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CULTURA E LINGUAGGIO
Tutto ciò che appartiene al web appartiene alla nostra quotidianità. Uno degli aspetti educativi ha a che vedere con la questione dell'immaginario. Sono degli specchi della società, ci dicono molto dei cambiamenti ma allo stesso tempo sono fabbriche di immaginari: stili di vita o desideri sociali. A livello inconscio ci sottopongono a una passività di stili di vita, come vestirci, cosa comprare, cosa pensare.
I media sono dunque legati alla società ed i prodotti mediali ci possono dire qualcosa delle trasformazioni in atto della società, ma non bisogna considerare i prodotti mediali come elementi isolati. Ci dicono sempre qualcosa riguardo il contesto nel quale essi vengono realizzati e si dicono anche il target al quale sono rivolti. Il digitale ha trasformato tutti gli aspetti della nostra vita, ma soprattutto ha trasformato il modo in cui si insegna e in cui si apprende. Il nostro modo di pensare e di apprendere, leggere.
Scrivere studiare, è stato estremamente trasformato dal digitale. L'invenzione del cinema fu il risultato di una serie di esperimenti tecnologici di fotografia e studi sul movimento. 16 fotogrammi al secondo. NIEPCE scopre la fotografia nel 1828. MUYBRIDGE movimento. MAREY fucile fotografico e cronofotografo. EDISON kinetoscopio. Le immagini sono la base di tutti i dispositivi inventati, come la lanterna magica, il mondonuovo. L'aspetto dell'IMPRESSIONE è fondamentale al cinema. Il cinema è finzione, quindi bisogna impressionare in qualche modo. La nascita del cinema risale al 28 dicembre 1895 con I FRATELLI LUMIERE, e nasce dal contributo di diverse persone. I Lumiere non avrebbero potuto fondare il cinema senza l'invenzione della fotografia. I Lumiere hanno reso il cinema una vera e propria impresa commerciale. A partire da loro, il cinema diventa anche un'impresa, non come i dispositivi ottici, ma vera e propria impresa commerciale che dia profitto.
(soldi). Nei primi anni del cinema emergono le prime tendenze: documentaristica (scorci di realtà), tendenza al fantastico MELIES che non aveva ancora l'idea di cinema come impresa (con ausilio di effetti speciali, racconta storie irreali, fantastiche, esempio "viaggio sulla luna"). Il montaggio consiste nel selezionare e montare delle parti di pellicola per costruire una continuità spazio temporale, si incollavano pezzi di pellicola non era digitale come oggi. Ma prima era una vera e propria impresa di assemblamento. Il montaggio alternato: alterna luoghi e inquadrature diverse, ed è alla base dei film e può essere parallelo: tipo di montaggio alternato ma con funzione simbolica, cioè usato dal regista per dare un valore particolare ad esempio unire delle scene di una storia di un protagonista per suggerire allo spettatore il dramma che sta vivendo quel protagonista. Montaggio analitico: alla base del montaggio ovvero suddivide lo spazio.stacco dimontaggio per visione particolare.
Montaggio discontinuo: il regista decide di non utilizzare un narrativo lineare, ma fa degli stacchi non puliti non lineari, dove lo spettatore non capisce bene cosa sta succedendo (JUMP CUT).
I padri del montaggio dopo Melies che hanno permesso la nascita del cinema odierno, sono due: Porter (the great train robbery) e Griffith (intolerance). Le storie di Griffith vengono montate con un montaggio con funzione simbolica, alternato, e dunque parallelo.
Gli anni '10 segnano un momento spartiacque, si passa da un cinema meno sviluppato a un cinema più articolato, arrivando ad un modo di rappresentazione ISTITUZIONALE: il modo di rappresentare diventa più complesso, un linguaggio vero e proprio, e diventa da attrazione popolare a industria, impresa commerciale, vista comunque sempre come impresa di massa. Il cinema è nato in Francia ma diventa un'industria grazie ai primi registi americani. Si espanderà dagli anni
’20 ai ’50 con massima espansione dove diventerà una vera e propria industria commerciale. Si inizia a creare il fenomeno del divismo, molto studiato come fenomeno sociale, dove gli spettatori iniziano ad affezionarsi ai volti di alcuni attori divi, come Rodolfo Valentino (divo del cinema muto). Il divismo ha un impatto anche nel modo di fruire il cinema, la gente inizia ad andare al cinema per vedere il proprio attore preferito. Uno dei più famosi è Charlie Chaplin, molto legato al cinema comico, interprete di film muti in bianco e nero: Diventerà famoso in tutto il mondo con il personaggio di Charlòt. Cinema Slapstick (cinema comico) che mette in scena degli sketch tra oggetti e ambienti che facevano molto ridere gli spettatori. Questo cinema continua ad essere un cinema teatrale, e Chaplin sarà un esempio di teatralità, con il suo modo fisico di recitare puntando tutto sui movimenti essendo film muti. Dagli anni Dieci in poi cambia
anche il linguaggio del cinema diventa più complesso: inizia l'utilizzo dei movimenti di macchina. PANORAMICA: è il movimento che fa la macchina da ripresa ruotando sul proprio asse in maniera verticale o orizzontale. ELEMENTI DI BASE PER L'ANALISI DELL'IMMAGINE FILMICA: - L'inquadratura: porzione di spazio inquadrata dall'obiettivo - Campo: l'ampiezza di ciò che viene ripreso - Fuoricampo: ciò che non viene ripreso - Campo/controcampo: si riprendono in alternanza i personaggi (dialoghi es) - Campo lunghissimo: lo spazio è predominante - Campo lungo: spazio predominante ma figura umana ben visibile - Campo medio: figura umana incorniciata dall'ambiente - Figura intera: figura umana ripresa completamente - Piano americano: si riprendono gli attori dalle ginocchia in su Gli anni tra il 1918 e il 1933 vedono una varietà di nuovi approcci cinematografici: - L'Espressionismo Tedesco: movimento iniziato nel campoIl cinema è una forma d'arte che combina elementi del teatro e della pittura, con l'obiettivo di esprimere le emozioni più autentiche dell'uomo attraverso distorsioni cinematografiche estreme come costumi, scenografia, illuminazione e stile recitativo. Il ritmo di montaggio è lento. Tra i registi più importanti di questo movimento ci sono Lang (Metropolis), Murnau (Nosferatu il vampiro) e Wiene (Il gabinetto del Dottor Cagliari).
La Scuola Sovietica del montaggio appare dopo il 1917 e viene influenzata dal Costruttivismo e dalla Biomeccanica. I due registi principali di questo movimento sono Vertov e Ejzenstein, che hanno voluto rivoluzionare le forme tradizionali di montaggio cinematografico. Secondo la loro visione, il cinema doveva essere uno strumento di riflessione e di cambiamento sociale. I film dovevano comunicare idee nuove e non semplicemente raccontare storie, e il montaggio doveva nascere sempre da un conflitto, poiché è da lì che nasce il concetto. Un esempio di questo approccio è il film Sciopero (1924), che utilizza il parallelismo tra il massacro degli scioperanti e un toro.
ucciso nel mattatoio (montaggio parallelo), paragonetra i due soggetti.In conclusione si può affermare che il tema del cinema di quegli anni è un tema POLITICO,che ha l'obiettivo di far muovere e far riflettere le masse. Il senso drammatico è forte edevidente, i ritmi sono rapidi ed il tutto è spesso frammentato, e ciò richiede un'attenzionemaggiore da parte dello spettatore.Durante gli anni Venti del Novecento vediamo come si sviluppano altri due modi di farecinema:Cinema dadaista: ludico, assurdo e irrazionale, senza logica lineareCinema surrealista: influenzato dalle teorie sulla psicanalisi, cercava di mettere in atto illinguaggio dell'inconscio, e tra i registi troviamo Magritte, Mirò, Dalì.L'AVVENTO SONORONel 1927 esce The Jazz Singer, primo film parzialmente sonoro.Questo avvento sonoro portò cambiamenti tecnologici ed economici, tecnici:- I microfoni captavano tutti i rumori e non eranodirezionali- Ostacolo della lingua: inizialmente si cambiava sempre il cast per le traduzioni. Solo nel 1932 arrivano doppiaggi e sottotitoli
- Problemi di recitazione per gli attori abituati al cinema muto
L'ETA' D'ORO DI HOLLYWOOD E LO STUDIO SYSTEM
Gli anni d'oro di Hollywood vanno dal 1917 al 1950 (trentennio), periodo in cui il cinema americano è al massimo dello sviluppo. In questi anni si consolida lo Studio System: consisteva in un OLIGOPOLIO formato da 8 grandi società che gestivano il mercato a CONCENTRAZIONE VERTICALE: avevano il pieno controllo della produzione e delle sale.
Inizialmente i registi avevano pochissima libertà creativa. Nei paesi europei il cinema fu monopolio statale con Studio System simili a quelli americani ma minori.
IL CINEMA CLASSICO AMERICANO:
- Montaggio "invisibile" per far immergere lo spettatore nella storia
- Chiarezza e linearità narrativa
- Piacere di guardare
Gerarchizzazione degli eventi ed elementi
- Ruoli maschili e femminili stereotipati
- Narrazione forte: protagonisti e spettatore al centro
- Classificazione film in base ai generi
I GENERI CINEMATOGRAFICI
Un genere è un CORPUS di film accomunati da temi simili, ambientazioni, personaggi. I generi non sono categorie fisse ma cambiano in base ai momenti storici ed ai contesti nazionali. Ogni genere ha delle ASPETTATIVE sui film in termini di valore del prodotto e target.
I REGISTI DI CINEMA CLASSICO E MODERNO
Orson Welles: 1915-1985 regista statunitense esordì a teatro, passando poi alla radio, dove fu famosa la sua lettura de "la guerra dei mondi".
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IL NEOREALISMO
Non fu un vero e proprio movimento compatto ma una TENDENZA CINEMATOGRAFICA, ed ha dei tratti distintivi che fanno capo all'estetica di film neorealisti. Comprende la presenza di attori professionisti e non professionisti presi dalla strada.
questa fuàuna grande novità. Esempio Anna Magnani. La maggior parte dei film neorealisti sonoBAMBINI presi dalla strada senza esperienza. I registi volevano cogliere la realtà di quelmomento storico e quindi la presenza di questi attori non professionisti dava unarappresentanza migliore delle realtà di vita.i film sono realizzati in esterni: molti studi erano stati distrutti dalla guerra ma laàmotivazione era anche di tipo stilistico per dare maggior impressione di realismo.altro aspetto la rottura dei codici del cinema classico: per rendere l’idea bene dellaàrivoluzione totale che il neorealismo ha portato al cinema. Il montaggio diventa discontinuoe questa era la prima cosa che emergeva, era pieno di salti e di lissi temporali.l’unità base non è più l’inquadratura come il cinema classico, ma ciò che conta è ilàFATTO, L’EVENTO. I registi volevano raccontare