Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 15
Apparato circolatorio sanguigno Pag. 1 Apparato circolatorio sanguigno Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato circolatorio sanguigno Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato circolatorio sanguigno Pag. 11
1 su 15
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Dall’aorta ascendente primo tratto, si riparte dal ventricolo si sinistra, prendono

origine due vasi che sono le arterie coronarie, che sono destinate all’irrorazione

della parete cardiaca, si diramano al livello della valvola semilunare aortica.

Arteria coronaria di sinistra e di destra, decorrono nel solco coronario, da

queste coronarie prendono origine altri vasi che servono per irrorare la parete

cardiaca. La coronarografia è l’esame che valuta la funzionalità delle coronarie,

se sono intasate la regione del miocardio irrorata da quella coronaria si può

andare incontro all’infarto (necrosi del tessuto), se l’estensione coinvolge solo

una parte non si va incontro a morte. Dall’arco aortico prende origine l’arteria

anonima o brachiocefalica, darà origine ad arterie che irroreranno il braccio e la

testa, in particolare origina l’arteria succlavia di destra (sotto la clavicola) e

prende origine l’arteria carotide comune di destra (destinata all’irrorazione

della testa) si suddivide in una carotide interna e in una esterna. Si origina

dall’arteria succlavia di destra, l’arteria vertebrale. A sinistra dell’arco aortico

prende origine l’arteria carotide comune si sinistra che si suddivide in carotide

interna e esterna e prende origine anche l’arteria succlavia di sinistra, dalla

quale prende origine l’arteria vertebrale di sinistra. Dove la carotide si divide in

esterna e interna abbiamo strutture che hanno la funzione di recettori,

biforcazione carotidea con glomo e seno carotico, il seno avverte il

cambiamento di pressione e il glomo avverte variazione di composizione. Se

sono dei recettori avvertano variazioni e le trasmettono al sistema nervoso il

quale si occuperà di ristabilire l’equilibrio. Il seno carotico è una dilatazione

dell’arteria carotidea e rivela variazioni di pressione. L’arteria carotidea interna

entra nella scatola cranica ed è destinata all’irrorazione dell’encefalo e della

scatola cranica. Le arterie vertebrali una volta che hanno decorso i fori

trasversi della colonna vertebrale entrano anch’essi nella scatola cranica, dal

forame magno. In particolare le arterie carotidi e vertebrali formano a livello

della base cranica un poligono, al livello della base cranica, che si chiama

poligono di Willis, destinato all’irrorazione arteriosa dell’encefalo. Questo

poligono si forma dalle arterie vertebrali e dalla carotide interna. Il poligono è

formato dalle arterie vertebrali di sinistra e destra si uniscono a formare il

tronco basilare, dal tronco basilare dipartono due arterie cerebrali posteriori,

queste due arterie tramite due vasi, arterie comunicanti posteriori si collegano

alla carotide interna, che si collega all’arteria cerebrale media e anteriore. Dalla

carotide interna si ramifica l’arteria cerebrale interna e poi l’arteria cerebrale

anteriore la destra e la sinistra sono collegate dall’arteria comunicante

anteriore. Questo poligono servirà ad irrorare l0encefalo, poggia al livello della

base cranica.

Dall’arco originano anche direttamente la sinistra e indirettamente la destra le

arterie succlavie, si dirigono verso l’arto superiore e passano al disotto della

clavicola, irrorarono spalla e collo, prosegue con l’arteria ascellare, prosegue

con l’arteria brachiale o omerale, grosso vaso arterioso di distribuzione che

troviamo a livello del nostro braccio. Al livello dell’articolazione del gomito,

l’arteria brachiale si suddivide lateralmente dall’arteria radiale e medialmente

nell’arteria ulnare, irrorano le strutture dell’avambraccio. Dall’arteria radiale e

ulnare si dirameranno dei vasi più piccoli destinati all’irrorazione della mano,

arteria palmare, da dove si diramano le arterie digitali. L’arteria radiale è un

punto per i prelievi di sangue arterioso, per fare un emo-gas analisi, per

valutare i livelli di ossigeno.

Dall’aorta discente si dirama l’aorta toracica che diventa addominale nel

momento in cui passa al diaframma, dall’aorta toracica si originano i rami che

irrorano le strutture del diaframma. Si dipartono rami parietali, a destra e

sinistra, destinati alle pareti del torace fatte dalla gabbia toracica e dai muscoli,

arterie intercostali. I rami viscerali sono quelle delle arterie esofagee che si

dirigono all’esofago, arterie bronchiali sono deputate all’irrorazione dei bronchi

e dei polmoni, sono i vasi della grande circolazione che portano ossigeno e

nutrimento alle cellule polmonari. Arterie bronchiali ce ne sono una a destra

che origina dall’aorta, arteria bronchiale di sinistra superiore e inferiore,

dall’arteria bronchiale di sinistra si diparte un ramo che è il ramo esofageo

dell’arteria bronchiale. L’aorta addominale si trova nell’addome, va dal

diaframma scende fino al livello di L4 dove si biforca nelle due arterie iliache

comuni di destra e sinistra, dall’arteria aortica addominale si diramano dei rami

impari e pari. I rami impari che si dipartono sono:

1 il tronco o tripode celiaco, sono 3 vasi, che sono l’arteria gastrica di sinistra,

l’arteria splenica e l’arteria epatica comune, irrorano lo stomaco, il pancreas, la

milza e il fegato, dai quali partono vasi per l’intestino e il pancreas.

2 Più inferiormente si diparte l’arteria mesenterica superiore, che riguarda

l’intestino, destinata all’intestino tenute, al pancreas e a 2/3 dell’intestino

crasso.

3 Più inferiormente parte la mesenterica inferiore irrora l’ultimo tratto

dell’intestino crasso, tra cui l’intestino retto.

I rami pari sono destinati agli organi pari addominali:

1 le freniche inferiori, che irrorano il diaframma e la porzione più inferiore

dell’esofago.

2 le arterie surrenali desinate alle ghiandole surrenali che si trovano sopra i

reni, sono ghiandole endocrine.

3 le arterie renali, le arterie genitali destinati alle gonadi.

4 arterie lombari si riferisce ai fianchi destinati alle vertebre, ai muscoli della

parete addominale e al midollo spinale.

5 arterie iliache comuni di destra e di sinistra, a loro volta si dividono in arteria

eliaca interna perché decorre internamente alla pelvi e arteria iliaca esterna

esce dal bacino ed entra a livello della coscia. L’arteria iliaca interna irrora gli

organi della cavità pelvica, la vescica, l’utero e la vagina, la prostata e il retto.

L’arteria iliaca esterna è quella che fuoriesce dal legamento l’inguinale e

prosegue con l’arteria femorale della coscia, prosegue per irrorare l’arto

inferiore, che si dirama in arteria femorale, arteria tibiale posteriore e anteriore,

arterie peronealene, arcata dorsale e plantare.

Le principali patologie delle arterie sono:

1 arteriosclerosi induramento delle pareti delle arterie, tipico negli anziani,

aumento di spessore della parete, ciò causa un rallentamento del flusso di

sangue e quindi una condizione di ischemia che può arrivare alla necrosi del

tessuto irrorato

2 aterosclerosi forma di arteriosclerosi con formazione di un ateroma (placa

complessa ricca di lipidi). Le placche lipidiche diventano fibrose e possono

calcificare, si cura o chirurgicamente o con una terapia farmacologica, una

possibile conseguenza è la formazione di emboli o trombi.

3 aneurisma, dilatazione di un segmento vascolare, il rischio peggiore è la

rottura del vaso arterioso, a seconda di dove si forma può essere più o meno

pericolosa.

Il sistema venoso della grande circolazione:

la maggior parte del sangue della grande circolazione circola all’interno di vasi

venosi, il 64% del sangue circolante riguarda il sistema venoso sistemico. Il

sangue che ha circolato in tutti gli organi ritorno a livello dell’atrio di destra

attraverso 3 grossi vasi venosi che sono il seno coronario, la vena cava

superiore e la vena cava inferiore, sangue ricco di anidride carbonica.

Il seno coronario è quello che raccoglie il sangue che ha circolato nella parete

cardiaca, in particolare viene veicolato a livello dell’atrio di destra attraverso le

vene cardiache, che sono la vena cardiaca magna (accolta nel seno coronario,

tributaria del seno coronario, immette il sangue, che si apre nel ventricolo di

destra), media e parva (più piccola).

La vena cava superiore raccoglie il sangue che ha circolato a livello della testa,

del collo, del torace e degli arti superiore, che si apre nell’atrio destro. Si parla

di vene dell’encefalo al livello encefalico e seni della dura madre, vasi di ritorno

dall’encefalo. I seni venosi sono seni dei canali venosi beanti (sono sempre

aperti), questi canali decorrono tra due strati della meninge (membrane che

rivestono il sistema nervoso centrale, sono 3 e sono la pia madre aderente

all’encefalo, aracnoide e la dura madre a contatto con la struttura ossea del

cranio fatta da due foglietti) più esterna, tra i due strati di dura madre. Le

meningi encefaliche sono le membrane di tessuto connettivo, lo troviamo a

livello del sistema nervoso centrale nell’encefalo e dentro il canale vertebrali,

dura madre divisa in due foglietti una dura madre endostale l’altro è la dura

madre meningeale. Tra questi due strati passa un seno venoso. Non sono

presenti ovunque questi seni, ma in alcuni punti. Al di sotto della dura madre si

trova la meninge intermedia che si chiama aracnoide (fatta da una serie di

trabecole) è contenuto il liquido cefalorachidiano. La meninge più interna a

contatto con il tessuto nervoso si chiama pia madre o leptomeninge.

Proteggono, danno una stabilità fisica sono importanti perché è a livello delle

meningi che si ramificano i vasi sanguigni. I seni venosi sono diversi ma non si

trovano sempre, ci sono punti in cui i foglietti non sono divisi dai seni venosi.

Sono ad esempio il seno sagittale superiore, il seno sagittale inferiore, il seno

retto, il seno trasverso e il seno occipitale. Tutti questi seni drenano il sangue

che ha circolato a livello dell’encefalo nella vena giugulare interna, la quale

esce dalla scatola cranica attraverso un foro, va a livello del collo e entra nel

torace per andare alla vena cava inferiore. ci sono due vene giugulari una di

destra e una di sinistra, la vena giugulare di destra è tributarie di una vena che

si chiama vena brachiocefalica di destra. Il sangue che ha circolato

esternamente nella testa viene raccolto dalle vene giugulari esterne, raccoglie

il sangue delle vene superficiali della testa. La vena giugulare esterna immette

il suo sangue nella vena succlavia, che è tributaria della vena brachiocefalica di

destra e quindi il sangue arriva nella vena cava superiore.

La vena succlavia raccoglie il sangue che ha circolato

Dettagli
A.A. 2019-2020
15 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pallavolista14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Donati Chiara.