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Lo stomaco: struttura e funzioni
Lo stomaco è una camera sacciforme interposta tra l'esofago e l'intestino tenue. È diviso in tre sezioni:
- Fondo - parte situata sopra l'orifizio esofageo
- Corpo - porzione intermedia e principale
- Antro - porzione inferiore fino allo sfintere pilorico
La struttura muscolare della parete, così come quella ghiandolare della mucosa, cambia tra corpo ed antro. Il compito dello stomaco è quello di immagazzinare il cibo ingerito, mescolarlo con le proprie secrezioni, producendo una miscela liquida e densa detta chimo, e quindi trasferirlo al duodeno. Il tutto si realizza attraverso un'attività sinergica della muscolatura e delle secrezioni.
Abbiamo quindi 4 fasi riconducibili alla motilità gastrica:
- Riempimento - A riposo lo stomaco ha un volume di circa 50 ml ma può distendersi durante il pasto fino a contenere circa 1000 ml di cibo. Questo è possibile perché l'interno dello stomaco presenta numerose pieghe dette pliche gastric
grado di variare la loro forma in funzione del contenuto. La distensione è detta rilasciamento recettivo indotto dall'arrivo del cibo e mediato dal nervo vago
2) IMMAGAZZINAMENTO
Il cibo è principalmente immagazzinato nel corpo dello stomaco per essere poi spostato verso l'antro. Il fondo normalmente non contiene cibo ma gas.
3) MESCOLAMENTO
Un gruppo di cellule autoritmiche localizzate nel fondo gastrico produce potenziali ad onde lente che si propagano lungo lo stomaco a ritmo di tre al minuto (REB). Questo ritmo di base è continuo. Qualora si raggiunga il valore soglia si determinano in sincronia con il REB tre onde peristaltiche al minuto che si propagano fino all'antro. Quando raggiungono l'antro le onde peristaltiche diventano più forti e vigorose perché la muscolatura in questa regione è più spessa. Le forti contrazioni peristaltiche dell'antro mescolano il cibo con le secrezioni gastriche al fine di produrre il
Il chimo è spinto in avanti verso lo sfintere pilorico grazie alle contrazioni antrali. Lo sfintere pilorico, a sua volta, di norma rimane chiuso grazie alla contrazione tonica, permettendo il passaggio solo di pochi ml di chimo nel duodeno dopo l'onda peristaltica. La maggior parte del chimo che è stata spinta in avanti dalle contrazioni antrali ritorna nell'antro dopo la chiusura dello sfintere.
Le contrazioni peristaltiche antrali sono la forza motrice per lo svuotamento gastrico. L'intensità della peristalsi è soggetta a regolazione da segnali in arrivo dal duodeno dovuti a:
- Grassi: sono digeriti ed assorbiti lentamente
- Acidi: Hcl non tamponato inibisce svuotamento
- Ipertonicità: iperosmolarità del chimo rallenta svuotamento
- Distensione: distensione del duodeno rallenta svuotamento
La presenza di uno o più di questi stimoli nel duodeno attiva appropriati recettori che inducono una risposta.
nervosa e/o ormonale che rallenta la peristalsi antrale diminuendo la velocità di svuotamento gastrico. La risposta nervosa è mediata sia dai plessi nervosi intrinseci, che dal SNA. Si parla di riflesso enterogastrico.
La risposta ormonale implica il rilascio da parte della mucosa dell'intestino tenue di alcuni ormoni che tramite circolazione arrivano allo stomaco inibendo le contrazioni antrali. I due ormoni meglio conosciuti sono la secretina e la colecistochinina (CCK).
Vomito o emesi: espulsione forzata del contenuto gastrico attraverso la bocca. Non è dovuto ad una peristalsi inversa. Gli sfinteri sono tutti rilasciati e la forza per l'espulsione è dovuta alla contrazione del diaframma e dei muscoli addominali.
Il vomito è coordinato dal centro del vomito sito nel midollo allungato. Il vomito è solitamente preceduto da salivazione profusa, sudorazione, tachicardia e senso di nausea.
Le cause del vomito sono molteplici ma
scariche afferenti al centro del vomito possono essere causate da diversi fattori, tra cui: - Stimolazione tattile della parte posteriore della gola - Irritazione o distensione dello stomaco o del duodeno - Aumento della pressione intracranica - Rotazioni o accelerazioni della testa con vertigini - Sostanze chimiche, tossiche o farmaci - Fattori emozionali, immagini, odori o stress Quando si verifica un vomito eccessivo, l'organismo subisce una perdita di liquidi e acidi che normalmente sarebbero riassorbiti. Questo può causare disidratazione, riduzione del volume di sangue e problemi circolatori. Inoltre, la perdita di acidi può causare un'alterazione dell'equilibrio acido-base. La mucosa gastrica, che è la superficie interna dello stomaco, è caratterizzata da profonde invaginazioni formate dai ripiegamenti della mucosa. Queste invaginazioni sono chiamate fossette gastriche e contengono le ghiandole gastriche. All'interno delle ghiandole gastriche si trovano diverse cellule secretorie, alcune endocrine, altre esocrine e paracrine.Le cellule secernenti esocrine sono:
- Cellule mucose producono muco acquoso
- Cellule principali producono pepsinogeno
- Cellule parietali producono Hcl e fattore intrinseco
Le secrezioni esocrine vengono rilasciate nel lume gastrico formando il succo digestivo gastrico. Ogni giorno lo stomaco secerne circa 2 litri di succo gastrico.
Nelle fossette gastriche sono contenute anche cellule staminali in grado di differenziarsi o in cellule di rivestimento della mucosa o in cellule principali o parietali. In forza di ciò, la mucosa gastrica viene completamente ricambiata ogni 3 giorni circa. Tra le fossette gastriche la mucosa è rivestita da cellule epiteliali che secernono un muco denso e alcalino che forma un film sottile sulla superficie luminale.
L'acido cloridrico secreto dalle cellule parietali porta il pH del contenuto luminale attorno a 2. Le funzioni dell'Hcl sono quelli di:
- Attivare il pepsinogeno in pepsina
- Denaturare le proteine
- Uccidere i microrganismi
Il pepsinogeno è una molecola enzimatica inattiva. L'acido cloridrico stacca un piccolo frammento della molecola convertendola a pepsina, forma enzimatica attiva che agisce a sua volta con un meccanismo autocatalitico producendo altra pepsina ---- DIGESTIONE DELLE PROTEINE
Il fattore intrinseco secreto dalle cellule parietali è importante per l'assorbimento della vitamina B12. Il complesso fattore intriseco-vitaminaB12 in presenza di un recettore nell'Ileo terminale, per endocitosi viene assorbito. La vit. B12 è essenziale per la normale formazione dei globuli rossi. In assenza di B12 ------- ANEMIA PERNICIOSA FISIOLOGIA - Infermieristica I anno - Grassini - Unimi
Le cellule secernenti endocrine e paracrine sono:
- Cellule G secernono gastrina
- Cellule enterocromaffini secernono istamina
- Cellule D secernono somatostatina
Unitamente alla acetilcolina (Ach) rilasciata dal vago, controllano la secrezione dei succhi
gastrici.CONTROLLO DELLA SECREZIONE GASTRICA
Fase cefalica
Fase gastrica
Fase intestinale
1) FASE CEFALICA
Aumento delle secrezioni di Hcl e pepsinogeno in modo anticipatorio in risposta a stimoli che agiscono a livello cerebrale prima che il cibo raggiunga lo stomaco. Il pensiero, la vista, l'odore, il gusto etc.. Fanno aumentare le secrezioni gastriche per mezzo dell'attività vagale. Si realizza con la secrezione di Ach aumento della produzione di Hcl, pepsinogeno e liberazione di gastrina
2) FASE GASTRICA
Avviene quando il cibo raggiunge lo stomaco. La distensione della parete, la presenza di proteine ed altre sostanze quali l'alcol o la caffeina inducono la secrezione gastrica. Le proteine stimolano i chemocettori che attivano i plessi nervosi intrinseci che a loro volta stimolano le cellule secernenti. Le proteine stimolano direttamente anche la secrezione di gastrina.
3) FASE INTESTINALE
Avviene quando il chimo comincia a passare nell'intestino.
Mentre le precedenti fasi sono eccitatorie, promuovendo la secrezione gastrica, la fase intestinale è di tipo inibitorio. Il riflesso enterogastrico, unitamente agli ormoni secretina e colecistochinina, sopprime la secrezione gastrica. BARRIERA MUCOSA GASTRICA Le cellule hanno i margini luminali chiusi da giunzioni occludenti tali da impedire che l'acido possa diffondersi nella sottomucosa. Le cellule superficiali secernono muco, ricco di ioni bicarbonato, che riveste la mucosa proteggendola dall'acido. Quando si verifica una erosione ------Ulcera peptica FISIOLOGIA - Infermieristica I anno - Grassini - Unimi PANCREAS Il pancreas è una ghiandola allungata situata dietro e sotto lo stomaco, sopra la prima ansa duodenale. Si compone di una parte esocrina, costituita da grappoli di cellule secretorie detti acini che si connettono a dotti che sboccano nel duodeno, e da una parte endocrina costituita da isole cellulari dette di Langherans. Il pancreas esocrino secerne un succo.Il sistema digestivo è costituito da due componenti:
- Enzimi pancreatici
- Soluzione alcalina acquosa ricca di bicarbonati
Sono secreti tre tipi di enzimi:
- Enzimi proteolitici
- Amilasi pancreatica
- Lipasi pancreatica
ENZIMI PROTEOLITICI
Gli enzimi proteolitici, secreti in forma inattiva, sono tre: tripsinogeno, chimotripsina, procarbossipeptidasi. Quando il tripsinogeno arriva nel duodeno, viene attivato a tripsina dall'enzima enterochinasi, presente nella membrana luminale delle cellule della mucosa duodenale. La tripsina attiva a sua volta altro tripsinogeno, il chimotripsinogeno e la procarbossipeptidasi rispettivamente in chimotripsina e carbossipeptidasi.
AMILASI PANCREATICA: Come l'amilasi salivare, l'amilasi pancreatica contribuisce alla digestione dei carboidrati convertendo ipolisaccaridi nel disaccaride maltosio.
LIPASI PANCREATICA: Digestione dei grassi. Idrolizza i trigliceridi assunti con la dieta in monogliceridi e acidi grassi liberi. In caso di insufficienza pancreatica si ha...
gli enzimi pancreatici. Inoltre, la secrezione pancreatica può essere influenzata anche da altri fattori come il sistema nervoso autonomo. La steatorrea è una condizione caratterizzata dalla presenza di una quantità eccessiva di sostanze grasse non digerite nelle feci. Questo può essere causato da diversi fattori, tra cui una produzione insufficiente o un'azione compromessa degli enzimi pancreatici responsabili della digestione dei grassi. Gli enzimi pancreatici funzionano meglio in un ambiente neutro o leggermente alcalino. La secrezione alcalina acquosa presente nel succo pancreatico, ricca di bicarbonato, ha il compito di neutralizzare l'acidità del contenuto gastrico che arriva nel duodeno. Questo permette l'attività enzimatica e protegge l'integrità della mucosa duodenale. Il volume di secrezione pancreatica è di circa 1-2 litri al giorno. La sua produzione è regolata principalmente da ormoni. Durante la fase intestinale della digestione, in presenza di chimo nel duodeno, vengono rilasciati due ormoni principali: la secretina e la colecistochinina (CCK). La secretina stimola le cellule duttali pancreatiche a secernere un secreto acquoso ricco di bicarbonati. Questo aiuta a neutralizzare l'acidità del chimo e favorisce la digestione dei grassi. La CCK, invece, regola la secrezione degli enzimi pancreatici, stimolando la loro produzione e rilascio. Oltre agli ormoni, la secrezione pancreatica può essere influenzata anche dal sistema nervoso autonomo. I nervi che innervano il pancreas possono stimolarne o inibirne la secrezione, a seconda delle necessità del corpo. In conclusione, la secrezione pancreatica è fondamentale per una corretta digestione dei grassi. La sua regolazione avviene principalmente attraverso l'azione degli ormoni secretina e CCK, che stimolano la produzione di bicarbonati e enzimi pancreatici. La steatorrea può essere causata da un'alterazione nella produzione o nell'azione di questi enzimi, portando all'eccessiva presenza di grassi non digeriti nelle feci.