nella teoria le variabili possono essere:

  • Dipendenti: il fenomeno da spiegare (effetto)
  • Indipendenti: i fenomeni che spiegano (causa)
  • Intervenienti: interferiscono nella relazione tra le prime due (non c'è sempre)

Il metodo scientifico ha come base il fatto che un'ipotesi può sempre essere confutata, cioè falsificata.

Nella Scienza politica ci sono 4 principali metodi di

analisi: Metodi Oggetto dell'analisi Numero di casi Numero di variabili Applicabilità Osservazione Sottosistema Uno Molte Limitata partecipante Sperimentale Piccoli gruppi Pochi Poche Limitatissima Statistico Attori individuali Molti Moltissime Ampia Comparato Regimi / sistemi Pochi Molte Selettiva Come si sceglie la strategia di analisi da adottare? Spesso è il numero delle variabili e il numero dei casi che suggerisce la strategia e le tecniche più opportune per quel particolare studio. Si prendono in considerazione: - Numero di variabili indipendenti potenzialmente rilevanti e il numero di casi (osservazioni) di cui si dispone - Per ogni variabile indipendente che si desidera aggiungere, andrebbero aggiunti anche 20 casi/osservazioni in più (regola usata in statistica). Questi metodi non sono sempre possibili, come si può quindi ottenere il massimo della conoscenza dalle osservazioni che abbiamo a disposizione? (limitate) Strategie di ricerca in base al

numero di variabili e il numero di casi:

  1. Se analizziamo due o più casi in base a una sola caratteristica, avremo una classificazione
  2. Se analizziamo due o più casi in base a due caratteristiche, potremo generare una tipologia
  3. Se analizziamo un caso in base a una o più variabili indipendenti, avremo un caso di studio
  4. Da tre casi a tre variabili in poi, dobbiamo attrezzarci per condurre una comparazione rigorosa

a. Se il numero di variabili indipendenti rimane inferiore al numero dei casi di studio, potremo utilizzare il metodo comparato qualitativo

b. Tanto più crescono variabili e casi, tanto più sarà necessario il metodo statistico quantitativo

Metodo comparato "Paragonare serve a controllare - verificare o falsificare - se una generalizzazione tiene a fronte dei casi ai quali si applica" (Sartori, 1991)

Rispetto all'esperimento, il metodo comparato si limita a osservare un certo numero di casi senza

Potermanipolare le variabili indipendenti. È il metodo più usato nella Scienza politica, sia in versione qualitativa che in versione statistica. Viene utilizzato per testare l'impatto di una variabile indipendente su quella dipendente, ma in più casi, così l'ipotesi può essere definita valida.

Varianti:

  • Casi simili/dissimili
  • Comparazione sincronica/diacronica

Esempio: The civic culture (Almond, Verba 1963)

Teoria: il tipo di democrazia dipende dalla cultura politica prevalente in un paese

Variabile dipendente: i tipi di democrazia

Variabili indipendenti: gli orientamenti effettivi e cognitivi dei cittadini nei confronti del sistema politico

Casi: USA, Gran Bretagna, Germania, Messico, Italia (casi diversi tra loro per la variabile indipendente, per poterli comparare. Diversi anche in quella dipendente, ma non è quello ciò che interessava allo studio)

Ne risultarono tre possibili configurazioni di cultura politica:

Sudditi:

riconoscono il peso del sistema politico nella loro vita Provinciali: sanno molto poco o nulla del loro sistema politico Partecipanti: sanno abbastanza di ciò che riguarda il sistema politico e il ruolo che possono svolgere al suo interno A seconda della maggioranza del tipo di cittadino in quel paese, si spiegava il tipo di democrazia presente Studio di caso Prevede l'analisi di un caso soltanto, di un fenomeno o di un sistema politico e può svilupparsi: - senza un quadro di riferimento teorico (quindi uno studio mai affrontato prima) - prendendo ispirazione da una teoria preesistente, con l'obiettivo di controllarla (verificandola o falsificandola) attraverso lo studio di un caso specifico Metodo sperimentale Il ricercatore ha il pieno controllo delle variabili indipendenti, che manipola come se fosse in un laboratorio. Nelle scienze sociali è tipico della psicologia e behavioural economics. Nella scienza politica è molto difficile applicarlo, per

questo è poco utilizzato.

Esempio: si vuole vedere come impatta la mal-informazione dei cittadini su determinati argomenti nella politica. Pongo delle domande, poi do a un gruppo i dati corretti e a un altro gruppo non do niente, lasciandoli con le loro conoscenze, poi si pone di nuovo la domanda e si guarda come i soggetti hanno risposto alla domanda.

Osservazione partecipante

Difficile da sfruttare perché è raro che uno studioso si trovi effettivamente nelle giuste condizioni e possibilità, ancora più difficile nella Scienza politica.

Quando? Per una serie di circostanze favorevoli, lo studioso si trova nella condizione di osservare personalmente e direttamente un fenomeno politico che lo interessa.

Cosa? Oggetto dello studio non potrà mai essere un punto di osservazione privilegiato, lo studioso è in grado di ottenere una massa di materiale rara.

Svantaggi? Rischio di coinvolgimento molto alto,

Il sistema politico nel suo complesso richiede un'analisi più approfondita, ma è necessario distaccarsi per uno studio circoscritto e oggettivo. Un esempio di ciò è lo studio della SPD di Michels (1911), da cui deriva la sua famosa "legge ferrea dell'oligarchia", secondo cui "sulla base democratica si erge, nascondendola, la struttura oligarchica dell'edificio".

Le tecniche di ricerca sono strumenti specifici utilizzati per mettere in pratica la metodologia. La prima distinzione da fare riguarda le analisi primarie dei dati (quando lo studioso raccoglie dati nuovi) e le analisi secondarie dei dati (quando lo studioso si affida a dati di altre persone).

Questi strumenti (tecniche) possono essere classificati in tre categorie, relative a tre tipi di analisi:

  • Analisi del contesto (osservazione partecipante)
  • Analisi dei messaggi (analisi di documenti, trascrizioni, lettere, discorsi, processi, ecc.)
  • Analisi delle risposte (interviste, sondaggi di opinione)

Tutto questo è

Lezione 4 – 09.03.23 LA PARTECIPAZIONE POLITICA

Cos’è la partecipazione politica? È quell’insieme di azioni e comportamenti che mirano a influenzare, in maniera più o meno diretta e più o meno legale, le decisioni, nonché la stessa selezione dei decisori nel sistema politico o in singole organizzazioni politiche.

La partecipazione politica non è solo il voto, ma tutte le azioni che si compiono al di fuori della propria sfera privata, che abbiano uno scopo di influenzare le scelte. Quando si agisce nei partiti, quando si partecipa a delle manifestazioni, quando si boicottano delle aziende, ecc. (anche se non si è di alcun movimento).

È una partecipazione per un fine collettivo, non per un fine individuale. Esempi: suffragette, i sindacati, Fridays for Future…

La partecipazione è un fenomeno antico e recente al tempo stesso:

c'è sempre stato ed è il prodotto di un cammino che ha portato a nuovi modi di esprimersi. Già nell'antica Grecia la partecipazione politica era importantissima all'interno della vita e dell'organizzazione della polis. Dalla Grecia ad oggi si è passati per varie modalità e forme di partecipazioni, in alcuni periodi questa partecipazione politica venne negata, come negli assolutismi. La partecipazione politica vera e propria viene riconosciuta con la nascita degli Stati nazionali, viene legittimata solo con l'inizio del processo di democratizzazione.

I sistemi politici, nel tempo, hanno pian piano assorbito nuove forme di partecipazione politica. es: sindacati La partecipazione politica è quindi visibile nelle fabbriche, diritto di sciopero; entrambi inizialmente non riconosciuti. È invisibile al tempo stesso. Si può affermare che all'origine c'è quasi sempre un conflitto interno tra i detentori

del potere. Sempre in ambito dell'affermazione dello Stato nazionale, il Terzo Stato, volendo condividere il potere, dà vita a lotte e (in questo caso) a una rivoluzione, per ottenerlo. Modalità di partecipazione: - Ortodosse: riconosciute da norme e procedure vigenti, legali a tutti gli effetti - Votare - Fare e partecipare a campagne elettorali - Far parte di un'associazione studentesca - Eterodosse: non riconosciute, ma accettabili ed accettate, non illegali - Manifestare - Aderire a un boicottaggio - Illegali/violente: non riconosciute e che sfidano le basi del sistema stesso, con diversi gradi di extra-legalità o illegalità - Saccheggiare negozi - Bruciare auto - Assaltare comizi Alcuni di questi aspetti col passare del tempo hanno cambiato categoria, questo perché si associa lo sviluppo della partecipazione politica a quello della democratizzazione dello Stato. Il politologo Stein Rokkan (1970) individua 4 soglie istituzionali,superate le q
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A.A. 2022-2023
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emmab1201 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza della politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof De Giorgi Elisabetta.