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La presa di consapevolezza di questa distinzione è avvenuta soprattutto a partire dai lavori di Margaret Mead (già
negli anni '30), ma solo molto più avanti l'antropologia ha iniziato ad interrogarsi sulla genesi storica dei concetti di
Genere e su quali condizioni avessero condotto a certe classificazioni, su quali presupposti (la tesi di Ortner-
Whitehead è che genere, sessualità e riproduzione siano vissuti come simboli, e che eminentemente la dimensione
simbolica di essi vada ricondotta ad una logica di Prestigio insita in essi, come vedremo).
Caratteristiche generali ideologie di genere:
Evidenziano alcuni tratti transculturali per quanto riguarda le ideologie di genere, cioè alcune classificazioni binarie
tipiche ricorrenti in culture anche molto diverse (cosa che poi verrà giustificata alla luce dell'analisi del Prestigio,
come simbolo del prestigio):
• Uomo-Cultura (Bene sociale), Donna-Natura (Interesse Personale). Una tendenza universale consiste
nell'associare simbolicamente il maschio ad una dimensione culturale, la femmina più schiettamente naturale
[Studi comparati di Strathern e Llewelyn-Davies].
Legato a questo, moltissime società concepiscono questa polarità come una contrapposizione tra il maschio
incline alla coltivazione di interessi universali e collettivi (puntando al benessere dell'intera società) mentre la
femmina più naturalmente incline al mantenimento ed accrescimento di interesse e benessere personale o al
più dello strettissimo nucleo familiare che la circonda. Questo, come nota Michelle Rosaldo, si riversa in
un'immediata contrapposizione sociologica, con gli uomini tendenzialmente dominanti nella "sfera pubblica"
mentre le donne relegate al preservamento del focolare domestico.
• Simboli personali (Uomini) vs Simboli relazionali (Donne). Un altro aspetto spessissimo condiviso è quello di
concepire gli uomini, anche in termini linguistico-simbolici, in termini di status e ruolo personale accentuante
il valore intrinseco dell'individuo stesso (l'uomo come Guerriero, Cacciatore, Anziano, Statista ecc.), mentre le
donne sono più spesso identificate attraverso simboli relazionali, in cui viene accentuato molto più il loro
essere legate-a che non un valore individuale (donne come madre di, sorella di, moglie di), con evidenti
ripercussioni di gerarchia sociale [esempio delle donne polinesiane studiate da Shore e Ortner, in cui è
prevalente la relazione identificante di "sorella di", in termini di relazione androcentrica.
• Gli assi di demarcazione di genere investono demarcazione sociale in senso più ampio. Cioè, una volta
stabiliti dei criteri su cui distinguere "maschio" da "femmina", come già accennato (ad esempio: interesse
Antropologia Culturale Pagina 18
essere legate-a che non un valore individuale (donne come madre di, sorella di, moglie di), con evidenti
ripercussioni di gerarchia sociale [esempio delle donne polinesiane studiate da Shore e Ortner, in cui è
prevalente la relazione identificante di "sorella di", in termini di relazione androcentrica.
• Gli assi di demarcazione di genere investono demarcazione sociale in senso più ampio. Cioè, una volta
stabiliti dei criteri su cui distinguere "maschio" da "femmina", come già accennato (ad esempio: interesse
universale vs personale), la distinzione si riversa anche in termini ideologico-simbolici su tutti gli aspetti della
vita sociale; ad esempio, il maschio sarà legato all'idea del successo, al prestigioso, all'investitore oculato,
mentre la femmina all'insuccesso, al disonorevole ed al consumatore avido.
Per questo motivo, si soffermano poi sull'analisi degli altri contesti sociali in cui si possa scorgere il riflesso
dell'ideologia di genere.
Per mostrare quali ambiti sociali siano modellati (e modellino) le nozioni di genere e di sessualità in senso storico-
culturale, le due autrici individuano degli "ambiti cruciali". In particolare, esse scelgono quelli della parentela e del
matrimonio, che analizzeranno alla luce della struttura delle "relazioni di prestigio" (che secondo loro fungono da
punto di congiunzione tra costruzione dell'ideologia di genere da un lato e struttura di parentela e matrimonio
dall'altro), per poi mostrare come il sistema di prestigio funga da chiave di lettura transculturale della costruzione di
genere.
Parentela e Matrimonio.
Sul perché siano cruciali, è presto detto; come già Rubin aveva notato, ogni società, a prescindere da come configuri
parentela e matrimonio, non può esimersi dal trattare di come si costruiscano le ideologie di genere, perché le
strutture di parentela e matrimonio richiedono una binarizzazione delle persone in polarità opposte (maschio e
femmina) funzionalmente all'organizzazione.
Tuttavia, benché lo si possa pensare, le evidenze etnografiche hanno escluso che genere e sessualità siano
sovrastrutture immediatamente sopravvenienti sulle strutture di parentela e matrimonio: non è vero che
rigidamente a seconda di come si concepisce la parentela (ad es. matrilinearmente, patrilinearmente ecc.) o il
matrimonio scaturisca "automaticamente" la costruzione in quella cultura delle distinzioni di genere [esempi delle
Trobriand matrilineari o dei Nuer patrilineari].
Se dunque parentela e matrimonio non sono le strutture fondamentali per la costruzione di genere, ma al più
possono influenzare indirettamente e mediatamente la loro fondazione, quale è la struttura preminente per questa
costruzione? Secondo le autrici, sono le Strutture di Prestigio.
Strutture di Prestigio.
L'organizzazione sociale del prestigio (cioè del valore sociale, dell'onore sociale che la società attribuisce agli
individui per collocarli in una certa posizione o status gerarchizzato rispetto agli altri) è quella che influisce
direttamente sulle nozioni culturali di genere e sessualità.
Punti fondamentali di questa tesi:
a) Il sistema di genere è esso stesso un sistema di prestigio. In tutte le culture studiate
antropologicamente, la distinzione di genere non è mai neutra, mai asettica, ma è già sempre portatrice
di un giudizio di merito e valoriale, tipicamente (salvo rarissime eccezioni) a favore della componente
maschile: il genere maschile è collocato secondo uno status di prestigio superiore, la donna inferiore (e
da cui si spiegano le terminologie simboliche associate per i termini valorialmente positivi al maschio e
viceversa).
Da qui, dalla strutturale dimensione di prestigio insita nella demarcazione di genere, si comprende
come mai valutazioni di prestigio estranee al genere vengano linguisticamente ricondotte al genere
stesso (un ragazzo interessato alla ginnastica artistica, ritenuta valorialmente inferiore, sarà detto una
femminuccia; una ragazza al calcio un maschiaccio; l'uomo andaluso studiato da Brandes che viene
umiliato è detto "che si è calato i pantaloni").
b) Le strutture di prestigio tendono a coerenza simbolica. Nel senso che spesso una struttura di prestigio
è utilizzata come corroborazione di un'altra e viceversa, fino a fondersi concettualmente in un'unica
struttura [Esempio della Nuova Guinea, dove Genere ed Età si compenetrano come strutture di
prestigio fino ad essere sovrapponibili].
Questo spiega anche il perché di quella tendenza transculturale a uomo-pubblico donna-privata: è
innanzitutto figlio di una visione di prestigio e di gerarchia sociale, funzionale al mantenimento
dell'uomo al vertice e della donna al fondo, e per questo le categorie di genere non vengono a
costituirsi come equipollenti ma come gerarchicamente classificate, con una visione della complessiva
collettività femminile come fonte di contaminazione negativa (Andalusia di Brandes, Highland in Nuova
Guinea di Raymond Kelly), o in altri casi la relazione eterosessuale è vissuta come innalzamento dello
status (la donna come premio per il successo maschile).
c) I costrutti di genere sono, parzialmente, funzioni di come l'azione maschile punta al prestigio. Vedi
punto b.
Parentela e matrimonio alla luce del prestigio.
Secondo le autrici, occorre dunque studiare le peculiarità specifiche della società che si vuole analizzare nel modo
con cui concepiscono il rapporto tra Prestigio e Parentela/matrimonio per avere indizi sulla genealogia della
costruzione della nozione di genere in tale società.
A seconda di come la relazione (e quale) è preminente nella società, essa plasma la collocazione gerarchica della
donna (come madre, come sorella ecc.). Tipicamente, la relazione sociale cruciale per lo status di prestigio maschile
è quella del matrimonio eterosessuale; ciò però non avviene sempre, perché ci sono società (come quella
Polinesiana) in cui i rapporti relazionali tra sessi fondamentali sono quelli di consanguineità per l'acquisizione dello
status.
Attenzione però ad analizzare le singole società nelle specificità con cui anche i singoli ruoli sociali sono concepiti;
non basta notare che preminente è il matrimonio e la donna come "moglie", bisogna vedere come è considerato il
ruolo sociale di "moglie" in quel contesto prima di poter comprendere l'accesso alla costruzione di genere.
No sesso. Antropologia Culturale Pagina 19
6. Mobilità e Migrazioni
martedì 19 febbraio 2019 20:43
Introduzione
Problematizzazione della nozione di "migrante", fondata su una visione
sedentario-centrica che decreta quali tipi di mobilità siano o meno accettabili. Philip Mayer, Iona Mayer: L'emigrazione e lo studio degli africani in città.
Gli autori si concentrano sulla progressiva urbanizzazione in determinate aree africane (in particolare:
Sud Africa, East London, Provincia del Capo, tra il 1955 e il 1959) per vedere quali modelli interpretativi
possano essere utilizzati per spiegare la possibile integrazione dell'africano-rurale nel contesto
urbanizzato, partendo dalla distinzione (presso la Scuola di Manchester, come Epstein) tra una natura
durevole del sistema sociale urbano ed una temporanea/mobile del migrante (studi sulle città
rhodesiane della Copperbelt, verso lo Zambia).
Questo approccio, che di fatto studia il cittadino in quanto cittadino senza porsi il problema della sua
pre-storia di migrazione (magari da contesto rurale) è però parallelo ad un approccio più attento a
cogliere le specificità degli individui urbanizzati, operando dei distinguo interpretativi a seconda della
storia che sta loro alle spalle, sociologicamente.
Bisognerà quindi cerca di far coesistere in un'unità la dimensione rurale e quella cittadina, cozzando
però con l