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MICROSCOPIO ELETTRONICO
In particolari studi di estrema precisione, viene utilizzato un microscopio elettronico
che “illumina” il campione con un fascio di elettroni anziché radiazione
elettromagnetica. Si utilizzano fasci di elettroni sparati ad un’elevata velocità (anziché
fasci di luce) con lunghezza d’onda <0,1 mm. Non si dispone di un contrasto di fase,
ma il contrasto viene dato grazie al trattamento del campione con soluzione di metalli
preseti con tungsteno e uranio.
Questo tipo di microscopio deve essere utilizzato sottovuoto. Ciò pone limiti di tipi di
campione che possono essere esaminati: gli organismi vitali non possono essere
esaminati perché devono essere completamente essiccati (il campione deve essere
molto sottile ed essiccato)
Ci sono 2 tipi di microscopi elettronici:
TEM è un microscopio elettronico a trasmissione: è costituito da 3 sistemi di
lenti elettromagnetiche; il primo funge da condensatore convogliando il fascio di
elettroni sul campione, il secondo funge da obbiettivo e produce il terzo che
funge da proiettatore e consente un ingrandimento ancora maggiore,
l’immagine viene fotografata e visualizzata su una schermata fluorescente.
L’ingrandimento consentito è 10000x ma è possibile arrivare dai 20000x a
50000x. Fornisce immagini bidimensionali di sezioni di cellule ed organelli.
SEM microscopio elettronico che analizza la superficie del campione porzione
per porzione, ovvero ne fa la scansione. Man mano che il fascio elettronico
scorre sul campione, sullo schermo si costruisce un’immagine completa. Ha un
fattore d’ingrandimento pari a 100.000 e fornisce un’immagine molto
dettagliata.
FABBISOGNI NUTRIZIONALI ED AMBIENTALI dei
microrganismi
I microrganismi per poter crescere traggono dall’ambiente che li circonda tutte le
sostanze richieste per la sintesi del materiale cellulare e per la produzione di energia.
Queste sostanze sono dette “nutrienti”.
La cellula è costituita da 80/90% del peso totale da acqua mentre per quanto riguarda
la sostanza secca il 95% sono costituite da macromolecole di cui:
50% carbonio
19% ossigeno
13% azoto (nelle proteine, basi azotate, coenzimi)
7% idrogeno
3% fosforo (negli acidi nucleici, ATP, fosfolipidi)
1% zolfo
Cofattori enzimatici: potassio (1%), calcio, magnesio, ferro
I restanti 5% sono composti da micromolecole:
Cobalto che si trova nella vitamina B12 e coenzima
Manganese che è presente nel cofattore enzimatico
Zinco
Molibdeno
Nickel
Rame
Tutti gli organismi hanno quindi bisogno di fonti nutritive da cui trarre le macro e
micromolecole necessarie per la loro crescita, attraverso i quali produrranno energia
per i vari processi.
Fonte di carbonio
Può essere di 2 tipi:
- carbonio inorganico ossidato sotto forma di CO2
- carbonio organico ridotto come carboidrati complessi (amido-cellulosa), carboidrati
semplici (glucosio), acidi organici (acido lattico), alcoli (etanolo, sorbitolo)
La fonte di carbonio può essere glucosio. Per quanto riguarda gli zuccheri semplici
alcuni batteri usano pentosi altri esosi mentre i batteri che utilizzano amido e cellulosa
sono pochi.
Il genere Pseudomonas preferisce il glucosio per non spendere ulteriore energia: usano
prima il glucosio e solo quando non sarà più disponibile sintetizzano l’amilasi per la
degradazione dell’amido.
I batteri propionici usano acidi organici in questo caso l’acido propionico come fonte di
carbonio (usati per la produzione di formaggi)
Fonte di azoto
Può derivare da amminoacidi o Sali di azoto.
Può essere di 2 tipi:
- azoto organico come proteine, amminoacidi, peptoni
- azoto inorganico, lo troviamo in forma ossidata NO3, in forma ridotta NH4 e in forma
molecolare N2.
denitrificazione
La è una tecnica dove viene usato il nitrato che dopo una reazione
viene trasformato in NO2, impoverendo i terreni dove crescono (NO3NO2)
L’azoto fissazione invece è una tecnica dove fissano l’azoto atmosferico attraverso
riduzione, che arricchisce il terreno di crescita (N2NH3)
Fonte di fosforo, potassio, calcio e gli altri microelementi
Vengono assunti sotto forma di Sali minerali.
Alcuni microrganismi, detti auxotrofi, hanno subito delle modificazioni delle vie
biosintetiche e non riescono a sintetizzare alcuni elementi. Questi elementi detti
“fattori di crescita” devono essere presi dall’esterno e sono: specifici amminoacidi,
vitamine (riboflavina, CoA, acido pantotenico, FAD, niacina e NAD), basi nucleotidiche.
Mentre i prototrofi non necessitano di fattori di crescita.
Fonte di energia
I microrganismi utilizzano 2 fonti di carbonio:
Fototrofi: utilizzano il carbonio dei composti organici, utilizzando l’energia
liberata dalla demolizione delle stesse molecole organiche.
Autotrofi: utilizzano fonti di carbonio inorganico per costruire strutture
cellulari assieme ad un tipo di energia luminoso (luce) o derivante dalla
demolizione di alcuni composti chimici.
In base all’energia sfruttata vengono divisi in ulteriore categorie:
- fotosintetici: effettuano fotosintesi in presenza di energia luminosa (luce)
- chemiosintetici: sfruttano l’energia derivante dalla demolizione di alcuni
composti inorganici (idrogeno, zolfo, ferro)
I microrganismi vengono suddivisi in base alla fonte di energia e di carbonio:
Fotoautotrofi: alghe, batteri fotosintetici: utilizzano come fonte di energia
la luce e come fonte di carbonio CO2 inorganico.
Fotoeterotrofi: batteri rossi e verdi: utilizzano come fonte di energia la luce
e come fonte di carbonio i composti organici.
Chemio autotrofi: utilizzano come fonte di energia i composti inorganici e
come fonte di carbonio CO2 inorganico.
Chemio eterotrofi: la maggior parte degli organismi di interesse
alimentare: utilizzano come fonte di energia e come fonte di carbonio i
composti organici.
ASSUNZIONE DEI NUTRIENTI
Gli eventi chiave della vita cellulare sono l’assunzione dei nutrienti e
l’espulsione di sostanze attraverso la membrana citoplasmatica.
La maggior parte delle molecole biologicamente importanti non riesce ad attraversare
passivamente la cellula. Il trasporto è dunque un processo fondamentale per le
funzioni vitali in quanto permette:
- l’accumulo di nutrienti all’interno della cellula contro gradiente di concentrazione
- secrezione di enzimi esocellulari
- eliminazione di metaboliti di scarto
La cellula deve portare al suo interno sostanze nutritive, ma la membrana
citoplasmatica è molto selettiva quindi deve attivare dei meccanismi di trasporto
attivo e passivo:
Trasporto attivo: è quella più utilizzata, avviene contro gradiente di
concentrazione e richiede un dispendio di energia. Si possono usare proteine di
trasporto che sono specifiche per ogni tipo di nutriente, può avvenire in modo
diverso:
- uniporto: il nutriente viene riconosciuto, legato alla proteina che cambia
conformazione conferendo ATP e facendolo entrare all’interno.
- simporto: dove entrano non solo i nutrienti ma anche ioni idrogeno o calcio.
Richiede come fonte di energia una forza proto-o sodio motrice.
- antiporto: alcuni composti possono entrare contemporaneamente ad altri che
stanno uscendo.
Trasporto passivo: avviene attraverso gradiente di concentrazione (ATP). Due
tipi di diffusione:
- facilitata che è mediata da proteine di trasporto (carrier, glicerolo, alcuni
zuccheri)
- passiva, per molecole piccole, acqua e molecole liposolubili.
Per alcuni microrganismi esistono forme di trasporto differenti: la traslocazione di
gruppo dove una sostanza viene modificata chimicamente durante l’attraversamento
della membrana (trasporto di zuccheri che vengono fosforilati).
eucarioti
Negli ma non nei lieviti o batteri una determinata molecola viene introdotta
all’interno della cellula attraverso la membrana cellulare per endocitosi mediata da
recettori. Prevede un ripiegamento verso l’interno della membrana cellulare dove si
forma una vescicola che contiene la molecola da trasportare che viene
successivamente rilasciata nel citoplasma.
La fagocitosi è il processo che prevede il trasporto all’interno della cellula per
endocitosi di una sostanza solida come un frammento di cibo o una cellula batterica
mentre la pinocitosi è il processo che prevede il trasporto all’interno della cellula per
endocitosi di materiale liquido (si ha in tutte le cellule degli eucarioti)
Il sistema secretorio è altamente specifico poiché discrimina tra proteine plasmatiche
e da esportare e permette alla cellula di esportare enzimi esocellulari, tossine e
prodotti di scarto.
METABOLISMO
Per metabolismo si intende l’insieme delle reazioni che avvengono in un determinato
organismo. Si distinguono 2 processi:
Catabolismo: è un processo esoergonico. Vari nutrienti vengono degradati a
molecole più semplici per generare energia. Questa energia si genera tramite
l’ossidazione delle molecole e servirà per l’anabolismo.
Anabolismo: è un processo endoergonico e i precursori ottenuti (ATP, acetil
CoA) vengono impiegati per sintetizzare tutte le molecole necessarie alla vita
della cellula. Avviene tramite riduzione.
Non esiste una netta distinzione tra i 2 processi. Dall’ossidazione si liberano ioni H+
che potranno servire nell’anabolismo dove avranno luogo delle reazioni di riduzione a
partire da determinati precursori.
Questi ioni H+ possono essere acquistati da NAD, FAD e NADP e ridursi
rispettivamente a NADH, FADH2 e NADPH.
Il metabolismo dei microrganismi è differente da quello delle cellule del nostro
corpo: Molto più rapido del nostro (10-100 volte di più)
La cellula batterica presenta anche una efficienza notevole nell’utilizzo di
metaboliti e agenti ossidanti diversi dall’ossigeno
Presenta alcune molecole peculiari, completamente assenti nel nostro
organismo:
- mureina
- LPS
- acidi teicoici
La cellula batterica è capace di eseguire una serie di reazioni molto elevate
CATABOLISMO
Il CATABOLISMO BATTERICO comprende fondamentalmente 3 fasi:
- cattura di sostanze dall’esterno
- produzione di energia, cioè ATP
- produzione di metaboliti di base utili a costruire composti più complessi
Tutto questo a condizioni di pH accettabili per la cellula.
I batteri sono capaci di catabolizzare sostanze attraverso 2 vie fondamentali:
respirazione: nella quale generalmente l’ultimo accettore della catena
respiratoria è l’ossigeno ma esistono tipologie di respirazione basate su azoto e
zolfo dette r