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L'epididimo è un organo lungo circa 5 cm, ha una parte più sviluppata, la testa, e un corpo e una coda, è pari,
ed è costituito da un tubo avvolto su se stesso che fa molte circonvoluzioni e continua direttamente nel tratto
successivo, il dotto deferente.
Il dotto deferente entra nell'addome dalla parte scrotale, va dietro la vescica, confluisce con la vescichetta
seminale e forma il dotto eiaculatore che attraversa la prostata e termina nell'uretra. Durante il passaggio
nell'epididimo si ha una certa secrezione di liquido perchè gli spermatozoi procedono immersi e questo
liquido viene poi arricchito nella fase finale nella prostata e nelle vescichette seminali.
Gli spermatozoi provenienti dai tubuli seminiferi attraverso i condotti raggiungono l'epididimo e attraversano
tutto il canale dell'epididimo e continuano nel dotto deferente. Gli spermatozoi vengono prodotti a milioni
lungo il percorso, quelli alterati vengono eliminati. A livello dell'epididimo vengono decapacizzati, cioè
residui chimici si attaccano alla testa e fanno si che non possano penetrare nella cellula uovo.
Irrorazione:
• arteria testicolare spermatica interna
• arteria deferenziale e cremasterica
• vene testicolari formano il plesso pampiniforme
• nervi del plesso celiaco e deferenziale.
3. Vie spermatiche
• Tubuli seminiferi retti
• Rete testis
• Epididimo: gli spermatozoi completano la maturazione e vengono immagazzinati.
- Organo pari a forma di virgola.
- Rivestito dal foglietto viscerale della vaginale propria.
Si riconosce:
- Testa parte più voluminosa, poggia sul polo superiore del testicolo, formata dai condottini efferenti che
drenano la rete testis. Si fanno tortuosi e spiraliformi costituendo coni vascolari con apice verso il
mediastino (coni vascolosi).
- Corpo: in rapporto col margine posteriore del testicolo.
- Coda: giunge in vicinanza del polo inferiore del testicolo continua nel deferente.
• Deferente
Può essere suddiviso in quattro porzioni:
- testicolare: risale lungo il margine posteriore
- scrotale: sale fino all'anello sottocutaneo del tragitto inguinale
- inguinale: decorre all'interno del tragitto inguinale fino all'orifizio addominale
- addomino pelvica: entra nella cavità addominale si porta lateralmente dietro la base della vescica. Incrocia
uretere. Si dilata nell'ampolla deferenziale riceve il dotto della vescichetta seminale condottino eiaculatorio:
attraverso il parenchima della prostata per sboccare nell'uretra prostatica a livello del collicolo seminale.
• Funicolo spermatico: cordone costituito da diverse formazioni
- dotto deferente
- vasi: plesso pampiniforme e vasi linfatici
- nervi
- involucri connettivo-muscolari: es.: fascia cremasterica (prolungamento della fascia che nell'addome
riveste il muscolo obliquo esterno e il muscolo cremastere che è una dipendenza del muscolo obliquo interno
dell'addome).
• Muscolo cremastere: ha la funzione di avvicinare o allontanare il testicolo all'addome sistema di
termoregolazione fa sì che si mantenga la temperatura adatta alla spermatogenesi regolando sulla
temperatura ambientale.
Ghiandole annesse
• Vescichette seminali
- cavi, pari
- forma di cono appiattito
- si trovano tra la base della vescica e la base anteriore del retto
- unendosi all'ampolla deferenziale dà origine al condottino eiaculatorio
- la cavità interna è formata da un condotto principale avvolto su se stesso
- secernono proteine, fruttosio, acido citrico, prostaglandine.
• Ghiandole bulbouretrali (G. Cowper)
- organi pari giallastre tondeggianti
- nello spessore del diaframma urogenitale al di sotto del muscolo trasverso profondo (perineo)
- raggiungono la parte iniziale dell'uretra spongiosa con dotto escretore 3 cm
- tubulo alveolari composte: muco debolmente alcalino con funzione di neutralizzare l'eventuale acidità
dell'uretra e lubrificare il lume.
4. Prostata
- impari e mediano
- forma e dimensioni di castagna con apice in basso
- apice inferiore poggia su diaframma urogenitale
- faccia posteriore rapporto con faccia anteriore ampolla rettale
- faccia anteriore rivolta verso lo spazio pubovescicale
- base presenta l'ilo
- facce laterali a contatto con il muscolo elevatore dell'ano
2 lobi laterali
1 lobo medio
1 lobo anteriore
Ad una certa età riprende a svilupparsi sopratutto nella posizione mediana ipertrofia
È attraversata dalla base all'apice dall'uretra prostatica (dotti escretori, ghiandole prostatiche, condottini
eiaculatori)
Continua con circa 40 ghiandole esocrine tubuloutricolari immerse in abbondante stroma fibroso
Capsula riveste l'organo (in continuità con stroma)
Sono disposte radialmente dalla periferia verso il centro e convergono con i loro dotti escretori verso l'uretra
prostatica dove riversano il secreto.
Secreto: prostaglandine, acido citrico, enzimi con ioni Zn sopravvivenza spermatozoi: nutrimento ed
energia.
Si trova sotto il pavimento della vescica per cui se si ingrossa solleva il pavimento. Si crea un "bassofondo
vescicale" in cui ristagna l'urina.
Non si svuota completamente Proliferazione batterica Si restringe il lume dell'uretra e svuotare la vescica
diventa un processo più lungo. Si può intervenire chirurgicamente.
5. Genitali esterni
Sono posti inferiormente alla sinfisi pubica
• Scroto: sacco che contiene testicolo, epididimo, prime porzioni deferente
- La parete è formata da 6 tonache sovrapposte
- Cute pigmentata ricca di follicoli piliferi e ghiandole sebacee e sudoripare
- Strato sottocutaneo "tonaca ricca di fibrocellule muscolari liscie
dartos"
- Strato sottodartoico
- Fascia cremasterica
- Muscolo cremastere
- Tonaca vaginale comune
- Tonaca vaginale propria
Setto scrotale sagittale divide la cavità dello scroto in due metà, ha aspetto diverso secondo età e della
muscolatura presente nello spessore della sua parete.
6. Pene
• Pene: organo copulatore maschile
Formato da:
nella loggia peniena del perineo anteriore, sotto il diaframma urogenitale. Costituito da: radici,
- Radice:
corpi cavernosi del pene, corpo spongioso, uretra.
i 2 corpi cavernosi del pene si accostano e si saldano.
- Corpo:
Il corpo spongioso dell'uretra si pone nel solco che rimane al di sotto degli altri due, si restringe in vicinanza
dell'apice nel collo.
Il corpo spongioso si dilata formando subito il glande.