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IL CASO ETNOGRAFICO: GLI EVENTI, I PROCESSI E I
DISCORSI DI UN PROGETTO DI CO-SVILUPPO
3.1 Il progetto GHANACOOP: una storia
GhanaCoop , nata nel 2005, all'interno dell'associazione ghanese di Modena, era
un'impresa cooperativa che commerciava prodotti agricoli e beni alimentari finiti
tra l'Italia e il Ghana. La neo-nata impresa ha investito risorse economiche
considerevoli nella promozione e realizzazione di interventi di sviluppo
sostenibile, trasferimento di beni e materiali scolastici oltre che la costruzione di
un reparto ospedaliero dell'ospedale cattolico di Apam. Ghanacoop era dunque
impresa progetto condiviso
un' , ma anche e soprattutto un e composito che
raccoglieva l'interesse di attori sociali, economici e politici molto diversi sui
territori, in particolare su quello italiano.
Il progetto Ghanacoop ha avuto diverse fasi:
1. una prima fase di sviluppo e crescita dell'organizzazione e del progetto
nella sua interezza;
2. una seconda fase di investimento e consolidamento in cui l'organizzazione
ha diversificato i suoi obiettivi e ha mutato alcune delle scelte in merito ai
ruoli interni;
3. un'ultima fase di trasformazione degli obiettivi, della natura giuridica e
della composizione societaria dell'organizzazione.
Durante la sua crescita e il suo consolidamento si è costruita una rete piuttosto
ampia e articolata economicamente e socialmente. L’associazione era sostenuta sia
da Comune che da Provincia.
Ghanacoop fallisce nel 2009.
3.1.1 Un quadro descrittivo
Il comune di Modena e l'Associazione ghanese di Modena hanno costruito, sul
bando MIDA dell'OIM, Ghanacoop. Il sostegno delle istituzioni pubbliche locali è
stato lampante all'interno di tutto il progetto.
In seguito al confronto con gli altri attori sociali di questo processo si decise di
avviare un'impresa commerciale per l'importazione di frutta e, successivamente,
un'impresa di sviluppo rurale. Il progetto d'impresa si è modificato nel tempo,
allargando la tipologia dei prodotti importati e divenendo anche esportatori di
prodotti italiani nel paese d'origine. Impegnandosi infine nella gestione di una
piccola piantagione per la coltivazione di pepe destinata per lo più al mercato
ghanese.
Ghanacoop nel 2006 ha avviato anche l'importazione di prodotti "etnici”
(ingredienti base della cucina ghanese come olio di palma, zuppa di palma in
scatola, cassava) che poi venivano rivenduti negli african shops in Italia. Questa
attività preminente della cooperativa ha posticipato la nascita dell'impresa agricola
in Ghana sino al 2008.
3.1.2 Attori sociali e di progetto: diacronia delle relazioni
Attori sociali e di progetto con cui Ghanacoop è entrata in contatto:
- Confcooperative
- Emil Frutta
- Nordiconad
- Emil Banca
- Cooperativa Arcadia
- Ong (WWF Italia)
- associazioni di immigrati provenienti da altri paesi dell'Africa sub-
sahariana
- Università di Modena e Reggio Emilia (MIDCO – Migrant Initiatives for
development in the country of origin ).
Nel prendere corpo la cooperativa Ghanacoop è stata, quindi, supportata dalle
istituzioni locali che hanno informato e negoziato con la comunità ghanese del
territorio le idee progettuali.
3.1.3 Le relazioni con l'associazione locale
Nel prendere corpo la cooperativa Ghanacoop è stata supportata dalle istituzioni
locali che hanno negoziato con la comunità ghanese le idee progettuali. La
cooperativa ha operato in sinergia con il contesto locale e la rete di partner per
dare visibilità al progetto.
Lo spazio associativo può divenire un luogo dove reperire le risorse per attivare
azioni collettive. Un’impresa, per nascere, necessita di contatti, relazioni, capitali.
La forma associativa, l’impegno politico quotidiano nei confronti degli altri
immigrati e nel contesto locale, non sembra suscitare particolare interesse. L’idea
invece che nel gruppo associativo possano esserci delle occasioni per migliorare le
proprie vite e il proprio reddito raccoglie l’attenzione dei leader in carica
Le relazioni tra l’associazione e la cooperativa sono state intese al punto tale da
rendere Ghanacoop un soggetto capace di tessere relazioni e programmi,
promuovendo sul territorio italiano un’immagine propositiva della componente
ghanese. Ghanacoop si è attivata, nell’ultima fase del progetto, in relazioni e in
collaborazioni che hanno coinvolto associazioni ghanesi di altre città e gruppi di
migranti di diversa provenienza nazionale. Queste relazioni hanno consentito a
Ghanacoop di emergere come soggetto attivo nel contesto italiano e in quello
ghanese, consentendole di divenire non solo un’impresa, ma anche un soggetto
politico.
3.2 La scena internazionale
A livello internazionale, il progetto Ghanacoop ha trovato risonanza e attenzione.
La partecipazione attiva di Ghanacoop sulla scena internazionale evidenzia la
capacità di questo gruppo di emergere dal contesto locale italiano e consente di
interpretare l'operato di questa organizzazione come impresa, ma anche come
organizzazione della società civile, come un nuovo soggetto politico, che opera a
livello transnazionale e che è capace di dar voce e corpo agli interessi dei gruppi
diasporici.
3.3 La scena nazionale italiana e ghanese
I temi su cui si è impegnata Ghanacoop a livello politico locale e nazionale con la
partecipazione a iniziative, manifestazioni ed eventi sono: il coinvolgimento delle
diaspore nella cooperazione allo sviluppo, le discriminazioni razziali, il diritto alla
cittadinanza.
Gli amministratori di Ghanacoop si presentano come “agenti di sviluppo” del
proprio paese di origine, ma anche come mediatori di conoscenza verso il paese
d’immigrazione e verso il continente africano.
L’ essere imprenditori, testimoni di un’immigrazione che produce, che conosce
l’ambiente socio-culturale di provenienza e d’insediamento, che si integra nel
contesto d’arrivo, li rendeva possibili e probabili protagonisti dello spazio politico
istituzionale italiano. Queste loro caratteristiche li rendevano dissimili dalla
moltitudine di migranti presenti sul territorio e, in quanto tali, protagonisti di una
possibile apertura del campo della rappresentanza e dell'istanza politica.
Se in Italia e con le autorità italiane il ruolo e l'azione politica di questo soggetto
sono più evidenti, in Ghana vi sono diverse modalità di relazione e,
probabilmente, una diversa idea di soggetto politico, che fa emergere Ghanacoop
come tale nella negoziazione con le autorità tradizionali e in veste d'impresa con le
istituzioni nazionali e governative.
Il co-sviluppo, quindi, favorisce l’incorporazione dei gruppi sociali migranti nei
contesti di destinazione, ma anche re-incorporazione nel paese di origine.
3.4 Le produzioni discorsive
Il carattere vincente del progetto è dovuto:
• allo sforzo di costruire relazioni diplomatiche,
• al sostegno politico locale,
• alla mobilitazione di risorse umane per la promozione dei prodotti
• alla comunicazione.
Questo progetto ha messo insieme la logica dell’impresa cooperativa e i principi
del commercio equo solidale e la responsabilità sociale ed economica verso il sud
del mondo. Questo progetto, capace di trasformare in risorsa le reti transnazionali,
ha costruito un modello facilmente replicabile.
Si vuole dare testimonianza di un’immigrazione diversa.
L’impresa incarna la condizione di migranti e li rende membri di due società e di
due Stati. Il confine tra mercato e società, tende così a confondersi. Ghanacoop
incarna e riproduce queste caratteristiche diventando un’impresa, un agente etico e
.
morale
In questa pluralità di informazioni, l’immagine di Ghanacoop è stata pensata come
opportunità per rompere gli stereotipi sui migranti e per garantire la solidarietà e
l’impegno verso i paesi d’origine degli immigrati.
Ghanacoop è stata capace di costruire immagini potenti come la campagna di
promozione dell’impianto fotovoltaico, l’invenzione di marchi (MIDCO) e spazi
di comunicazione (manifestazioni, conferenze) che testimoniassero la forza del
progetto di co-sviluppo di cui erano protagonisti, promuovendo un’immagine della
collettività ghanese in Italia coesa.
Tutto ciò ha consentito al progetto di accedere a risorse materiali e sociali
inaccessibili, in Italia, ai gruppi di migranti.
CAPITOLO 4
BIOGRAFIE, NARRAZIONI E LEGAMI
41. Ghanacoop: tratti biografici dei dirigenti
(storie di vita pag. 108 del libro)
4.2 I soci: le narrazioni di sé e le traiettorie biografiche ricostruite
La cooperativa era costituita da un gruppo piuttosto eterogeneo di soci, in
prima generazione di
maggioranza uomini, arrivati dal Ghana da circa 20 anni (
immigrati ghanesi ). Tutti avevano completato la scuola secondaria e molti di
loro avevano conseguito il diploma. In Italia avevano dapprima vissuto in alcune
città del sud per poi trasferirsi in Emilia-Romagna.
Le donne erano poche e per lo più mogli di altri soci, arrivate in Italia tramite il
ricongiungimento familiare.
La composizione dei soci è mutata nell’arco della sua breve esistenza.
4.2.1 Dal Ghana in Italia
Dalle diverse narrazioni è emerso che gli UOMINI che decidono di lasciare il
Ghana sono caratterizzati da estrema determinazione a partire e a vivere in Europa,
mentre le DONNE tendono a partire, quasi sempre, solo come conseguenza di
esigenze familiari. Tra le donne ghanesi incontrate dalla scrittrice, sono davvero
poche quelle che raccontano apertamente dell'emigrazione in termini di scelta. E
proprio per questo, molte volte, per le donne la partenza significa interrompere il
proprio percorso di vita, i propri studi.
Non sono molto frequenti i progetti migratori famigliari di sorelle o fratelli verso
mete comuni.
L’Italia come meta di destinazione sembra essere dettata da esigenze e opportunità
burocratiche, dalla possibilità di acquisire i documenti mediante le sanatorie.
Tra gli uomini, sono in pochi ad essere arrivati direttamente in Italia; per la
maggioranza, infatti, l’Italia è spesso una tappa finale del viaggio.
Nelle conversazioni con le intervistate e gli intervistati emerge l’impegno nella
cooperativa, nell’associazione e nei confronti del gruppo ghanese in Italia. Il tema
della SOLIDARIETA’, dell’ORGOGLIO nel fare qualcosa, per e con i ghanesi,
spesso si intreccia al tema del proprio lavoro.
I soci e le socie hanno fatto diversi lavori, gran parte di loro ha lavorato in
fabbrica, qualcuno ha fatto riconoscere i propr