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TEOREMA DI WEIESTRASS
Per : ⊆ ℝ → ℝ
Se A è un insieme chiuso e limitato e se la funzione è continua in A, allora
f ammette massimo e minimo assoluto 23
Condizione necessaria ma non sufficiente per i punti di massimo e minimo
relativo ( )
; = 0
( )
; ( )
; = 0
( )
; è
Condizione sufficiente ( )
; > 0
( )
; > 0 ( )
; < 0
( )
; = 0
( )
; < 0 è
: ⊆ ℝ → ℝ
Se A non è limitato
1. Calcola e
=0
2. risolvere il sistema
=0
3. Studiare H dove si annullano e
Se A è limitato
1. Uguale
2. Uguale
3. Uguale
4. Confrontare i punti trovati con H con la frontiera
Definizione ( )
; = 0
è un punto critico se
( )
; ( )
; = 0
TEOREMA DI FERMAT
Se è un punto di massimo o minimo, allora è un punto critico.
( )
; 24
Quando f si dice differenziabile
f differenziabile in se:
( )
;
1) Esistono e
( ) ( )
; ;
2) ) ( )ℎ ( )
( + ℎ; + ) − ( ; − ; − ;
lim =0
( )→( )
; ; +
√ℎ
〈∇;
∙ ℎ + ∙ = (ℎ; )〉
) 〈∇; (ℎ;
( + ℎ; + ) − ( ; ≅ )〉 + ( ℎ + )
) ( )( ) ( )( )
= ( ; + ; − + ; −
TEOREMA dim
f differenziabile in ( ) ( )
; ⇒ ;
|(
lim + ℎ; + ) − ( ; )|
( )→( )
; ; 〈∇; (ℎ;
lim )〉 + ( ℎ + ) = 0
( )→( )
; ; 25
TEOREMA DEL DIFFERENZIALE TOTALE ( )
∈ ⇒ è ;
) ( ) ( )
( + ℎ; + ) − ( ; − ; ∙ ℎ − ; ∙
lim =0
( ; )→( ; ) +
√ℎ
)
( + ℎ; + ) − ( ; )
= ( + ℎ; + ) − ( ; + ) + ( ; + ) − ( ;
Ricordo il teorema di Lagrange () − ()
()
= − (̅
( + ℎ; + ) − ( ; + ) = ; + ) ∙ ℎ
) ( )
( ; + ) − ( ; = ; ∙
segnato perché compreso fra ]
̅ ; + ℎ[
Quindi, tornando alla prima formula
(̅ ( ) ( ) ( )
; + ) ∙ ℎ + ; ∙ − ; ∙ ℎ − ; ∙
lim =0
( ; )→( ; ) +
√ℎ
ℎ
[ (̅ ( )] ( ) ( )
lim ; + ) − ; ∙ + ; − ; ∙ =0
( ; )→( ; ) + +
√ℎ √ℎ
( )
∈ ⇒ è ; ⇒ lim ∈
26
: → ℝ : → ℝ
→ () → (); ()
: → ℝ : ℝ → ℝ
(;
→ () ) → (; )
[;
= ]
Funzione composta (F)
→ℝ →ℝ
→ (); () → (); () : → ℝ
→ (); ()
Es.
() = + 1 () = − 1 (; ) = + + 2
( (
: → + 1) + − 1) + 2( + 1)( − 1)
() () ()
= (); () + (); ()
Si può fare solo se x e y sono derivabili e F è differenziabile
Osserviamo che è un punto di massimo o minimo relativo per f
)
( ; () ( ) (
() = + ; + ; + )
() = + = 1
() (0) ( )
() = = 0 = ; = 0
27
TEOREMA DEL DINI O DI INVERTIBILITÀ LOCALE
Supponiamo che e
∈ () ≡ ( ; ) ∈
HP e
) ( )
( ; = 0 ; ≠ 0
Allora esiste un intorno U di ed un intorno V di ed esiste
ℎ: →
)
( ; = 0 ⇔ = ℎ()
(, ℎ())
()
ℎ = − (, ℎ())
Supponiamo di voler trovare max e min di f in un chiuso e limitato A la cui frontiera ha equazione
(; ) = 0
Ricordando che : ⊆ ℝ → ℝ
(; ) → (; )
() = ; ℎ()
()
= ; ℎ() + ; ℎ() ∙ ℎ ()
(, ℎ())
()
= ; ℎ() − ; ℎ() ∙ (, ℎ())
; ℎ() ; ℎ() = (; ℎ()) (; ℎ())
Accade solamente quando =
=
e sono proporzionali con la stessa costante di proporzionalità di e
moltiplicatore di Lagrange
= 28
Per trovare max e min vincolati
=0
1) e, se i punti sono interni al dominio, fare la condizione necessaria
=0
2) Studio dell’Hessiano (cond. Sufficiente)
3) Studio della frontiera
a. Se il limite non è lineare, moltiplicatore di Lagrange
b. Se i limiti sono rette, diventano funzioni di una sola variabile
Domini
Trovare l’insieme di definizione della funzione di due variabili
Es. )
(; ) = sin( +
Questa funzione è definita per )
sin( + ≥ 0
Questo avviene quando ( )
0 ≤ + ≤
Ricordando la periodicità del seno, si può dire che la soluzione è
( )
2 ≤ + ≤ (2 + 1)
Ossia una serie di corone circolari 29
EQUAZIONI DIFFERENZIALI
(); ()
; (); … ; = 0
Ove derivabile k volte ed F è un’equazione differenziale di ordine k.
() → ℝ
Es. + + () = −25
Equazione differenziale di secondo ordine
() (); ())
= (; (); … ;
Questa viene detta forma normale.
() () () () ()()
+ + + ⋯ + = 0
Ove sono continue
(); (); (); ()
… ; è applicazione lineare
() () () () ()()
: → + + + ⋯ + =
) )
( + = ( + ( )
sono due funzioni continue e derivabili k volte
∈ ℝ; ∈ ℝ
() () () () ()
= + + ⋯ + = () ∈
() () () () ()
= + + ⋯ + = ()
)
( − = − = − = 0
() () () () ()()
= + + + ⋯ + = ()
Bisogna trovare tutte le soluzioni di
() () () () ()()
= + + + ⋯ + = 0
Integrale o soluzioni generali
Poi si deve trovare una soluzione di
() () () () ()()
= + + + ⋯ + = ()
Integrale o soluzione particolare 30
Equazione differenziale lineare ()
= () ()
( ) con
= () () ≠ 0
( ) ()
= ()
()
Attraverso il metodo della sostituzione, poniamo:
= ()
()
=
E quindi:
= () → log() = () +
∫ ∫ ( ) ( ) ( )
= = =
Si è così riusciti a trovare la soluzione generale. 31
Avendo ormai a nostra disposizione una soluzione, ossia:
( )
()
= () () → () =
Prendendo l’equazione differenziale:
()
= () () + () ()
Si ricorda che le soluzioni si dividono in
() = 1() + 2()
Soluzione generale Soluzione particolare
( ) ( ) ( )
() () ()
= () () = + () ()
Portando questi risultati nella formula ():
( ) ( ) ( )
()
+ () () = () () + ()
Si ottiene, quindi: ( )
()
= ()
( ) ( )
()
= () () = ()
∫
Introducendo questi risultati nella formula (): ( ) ( )
()
= ()
∫
Quindi: ( ) ( )
= + = + ()
32
Risolvere le equazioni differenziali
()
= ()() + ()
Equazione differenziale lineare
Per risolverla, trovare a(x), farne la primitiva A(x) e trovare b(x)
Fatto questo, non resta che applicare la formula
( ) ( )
() = + () ∙
()
= ()()
Equazione differenziale a variabili separabili
Se divido a destra e sinistra per
() ≠ 0, ()
= ()
()
Ricordando che
=
Si trova = ()
()
Si fa l’integrale a destra e a sinistra e si chiama la primitiva di “Giovanni”