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Tiroide nel collo in spazio viscerale mediano del collo anteriormente a condotto laringo-
tracheale, occupa posizione molto anteriore nel collo. Tiroide ha rapporto con muscoli
sternoioideo e sternotiroideo, asportato piano muscolare si osserva ghiandola. La tiroide è la
ghiandola di maggiori dimensioni di organismo, ha forma ad ali di farfalla, con due lobi laterali.
Istmo della ghiandola tiroide su piano mediano di simmetria. Due lobi tiroidei hanno
dimensioni di un pollice, da 3 a 5 cm. Peso circa 20-30 g. Ghiandola aumenta dimensioni in
caso in cui iodio scarseggi. Stretta protuberanza di forma piramidale è lobo piramidale, è
presente in almeno il 50% dei soggetti. Lobo piramidale è legato a modalità di sviluppo della
ghiandola. A fine della 3^ settimana di sviluppo in corrispondenza di endoderma di faringe, un
diverticolo endodermico si invagina verso basso, in corrispondenza di base della lingua.
Diverticolo si allunga verso basso e forma condotto tireoglosso che presenta a estremità
inferiore abbozzo di tiroide e a estremità superiore connessione con abbozzo di lingua. Da
estremità inferiore del dotto gemmano due lobi tiroidei. Può capitare che porzione inferiore del
nucleo tireoglosso mantenga e sviluppi proprietà tipiche di tessuto ghiandolare con
formazione di piccole ghiandole tiroidee. Dotto tireoglosso va poi incontro a regressione e si
atrofizza. Se dotto tireoglosso si ferma a base della lingua si forma tiroide linguale, si può
formare anche cisti di dotto tireoglosso. Foro cieco collocato a limite tra corpo della lingua e
base della lingua a apice di solco terminale di lingua stessa. Rapporti di tiroide:
Addossata a condotto laringo-tracheale
Istmo corrisponde a primi anelli tracheali
Lobi corrispondono a semianelli tracheali
Parte superiore raggiunge cartilagine tiroide di laringe
Laringe
Trachea: quando tiroide si ingrossa può comprimere trachea, con difficoltà di
respirazione. Esofago posteriormente a trachea
Lobo tiroideo sinistro ha possibile rapporto con esofago, se tiroide si ingrossa si hanno
problemi di deglutizione
Lateralmente: fascio vascolonervoso del collo formato da carotide comune, vena
giugulare interna e posteriormente alle due il nervo vago.
Rapporto con due rami del nervo vago: nervo laringeo superiore in stretto rapporto
posteriormente con parte superiore di lobo. Nervo laringeo superiore innerva mucosa
della laringe e il muscolo responsabile di variazione di tensione delle corde vocali
(muscolo cricotiroideo). Nervo laringeo inferiore o nervo ricorrente perché dopo essere
emesso da nervo vago risale verso l’alto, descrive a sinistra ansa intorno a arco aortico,
a destra ansa intorno a succlavia di destra. Nervi laringei inferiori decorrono
posteriormente a ghiandola tiroide.
Posteriormente: ghiandole paratiroidi sono 4 piccole ghiandole endocrine, 2
posteriormente a lobo destro e 2 posteriormente a lobo sinistro, se asportate viene
meno paratormone che regola livelli di calcio nel sangue, calcio diventa troppo e si
hanno contrazioni continue e incontrollabili di muscolatura striata che provocano anche
problemi respiratori.
Tiroide può espandersi solo posteriormente e verso il basso e anteriormente, se si espande
lateralmente non provoca problemi, non si può espandere superiormente.
Vascolarizzazione e innervazione della tiroide: vascolarizzata da due paia di arterie che sono
arteria tiroidea superiore che raggiunge apice del lobo superiore di tiroide, è ramo di carotide
esterna, l’arteria tiroidea inferiore è un ramo del tronco tireocervicale della succlavia e si
distribuisce soprattutto posteriormente. Nel 10% dei soggetti si aggiunge l’arteria tiroidea ima
che può essere un ramo dell’arteria anonima o dell’arco aortico. Arterie raggiungono
ghiandola costituendo plesso arterioso su superficie dell’organo che penetra all’interno della
ghiandola. Vene: vena tiroidea superiore satellite di arteria, raggiunge la giugulare interna, poi
vena tiroidea media e inferiore, la media giunge a giugulare interna e la inferiore al tronco
brachiocefalico.
Esternamente a capsula connettivale di tiroide c’è plesso arterioso e rami venosi, il tutto
racchiuso in guaina connettivale che è guaina peritoroidea che invia verso laringe e trachea
espansioni connettivali in modo che ghiandola aderisca a laringe e trachea. Si definisce spazio
anteriormente a tiroide che è spazio pericoloso del collo perché riccamente vascolarizzato.
Tiroide è ghiandola a follicoli, a organizzazione lobulare, setti connettivali che dividono lobi
sono molto irregolari. Tireoglobulina immessa all’interno di follicolo tiroideo. Tireociti devono
captare iodio, ioni ioduro devono essere ossidati da iodio per legarsi a tirosina. Iodio
attraversa tireocita, raggiunge cavità di follicolo dove c’è sostanza colloidale costituita da
tireoglobulina e si attacca a tirosina, residui di tirosina si iodano una o due volte. Ghiandola
tiroide accumula a interno una grande quantità di ormoni. Tireociti sono in grado di riassorbire
colloide, vescicole riassorbite si fondono con lisosomi che tagliano tireoglobulina e liberano
residui tirosinici iodati che si accoppiano formando ormone T3 o ormone T4 che vengono
esocitati nel circolo sanguigno. Ormoni tiroidei hanno ruolo importante in regolazione di
metabolismo corporeo, favoriscono consumo di ossigeno e metabolismo corporeo. Ormoni
tiroidei favoriscono accrescimento scheletrico collaborando con ormone della crescita, in
primissime fasi di vita hanno ruolo importante in sviluppo del sistema nervoso centrale.
Nanismo di tipo disarmonico con testa e tronco di dimensioni normali e molto brevi gli arti,
ritardo mentale, nel caso di carenza di ormoni tiroidei in prime fasi di vita. Screening
neonatale per ipotiroidismo congenito alla nascita. Cellule parafollicolari di ghiandola tiroide
sono cellule C e hanno derivazione ectodermica, da creste neurali, sono secernenti, producono
la calcitonina che collabora con paratormone in regolazione di calcio nel sangue. Paratormone
favorisce aumento di calcio nel sangue, calcitonina favorisce riduzione di concentrazione di
calcio nel sangue e deposito di calcio nelle ossa, usata anche nel trattamento dell’osteoporosi
come coadiuvante di trattamento a base di calcio. Follicoli tiroidei possono avere dimensioni
diverse uno rispetto all’altro, possono avere caratteristiche morfologiche distinte, hanno
epitelio cubico monostratificato. Può capitare preparato con parete dei follicoli formata da
tireociti con altezze diverse, epitelio pavimentoso semplice o cubico o cubico alto quasi
prismatico. Se tiroide è molto stimolata parete di follicoli si abbassa, se poco stimolata si alza
parete di follicoli con epitelio quasi prismatico.
Paratiroidi: 4 formazioni ovalari lentiformi, derivano da endoderma, da 3^ e 4^ tasca faringea
di intestino faringeo. Paratiroidi inferiori derivano da 3^ tasca, le superiori dalla 4^. Da 3^
tasca faringea deriva anche timo che quando discende porta con sé ciò che diventerà le
paratiroidi inferiori. Sono posteriormente a due lobi tiroidei. Sono addossate a lobi tiroidei,
sono subito esternamente a capsula di tiroide. A volte sono al di fuori di guaina a volte
all’interno del parenchima tiroideo. Parenchima formato da cellule principali e da cellule
ossifile o eosinofile. A nascita sono quasi tutte cellule principali, responsabili di produzione di
paratormone, con avanzare dell’età si associano a queste le cellule ossifile che non si sa cosa
facciano, sono cellule quiescenti. Presenza in ambiente connettivale di setti di tessuto
adiposo, tanto più aumenta componente adiposa tanto più aumenta presenza di cellule
ossifile. Paratormone: favorisce aumento di concentrazione di calcio nel sangue, favorendo
riassorbimento di calcio a livello di ossa e riassorbimento renale di calcio e in tutto l’apparato
digerente.
Ghiandole surrenali: supero medialmente ai due reni, posizione profonda in cavità addominale,
retroperitoneale e extraperitoneale. Piccole dimensioni, peso di circa 5-10 g, diametro
massimo è di qualche cm, spessore non raggiunge quasi il cm, forma irregolare. Surrene di
sinistra ha forma semilunare e quello di destra quasi quadrangolare. Si trovano in loggia
renale che è spazio connettivale e ospita a suo interno rene e surrene di lato corrispondente,
rene e surrene immersi in ambiente adiposo all’interno di loggia, che svolge funzione
protettiva. Rene e surrene di stesso lato sono in rapporto anatomico diretto, separati solo da
ramo connettivale tra capsula del rene e quella del surrene. In condizioni patologiche rene
scende verso basso ma surrene non lo segue. Rapporti:
Posteriormente: con il muscolo diaframma, con pilastro laterale, molto vicino a trigono
lombocostale che è porzione di tessuto connettivo che separa zona di pilastri rispetto a
inserzioni lombari e costali di diaframma.
Corrisponde a ultime coste, 11^ o 12^ costa
Rapporto minimo con muscolo psoas e muscoli di parete posteriore di cavità
addominale
Anteriormente surrene di destra in rapporto con fegato,
Il surrene di sinistra anterolateralmente con milza, pancreas, stomaco
Medialmente a destra rapporto con vena cava inferiore, a sinistra con aorta
Surrene è organo riccamente vascolarizzato da tre rami arteriosi, uno è ramo diretto di aorta e
è arteria surrenale media, uno è ramo di arteria frenica inferiore, uno è un ramo dell’arteria
renale. Tre arterie raggiungono superficie del surrene formando plesso arterioso verso
l’interno dell’organo. Ritorno venoso da una sola vena che esce da ilo. Surrene dispone di un
ilo che viene usato solo da vena centrale e vasi linfatici, non è usato da arterie e nervi. Vena
centrale del surrene affluisce a vena cava inferiore a destra, a sinistra ilo del surrene volge
verso basso diretto verso vena renale. Ghiandola surrenale è organo pieno parenchimatoso,
con disomogeneità strutturale e di colorazione dell’organo. Organo suddivisibile in due
porzioni: una profonda midollare dell’organo in cui ci sono formazioni cavitarie che sono
lacune venose vascolari e una porzione esterna corticale. Corticale non è omogenea ma
presenta porzioni che si distinguono una rispetto all’altra. Midollare e corticale sono fusione di
due abbozzi con origine embriologica differente. Porzione corticale è di derivazione
mesodermica, porzione midollare di derivazione ectodermica, deriva da creste neurali.
Midollare del surrene si può considerare ganglio modificato perché ha stessa derivazione di
gangli. Cellule che derivano da cresta neurale sono cromaffini. Corticale del surrene si
diversifica in tre porzioni distinte: una porzione più superficiale che occupa il 15% è occupata
da epitelio