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Il mito della guerra e del binomio guerra-rivoluzione
IL MITO DELLA GUERRA ENTRA A FAR PARTE DEL PATRIMONIO GENETICO DELLA SINISTRA RIVOLUZIONARIA, ovvero il binomio guerra-rivoluzione: senza una guerra di ampie dimensioni una rivoluzione non è possibile, è la politica del 'tanto peggio tanto meglio'.
Le difficoltà economiche dei soldati-contadini
Insieme alla guerra e ciò che comporta, ci sono le difficoltà economiche, che erano enormi in Russia, soprattutto per il ceto contadino che si era trasformato nel ceto combattente.
La cultura: visioni utopiche
Ci sono degli importanti nessi tra la cultura e la situazione politica: la cultura ha un'enorme importanza nelle nuove idee che si affermano e che penetrano nella coscienza collettiva Russia. Poiché le contraddizioni che si vivono in Russia sono tantissime, inizia a prendere corpo una GRANDIOSA UTOPIA che ha richiesto un costo di vite umane enorme: si è creata la
convinzione profonda che 'l'osservazione della realtà non serviva a far vedere la realtà per com'era', es. lettere di militanti comunisti che vanno in Russia, che scrivono cose incomprensibili, es. si fantasia sugli alberi russi di arance più succose, terra che produce frutti più saporiti, quindi ci fu gente che accettò il SACRIFICIO DELLA PROPRIA VITA per salvare la rivoluzione, per non inceppare quell'ingranaggio che si era messo in moto, un processo storico mai verificatosi prima: c'è un'ADESIONE FIDEISTICA ALLA RIVOLUZIONE Le contraddizioni all'interno dell'utopia: È un'utopia grandiosa per via delle sue contraddizioni: consente di vedere in essa cose opposte: • L'utopia produsse gli IDEALISTI più puri, i martiri, che penavano fosse meritevole; • Ma produsse anche CINICI CALCOLATORI, che uccisero in virtù del fatto che fosse legittimo perché laLa rivoluzione richiedeva un prezzo alto, quindi questi partecipano in funzione dell'INTERESSE PERSONALE. Il 'regno della libertà', passando per il totalitarismo: La parola d'ordine di questa utopia è REGNO DELLA LIBERTÀ, che è la meta da raggiungere, e si pensa che si stia andando verso questa meta, e si è disposti ad accettare il contrario, ovvero il regno dove vige il TOTALITARISMO: la rivoluzione russa legittima la partecipazione delle MASSE alla politica, con un impegno diretto, ma allo stesso tempo la rivoluzione è portata avanti da un'ÉLITE molto ristretta che impone il suo controllo (TOTALITARISMO) sulle masse che la rivoluzione avrebbe dovuto liberare. Lo 'spirito critico', passando per il dogmatismo: Questa utopia si sviluppa sul principio del libero pensiero, dello spirito critico, ma c'è l'affermazione del DOGMATISMO, ovvero che CIÒ CHE SI DECIDE NON SI DISCUTE• es.
linea del CENTRALISMO DEMOCRATICO, ovvero che 'il partito si ama e non si discute', es.Georges Dukes, filosofo, utilizza una frase parlando delle critiche mosse al suo partito: 'è il miopartito anche se sbaglia', quindi implica un annullamento dello spirito critico, di diverse voci chesi possono sviluppare all'interno del partito.
La pace tra i popoli, passando per il militarismo:Si professa la pace e l'amore tra popoli, ma per renderla possibile persegue il MILITARISMO, es.anche interno nei confini russi, dà vita ad una guerra civile.
STORIA CONTEMPORANEA - PROF. NEGLIE Eva Burba
LA GUERRA CIVILE RUSSALE FORZE INTERNE ED ESTERNE:
In Russia è necessario reprimere l'assalto dall'interno e dall'esterno:
A. DALL'INTERNO:
- Le ARMATE BIANCHE, ovvero i soldati fedeli allo zar (che è stato catturato), che pensano dipoter ribaltare la situazione e ripristinare lo 'status quo'.
B.
DALL'ESTERNO: - Insieme alle armate bianche, rappresentano un pericolo le TRUPPE EX-ALLEATE, che temono che la Rivoluzione si esportasse in occidente: quindi vengono mandate in Russia e hanno il compito di soffocare la rivoluzione, dando manforte alle armate bianche. L'ORGANIZZAZIONE DELLA RESISTENZA: Lenin quindi organizza la resistenza, che da 'armata russa' diventa ARMATA ROSSA, guidata e organizzata dal generale Trotsky (aveva partecipato alla presa del Palazzo d'Inverno). - Invenzione figura del COMMISSARIO POLITICO, per far si che il consenso dei soldati sia vivo, infatti questa nuova figura ha il compito di motivare i militari nel lavoro che stanno facendo, e far sì che sposino i principi e le idee della rivoluzione attraverso un lavoro di IDEOLOGIZZAZIONE DEI SOLDATI (le brigate comuniste hanno questa figura anche in Italia). Il problema della Polonia: Contrasti tra Polonia e Russia: da sempre, dal 1300/1400, poi sono state arricchite.dall'elemento di tensione tra la Russia ortodossa e la Polonia conservatrice, ma quando la Polonia si trova nella situazione di guerra in Europa, ha l'ambizione di creare la Grande Polonia, e per farlo, il generale polacco penetra nel territorio russo e occupa una parte dell'Ucraina (l'altra parte la Russia l'ha persa con il trattato di Brest-Litovsk), quindi i polacchi sono penetrati e vanno respinti: è il passaggio in cui il soldato bolscevico è chiamato a salvare il territorio russo, la sua casa, quindi il soldato dà il meglio di sé, e in questo modo riescono a respingere i polacchi: l'armata rossa arriva fino alle mura di Varsavia, seppur non ci fosse alcun impegno di esportazione della rivoluzione: i polacchi vengono respinti mentre si ha la volontà di dedicare le forze a mantenere in vita la rivoluzione, ma c'è poca disponibilità ad esportarla. L'ideale marxista di rivoluzione nei paesi.industrializzati:Lenin mentre gestisce questa fase è convinto che una delle affermazioni più forti di Marx sia daperseguire, ovvero che la rivoluzione si sviluppi NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI, avanzati: èconvinto che in Russia la rivoluzione può consolidarsi solo se ALTRI PAESI PORTANO AVANTI LOSTESSO PROGETTO, quindi guarda alla Germania, il paese giusto per portare avanti un processocoerente con l’ideale marxista, infatti in Germania c’è una fibrillazione pre-rivoluzionaria: l’esercitosi è ormai dileguato, la guerra è finita, i soldati formano i Soviet,… c’è quindi una situazionecompatibile con il processo rivoluzionario. Lenin guarda alla lega di Spartaco tedesca, che pensache sia il momento giusto per agire, quindi a Rosa Luxembourg, Louis Blanc, e in Italia Mussolini(socialista rivoluzionario, il solo socialista che può fare risoluzione),Lenin guarda agli altri paesi in attesa che la
Rivoluzione si consolidasse in Russia. Ciò che ne scaturisce è una GUERRA CIVILE violentissima che finirà nel 1920.
STORIA CONTEMPORANEA - PROF. NEGLIE Eva Burba
IL COMUNISMO DI GUERRA (1921-1922)
Si entra dunque nella fase del COMUNISMO DI GUERRA: il comunismo non era realizzabile per colpa della situazione di conflitto, perciò c'è una serie di PROVVEDIMENTI ECONOMICI E SOCIALI nella Russia post-rivoluzionaria, guidata da Lenin e dal Partito Bolscevico durante la guerra civile russa.
I PRIMI ATTI DEL 1920/1921:
- Il DECRETO SULLA TERRA, largamente richiesto dai contadini: si polverizza, si spezzetta la proprietà terriera in piccole aziende, ma problema: 'i contadini devono produrre e consegnare la maggioranza dei prodotti allo Stato, a causa della CARESTIA'? I contadini non vogliono dare il loro prodotti, poiché hanno delle ambizioni, es. preferiscono il boicottaggio: allora le città vengono spopolate perché non
arrivano gli approvvigionamenti, quindi le persone vanno in campagna per scappare dalla fame, le CAMPAGNE SI RIPOPOLANO. Il problema dell'approvvigionamento era quindi importante. Il compromesso INIZIALE: Questo è il prezzo da pagare per mantenere legato a sé, al partito, il ceto contadino: il ceto contadino ha come ambizione quella di diventare proprietario della terra in cui lavora, ma non è un ideale non in sintonia col comunismo, che pensa alla socializzazione dei mezzi di produzione, ma per tenere legati a sé in un momento in cui il consenso è importante, il partito lo concederà. - Vengono fondate le COLCOS, enti collettivi di proprietà, e le SOVCOS, grandi proprietà collettive di proprietà dello Stato, e le INDUSTRIE VENGONO STATALIZZATE: la mano d'opera è equiparata a quella militare, quindi l'assenza equivale alla diserzione, quindi giustiziati, disciplina fortissima, situazione pesante, aggiunta alproblema della terra non era stata lavorata da anni, e dei bombardamenti, avvelenati durante la guerra. Compito del partito di gestire allo stesso tempo la RIVOLUZIONE CONTADINA ANTIFEUDALE e una di RIVOLUZIONE SOCIALE OPERAIA. - Lenin cancella tutti i debiti di guerra, il debito pubblico, si chiudono le banche e la moneta perde valore: si torna al BARATTO (anche in Germania c'è l'inflazione nel 1921/1923), quindi la fame si impossessa della città, diventa uno spettro, e quando c'è fame tutto passa in secondo piano: il CANNIBALISMO diventa una pratica comune, in una situazione di emergenza. LA FINE DELLA DIALETTICA INTERNA RUSSA Nel 1921, alcune ASSOCIAZIONI INTERNAZIONALI, es. croce rossa, chiesa cattolica, inviano del materiale alimentare in Russia che fu bloccato alle frontiere: questi interventi erano vissuti come un'INTROMISSIONE NEGLI AFFARI INTERNI del paese, seppur il costo fu un numero imponente di vittime, situazione insostenibile che.determina un'altra FRATTURA: Ogni ambizione di LIBERTÀ viene abolita: Non è più possibile muovere delle critiche, cerare delle correnti interne nel partito socialista, non si possono avere differenti visioni, c'è uno STACCO SOCIALE:- es. CRITICA ALLA FAMIGLIA poiché 'istituzione borghese', in cui il padre comanda, i figli sono la forza lavoro, e la moglie è lo strumento di possesso del marito. Quindi viene alimentato:
- il FEMMINISMO;
- il fenomeno dei 'FIGLI DEL PAESE', ovvero del non riconoscimento dei figli, poiché sono figli del partito, della rivoluzione socialista.