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Oltre alle funzioni principali una funzione importante dei cheratenociti è la
sintesi di vitamina D3. Il precursore di questa vitamina si trova nel 90% al
livello della pelle l’altro 10% lo prendiamo con la dieta, è il
deidrossocolesterolo, che in presenza di sole viene trasformato in vitamina D3,
entra nel circolo sanguigno, arriva a livello del fegato, viene modificato. Dal
fegato va nel rene e modificato a sua volta per essere trasformato nel
calcitriolo. A livello dell’intestino stimola l’assorbimento di calcio e di fosforo,
far si che calcio e fosforo entrino nel ciclo sanguigno, sono componenti del
tessuto osseo.
Derma: si trova sotto l’epidermide, tessuto connettivo propriamente detto, si
può dividere in due strati uno strato più superficiale, si trova al di sotto
dell’epidermide, si chiama papillare forma le papille, mentre lo strato di sotto si
chiama derma reticolare. Lo strato papillare è un tessuto connettivo fibrillare
lasso (fibre di natura elastica) lo strato reticolare è un tessuto denso fibroso
irregolare (fibre di collagene di tipo I). Il derma è la parte della cute che
conferisce la resistenza meccanica all’attrazione e all’estensità, responsabile
della tonicità cutanea. Si parla di linee di clivaggio della cute, sono relative alla
resistenza e alla tensione, sono linee di tensione che riflettono le direzioni delle
fibre di collagene nel derma. Lungo tali linee si ha il grado minimo di
deformazione della nostra pelle, ha importanza in ambito chirurgico, fare un
taglio seguire le linee vuol dire avere un risultato migliore.
Strato sottocutaneo: si trova sotto al derma e viene chiamato anche ipoderma,
è un tessuto adiposo bianco, connettivo propriamente detto, si riconosce
perché ci sono gli adipociti che rappresentano il grasso. Non è presente in tutti i
tessuti corporei è assente nel naso, nella volta cranica, nelle palpebre e nel
padiglione auricolare. Le cellule sono gli adipociti monovacuolati, si
organizzano a formare dei gruppi che si chiamano lobuli. Ha una funzione di
protezione meccanica, funzione termo-regolatoria funziona da isolante termico
ed è una riserva energetica i lipidi possono essere scissi e dare energia ATP.
Nella maggior parte dei casi il tessuto adiposo sotto al derma si organizza in
due strati:
1 superficiale, viene definito anche strato adiposo areolare
2 profondo, si chiama lamellare, più a contatto con le fasce muscolari
Tra gli strati si trova una fascia connettivale superficiale che serve a separare i
due strati.
A livello dello strato superficiale i lobuli di adipociti sono separati o intrappolati
da dei setti fibrosi, come se ci fosse una rete fassa da delle strutture
connettivali che si ripartono dal derma e raggiungono la fascia connettivale
superficiale che intrappolano i lobuli di grasso, si chiamano retinacoli (setti
fibrosi).
La presenza di questi retinacoli sono responsabili dell’aspetto a buccia di
arancia in caso di cellulite, infiammazione delle cellule adipose.
La nostra pelle è molto vascolarizzata, e la vascolarizzazione si trova a livello
del derma e dell’ipoderma. C’è tanta vascolarizzazione perché portano
nutrimento alle cellule della pelle (funzione trofica), ma è importante anche per
la termo-regolazione. Quando in caso di freddo il nostro organismo reagisce in
maniera di impedire la dispersione del nostro calore, reagisce mantenendo il
calore all’interno, succede che i vasi sanguigni a livello dermico si chiudano in
maniera da far circolare meno sangue. Tutto il sangue invece di disperdersi nei
vasi superficiale viene veicolato verso i vasi che portano il sangue agli organi
interni. Al contrario quando fa caldo e quindi la nostra temperatura corporea
aumenta, avviene il fenomeno opposto, devo disperdere calore all’esterno, ho
una vaso dilatazione a livello superficiale, aumenta l’afflusso del sangue. La
vascolarizzazione a livello cutaneo è importante per la termoregolazione. Esiste
una regolazione del sistema nervoso, da parte del sistema nervoso autonomo
(parte che controlla le nostre funzioni viscerali che noi non possiamo
controllare).
Un’altra funzione importante della pelle, è una funzione sensoriale al livello
della pelle possiamo percepire delle sensazioni, una variazione dell’ambiente
esterno o dell’ambiente interno. Il tatto, caldo freddo, il dolore ecc…nella
nostra pelle ci sono delle strutture adibite a far questo, che si chiamano
recettori sensitivi. I ricettori sensitivi sono di vario tipo, per esempio a livello
del derma ci sono delle strutture che si chiamano corpuscoli di Meissner che
sono recettori tattili, si trovano anche a livello basale le cellule di Merkel, a
livello dell’epidermide e del derma possiamo trovare delle terminazioni nervose
libere che sono recettori dolorifici e termici. Corpuscolo di Ruffini, struttura che
si trova al livello del derma, ci consenti di avvertire variazioni di stiramento a
livello cutaneo. Il corpuscolo di Pacini, si trovano al livello dell’ipoderma sono
recettori di pressioni e vibrazioni. Terminazioni libere le possiamo trovare a
circondare il pelo e determina il suo movimento. La nostra pelle è anche un
grande organo di senso, che ci permette di avvertire stimoli che provengono
dall’esterno sensibilità esterocettiva. Somatica è un aggettivo che si riferisce al
soma, inteso come cute e muscoli.
Annessi cutanei: strutture annesse alla cute, si trovano nel contesto della
nostra pelle, si localizzano a livello del derma, possiamo anche in parte vederle
a livello dell’epidermide.
ghiandole esocrine
ghiandole sebacee
ghiandole sudoripare
peli, follicoli o pilosebacei
ghiandole mammarie
unghie
1 Ghiandole sebacee: pH acido, secreto oleoso lipidico. Produce sebo e lo
riversa verso l’esterno, quelle annesse al follicolo lipidico lo riversano verso
l’interno. Da un punto di vista istologico sono ghiandole acinose ramificata,
l’adenomero è ramificato ed è a forma di acino e sono semplici, c’è un solo
dotto escretore che si apre in un follicolo pilifero i in superficie (margine libero
labbra, capezzolo, piccole labbra e glande, grosse ghiandole nella schiena,
nella faccia e nel torace). Mediamente sono 100 per centimetro quadrato,
maggiormente nella faccia. Non ci sono nel palmo della mano e sulla pianta del
piede. Sono ghiandole olocrine, quando producono il sebo poi si distruggono. Le
cellule che si distruggono verrano rimpiazzate da cellule staminali che le
riproducono. Non sono attive fin dalla nascita, ma si attivano alla pubertà sotto
stimolazione ormonale. I brufoli sono associati ad una attività delle ghiandole
sebacee. Il sebo ha una funzione lubrificante mantiene la morbidezza della
pelle e del pelo e funzione antibatterica per il pH basso del sebo. Il sebo
contribuisce alla formazione dello strato idro-lipidico.
2 Ghiandole sudoripare: producono il sudore, l’adenomero è tubulo
glomerulare, a forma di tubulo che si avvolge a gomitolo. Il dotto è unico e per
tanto le cellule sono semplici. Ne distinguiamo in due tipi:
ghiandole eccrine, vuol dire che le cellule rimangono integre e la
modalità di rilascio del sudore è per diffusione. Sono responsabili della
secrezione di un secreto limpido incolore ed inodore, costituito da acqua
ed elettroliti. Nel sudore possiamo trovare delle immunoglobuline IgA. Il
dotto escretore si apre in superficie il punto in cui si apre a livello
dell’epidermide, prende il nome di polo sudorifero. Queste ghiandole
sono attive fin dalla nascita, e la loro attività è controllata dal sistema
nervoso autonomo. Il sudore ha funzione di termoregolazione,
contribuisce al raffreddamento del nostro corpo perché quando fa molto
caldo il sistema nervoso autonomo fa si che queste ghiandole producono
tanto sudore che si riversa al livello della pelle, l’evaporazione del sudore
permette di raffreddare il nostro corpo. Se sono in un ambiente molto
caldo e molto umido, posso anche sudare, ma essendo l’ambiente umido
non si ha processo di evaporazione, continuo a sudare e alla fine rischio il
collasso.mil sudore forma il film idrolipidico, componente acquosa, ed è
un mezzo di escrezione di sostanze che non servono all’organismo,
cataboliti. Vengono eliminati composti azotati (derivano dal catabolismo
delle proteine), nicotina, sostanze farmacologicamente attive. Le
troviamo più o meno in tutto l’organismo con una concentrazione
diversa. Maggiormente si trovano nel palmo della mano e nella pianta del
piede, a livello della testa e in quantità minore le troviamo a livello della
schiena. Si attivano per la termoregolazione, per una reazione emotiva e
gustativa.
ghiandole apocrine, perdono la parte apicale, ma si è visto che la
secrezione è merocrina per esocitosi. Hanno un meccanismo di
secrezione merocrina, il sudore che producono viene portato al livello del
dotto escretore mediante un meccanismo di esocitosi. Producono un
secreto biancastro, denso, opaco e di ormoni steroidei. Questo tipo di
sudore è quello più odoroso perché può essere colonizzato dai batteri. In
genere il dotto escretore si apre a livello di un follicolo pilifero non
direttamente in superficie. L’attività delle ghiandole è sotto controllo del
sistema nervoso, non sono attive fin dalla nascita ma dalla pubertà. La
loro attività è controllata dagli ormoni sessuali. Concentrate a livello dei
genitali, a livello delle ascelle e del capezzolo. Possono attivarsi per
stimoli emozionali e ormonali.
Indipendentemente da stimoli specifici le ghiandole sudoripare eccrine si
svolge in modo inapparente (perspiratio insensibilis).
Esistono due tipi di termoregolazione quando è freddo abbiamo vasocostrizione
don diminuzione dell’afflusso di sangue vero la periferia e in ambienti caldi
abbiamo una vasodilatazione con aumento dell’afflusso di sangue alla periferia.
Ina ambienti caldi umidi il rischio è la non sudorazione e si arriva alla
disidratazione. Non fare attività fisica in ambienti umidi, si rischia a non
raffreddare il nostro corpo. In ambienti freddi si hanno i brividi, dipende
dall’attività di muscoli associati ai nostri peli, muscoli elettori del pelo. L’attività
muscolare è il miglior modo per aumentare calore.
Ghiandole particolari come quelle ceruminose che producono il cerume,
sostanza ricca di cera che insieme ai peli dell’orecchio ha una funzione di
difesa. Al livello del margine palpebrare vicino ai follicoli delle ciglia ci sono le
ghiandole di Moll ghiandole sudoripare e ghiandole sebacee ghiandole di Zeiss.
Altre ghiandole sebacee che costituiscono