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La vertebra tipo
La vertebra "tipo" è costituita da 2 parti principali: il corpo vertebrale, posto nella porzione anteriore e l'arco posteriore posto nella zona retrostante.
Il corpo vertebrale è la parte più voluminosa della vertebra, presenta una forma cilindrica. È costituito da una faccia superiore, una faccia inferiore e una faccia laterale che unisce a cerchio la faccia superiore ed inferiore. Le dimensioni delle facce superiori ed inferiori sono maggiori della faccia laterale. Le facce superiori ed inferiori sono ricoperte di cartilagine e presentano numerosi fori (scambio per imbizione di liquidi con il disco vertebrale). A livello della porzione postero superiore del corpo si ha presenza di osso compatto per l'innesto degli elementi costituenti l'arco posteriore (peduncoli).
L'arco posteriore si innesta al corpo tramite i peduncoli, essi si prolungano indietro e in dentro tramite le lamine, le quali riunendosi posteriormente.
Costituiranno l'innesto dell'apofisi spinosa. Superiormente e inferiormente al punto d'unione tra ipeduncoli e le lamine si trovano i massicci interapofisari, che supportano le apofisi articolari superiori ed inferiori. Dai massicci interapofisari si distaccano lateralmente verso fuori e dietro le apofisi traverse. L'arco posteriore insieme alla parte posteriore della faccia laterale del corpo vertebrale delimita il canale rachideo.
Struttura. Le vertebre sono costituite da osso spugnoso limitato dalla corticale a livello dei corpi vertebrali. La disposizione spaziale delle trabecole ossee riveste un ruolo interessante in Osteopatia perché indica la disposizione delle linee di forza che attraversano il rachide. Le trabecole si dispongono in senso verticale, orizzontale e obliquo. Si notano linee di forza soprattutto verticali a livello della parte anteriore dei corpi, mentre nella parte posteriore del corpo vertebrale e dei peduncoli sono disposte in modo obliquo.
Ciò dimostra punti di resistenza meccanici importanti (peduncoli) che dimostrano la caratteristica specifica delle due parti principali: il corpo che rappresenta la struttura portante che assorbe i carichi e l'arco posteriore tramite i peduncoli che rappresenta la struttura biomeccanica dinamica.
Il disco intervertebrale è una struttura presente tra gli spazi vertebrali da C2-C3 a L5-S1. Interposto tra i corpi vertebrali, è costituito da 2 parti:
- una parte centrale, non vascolarizzata e non innervata, detta nucleo polposo, costituito all'80% di acqua e mucopolisaccaridi;
- una parte periferica, detto anello fibroso, costituito da una successione di strati fibrosi e concentrici elastici e poco estensibili disposti in modo obliquo.
La parte periferica dell'anello fibroso è innervata dal nervo seno-vertebrale.
Il disco intervertebrale nell'adulto non è vascolarizzato. La sua nutrizione avviene per osmosi attraverso i fori della placca cartilaginea.
Il disco intervertebrale si trova sulle facce superiori ed inferiori dei corpi vertebrali. La dimensione e lo spessore del disco intervertebrale variano a seconda del livello vertebrale.
Il rapporto altezza del disco intervertebrale/altezza del corpo vertebrale è di:
- 2/3 a livello Cervicale
- 1/5 a livello Toracico
- 1/3 a livello Lombare
In senso assoluto, il disco intervertebrale Lombare è il più spesso della colonna vertebrale, mentre in senso relativo (rispetto all'altezza dei corpi) il disco intervertebrale più spesso si trova a livello Cervicale.
Il disco intervertebrale è idrofilo, tende cioè a assorbire acqua. Quando il disco intervertebrale è sottoposto a pressione, l'acqua contenuta al suo interno tende a disperdersi verso la periferia ed a essere assorbita attraverso i fori dei piatti vertebrali. Ciò determina una diminuzione dello spessore del nucleo del disco intervertebrale. Il riposo e la clinostasi facilitano la naturale idrofilia del nucleo e il riassorbimento dell'acqua, e quindi il ripristino dell'altezza normale del disco.
In generale a fine giornata, la perdita d'altezza globale causata dalla disidratazione del nucleo può raggiungere 2 cm circa. L'idrofilia del nucleo diminuisce con l'aumento dell'età, ciò spiega la diminuzione della statura e della flessibilità rachidea.