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PROGRAMMARE LA TELEVISIONE
Chiusura settimanale: permette di ottimizzare l’offerta in base ai dati d’ascolto, serve per i
settimanali/quotidiani, aiuta l’ufficio stampa per la comunicazione.
Viene fatta tutti i venerdì.
Posizionamento di una rete televisiva: capacità di attrarre una particolare tipologia di pubblico,
definito per sesso, età, livello di istruzione, provenienza geografico. Viene costruito da: prodotto,
volti, immagine, promozione, musica. 16/11/2015
STANLEY KUBRICK
Kubrick era un perfezionista: non concedeva le sue pellicole a certe sale cinematografiche se non
le riteneva adatte. Voleva che i suoi film fossero visti doppiati e non in lingua originale con i
sottotitoli, poiché non voleva che ci si concentrasse sulla parola, non voleva l’alternarsi dello
sguardo dovuta ai sottotitoli, voleva che ci si concentrasse sull’immagine.
Grande conflitto tra PAROLA e IMMAGINE. La parola soccombe e l’immagine vince. Trionfo
dell’immagine sulla parola. Es.: Shining —> conflitto tra il padre (scrittore = parola) e il figlio
visionario che ha lo shining e vede aldilà di quello che vedono tutti ( = immagine).
Michelle Ciments intervista Kubrick. Emerge conflitto tra TEMPO e SPAZIO. Lui era ossessionato
dall’incapacità di controllare il tempo e cercava di dominare lo spazio.
Prima di fare il regista fa il fotografo (—> vuole trovare lo spazio) e il musicista di batteria jazz (—>
problema del ritmo e tempo). E’ stato un grande giocatore di scacchi —> ha una conformazione
psicologica. Intelligenza astratta, calcolo delle probabilità e visione strategica. Questo si rispecchia
nelle sue opere (razionalità vs. casualità).
Vi sono due figure fondamentali, due forme simboliche:
- labirinto: crea disorientamento, vi è il contrasto tra interno e esterno, si entra e poi si ha il
desiderio di uscire. Si tratta di labirinti psicoemozionali. E’ la forma simbolica della perdita della
razionalità
- scacchiera: è razionale e chiara, non vi è trasgressione. E’ la forma simbolica della razionalità.
Vi sono gesti prestabilita, nulla è lasciato al caso.
La scacchiera controbilancia il labirinto, sono opposti.
SPARTACUS: anni ’60 —> stile PEPLUM (antica Roma, guerra) genere molto utilizzato in quegli
anni. Scena della battaglia soggettiva: vediamo una scena con gli occhi di un personaggio —>
porta ad una sollecitazione emozionale.
Kubrick attribuisce un tratto sperimentale ai suoi film: ha sperimentato tutti i generi possibili. Si è
messo alla prova, sperimenta ogni genere e lo reinventa.
FILMOGRAFIA
1953 Fear and desire —> genere bellico (unico genere affrontato più volte)
1955 Killer’s kiss —> genere noir (vero film d’esordio)
1956 The killing —> thriller
1957 Paths of glory —> war movie
1960 Spartacus —> storico
1962 Lolita —> melodrammatico
1964 Dr. Strangelove —> genere bellico
1968 2001: Odissea nello spazio —> fantascienza
1971 A clockwork orange —> non definibile, non collocabile (grandangolo _ tecnica) (unico film
che Kubrick ha permesso di distribuire in lingua originale e sottotitolato. Ci dà il privilegio di non
concentrarci solo sulle immagini e di non immedesimarsi con Alex. Alex è obbligato a guardare
sempre, noi spettatori no.)
1975 Barry Lindon —> storico (zoom _ tecnica)
1980 Shining —> horror (steadycam _ tecnica)
1987 Full metal jacket —> war movie (carrello vs. macchina a mano _ tecnica)
1999 Eyes wide shut —> non definibile, non collocabile
Ha affrontato tutti i generi e li ha sviluppati e ha sperimentato, li ha portati così oltre che dopo è
stato difficile inventare qualcosa di nuovo per andare oltre Kubrick. Sperimenta i generi, ma anche
la tecnica, vuole vedere cosa è possibile fare, quanto ci si può spingere oltre e dove si può andare
usando all’estremo una tecnica. Kubrick vuole entrare nell’inconscio dello spettatore.
L’importante non è solo cosa vedo, ma come vedo. 18/11/2015
“Killer’s kiss” (“Il bacio dell’assassino”. Il titolo in italiano fa pensare a un assassino uomo, ma
così scontato non è!). Primo film di Kubrick. Storia noir. Protagonisti un uomo e una donna, le cui
esistenze si incrociano. Lui è un pugile fallito, lei è una ballerina in un nightclub. Scenografia come
il destino. Dalla finestra di uno si vede la finestra dell’altro. Si osservano. Quando uno guarda,
l’altra ignora e viceversa. Fanno in modo che i loro sguardi non si incrocino.
C’è il tema del doppio, le scacchiere e i labirinti. Film totalmente autoriale: Kubrick l’ha scritto,
fotografato, diretto…
Film comincia in una stazione, dove un uomo sta aspettando, mentre si muove avanti e indietro
(FALSO MOVIMENTO). Protagonista ci racconta la storia attraverso una voce fuoricampo.
Flashback (tre giorni fa) introdotto con l’effetto visivo per cui l’immagine si annebbia.
Pesciolini rossi nella boccia in casa del protagonista: animali importanti nel cinema di Kubrick.
Specularità delle case diventa anche specularità delle azioni. Idea di esistenze parallele.
Si alternano due codici figurativi:
- noir: immagini immerse nel buio, in cui si vedono le dita di una mano o il fumo di un sigaro.
Giochi di ombre e luce. Immagini notturne della città.
- documentaristico: usa la macchina a mano, abbandona i giochi di luce e ombre. (prima di killer’s
kiss incontra un pugile per documentarsi su movimenti ecc..)
Continua portare avanti il montaggio in parallelo delle due vite ordinarie
Gioco dello specchio fondamentale nel cinema di Kubrick, riesce a far entrare due scene diverse in
uno stesso campo. Pone noi spettatori nella condizione di vedere ciò che lui stava osservando.
Lungo travelling in negativo fotografico che ci introduce a una nuova dimensione (onirica) della
storia. Buio, urlo, poi primo piano di lui svegliato dal grido che risuona nella notte. Qualcuno
potrebbe ipotizzare che da ora in poi sia tutto un sogno.
Altro Flashback: lei torna indietro di un’ora —> flashback nel flashback. La ricostruzione temporale
però non funziona: o lei ha una percezione distorta del tempo oppure Kubrick sta giocando con la
nostra percezione temporale. Anche prima perdeva tempo, ci fa capire che il tempo è qualcosa di
soggettivo.
Passaggio di conoscenza tra i due è sintetico, lui usa tutti e cinque i sensi: sente l’urlo, tocca le
calza, la vede dalla finestra, annusa il profumo, fanno colazione insieme (tovaglia a scacchi —> i
due personaggi a partire da questo luogo metteranno in atto un progetto).
Altro flashback dal punto di vista di lei: racconta la storia della sua famiglia e di sua sorella (scena
di danza di sua sorella)
Pavimento del nightclub a scacchiera e anche la decorazione sul taxi —> la scacchiera è il luogo
del progetto, il luogo in cui si prevede cosa fare
Il Caso: uno dei protagonisti del cinema di Kubrick. Qui il caso sono i due giullari/musicisti di strada
che rubano la sciarpa del protagonista. Così i due sicari mandati da Raphael eliminano la persona
sbagliata. Nel cinema di Kubrick i personaggi per quanto possano organizzare e pianificare, non
riescono mai a sfuggire al caso. Kubrick è il cineasta della crisi della razionalità. Non a caso
Raphael lancia un oggetto su un quadro che rappresenta due giullari (presagio). Cultura
occidentale non riesce a fare i conti con la realtà proprio a causa del caso/destino.
Finale: la città si è svuotata —> grande labirinto in cui si cerca di fuggire
Impianto sonoro deriva da un mix tra dietegetico e extradiegetico.
Scena della lotta e di danza tipica del cinema di Kubrick. Qui scena di lotta ambientata in un
deposito di manichini. Non ci immedesimiamo con nessuno dei due. Manichini: corpi inorganici,
perché l’umano in Kubrick oscilla sempre tra gli scimmiotti di 2001 Odissea nello spazio e i
manichini di Killer’s kiss.
Voci diegetiche: appartengono a un personaggio, voice off (tre diversi tipi: 1) chi parla non è
inquadrato, 2)chi parla non è presente, 3) la voce visualizza il pensiero del personaggio)
Voci non diegetiche: appartengono a un narratore esterno, voice over
Struttura narrativa spezzettata, non lineare. Kubrick non ama la continuità narrativa.
Kubrick pone narrazioni oggettive all’interno del flashback soggettivo di David (falsa soggettività).
Film volutamente costruita sulla confusione e su opposti. Ambiguità del punto di vista, ambiguità
visiva (chi vede le immagini di Iris che balla?)
Soggettiva evidente: David sul ring che cade per terra, nel momento in cui è perdente Kubrick gli
dà il privilegio della soggettiva.
Numeri di Kubrick: sono fondamentali per capire il film
Il doppio: due sorelle entrambe ballerine, i due giullari, la bambola appesa sulla testiera del letto
che richiama il bambolotto nella vasca all’inizio e poi i manichini della fine, doppio registro stilistico
(noir e documentaristico).
Killer’s kiss lascia nell’ambiguità: c’è più di un assassino.
“The Killing” (Rapina a mano armata) Film che sta alla base di Le Iene di Tarantino.
Piano studiato nei minimi dettagli di una rapina, non potrebbe andare male se tutti facessero quello
che lui ha studiato. Nessuno commette errori eppure il piano fallisce
Voce diegetica e voce non dietetica che racconta da narratore onnisciente, che crea una struttura
labirintica del racconto in cui noi spettatori dobbiamo perderci.
Fin dall’inizio c’è un’evidente artificiosità strutturale. Narrazione che procede a strati. Uso della
voce fuoricampo, che spezza continuamente la continuità della storia —> si crea struttura
labirintica che disorienta lo spettatore, rende tutto più complicato.
The killing usa alternativamente carrellate negli interni e panoramiche negli esterni, soprattutto
nelle scene di cavalli.
Kubrick procede per frammenti, per tasselli. Dietro la radiocronaca di una gara di cavalli
all’ippodromo c’è un segreto, un altro codice. Il cassiere appare inquadrato per la prima volta
proprio dietro le sbarre.
Sempre una fonte di illuminazione diegetica, in modo da avere inquadrature di volti di taglio
(Kubrick debitore dei film noir).
Processo di formazione della gang: nessuno è un criminale in senso stretto. Sono tutti dei perdenti
in un certo senso, che si riunisco per cercare quella seconda opportunità che la cultura americana
spesso promette. La mente del piano è Johnny, non svela a tutti tutto il piano. lui è l’unico ad avere
sott’occhio la strategia co