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RIM. INIZ MP 200 RIM. INIZ SL E PF 150
RIM FINALI MP (500) RIM FINALI SL E PF (400)
ΔRIM MP |300| Δ RIM. SL E PF |250|
• Forma di bilancio: modo di rappresentare le classi =>
A scalare
A sezioni contrapposte
A scalare) RR
RICAVI
(-) COSTO DEL VENDUTO
RISULTATO LORDO
(-) ALTRO COSTO PROD.
RISULTATO LORDO
REDDITO NETTO
A sezioni contrapposte) -
+
• Schema: rappresentazione vincolante, imposta per legge, della struttura e della forma
di bilancio. Il codice civile definisce lo schema obbligatorio di bilancio agli articoli 2423
e seguenti. In particolare art 2424 dà la forma e la struttura obbligatoria dello SP
(prevede sez. Contrapposte) mentre il 2425 del RR (prevede a scalare e struttura a
costi ricavi e rimanenze); facendo salve le disposizioni di leggi speciali per le società
che esercitano particolari attività. Es. Bilanci rendiconti degli intermediari finanziari,
degli istituti di pagamento, delle SGR e delle SIM e bilanci dell'editoria.
[Il sistema informativo deve provvedere a procurare informazioni utili per programmare
controllare fornire un supporto a decisioni consapevoli e razionali agli amministratori].
21/11
SISTEMA INFORMATIVO
E' un complesso di metodologie, opportunamente organizzate per:
Programmare la gestione (ex ante)
Controllare (ex post)
Supportare i processi decisionali
Consentire di acquisire conoscenze sull'ambiente e sul mercato
Contabilità
➢ È una parte del sistema informativo
➢ è un insieme di rilevazione e di elaborazione di dati aziendali, operate con opportuni
mezzi di annotazione, controllo e memoria.
➢ Rispetto a tipologia, settori e scopi diversi di rilevazione distinguiamo:
a) Contabilità economico patrimoniale (o contabilità generale)
b) Contabilità analitica, o dei costi, o industriale
c) Contabilità di budget
A+B+C insieme formano il sistema di contabilità direzionale integrata
A) Contabilità economico patrimoniale
• Predispone i dati e le rilevazioni necessarie a misurare il reddito nell'ambito del bilancio
d'esercizio.
• La partita doppia è la metodologia che si utilizza
• Rilevazione per origine => in base all'operazione di scambio che li ha originati.
• Le operazioni vengono registrate sul libro giornale in ordine cronologico, sulla base dei
documenti probatori (fatture, bolle) (articolo 2214 del Codice Civile)
• Dati precisi più che tempestivi
B) Contabilità analitica (o dei costi, o industriale)
• Rileva i dati ai fini di effettuare calcoli di convenienza economica in particolare al fine
di calcolare il costo di prodotto.
• Rilevazione per destinazione: rispetto a un centro di costo.
• Costo di produzione = somma dei valori attribuiti ai fattori di produzione impiegati o in
una attività produttiva (es. Fase di lavorazione) o in un prodotto.
• Costo di prodotto = Tutti i costi speciali o diretti (sostenuti per la produzione di quel
bene o per quel centro di costo) + quota costi comuni o indiretti + oneri figurativi.
• COSTI SPECIALI:
Relativi a fattori produttivi che partecipano in modo esclusivo alla
coordinazione produttiva oggetto di determinazione del costo di produzione.
Si imputano in modo oggettivo calcolando il consumo effettivo di fattore
produttivo (q)
Moltiplicando (q) x il prezzo costo (p)
Quindi un costo speciale può essere calcolato:
QUANTITA' fattore produttivo x PREZZO fattore produttivo
• COSTI COMUNI:
Comuni a + coordinazioni produttive
Si imputano in modo soggettivo tramite coefficienti di ripartizione (congetture)
• FIGURE DI COSTO DI PRODOTTO (guardo libro)
a) Costo primo (materie prime + costo manodopera)
b) Costo industriale di trasformazione
c) Costo di fabbricazione
d) Costo pieno aziendale (costo di tutti i fattori produttivi speciali e comuni
imputabili al prodotto)
e) Costo economico / tecnico (include gli oneri figurativi)
ACQUISTI MP X Y Z
1000 350 250 400
CONT. GENERALE " --> C. ANALITICA <--- "
• CENTRO DI COSTO = oggetto 'contabile' di cui si vuole calcolare il costo (reparto,
fase di lavorazione, prodotto)
• Dati tempestivi più che precisi
C) Contabilità di BUDGET
• Rileva e predispone i dati al fine di redigere il budget
• Bilancio previsionale
• si basa su dati preventivi e standard
• Costi e ricavi ipotetici calcolati sulla base di ipotetici livelli di efficienza
LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO
Significa riesporre i dati del bilancio di esercizio secondo una struttura e una forma diverse
rispetto allo schema obbligatorio secondo cui per legge, il bilancio è stato redatto. Allo scopo
di aumentare il potenziale conoscitivo dello stesso per poter studiare l'equilibrio reddituale,
finanziario e patrimoniale dell'impresa.
Riclassificazione rendiconto del reddito o C.E
• Fonte importante di dati per giudicare le condizioni di esistenza dell'equilibrio
reddituale.
• Occorre utilizzare una struttura e una forma che mettono in evidenza le aree di
–in
gestione nelle quali si sono formati i flussi a reddito per evidenziare particolare- se
il reddito sia stato generato prevalentemente dalla gestione caratteristica o da altre
gestioni accessorie.
• L'obbiettivo è quello di valutare (almeno in prima battuta) quali flussi di reddito
potranno verosimilmente manifestarsi in futuro in quanto provenienti dalla gestione
caratteristica, rispetto a quelle che rivestono un carattere più verosimilmente
"temporaneo", provenendo da altre gestioni.
• Attraverso le riclassificazioni si cerca di passare da una visione meramente storica a
una tendenziale / prospettica.
Conto economico riclassificato (guardo schema libro)
Figure di reddito:
• Reddito netto= figura di reddito che tiene conto di tutti i ricavi e di tutti i costi di
competenza dell'esercizio.
• Reddito lordo= tiene conto soltanto di alcuni costi e di alcuni ricavi di competenza
• EBIT ("EARNING BEFORE INTERESTS TAXES"): calcoli il reddito prima degli
interessi e delle imposte, REDDITO LORDO.
• EBITDA ("EBIT + DEPRECIATION, AMORTIZATION"): prima di aver calcolaro
ammortamenti e svalutazioni.
Riclassificazione Stato Patrimoniale:
• È una fonte molto importante di informazioni al fine di verificare l'esistenza di condizioni
equilibrio patrimoniale e di equilibrio finanziario di un'impresa, ossia l'esistenza di
condizioni di SOLVIBILITA' di breve e di lungo termine.
• Per la riclassificazione si usa il criterio finanziario:
Gli impieghi (o attività) vanno esposte in ordine di liquidità crescente (o
decrescente)
Patrimonio netto e debiti in ordine di scadenza del finanziamento.
Le attività vanno esposte al netto delle poste rettificative (bisogna fare una sottrazione
algebrica; sono poste che rettificano specifiche classi dell'attivo. Il fondo ammortamenti
rettifica bene strumentale.
23/11:
[nello schema correggere "se <0 è in grado" con "se >0 è in grado"]
Un margine di struttura positivo (>0) dà giudizio positivo, indicazione decisamente
rasserenante sulla capacità dell'impresa di essere solvibile nel lungo termine. Inoltre ci indica
che tutte le immobilizzazioni sono finanziate da fonti che non devono essere rimborsate.
L'impresa è più indipendente dai terzi finanziatori, dato che il margine di struttura positivo
consente di finanziare anche una parte dell'attivo.
Se il margine di struttura invece è negativo e l'impresa riesce a finanziare le immobilizzazioni
con debiti a m/l termine può comunque andar bene.
Se però l'impresa finanzia le immobilizzazioni con debiti a breve termine bisogna subito
suonar un campanello d'allarme e intervenire.
Relazione tra debiti breve termine (entro 12 mesi) e disponibilità liquide immediate/differite
(crediti entro 12 mesi): la differenza tra liquidità e debiti breve termine deve essere >0, positiva.
Questa differenza è il MARGINE DI TESORERIA [= (b) + (c) - debiti a breve termine. Se
negativo --> si parla di tensione finanziaria nel breve termine].
EQUILIBRIO: nazione dinamica di equilibrio nella gestione. Perché un'azienda sia in equilibrio
deve svolgersi secondo le linee di un'programma, identificando obbiettivi e mezzi, per cui il
sistema produttivo di un'azienda deve basarsi su prospettive di equilibrio economico che si
realizzano quando si verificano nel tempo determinate condizioni. Su questo processo si deve
investire anche nel tempo la continua analisi dell'esistenza di condizioni di equilibrio sotto
l'aspetto reddituale, finanziario e patrimoniale pertanto nel tempo l'equilibrio economico si
realizza quando sono in equilibrio i 3 sottosistemi.
Equilibrio reddituale: quando l'impresa è in grado di autofinanziarsi *.
Occorre che l'impresa ottenga un flusso di ricavi proveniente dalla vendita dei prodotti
superiore al flusso dei costi di acquisto di tutti i fattori produttivi ivi inclusi gli oneri figurativi.
Deve anche garantire la remunerazione.
R > COSTI (remunerazione di tutti i fattori produttivi) => UTILE (dividendi*+capitale proprio)
Equilibrio finanziario (o monetario)
Si raggiunge quando l'impresa ha un flusso di entrate finanziarie sufficiente in ogni istante a
far fronte alle uscite, al flusso di uscite. CASH FLOW. Equilibrio che va studiato nel breve
periodo e poi nel lungo periodo. Nel breve i denari possono derivare da incassi (ricavi) e se
insufficienti l'impresa può indebitarsi (politica di indebitamento). Raggiunge quindi l'equilibrio
finanziario nel breve periodo quando il flusso di entrate (derivanti da incassi e indebitamento)
= al flusso di uscite. Nel B.P l'equilibrio non richiede che l'impresa sia anche in condizioni di
autosufficienza finanziaria. L'autosufficienza finanziaria si ha quando il flusso di entrate è
generato esclusivamente dall'incasso dei ricavi. Ma in un'ottica di lungo termine l'impresa deve
tendere all'autosufficienza.
Equilibrio patrimoniale
Viene giudicato nella CONVENIENTE DISTRIBUZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO
negli impieghi che si realizza quando c'è una correlazione tra tempo di permanenza degli
impieghi nel patrimonio e tempo previsto per il rimborso delle fonti; e quando le
immobilizzazioni (quindi l'attivo fisso) sono finanziate da: 1) capitale proprio; 2) capitale di
credito m/l termine; mentre le fonti di breve termine finanziano esclusivamente l'attivo
corrente.
N.B. L'aspetto patrimoniale della g