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Metodo del valore minimo e massimo
Metodo dei minimi quadrati (retta di regressione)
Confronto grafico
Analisi di sensibilità
What if
Analisi di sensibilità del risultato
Quattro variabili fondamentali sulle quali agire per modificare la situazione di partenza:
- Prezzo
- Volume
- Costi fissi
- Costo variabile unitario
Politiche alternative:
- Il profitto addizionale si ottiene contestualmente a una riduzione del punto di pareggio aziendale
- Il profitto addizionale si ottiene contestualmente a una riduzione del punto di pareggio aziendale
- Il profitto addizionale si ottiene contestualmente a una riduzione del punto di pareggio aziendale
- Il punto di pareggio rimane invariato
Grafici di redditività con variazioni delle q economiche
Esempio di analisi di sensibilità del risultato:
Dati:
Punitario= 200 €
Cvunitario= 100 €
CF = 50.000 €
Volume (Q) = 1.000 unità
Calcolo dell'utile iniziale:
U = RT - CT = (200 x 1.000) - ((50.000
+ (100 x 1.000) = 50.000
Simulazione incremento di prezzo (10%)
P’unitario = 220 € U = RT –CT = (220 x 1.000) – ((50.000 + (100 x 1.000) = 70.000→( + 20.000 + 40%)
Simulazione riduzione del costo variabile unitario (10%)
Cvunitario= 90 €U = RT –CT = (200 x 1.000) – (( 50.000 + (90 x 1.000) = 60.000→( + 10.000 + 20%)
Simulazione riduzione dei costi fissi totali (10%)
CF = 45.000 €U = RT –CT = (200 x 1.000) – (( 45.000 + (100 x 1.000) = 55.000→( + 5.000 + 10%)
Simulazione aumento del volume (10%)
Volume (Q) = 1.100 unitàU = RT –CT = (200 x 1.100) –(( 50.000 + (100 x 1.100) = 60.000→( + 10.000 + 20%)
In sintesi:− aumento 10% prezzo aumento 40 % utile operativo→− riduzione 10% c. variabili aumento 20 % utile operativo→− riduzione 10% c. fissi aumento 10 % utile operativo→− aumento 10% volume aumento 20 % utile operativo→ESEMPIO DI ANALISI DI SENSIBILITA’
DEL RISULTATO (APPLICAZIONE)
Ipotesi: aumento dei costi fissi del 20%, ossia 10.000 (CF = 60.000) che porterebbe a una riduzione dell'utile operativo del 20% (pari a 10.000)
-
Incremento dei prezzi del 5% che aumenta l'utile del 20%
CF= 60.000 Punitario= 210 € Q= 1.000 Cv = 100.000
U = (210x 1.000) - (100x 1.000) - 60.000 = 50.000
-
Incremento del 10% del volume di vendita che aumenta l'utile del 20%
CF= 60.000 Punitario= 200 € Q= 1.100 Cv = 100.000
U = (200x 1.100) - (100x 1.000) - 60.000 = 50.000
-
Riduzione del 10% dei costi variabili che aumenta l'utile del 20%
CF= 60.000 Punitario= 200 € Q= 1.000 Cv = 90.000
U = (200x 1.000) - (90x 1.000) - 60.000 = 50.000
ESEMPIO DI CONFRONTO DI STRUTTURA DEI COSTI
L'impresa A e l'impresa B sono entrambe produttrici di ciclomotori. La prima ha un alto livello di integrazione verticale; non così l'impresa B che svolge all'interno la sola attività di
assemblaggio. La prima impresa produce internamente il motore e il telaio e assemblea anche la maggior parte della componentistica, come i fari e l'impianto frenante. Il processo di trasformazione utilizza numerosi macchinari. I costi fissi (soprattutto ammortamenti) dell'impresa A sono dunque alti. In compenso, quest'impresa acquista i materiali diretti ancora in una fase iniziale del processo di trasformazione e pertanto l'incidenza di questo elemento di costo sul prezzo di vendita del ciclomotore (sui ricavi) è relativamente bassa. La seconda impresa effettua all'interno solo l'assemblaggio. Acquista all'esterno tutti i componenti, compreso il motore e il telaio. I materiali diretti (costi variabili) rappresentano in questo caso la principale voce di costo, ma i costi fissi sono più bassi perché l'apparato produttivo è snello. Si osservino le differenze nel punto di pareggio e nel margine di sicurezza, a diversi.livelli di produzione.QUANTITÀ INFERIORE AL BEP DELL’IMPRESA
AQUANTITÀ SUPERIORE AI BEP DI ENTRAMBE LE IMPRESE
QUANTITÀ INFERIORE AI BEP DI ENTRAMBE LE IMPRESE
TIPOLOGIE DI PROCESSI PRODUTTIVI E CONTROLLO DI GESTIONE
PRODUZIONE SU COMMESSA
CARATTERISTICHE DELL’ATTIVITÀ:
- Origina dal cliente
- Produzione non ripetitiva (anche unica)
- Versatilità macchinari e impianti
- Ricerca della flessibilità produttiva
- Centrare la produzione sulle richieste del cliente
ESEMPI:
- Imprese artigianali
- Imprese costruzioni
- Produttrici di impianti
CARATTERISTICHE DEI COSTI:
- Prevalenza costi speciali variabili
- Contenuti costi struttura
PRODUZIONE SU MODELLO
CARATTERISTICHE DELL’ATTIVITÀ:
- Definizione di un modello che viene replicato in piccoli lotti, serie, massa
- Produzione ripetitiva (uniformità produzione)
- Macchinari e impianti molto specifici con
- Rendimenti definiti (catena montaggio)
- Rigidità produttiva
- Ruolo funzione commerciale (market oriented)
Esempi:
- Imprese automotive
- Imprese produttrici in serie
Caratteristiche dei costi:
- Elevata incidenza costi fissi
- Problema della gestione della capacità produttiva
Produzione a flusso continuo
Caratteristiche dell'attività:
- Il processo produttivo è costruito per il prodotto
- Produzione uniforme per qualità e quantità
- Macchinari e impianti molto onerosi con grossi investimenti
- Specializzazione mano d'opera
Esempi:
- Imprese chimiche e petrolchimiche
- Imprese cementerie
Caratteristiche dei costi:
- Elevata incidenza costi fissi
- Problema della gestione della capacità produttiva
Processi produttivi e contabilità dei costi:
Produzione su commessa / produzione su modello JOB ORDER COSTING
Produzione a flusso continuo
COSTING
JOB ORDER COSTING SYSTEM
I costi sono ricondotti e imputati alle commesse, e vengono poi divisi per il numero di unità della commessa per avere il costo medio per unità di prodotto.
COSTO TOTALE COMMESSA/NUMERO UNITÀ COMMESSA = COSTO UNITÀ PRODOTTO
Esempi: Ferrari, Levis Strauss, aerei Boeing, Impregilo, Ospedali... → Imprese che adottano una produzione per singolo pezzo o per lotto
PROCESS COSTING SYSTEM
I costi per processo vengono rilevati e accumulati per un intero periodo di tempo e vengono poi divisi per il numero di unità prodotte nel periodo per avere il costo medio per unità di prodotto.
COSTO TOTALE PRODUZIONE (PERIODO)/NUMERO UNITÀ PRODOTTE (PERIODO) = COSTO UNITÀ PRODOTTO
Esempi: Coca Cola (miscelatura e imbottigliatura), Italcementi, Cipster, Shell... → Imprese che producono in serie o per processo
JOB COSTING E PROCESS COSTING
I due sistemi rappresentano gli estremi ideali, all'interno dei quali si
Collocano le scelte delle aziende che spesso utilizzano entrambi (sistemi misti), privilegiando l'analisi di alcuni processi (in una logica anche di attribuzione temporale) oppure il riferimento ai prodotti specifici.
JOB COSTING = DETERMINAZIONE DEI COSTI PER COMMESSA
L'obiettivo del job costing è pervenire a un costo specifico di prodotto, che può essere rappresentato dal costo unitario specifico di commessa, nel caso di produzione per singola unità, ovvero dal costo medio unitario, nel caso di produzione per lotti.
Scheda di commessa = modulo predisposto per ogni commessa che riepiloga i costi diretti dei materiali e della manodopera e i costi generali applicati, basati sul coefficiente di allocazione predeterminato.
LA LOGICA DEL JOB COSTING: ATTRIBUZIONE DI COSTI DIRETTI ALLE SINGOLE COMMESSE
LA LOGICA DEL JOB COSTING: ALLOCAZIONE DEI COSTI GENERALI DI PRODUZIONE
Coefficiente di imputazione predeterminato = Costi generali di produzione totale stimati / Unità
totali stimate nella base di imputazione
Costi generali applicati a una singola commessa = Coefficiente di imputazione predeterminato × ammontare della base di imputazione sostenuta da commessa
LA LOGICA DEL JOB COSTING
I costi vengono attribuiti al job, cioè un'unità o lotto di prodotti, attraverso una scheda di commessa (job cost record) su cui vengono riportati, per tutto il ciclo di lavorazione:
- Costo materiali diretti
- Costo lavoro diretto
- Costi indiretti
I costi indiretti vengono allocati in modo proporzionale all'utilizzo di un fattore produttivo
LA LOGICA DEL PROCESS COSTING
COSTO UNITARIO MEDIO DI REPARTO = COSTI TOTALI REPARTO / UNITÀ PRODOTTE
LE UNITÀ DI PRODUZIONE EQUIVALENTI
Problema del calcolo delle unità prodotte con lavorazioni in corso
Unità equivalenti = Numero unità parzialmente completate × % completamento (ossia numero delle unità intere che si sarebbero potute ottenere con
Materiali e lavoro spesi nell'attività
Es. 2 unità completate a metà equivalgono a 1 unità intera, 500 unità al 60% sono equivalenti a 300 unità intere. La percentuale può essere legata a coefficienti, a costi, al tempo o altro.
Volume produzione del periodo in unità equivalenti = Unità completate nel periodo - Unità equivalenti di semilavorati iniziali + Unità equivalenti di semilavorati finali.
I costi vengono riferiti al reparto. Il report di produzione comprende:
- Prospetto delle quantità: flusso delle quantità e calcolo quantità equivalenti
- Calcolo dei costi per unità equivalente
- Prospetto di riconciliazione dei flussi di costo
Job costing e process costing (differenze)
Finalità = imputare i costi diretti di materiali e manodopera e i costi generali di produzione ai prodotti, al fine di determinare il costo unitario di prodotto.
I costi
STANDARD→ I costi standard sono valori economici predeterminati in modo rigoroso ed idonei a rappresentare, secondo prestabilite condizioni di efficienza, i costi tipici di oggetti di calcolo definiti.→ I costi standard si riferiscono normalmente a una situazione di andamento medio della gestione aziendale→ In condizioni normali il costo standard è definibile in termini pratici e può prevedere due livelli: il livello conveniente, che riflette alcune inefficienze e richiede un certo impegno per il raggiungimento dell’obiettivo fissato, e il livello previsto, che riflette il nor