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CENTRI DI INVESTIMENTO
Responsabilizzazione sulla redditività del capitale investito
-
CENTRI DI COSTO - Produzione
Sono centri in cui è possibile determinare con precisione input e output e le loro relazioni.
- Risultati finali espressi in termini di costi
- Misure finanziarie: tutte quelle misure che possono essere misurate in termini finanziari/monetari
- Misure non finanziarie: tutte quelle non esprimibili in termini monetari (Es. soddisfazione dei clienti)
Obiettivo: Efficienza - minimizzare i costi
Leve a disposizione del responsabile:
- Coefficiente d'impiego dei fattori (LEVA PRINCIPALE): Quanto fattore produttivo per unità di output
- Prezzo di acquisto dei fattori: Il responsabile di produzione si deve occupare che la produzione funzioni; quindi dell'acquisto delle materie prime e delle relazioni con i fornitori se ne occupa il responsabile acquisti, il quale ha maggiori leve in questo ambito.
-
CENTRI DI
SPESA - Amministrazione, personale, R&D (Ricerca e Sviluppo)
Sono centri in cui non è possibile determinare con precisione gli output né le loro relazioni con gli input; i risultati di questi centri non sono misurabili in termini finanziari. Quindi l'obiettivo è principalmente l'EFFICACIA, invece dell'efficienza
OBIETTIVO: Rispettare il limite di spesa assegnato
LEVE A DISPOSIZIONE DEL RESPONSABILE: Limitate: utilizzare al meglio le risorse, creando gruppi che lavorino in sinergia ampliando le conoscenze.
3. CENTRI DI RICAVO - Vendite
Sono i centri in cui i manager sono responsabili dei ricavi conseguiti.
OBIETTIVO: Massimizzare i ricavi conseguiti dalla vendita dei beni o della prestazione di servizi
LEVE A DISPOSIZIONE DEL RESPONSABILE: Volumi di vendita. Leve non tutte a disposizione del responsabile, perché i prezzi e la combinazione dei prodotti vendibili sono spesso predeterminati dai livelli gerarchici
superiori. Organigramma funzionale con divisioniDIREZIONE GENERALE
- AMMINISTRAZIONE
- INTERNI
- ESTERO
- PRODUZIONE
- VENDITE
4. CENTRI DI PROFITTO - Filiale estera
Sono i centri in cui i manager sono responsabili dei rendimenti conseguiti con gli investimenti effettuati.
OBIETTIVO: Massimizzare il "profitto": il profitto che riesce a governare quella determinata divisione
LEVE A DISPOSIZIONE DEL RESPONSABILE:
- Prezzi di acquisto delle risorse;
- Prezzi di vendita dei prodotti o servizi;
- Volumi;
- Mix di produzione;
- Efficienza.
5. CENTRI DI INVESTIMENTO - Area di business
Sono i centri in cui i manager sono responsabili dei redimenti conseguiti con gli investimenti effettuati.
OBIETTIVO: Massimizzare il ROI (Redditività del capitale investito sotto il governo del responsabile)
LEVE A DISPOSIZIONE DEL RESPONSABILE: Tutte le leve che concernono costi e ricavi, ma anche quelle inerenti alle decisioni di investimento.
STRUTTURA INFORMATIVO-CONTABILE DEL CONTROLLO – Soluzioni informativeÈ l’insieme degli strumenti mediante i quali si raccolgono, elaborano e presentano le informazioni che consentono lo svolgimento del controllo di gestione.→
La raccolta delle informazioni ha molto a che fare con l’operatività dell’azienda perché implica l’andare a cercarle e sapere dove farlo.
STRUTTURA EXTRA CONTABILEÈ l’insieme delle informazioni di natura fisico-tecnica e qualitativa che esprimono le cause della performance economico-finanziaria. Non sono esprimibili in un’unità di misura fisica
REDDITIVITÁ
FATTURATO
PREZZO
QUANTITÁ
IMMAGINE
QUALITÁ
PRODOTTO
Tutte quelle informazioni di natura fisico-tecnica e qualitativa stanno alla base per raggiungere la performance reddituale economico-aziendale.
STRUTTURA TECNICO CONTABILEÈ l’insieme degli strumenti attraverso i quali sono raccolte, elaborate e presentate
Le informazioni aventi natura quantitativo-monetaria. La struttura informativo-contabile produce informazioni che hanno origine contabile - monetaria; esse, pertanto, hanno una importante utilità perché SINTETIZZANO LA PERFORMANCE AZIENDALE e SONO PRECISE, ma non sono tempestive e non esprimono le cause della performance. Essere tempestivi significa arrivare in tempo utile per prendere una decisione. Esempio FATTURATO STRUTTURA TECNICO CONTABILE CUSTOMER SATISFACTION QUALITÁ DEI PRODOTTI STRUTTURA EXTRA CONTABILE EFFICACIA DEI PROCESSI DI PRODUZIONE STRUTTURA INFORMATIVA TECNICO CONTABILE STRUTTURA INFORMATIVA EXTRA CONTABILE
Al suo interno troveremo:
- Contabilità generale e analitica;
- Informazione fisico-tecniche e qualitative.
- Sistema di budget e degli standard;
- Analisi degli scostamenti;
- Sistema di reporting.
Studia come andare poi a presentare queste informazioni perché vengano utilizzate.
SISTEMI DI INFORMATION & COMMUNICATION
TECHNOLOGY (ICT) SISTEMI ICT Il controllo di gestione si serve di sistemi di elaborazione, gestione e comunicazione dei dati che nel corso del tempo si sono evoluti, grazie al progresso tecnologico. - SISTEMI ENTERPRISE RESOURCE PLANNING - ERP L'Enterprise Resource Planning è un sistema informativo aziendale che integra tutte le aree aziendali, raccogliendo i dati tramite un unico database centrale. - SISTEMI DI BUSINESS INTELLIGENCE - BI Estraendo i dati dal sistema ERP e aggiungendo ulteriori informazioni, i sistemi di Business Intelligence permettono di analizzare dati ed elaborare la reportistica, fornendo ai manager informazioni rilevanti e tempestive. L'efficacia della struttura informativa Caratteristiche - Criteri di progettazione: - INTEGRAZIONE: Utilizzare procedure e principi uniformi che consentono di integrare dati contabili ed extra contabili, interni ed esterni. - FLESSIBILITÀ: Possibilità di adattarsi ai cambiamenti e alle esigenze dell'azienda. - AFFIDABILITÀ: Garantire l'accuratezza e la coerenza dei dati. - TEMPESTIVITÀ: Fornire informazioni in tempo reale per supportare le decisioni aziendali. - SEMPLICITÀ: Facilitare l'utilizzo e l'accesso ai dati da parte degli utenti. - SICUREZZA: Proteggere i dati da accessi non autorizzati e garantire la privacy delle informazioni. Questi criteri di progettazione sono fondamentali per garantire un sistema ICT efficace e performante.sistema di controllo;❖ →AFFIDABILITÁ Il sistema di controllo deve essere affidabile nel produrre dati coerenti e consistenti nel tempo;❖ →ACCESSIBILITÁ I dati prodotti devono essere facilmente accessibili agli utilizzatori autorizzati;❖ →CONFIDENZIALITÁ I dati prodotti devono essere trattati in modo riservato e protetti da accessi non autorizzati;❖ →INTEGRITÁ I dati prodotti devono essere completi, corretti e non alterati durante il processo di trasmissione o archiviazione;❖ →FLESSIBILITÁ Il sistema di controllo deve essere in grado di adattarsi ai cambiamenti delle esigenze informative e dei processi decisionali.- Ha una tenuta non obbligatoria (È stata introdotta per legge nelle aziende pubbliche, questo perché molti dei loro strumenti devono essere introdotti per legge per far sì che abbiano tutte gli stessi comportamenti);
- Le modalità di tenuta di questa contabilità e le sue caratteristiche dipendono dalle esigenze informative da soddisfare dell’organizzazione.
- Misurazione del reddito e determinazione del capitale di funzionamento - Scopo di bilancio per l’attività decisionale esterno;
- Rielaborazione di dati di costo e di ricavo - Scopo interno di controllo.
- Fatti di gestione aventi manifestazione numeraria - Utilizzo dei fattori
produttivi nei processi
Relativi a scambi di mercato; interni;
EPOCA DI RIFERIMENTO
Passato ; Passato e futuro;
CLASSIFICAZIONE dei COSTI→Natura In relazione alla natura fisico-tecnica Costi per natura, per destinazione edel fattore produttivo che ha generato quel costo; secondo criteri utili per le decisioni(I ricavi sono già classificati perdestinazione e possono essereulteriormente riclassificati in base a scopidecisionali;
DESTINATARI
Soggetti esterni; Soggetti interni;
METODOLOGIA di RILEVAZIONE
Contabile (partita doppia); Contabile o extracontabile;
PRECISIONE e TEMPESTIVITÁ
Dati precisi, prima ancora che tempestivi; Dati tempestivi, prima ancora che precisi.
I costi da considerare nella contabilità analitica:
Contabilità analitica COSTI FIGURATIVI COSTI DI UTILIZZOCosti opportunità Costi straordinariContabilità generale COSTI DI ACQUISTO SPESE NATURALIInteressi figurativiCompenso direzionaleFitti figurativi
GLI OGGETTI DI COSTO
Sono gli
“ambiti del sistema aziendale” rispetto ai quali sono prodotte le informazioni.
COSTO DIREPARTO CLIENTE FILIALE ESTERA PRODOTTO
Costo di linea di prodotto
CONFIGURAZIONI DI COSTO,
Esistono diverse vale a dire diverse modalità di calcolo e rappresentazione del costo che dipendono da:
- Esigenze informative da supportare;
- Grado di analisi e accuratezza;
- Tempestività di rilevazione;
- Costi di impianti e di funzionamento del sistema.
Modalità di tenuta della contabilità analitica
- VARIABLE COSTING – COSTI PARZIALI
- FULL COSTING – COSTI COMPLESSI
Sono considerati nel calcolo del costo di prodotto solo alcuni costi, giudicati rilevanti per finalità decisionali.→ Maggiore oggettività e rilevanza dei processi decisionali di breve periodo.
Sono considerati nel calcolo di prodotto tutti i costi.→ Minore oggettività, ma maggiore rilevanza per processi decisionali di lungo periodo.
LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI:
NATURAI
ta: il costo della manodopera diretta varia in base alle ore lavorate o al numero di lavoratori impiegati. Materiali diretti: il costo dei materiali diretti varia in base alla quantità di materiali utilizzati nella produzione. Costi fissi: i costi fissi rimangono costanti indipendentemente dalle variazioni del driver di riferimento. Costi variabili: i costi variabili variano proporzionalmente alle variazioni del driver di riferimento. Costi semivariabili: i costi semivariabili sono costituiti da una componente fissa e da una variabile, quindi variano in modo non proporzionale al driver di riferimento.