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CHIMICA FISICA II
5: parla di nanostruttura cioè strutture con dimensioni in termini di A cioè 10 -9 cioè mm.
Gli atomi possono aggirare solo all'interno di questi nm, si ottengono proprietà singolari (come le celle). Vengono confinati.
2 concetti: E: energia quantizzata
Le equazioni di Schrödinger e come quella di Maxwell (differenziali per descrivere: la onde).
Effetto fotoelettrico: effetto della luce considerato a pacchetti.
Posizione: x = r Momento: p = m ⋅ v dove v = dx/dt
Energia: E = EK + EP = p2/2m + V(x)
Se il potenziale è nullo cioè ho solo EK, posso determinare la posizione.
E = mv2/2m = mv2/2 ⇒ v = dx/dt = [2Ex/m]1/2
2a legge di Newton
dp/dt = F, d(m ⋅ v)/d(t) = αtm dv/dt
è costante rispetto alla velocità della luce
m dv/dt = m dx/z = F m0 ⋅ a = F
J = I ω → dΘ/dt momento angolare, momento d'inerzia → I = m ⋅ r2
dS/dt ∫
Con queste eq. però non si spiegava tutto, ad es. le radiazioni del corpo nero.
In un sistema chiuso la cavità e si fa un buco piccolo per studiare cosa accade.
cav. T3, T2, T1 > T
densità di energia
audendo verso UV si parla di 300 nm, verso IR si parla di 800 nm;
Esistendo e = 500 nm;
dai 450 e 750 nm si ha l' visibile.
Alla fine dell'800 si hanno 2 leggi:
- LEGGE di WIEN col aumentare della Temperatura si ha una riduzione
densi; di energia
- LEGGE di STEFAN E = εσT4
E energia emessada una superficie
M emissivity = σT4
σ = 56,7 mW/m2K4
LORD RAYLEIGH: con l'e.g. del corpo nero lo scatole doveva avere una grandezzain base alle lunghezza d'onde usate.
λ = c/n
μλ = c
Si dà una energia portando ad una T0 in modo che si abbia l'eq. Termico:
constante di Boltzmann
Rayleigh jeans P = 8πRT/λ4
dE = ρdλ
Os Ternia era sbagliatok ATASTRÔFEULTRAVIOLETTA.
E = mnhv
con m = 0,1,2,3
RELAZIONE DI PLANCK.
in base al fatto che l'energiaproporzionale alla frequenza
P = 8πhc/λ5βc/λkT - 1
Con queste relazioni si riuscì a calcolare tutte le curve,R = 6,626x1034 J•s
sviluppando ex = 1 + X
per λ grandi sideterminava la relazionedi Rayleigh Jeanseβc/λkT
E ∂λ dλ= aT4
α = 4γ/c => γ = π25k9/15c3h3
Mientras facendo la derivata di P si ottenne il flux volonte di λ5
quindi co legge di Wien
γ = cos Kx + i sin Kx
si può verificare che è la sua soluzione facendo la derivata:
dγ/dx = i KRx eiKx = (iK)2 eiKx = (iR)2 γ
R2 = -(2m/ħ2)(EK - V(x))
⇒ quindi (E - V) γ = EK
quindi R2 = (2mEK/ħ2)1/2
λ = 2π/K
2π/λ = p/ħ
λ = 2π/p
P = ħk (E₀t)
P = β/λ
P = ħ/λ
Eq. di Schrödinger in 3 dimensioni è:
- ħ2/2m Δψ + Vψ = Eψ
Δ2x + Δ2y + Δ2z
x = r sin θ cos φ
y = r sin θ sin φ
z = r cos θ
∇2 = ∂2/∂r2 + 2/r ∂/∂r + 1/r2 ∇2
Λ2 = 1/sin2 θ ∂2/∂φ2 + 1/sin θ ∂/∂θ sin θ ∂/∂θ
L'unità di volume non è dx dy dz ma dτ = r2 dτ dθ dφ
Si può anche scrivere:
Hψ = Eψ
H ψ = T + V = - ħ2/2m d2/dx2 + V(x)
perché φ1 è definito da Aeikx e cioè βeikx quindi la
quantek di moto è ħk = m v 2 pie k .
quindi Ψ = Aeikx + Beikx non è autofunzione di p .
VALORE ATTESO di un operatore: è praticamente un integrale.
Ω Ω = ∫φ* Ω φdz
integrato su tutto lo spazio
(trovi il complesso coniugato).
φ e φ possono essere autofunzioni: Ω̂ φ = ω φ
allora e quindi Ω Ω = ∫φ* Ω φdz = ∫φ* ω φdz
è una costante perché è un autovalore.
= ω∫φ* φ dz
= ω 1 probabilità di trovare
è nello spazio .
ω è l'autovalore
Ho un operatore luo PIÙ autoffunzioni:
Ω φ1 = ω1 φ1 Ω φ2 = ω2 φ2
dico che:
in non è più un'autofunzione dell'operatore.
perché Ω̂ (c1 φ1 +c2 φ2 +...) = cω1 φ1 +cω2 φ2 + ...
non posso più scrivere Ω̂ φ = ωφ
≠ cost (c1 φ1 + c2 φ2 ...)
secondo la definizione di valore atteso
Ω Ω = ∫(c1 φ1 +c2 φ2 ...) Ω̂ (c1 φ1 +c2 φ2 ...) dz
= ∫c1 ω1 φ1 dz + c2 ω2 φ2 dz
+ c1 c2 ω1 ∫φ1 φ2 dz = qua posso portare fuori l’autovalore perché
è una costante = c1 ω1 ∫φ1* φ1 dz + c2 ω2 ∫φ2* φ2 dz
= |c1|2 ω1 + |c2|2 ω2 sono ortonormali
proprietà ortonormali: ∫φi* φj dz = δij
Si trova il valore atteso dell' momemto (che deve essere uguale a zero).
<p> = ∫ψ X P̂ X ψ d x, perché il momento è lungo x
= i ∫ψ* ħ d/dx ψ dx = i ∫ (2/L)1/2 (e-i k x) eik x ħ/i d/dx [(2/L)1/2 (eik x) e-ik x] dx
ʹè il complesso coniugato
= i/2i ∫ [(1/L) (e-ik x (i k) (eik x)] dx - i/2i ∫ [(e-i k x; d/dx) (eik x + eik x d/ dx eik x] dx
= 1/ħ ∫d/dx [∫ 0L e-2ik x dx - ∫ 0L e2ik x dx]
= 1/2i ħ [K] e-2i k x 0 - 1/-2ik - 1/2ik 0
= 1/2i ħ [e-2i k L - 1/-2ik] - e2i k L - 1/2ik
= 1/4i L [2 - cos 2i k L + i sin 2k L - cos 2i k L + sin 2k L]
= ħ/4i L [2 - cos 2k L + i sin 2k L - cos 2k L + i sin 2k L]
= ħ/2i L [1 - cos 2k L] = ħ/2L [1 - cos 2m π] = ħ 2i L [1 - 1] = 0
k = mπ
cos 2 k L ⇒ cos 2m π
Se lʹparticella è confinata in uno spazio il suo momento non definito;
lʹenergia però è diversa da zero, ossia può andare da una parte
all'altra. La particella è confinata in un qualche spazio
En+1 - Em = (n+1)2 ħ2/2mL = 8m L2
differenze di energia
dʹenergia divisa per L
con una scatter grande e separazione lo00 stari
gradi di energia non c'e.
Con un contenitore di dimension (10⁻⁹m)
ħ2/8m e L2 = 50 e3
10⁻⁶μ 10⁻⁹ n₀ 8 10⁻¹⁵ λ 10-¹⁰ 10⁻²⁴ ε