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Riunioni in via straordinaria

Chi ha il potere di riunire il Parlamento in via straordinaria?

Alcuni organi, ovvero:

  • il Capo dello Stato;
  • il Presidente della Camera;
  • almeno 1/3 dei componenti della Camera e del Senato, ovvero una minoranza parlamentare, per l'ipotesi che ci sia una strategia di blocco dei lavori parlamentari da parte dellamaggioranza, seppur non sia mai successo, perché potrebbe indurre il Capo di Stato a sciogliere le due camere anticipatamente in quel caso.

Quando vengono riunite le camere?

Normalmente le riunioni sono convocate dal Presidente della Camera in diversi momenti:

  • quando sono sospesi i lavori parlamentari, per l'aggiornamento, ovvero il periodo estivo, a fine luglio (mentre l'attività viene ripresa a inizio settembre), dunque è un periodo in cui le camere non hanno in scaletta alcun adempimento, ma ciò non esclude che in questo periodo sorga la necessità.
La convocazione delle camere: La convocazione delle camere può avvenire in situazioni eccezionali come calamità naturali, situazioni di necessità, crisi di governo, ecc. Serve a garantire che le due camere possano essere convocate anche in momenti non programmati inizialmente. La programmazione dei lavori: Normalmente, le due camere sono sempre impegnate nelle loro funzioni e programmano le loro attività. Ci sono tre atti che organizzano lo svolgimento dei lavori delle camere: A. Programma dei lavori: copre un periodo più lungo di calendario, solitamente 2-3 mesi. B. Calendario: ha una cadenza mensile. Entrambi sono elenchi delle attività da svolgere, ma con alcune differenze: - Il programma indica mensilmente ciò di cui si occuperà la Camera, senza specificare il quando. - Il calendario, invece, entra nel dettaglio e specifica le giornate e gli orari in cui si svolgeranno le attività, quindi distribuisce l'attività nel tempo. C.ORDINE DEL GIORNO: è consequenziale alle altre, quando finisce una sessione di lavoro, il presidente dà l'ordine del giorno per il ritrovo successivo, di cosa andranno a discutere. I programmi contengono ciò di cui ci si occupa, perciò che non viene calendarizzato non verrà discusso finché non verrà inserito, è fondamentale quindi stabilire chi approva questi atti di programmazione: il ruolo di approvazione ce l'ha la CAPIGRUPPO, ovvero la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Parlamentari (infatti tutti i parlamentari sono inseriti in dei gruppi parlamentari, ciascuno con un presidente). Le modalità di approvazione dei programmi: Camera e Senato hanno regolamenti diversi: - La Camera ha la regola che per approdare è necessario il voto favorevole di tanti capigruppo, che insieme rappresentino almeno i 3/4 dei deputati, quindi significa che si verifica una convergenza tra gruppi parlamentari di maggioranza e almeno

Una parte dell'opposizione (poiché la maggioranza non ha mai avuto i 3/4), per favorire la convergenza con l'opposizione nello stabilire su cosa si va a discutere, mentre se non succede interviene il Presidente;

Per il Senato invece serve l'UNANIMITÀ dei capogruppo, che quindi devono tutti essere d'accordo, e se non lo sono, in quel caso interviene il Presidente ma per un periodo di brevedurata: per una settimana, dopodiché bisogna ricercare nuovamente un accordo.

Non c'è un'assoluta libertà: i regolamenti parlamentari prevedono che degli spazi debbano essere riservati all'opposizione, quindi un certo spazio, ambito, deve essere riservato alle iniziative provenienti dall'opposizione, per la tutela dei partiti minoritari.

3. LE REGOLE SUL FUNZIONAMENTO DEL PARLAMENTO

Le camere sono organi collegiali, con COMPOSIZIONE LERGA, perciò non richiedono

L'unanimità, che implicherebbe la presenza di tutti i componenti, ma un certo NUMERO LEGALE, che è fissato nella metà dei componenti + 1 (di deputati e senatori).

Le caratteristiche del NUMERO LEGALE:

  • Il numero legale si presume sino a che qualcuno non richieda la verifica del numero legale, quindi se nessuno la chiede, la seduta può andare avanti anche se il numero dei presenti è minore ma non verificato (a volte interessa a evidenziare che manca il quorum, a volte no es. quando la maggioranza assente, oppure quando l'opposizione è assente).
  • Il numero legale però, come dice l'articolo 64, è il QUORUM STRUTTURALE, QUORUM PARTECIPATIVO, quindi è necessario per le deliberazioni, quindi quando si tratta di votare, non sempre, quindi non quando si ascolta: non è necessario sempre, solo nell'attività deliberativa.

Che maggioranza serve per poter deliberare:

La regola generale è che...

serve la MAGGIORANZA SEMPLICE per deliberare, ovvero dei presenti, sia alla Camera che al Senato dopo la riforma del 2017: bisogna fare un calcolo, ovvero si devono confrontare i voti favorevoli e quelli contrari: i voti favorevoli devono essere maggiori di quelli contrari, mentre gli ASTENUTI, invece, di loro si tiene conto ai fini del raggiungimento del numero legale, ma non vengono contati nel quorum deliberativo, mentre nel passato nel Senato gli astenuti equivalevano ai contrari e questo comportava che il numero dei favorevoli doveva essere maggiore della somma tra astenuti e sfavorevoli nel caso del Senato. La regola della maggioranza semplice vale nei casi in cui la Costituzione non prevede per quell'atto una maggioranza diversa, ad esempio per le leggi costituzionali servono i 2/3, ... 4. LE MODALITÀ DI VOTO IN PARLAMENTO C'è una BIPARTIZIONE DI BASE delle varie modalità di voto in Parlamento: 1. Oggi, a differenza del passato (dalla fine degli anni '80),è stato generalizzato il meccanismo del voto palese, ad esempio tramite alzata di mano, quindi il voto palese rende conoscibile a tutti il modo in cui ha votato il singolo parlamentare, per consentire ai partiti di appartenenza di vedere come si comportano i vari rappresentanti, e anche al corpo elettorale;
2. VOTO SEGRETO: si vota in modo segreto quando si vota sulle persone, il che comporta il problema di capire cosa voglia dire:
- sicuramente quando si elegge ad esempio il Presidente della Camera;
- ma se invece si deve votare per decidere se un senatore è diventato incandidabile, può essere considerato un voto sulla persona o no? In questo caso si è deciso che non si sta votando sulla persona ma sulla legittima composizione dell'organo.
Quindi l'interpretazione delle regole scritte non è scontata, come si potrebbe pensare, poiché in questo caso gli orientamenti attuali di Camera e Senato vanno in senso contrario.
Il voto segreto ha una logica inversa.rispetto a prima: per garantire la libertà di coscienza, non si è vincolati dal partito e dal corpo elettorale, non si risponde politicamente del proprio voto. Quando si può richiedere il voto segreto in Camera e in Senato: Tutto ciò che fuori da voto su persone regola generale voto palese, ma non sempre: - vale in generale, se non viene richiesto il voto segreto da almeno 30 deputati e 20 senatori; - quando si vota una legge che tocchi i diritti fondamentali (prima parte della Costituzione); - per le modifiche di regolamenti di Camera e Senato. Quando si può richiedere il voto segreto in Camera MA NON IN SENATO: Questo parallelismo non c'è per le leggi sulla disciplina di organi costituzionali, di organi regionali, e le leggi elettorali, dove il voto segreto può essere richiesto solo nella Camera, non dal Senato. 60DIRITTO PUBBLICO GENERALE-PROF MONEGO Eva Burba 5. ORGANIZZAZIONE INTERNA DEL PARLAMENTO Uno degli aspetti in cui si manifesta

Il PRINCIPIO DI AUTONOMIA del Parlamento è la sua capacità di determinare la sua organizzazione interna tramite Regolamenti Parlamentari.

  1. PRESIDENTE

    Non c'è organo collegiale che possa funzionare senza un presidente. Il presidente è eletto all'interno dell'assemblea, quindi dev'essere un deputato o un senatore, quindi è un politico.

    Il ruolo del Presidente della Camera e del Presidente del Senato:

    Il ruolo del Presidente delle camere non è un ruolo di indirizzo politico ma di GARANTE DEL BUON FUNZIONAMENTO DELLE CAMERE: spetta al presidente verificare che nello svolgimento delle funzioni parlamentari sia rispettata la Costituzione, ma soprattutto i Regolamenti Parlamentari, dove si trova la disciplina di tutte le attività, delle funzioni che spettano a ciascuna camera. Ha dunque un ruolo di GARANZIA, che opera per tutti (ma soprattutto nei confronti dell'opposizione), quindi è un ruolo 'super partes'.

partes’.La disciplina dell’elezione del presidente:

Il presidente si vota segretamente, poiché è un voto sulla persona, e nel regolamento della Camera prevede delle maggioranze molto alte:

  1. In generale, nei primi 3 scrutini, per essere eletti bisogna avere la maggioranza dei 2/3, che è una maggioranza molto alta, una MAGGIORANZA QUALIFICATA, che presuppone un accordo tra le forze del governo e almeno una parte dell’opposizione;
  2. Dal 4 scrutinio, se non c’è questo consenso trasversale, ci si accontenta della MAGGIORANZA ASSOLUTA: i gruppi parlamentari di maggioranza hanno i numeri per eleggere autonomamente il presidente.

I cambiamenti rispetto al passato:

- Nel passato, fino a quando è stato modificato il sistema elettorale, ovvero con la fine della Prima Repubblica nel 1994, quando è stato abbandonato il proporzionale puro in favore del Mattarellum, c’era la prassi di lasciare la Camera dei Deputati scegliere un

esponente dell'opposizione più forte come Presidente;- Poi questa prassi è caduta nel momento in cui si è passati al sistema maggioritario: da quel momento quasi sempre la maggioranza di governo si elegge da sola il Presidente della Camera e del Senato, ma non cambia, poiché questo non incide sul cambiamento di ruolo 'superpartes', infatti rimangono ferme alcune regole: es. il presidente non vota, bensì modera la discussione, annuncia i risultati, non è a favore di nessuno schieramento politico. Quindi spesso nel passato il Presidente si iscriveva al gruppo misto, per essere 'spoliticizzato', ma è una prassi venuta meno: ora invece ha solitamente un gruppo di appartenenza, ma nessuno mette in discussione il fatto che il Presidente sia il garante del buon funzionamento. Il problema della REVOCA del mandato presidenziale: Cosa succede se un Presidente viene eletto con i voti di un certo numero di partiti, se il

partito del Presidente, quello di maggioranza, durante la legislatura esce

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Publisher
A.A. 2020-2021
114 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 20eva01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Monego Davide.