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6. APPARATO TEGUMENTARIO
6.0. Overview
L'apparato tegumentario è il rivestimento esterno del corpo umano, quello che volgarmente chiamiamo pelle. Il nome deriva dal latino “integumentum”, che significa proprio “rivestimento”. La pelle è il singolo organo e rappresenta il 15-20% del peso corporeo, negli adulti è 1,5-2 m2 della superficie. E’ l’organo più grande del corpo umano.
La funzione è quella di separare l’ambiente interno dall’esterno, è l’organo di senso più grande del corpo umano. Dal punto di vista generale, si può dire che la pelle sia caratterizzata da diversi strati:
- All’esterno troviamo l’epidermide: tessuto epiteliale di origine ectodermica
- sotto c’è il derma, un connettivo di origine mesodermica.
- Abbiamo follicoli piliferi, unghie e ghiandole sudoripare e sebacee, derivati dell’epidermide.
- Infine, nell’ipoderma, sotto il derma, c’è abbondante presenza di adipociti.
Lo spessore della cute non è omogeneo, ma varia da zona a zona. Possiamo dire che va dai 4mm della schiena (l’area più spessa) al 1,5 mm dello scalco.
6.0.1 FUNZIONI
Il tegumento svolge 4 funzioni principali
- Proteggere il corpo umano (protettiva) – la pelle è una barriera fisica che protegge organi del corpo umano e protegge dagli insulti termici e meccanici, nonché agenti patogeni e chimici. Un esempio è lo sfregamento con altre superfici, un insulto costante al nostro corpo. Attraverso la melanina, protegge i nuclei cellulari dai raggi UV che possono causare alterazioni al DNA e causare vari tipi di tumori. La melanina è appunto un meccanismo di protezione del nostro genoma. La pelle è anche una barriera permeabile che
impedisce una perdita o un ingresso eccessivo di acqua tra interno ed esterno. Se entriamo in acqua e non ci sciogliamo in essa lo dobbiamo alla pelle.
- Le funzioni sensitive ci permettono di monitorare l’ambiente esterno in modo costante, ci sono dei recettori sensittivi e meccanorecettori della cute che mediano le interazioni dell’organismo con gli oggetti fisici.
- Funzione termoregolatrice: ci permette di mantenere la temperatura corporea costante grazie alle proprietà isolanti della pelle e regolazione del sudore tramite le varie ghiandole sudoripare.
- Funzione metabolica: sintetizza la vitamina D, un componente essenziale del metabolismo del calcio e sviluppo delle ossa. La vitamina D è stata suggerita come protettore del nostro corpo sia per l’influenza che per l’infezione da Covid-19: studi dimostrano che la vitamina D aiuti il sistema immunitario contro l’infezione da coronavirus, ma si vide anche in occasione delle pandemie di SARS e MERS in Cina. (approfondire)
- La pelle fa anche da mediatore di segnali sessuali. In tutti i vertebrati, uomo incluso, la pelle e il suo stato di salute sono fattore visuale di attrazione sessuale. Può anche secernere ormoni sessuali, rendendo questa quinta funzione molto chiara.
C.0.2. Componenti
Lo sviluppo e la differenziazione del tegumentario iniziano molto presto nel feto. Le specializzazioni dell’epidermide come unghie e capelli, iniziano a formarsi a 2/3 mesi dal concepimento. Il componente più esterno è l’epidermide.
La pelle, essenzialmente, si compone di 4 componenti:
- Epidermide: costituito da strati di cheratinociti. Partendo dallo strato basale, i cheratinociti maturano fino alla morte andando verso la superficie (sulla superficie ci sono principalmente cellule morte). Questa zona non è vascolarizzata e necessita dello strato sottostante per il nutrimento.
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6.2. Epidermide
Svolge la maggior parte delle funzioni del tegumentario.
- Barriera fisica contro agenti esterni
- Impedisce la disidratazione del corpo (impermeabile)
- Protegge dai raggi UV per mezzo di cellule – melanociti – che producono il pigmento MELANINA
- Assorbe sostanze lipofile
- Sintetizza vitamina D
L’epidermide grazie alla sua formazione a strati crea una barriera fisica contro gli agenti esterni e possibili insulti (elencati nell’immagine). In rosso più scuro c’è il derma e in giallo/arancio l’ipoderma.
Grazie alle sue proprietà impermeabili impedisce la disidratazione del corpo e, sebbene quest’aspetto della funzione possa non essere così ovvio, diventa di vitale importanza per soggetti con pesanti ustioni estese sul corpo: la prima causa di morte per loro è il rischio di disidratazione in quanto l’epidermide non riesce più a trattenere i liquidi nel corpo.
L’epidermide protegge i nuclei dei cheratinociti tramite la MELANINA che ha lo scopo di assorbire i raggi UV limitando la possibilità di mutazione del DNA e facendoci abbronzare. I raggi UV vengono poi usati per la produzione di vitamina D (i raggi UV non sono solo dannosi!). È giusto prendere una certa quantità di sole per il sistema immunitario.
Inoltre l’epidermide ha ulteriore funzione di metabolismo, assorbendo sostanze lipofile che possono venire a contatto con la cute.
6.2.4. strato lucido
Presente solo nella cute spessa, cioè palmi e suole. È caratterizzato da uno strato sottile di cheratinociti appiattiti connessi dai desmosomi. Ormai i nuclei sono persi e il citoplasma è quasi completamente composto da filamenti di cheratina. Questo processo inizia nello strato granuloso e sta per raggiungere la maturazione completa.
Le cellule sono anucleate o con pochissimi NUCLEI PICNOTICI3 con filamenti di cheratina (paralleli alla superficie cutanea). Sono presenti accumuli di ELEIDINA4 (ricca di zolfo e lipidi) che contribuisce all'impermeabilizzazione della cute, prodotta durante il processo di cheratinizzazione.
6.2.5. strato corneo
Lo strato corneo è quello più superficiale ed è costituito da 15-20 strati di cellule cheratinizzate anucleate con il nome di CORNEOCITI. Possiamo dire che il nucleo si inizi a perdere a partire dallo
3 La picnosi è un processo degenerativo del nucleo di una cellula, che avviene in condizioni di morte cellulare per apoptosi o per necrosi. Il nucleo si riduce progressivamente in volume e diviene sempre intensamente colorabile aumentando la sua basofilia.
4 L'eleidina è una lipoproteina intercellulare che è presente nello strato lucido della pelle.
La superficie del derma è irregolare: è caratterizzata da proiezioni o papille dermiche che si incuneano con le introflessioni (Creste) dell'epidermide. Queste interdigitazioni sono di natura più profonda nella cute spessa, perché queste zone sono più soggette a sollecitazioni e necessitano di un maggior ancoraggio.
6.2.10. creste cutanee o dermatoglifi
E nella cute spessa l'interfaccia tra epidermide e derma crea delle creste e valli, le quali formano dei motivi unici per ogni individuo. Questi motivi sono detti DERMATOGLIFI o impronte digitali. Sono dovute alla irregolarità della connessione tra derma e ipoderma, necessaria per ancorare i due strati tra di loro. Così facendo si formano le cosiddette impronte digitali.
Creste cutanee o Dermatoglifi
La giunzione tra derma ed epidermide è irregolare, e proiezioni del derma dette papille si interdigitano con invaginazioni dell'epidermide note come creste epidermiche per rafforzare l'adesione fra i due strati. Esse sono ben evidenti nella cute spessa del palmo delle mani e della pianta dei piedi, cioè in zone maggiormente soggette a frizione.
cellule vicine sono importanti anche qui: mantengono le cellule di Merkel in posizione nello strato basale dell’epidermide.
Sono recettori liberi associati con dischi terminali dilatati di fibre nervose. Attraverso la lamina basale entrano in contatto con le cellule di Merkel. Sono molto abbondanti nella pelle sensibile, specialmente in quella dei polpastrelli.
6.5.2. Recettori Incapsulati
In questa immagine è possibile vedere come le terminazioni nervose sono a contatto con le cellule di Merkel dello strato basale ma non sono gli unici recettori presenti nella cute. Vi sono anche i recettori incapsulati che rispondono agli stimoli cutanei con la rapidità tipica dei nervi. In quest’immagine possiamo vedere i vari tipi di recettori: quelli di Meissner, Ruffini e Pacini. Ora li vediamo insieme:
- Corpuscoli di Meissner: strutture ellittiche lunghe dai 30 ai 150 micro, inviano impulsi quando un leggero tocco o uno stimolo a bassa frequenza agisce sulla cute, alterandone la forma.
- Corpuscoli di Ruffini: capsule fusiformi di collagene, stimulate da stiramento e torsione della pelle.
- Corpuscoli di Pacini: molto grandi, fino a un millimetro, sono ovoidali e rilevano il tatto pesante e la pressione.
- Clave di Krause: sono simili a quelli di Pacini ma sono più piccoli e sono i più semplici meccanorecettori e rilevano vibrazioni a bassa frequenza.