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Struttura del talamo

Lateralmente al nucleo lenticolare, interposta con il clausto è presente la capsula esterna. Ancora più esternamente in interposizione con la corteccia dell'insula è presente la capsula estrema. Nella capsula interna si riconoscono ancora una porzione sotto-lenticolare ed una retro-lenticolare. Il claustro è posto lateralmente alla capsula esterna. Nella sostanza grigia del talamo è presente una lamina di sostanza bianca disposta a Y. Si riconoscono in base alla Y i nuclei anteriori del talamo, i nuclei mediali del talamo ed i nuclei laterali del talamo (territoria ventro-mediale e dorso-laterale). Quest'ultima porzione è la più sviluppata. Inoltre sono presenti dei nuclei in rapporto con la parete del terzo ventricolo detti nuclei della linea mediana (più mediali dei nuclei mediani). Altri nuclei sono i nuclei intralaminari all'interno della lamina. Sulla faccia dorso-laterale del talamo è presente la lamina bianca esterna.

Subito all'esterno il nucleo reticolare. I nuclei del talamo possono essere specifici o aspecifici. Quelli della linea mediana e quelli intralaminari sono aspecifici. La maggior parte degli altri nuclei sono specifici. Il più posteriore dei nuclei talamici è il pulvinar. Subito inferiormente a questo si trovano i nuclei genicolati mediale e laterale (metatalamo). La maggior parte dei nuclei talamici proietta alla corteccia telencefalica. I nuclei anteriori proiettano al cingolo. La sostanza bianca intorno al talamo è organizzata nei peduncoli talamici (anteriore, superiore, inferiore e posteriore). Il corpo genicolato laterale a cui proietta la retina è organizzato a strati (quattro parvi cellulari e due magni cellulari).

TELENCEFALO: presenza di solchi e circonvoluzioni. Il primo solco compare al sesto mese. Sono presenti isolchi maggiori che delimitano i lobi ed i solchi minori che delimitano le circonvoluzioni. Il lobo dell'insula è invisibile.

esternamente poiché prolifera meno degli altri che durante lo sviluppo lo ricoprono. Le porzioni dei lobi che lo ricoprono prendono il nome di opercoli. Una scissura fondamentale è quella centrale di Rolando (coronale). Essa si porta anche sulla faccia mediale dell'emisfero e si approfonda fino al giro del cingolo. La scissura di Rolando separa il lobo frontale dal lobo parietale. Inoltre essa divide una circonvoluzione pre-centrale (prerolandica) dove ha sede l'area motoria primaria da una circonvoluzione post-centrale (post-rolandica) somestesica (sensibilità primaria). La scissura di Rolando incontra la scissura laterale di Silvio (dove decorre l'arteria cerebrale media). Essa individua i confini del lobo temporale. Posteriormente è presente il lobo occipitale. Sulla faccia mediale del lobo occipitale è presente la scissura calcarina (labbro superiore e labbro inferiore). Rappresenta la sede dell'area visiva primaria. Nel lobo frontale

Sono presenti circonvoluzioni superiori, medie ed inferiori rostralmente alla circonvoluzione pre-centrale. Il lobo limbico prevede aree di corteccia che si sviluppano intorno al corpo calloso (giro del cingolo e circonvoluzione dell'ippocampo). Anteriormente all'area motoria è presente l'area pre-motoria dove viene programmato il movimento. La sostanza bianca del telencefalo prende il nome di centro semiovale (sezioni orizzontali). Più profondamente si delinea il corpo calloso e le cavità ventricolari. La prima sostanza grigia evidenziata nell'ambito del centro semiovale è quella dei nuclei profondi del telencefalo. Al di sotto del corpo calloso è presente un altro fascio di sostanza bianca detto fornice. Anche lui ha forma di C.

OCCHIO: responsabile della visione distinta. È in grado di trasdurre una frequenza elettromagnetica da 400nm a 750nm. Questo perché in esso sono presenti pigmenti visivi.

radiazione porta ad una modificazione strutturale dei pigmenti. La presenza di due occhi porta ad una visione panoramica (allo stesso modo una persona che perde un orecchio perde la sensazione di profondità del suono). Per una corretta visione occorre un corretto controllo della muscolatura estrinseca con unità motorie molto piccole. Il bulbo oculare è contenuto nella porzione anteriore dell'orbita; nella porzione posteriore è contenuto il corpo adiposo dell'orbita. L'occhio è dato da due segmenti di sfera uniti nel limbus: una porzione anteriore più piccola (1/6) ed una porzione posteriore più grande (5/6). L'asse visivo differisce dall'asse anatomico: il primo parte dal centro del cristallino per terminare nella fovea centralis. Il secondo, è spostato di circa 7° medialmente. Il bulbo oculare è costituito da tre tonache sovrapposte: una esterna fibrosa suddivisa in due porzioni una anteriore (1/6) detta.cornea ed unaposteriore(5/6) detta sclera. La tonaca intermedia è la vascolare con funzioni di nutrimento. Essa prende il nomedi uvea. Anche la tonaca vascolare è divisibile in coroide, corpo ciliare ed iride. Nella tonaca iridea sonopresenti i muscoli sfintere e dilatatore della pupilla. La tonaca nervosa presenta due porzioni: la partevisiva(retina visiva a dieci strati) e la parte cieca(retina anteriore). Le tre tonache delimitano tre camere: nellacamera anteriore e posteriore è presente l'umor acqueo. Nella camera vitrea(posteriore alle prime due) èpresente l'umor vitreo. I mezzi diottrici dell'occhio favoriscono il tragitto ottico e sono la cornea, il cristallino egli umori. Il passaggio tra parte visiva e parte cieca della retina prende il nome di ora serrata. Tutta la regioneposteriore al cristallino è occupata dal corpo vitreo. La camera anteriore e posteriore comunicano tramite lapupilla(l'umor acqueo viene prodotto dal

corpo ciliare). Sul fondo della retina nella metà temporale è presente la fovea; nella parte nasale la papilla del nervo ottico. I legamenti sospensori del cristallino si inseriscono sul corpo ciliare. La camera posteriore dell'occhio è compresa tra iride e cristallino e presenta legamento sospensore e corpo ciliare. La camera anteriore è la più ampia ed è compresa tra iride e faccia posteriore della cornea. La tonaca fibrosa è formata da sclera e cornea. Si tratta di una struttura semielastica che determina la geometria dell'apparato. In particolare la cornea convoglia la luce verso la fovea dove la rifrange a fuoco (insieme agli altri mezzi diottrici). Il raggio di curvatura della sclera è circa 1,5mm e cambia in corrispondenza del limbus. Qui troviamo il seno venoso della sclera responsabile del drenaggio dell'umore acquoso. La porzione posteriore è più spessa. La sclera da inserzione ai muscoli estrinseci.

La sclera è la parte esterna dell'occhio, che circonda e protegge il bulbo oculare. È costituita da tessuto connettivo denso e ha una scarsa vascolarizzazione e innervazione. La porzione anteriore della sclera è chiamata congiuntiva. La superficie interna della sclera si appoggia sulla lamina sovra-coroidea. Nel polo posteriore dell'occhio, la sclera è perforata dalla lamina cribrosa, una zona di debolezza. Sulla superficie posteriore della sclera sono presenti le vene vorticose. La cornea è la parte più anteriore dell'occhio ed è responsabile della trasmissione della luce all'interno dell'occhio. Ha un'azione protettiva e deve rimanere trasparente. L'astigmatismo è causato da variazioni nel raggio di curvatura della cornea. La cornea è composta da cinque strati: lo strato più esterno è l'epitelio corneale.

esterno è l'epitelio corneale;lo strato più profondo si presenta più alto e da qui le cellule si appiattiscono progresivamente fino a diventare pavimentose nello strato superficiale. Nella regione del limbus si fonde con la congiuntiva. La cornea non ha cellule staminali in profondità ma le presenta ai lati. Al di sotto dell'epitelio presenta la membrana limitante anteriore del Bowman rappresentata da una massa di collagene amorfo. La parte più spessa è lo stroma corneale (90%). Lo stroma corneale è formato da lamelle orientate perpendicolarmente le une alle altre. In profondità è presente la membrana limitante posteriore che costituisce la membrana basale dell'endotelio corneale. L'endotelio corneale è in rapporto con l'umor acqueo della camera anteriore. La cornea non è vascolarizzata. La vascolarizzazione della cornea indica un deficit di nutrimento (può essere causato dalle lenti a contatto).

Infatti normalemente i vasi della congiuntiva, in corrispondenza della cornea, formano un'ansa etornano indietro. L'innervazione è fornita unicamente dalla branca oftalmica del trigemino tramite il pressoanulare (sensibilità dolorifica). La tonaca fibrosa è importante per il drenaggio dell'umor acqueo (seno venososclerale). La congiuntiva si arresta in corrispondenza della cornea. A livello dei fornici congiuntivali, essa si riflette per andare a rivestire la porzione interna delle palpebre. La tonaca vascolare prende il nome di uvea ed è divisibile in coroidea (importante per la nutrizione della retina), corpo ciliare (presenta il muscolo ciliare e provvede alla produzione dell'umor acqueo) ed iride (delimita il foro pupillare ed è dato dalla disposizione dei muscoli sfintere e dilatatore). La coroidea è formata da quattro strati: il più esterno è la lamina sovra-coroidea; internamente vi è lo strato vascolare,

struttura diversa. La porzione interna è chiamata retina neurosensoriale ed è composta da cellule fotosensibili chiamate fotorecettori, che trasformano la luce in segnali elettrici. La porzione esterna è chiamata retina pigmentata ed è costituita da cellule pigmentate che assorbono la luce e prevengono la riflessione interna. La coroide è uno strato vascolare situato tra la retina e la sclera. Fornisce nutrimento alla retina e assorbe la luce in eccesso per evitare riflessi indesiderati. La sclera è lo strato esterno dell'occhio, che conferisce forma e protezione all'occhio. La cornea è la parte anteriore e trasparente dell'occhio. Svolge un ruolo importante nella messa a fuoco della luce sulla retina. L'umor acqueo è un liquido trasparente che riempie la camera anteriore e la camera posteriore dell'occhio. Fornisce nutrimento alla cornea e al cristallino e mantiene la pressione intraoculare. Il cristallino è una lente biconvessa situata dietro l'iride. Svolge un ruolo fondamentale nella messa a fuoco dell'immagine sulla retina. La lente viene regolata dal muscolo ciliare, che cambia la sua forma per consentire la messa a fuoco su oggetti vicini e lontani. Infine, il nervo ottico trasmette i segnali elettrici generati dalla retina al cervello, dove vengono elaborati per creare l'immagine visiva.i cellulari(interni). Tra di essi si trovano gli strati di cellule bipolari, orizzontali e amacrine che svolgono funzioni di integrazione e modulazione del segnale visivo. La papilla del nervo ottico è il punto in cui il nervo ottico lascia la retina per trasmettere le informazioni visive al cervello. La macula lutea è una piccola area della retina responsabile della visione centrale e dell'acuità visiva.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
13 pagine
2 download
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sephiroth88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Barajon Isabella.