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Questa è l’unica sede in cui ci sono cellule aploidi. La presenza della netta divisione, che
costituisce la barriera ematotesticolare, tra lo strato basale e quello adluminale ha un doppio
significato:
a. Significato metabolico
b. Significato immunologico
Il significato metabolico sta nel fatto che le cellule più indifferenziate hanno richieste metaboliche
diverse da quelle più differenziate. Le cellule dello strato basale hanno il liquido interstiziale
tipico di tutte le altre cellule. Le cellule che si stanno differenziando hanno particolari richieste
metaboliche: richiedono più fosforo, più potassio e avranno un liquido interstiziale più ricco di
queste sostanze. Il significato immunologico sta nel fatto che le cellule del compartimento
adluminale sono le uniche cellule aploidi del nostro organismo. Tra le cellule non umane che sono
aploidi sono i batteri e i virus. La ragione immunologica della barriera tra i due compartimenti,
vuol dire che queste cellule devono stare lontane dal sangue e dalle cellule del sistema
immunitario, perché quest’ultime se andassero in contatto con quelle cellule le riconoscerebbero
come non proprie dell’organismo perché hanno un corredo aploide come i virus e i batteri,
quindi le attaccherebbero, andando a dare origine fenomeni di autoimmunità che sono tra le cause
dell’infertilità maschile. La lamina propria è particolare. Sotto all’epitelio c’è la membrana
basale, attraverso cui avvengono gli scambi perché non ci sono i vasi sanguigni nell’epitelio.
Al di sotto della membrana basale c’è una lamina propria molto ricca costituita da tre strati:
a. Lo strato più interno, che si trova immediatamente sotto l’epitelio, è detto strato
vascolare perché qui arrivano tutti i capillari sanguigni perché da qui le sostanze devono
passare nell’epitelio.
b. Lo strato intermedio è ricco di cellule mioidi, sono cellule particolari che hanno
caratteristiche simili ai miociti, cioè hanno proteine contrattili e sono cellule capaci di
contrarsi. Si chiamano “cellule mioidi” perché queste cellule del tessuto connettivo
somigliano più alle cellule muscolari lisce che ai miofibroblasti. La derivazione delle cellule
mioidi non è ben nota e le troviamo solo nello strato mioide in cui ci sono 3-4 strati di cellule
ad attività contrattile che sono importanti per la motilità dei gameti.
c. Lo strato più esterno è lo strato fibroso: E’ uno strato ricco di fibre collagene sintetizzate
dalle stesse cellule mioidi.
Nell’epitelio germinativo ci sono diversi strati di cellule. Quelle più indifferenziate più a livello basale
sono gli spermatogoni (di tipo A e B), si dividono e danno origine agli spermatociti (di 1° e 2°
tipo), si dividono e danno origine agli spermatidi. Gli spermatidi infine continuano a differenziarsi
dando origine agli spermatozoi. Man mano che si differenziano risalgono negli strati superiori
dell’epitelio fino ad arrivare nel lume quando sono gameti maturi. E’ un susseguirsi di divisioni
prima mitotiche e poi meiotiche che si chiama spermatogenesi e dura circa 74 giorni. Gli
spermatogoni si dividono per mitosi, dopodiché a partire dagli spermatociti si ha la meiosi e
quindi il dimezzamento del corredo cromosomico, fino alla trasformazione vera e propria che
costituisce un tipo di cellula completamente diversa che è il gamete maturo. L’aspetto dei
gameti maturi cambia perché questi gameti devono entrare nel lume del tubulo seminifero
contorto, passare attraverso le vie genitali maschili e raggiungere le vie genitali femminili, fino alle
tube. Hanno bisogno di una forma particolare. Allo strato più basale ci le cellule più
indifferenziate, man mano che si differenziano procedono fino ad arrivare come spermatozoi nel
lume del tubulo seminifero contorto.
Le cellule del Sertoli o di sostegno hanno questo nome per la funzione di supporto alle cellule
germinali, questa funzione è estremamente riduttiva perché queste cellule hanno moltissime altre
funzioni:
1. FUNZIONE DI SUPPORTO E SOSTEGNO : Accolgono nelle loro depressioni di membrana
le cellule germinali.
2. OLTRE AL SUPPORTO MECCANICO DANNO SUPPORTO METABOLICO : Le cellule del
Sertoli producono una serie di fattori come quello di crescita che serve alle cellule germinali
per andare avanti nella loro maturazione.
3. PRODUCONO UNA PROTEINA CHE LEGA GLI ANDROGENI : Gli androgeni vengono
prodotti dalle cellule che si trovano nello stroma. La proteina che lega gli androgeni è l’ABP
e questo è importante perché serve affinché il testosterone e androgeni influenzino la
spermatogenesi.
4. FORMANO LA BARRIERA EMATOTESTICOLARE : Dividono l’epitelio germinativo in due
compartimenti e fanno sì che nel compartimento basale ci sia un liquido interstiziale simile
al liquido interstiziale di tutti gli altri tessuti, mentre il liquido interstiziale del compartimento
adluminale sia più ricco delle sostanze richieste dalle cellule in via di sviluppo. La barriera
ematotesticolare fa in modo che eventuali linfociti che siano passati attraverso la
membrana basale non raggiungano il compartimento adluminale.
5. PRODUCONO TRASFERRINA E CELLULO PLASMINA : Servono per l’assorbimento di
ferro e rame.
6. PRODUCONO L’ORMONE INIBINA : Le cellule del Sertoli sono sotto il controllo
dell’ormone FSH. L’inibina è un ormone che va ad agire con un feedback negativo, ossia
va ad inibire le cellule dell’ipofisi che producono FSH. Quindi producono una sostanza che
regola con un feedback negativo lo stesso ormone che a sua volta lo controlla.
7. SONO RESPONSABILI DELLO “SHIFT” VERSO LO SVILUPPO IN SENSO MASCHILE
DELLA GONADE INDIFFERENTE: Nelle prime settimane di vita, la gonade ha tutte le
formazioni che possono svilupparsi verso la gonade maschile o quella femminile. A fare
andare lo sviluppo in senso maschile sono le cellule del Sertoli, le quali producono
l’ormone Antimulleriano che provoca la degenerazione delle strutture embrionali, che sono i
dotti di Muller, che farebbero procedere in senso femminile lo sviluppo della gonade. E’ la
presenza delle cellule del Sertoli a decidere durante l’embriogenesi il destino della gonade.
8. HANNO ATTIVITA’ FAGOCITARIA : Come tutte le altre cellule in corso di maturazione ci
sono moltissimi residui e corpi da fagocitare. Pertanto le cellule del Sertoli fanno anche da
pulizia.
In sintesi le funzioni del Sertoli sono:
- FUNZIONE DI SOSTEGNO
- FUNZIONE TROFICA PER LE CELLULE GERMINALI
- FUNZIONE DI MEDIARE L’AZIONE ORMONALE E FACILITARE LA SPERMATOGENESI
PERCHE’ RENDONO DISPONIBILI GLI ANDOGENI
- FUNZIONE METABOLICA CON PRODUZIONE DI TRASFERRINA E CELLULO
PLASMINA
- PRODUCONO L’INIBINA E L’ORMONE ANTIMULLERIANO
- CON I PROLUNGAMENTI DI MEMBRANA FORMANO LA BARRIERA
EMATOTESTICOLARE
La barriera ematotesticolare separa le cellule indifferenziate da quelle più differenziate. Una
cellula man mano che passa allo stadio successivo deve passare al “piano superiore”. Anche se
c’è la barriera, le cellule passano grazie alle cellule del Sertoli perché producono le proteasi, sono
degli enzimi che tagliano momentaneamente la barriera e quindi la cellula che deve passare al
livello successivo la attraversa, dopodiché le cellule del Sertoli producono anche inibitori delle
proteasi, che vanno ad inibire le proteasi che avevano rilasciato e quindi si ricongiungono
formando la barriera ematotesticolare.
Nel testicolo ci sono anche le cellule interstiziali, le quali si trovano nello stroma tra un tubulo e
l’altro. Si chiamano anche cellule di Leydig, sono tipiche cellule che producono ormoni androgeni
e sono ormoni di natura steroidea come il testosterone e il diidrotestosterone. Queste cellule
devono trovarsi sempre vicino ai vasi sanguigni perché dai capillari prelevano il colesterolo e nei
capillari devono immettere gli androgeni. Queste cellule hanno particolari cristalli nel citoplasma e
si chiamano cristalli di Reinke (i cristalli sono di natura proteica e significato funzionale incerto) e
sono cellule che vengono facilmente riconosciute perché si trovano negli spazi tra un tubulo e
l’altro e sono vicine ai capillari sanguigni. Le cellule di Leydig sono sotto il controllo dell’LH e
nell’uomo viene anche chiamato ICSH (ormone che stimola le cellule interstiziali).
Le cellule del Sertoli sono il mezzo attraverso cui gli ormoni prodotti dall’ipofisi agiscono sul
differenziamento delle cellule germinali, permettono quindi lo svolgersi della spermatogenesi.
Il testicolo si riconosce facilmente perché è costituito da tanti dotti dei tubuli seminiferi. Questi
vengono riconosciuti in quanto hanno un epitelio pluristratificato e una lamina propria molto
consistente. A livello del lume si possono vedere gli spermatozoi, i quali sono i gameti maschili
maturi. L’infertilità può anche dipendere dalle gonadi maschili e l’esame che viene fatto per gli
spermatozoi si chiama spermiogramma. Si osservano la vitalità, la motilità e il numero e quindi si
va a vedere se l’infertilità possa essere dovuta a uno scarso numero di spermatozoi, a una scarsa
vitalità o a una scarsa motilità degli spermatozoi stessi. Lo spermatozoo tipicamente è costituito
da una testa ovale e una coda cilindrica che si assottiglia verso l’estremità. Quando una coppia
lamenta di infertilità si vanno a studiare sia la gonade maschile che quella femminile.
Gli spermatozoi entrano nelle vie genitali maschili che come quelle femminili sono organi cavi
che hanno il ruolo di lasciar passare gli spermatozoi e permetterne la sopravvivenza. Il primo
tratto delle vie genitali maschili è il dotto deferente, cioè un organo cavo che ha una parete molto
ricca. C’è una tonaca mucosa con un epitelio cilindrico pluriseriato o pseudo stratificato, una
tonaca muscolare piuttosto ricca con tre strati muscolari (come quelle delle vie genitali
femminili):
1. STRATO LONGITUDINALE INTERNO
2. STRATO CIRCOLARE
3. STRATO LONGITUDINALE ESTERNO
La contrazione dei tre strati muscolari deve dare la spinta agli spermatozoi. Infine c’è una tonaca
avventizia fino a che il dotto deferente non è ricoperto dal peritoneo e una tonaca sierosa
laddove si ha la sierosa proveniente dal peritoneo. Importanti sono la funzione e la struttura delle
ghiandole annesse alle vie spermatiche, le quali producono il liquido seminale che serve a tenere
in vita, a nutrire e a rassicurare la motilità degli spermatozoi. Tra le ghiandole annesse alle vie
spermatiche ci sono le vescichette seminali le quali si trovano nella faccia posteriore della
vescica, contribuiscono per il 60%